martedì 22 gennaio 2013

YA-Ink: Tre seguiti per tre saghe

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Per il post di oggi ho scelto, tra i miliardi di libri letti negli ultimi mesi e che poco alla volta riuscirò a recensire, tre romanzi di altrettante saghe fantasy young adult. Si tratta di tre secondi volumi, quindi di tre letture molto rischiose. Ogni volta che comincio una saga, che sia una semplice trilogia o qualcosa di più consistente, arrivata al secondo volume arriva la delusione. E' così complicato riuscire a tenere alta l'attenzione del lettore anche nei seguiti? Così impossibile chiedere una storia che non sia semplicemente un pallido seguito del volume precedente e un noioso trait-d'union tra il primo e il successivo? Bé, io mi son resa conto che questi seguiti mi stanno facendo impazzire. Mi irritano, mi vien voglia di liberarmene il prima possibile. Non è così per tutte la saghe, ma ben poche riescono a mantenere viva la mia attenzione. 
Qui sotto troverete la mia esperienza negativa con una ragazza alle prese con la sua natura di licantropo, una protagonista che deve accettare il fatto di essere l'unico angelo senza ali, e l'ultima, una sirena, che ha scelto la vita sulla terra anziché in mare. Non starò qui a elencare eventuali paragoni e similitudini tra le varie storie, non perché non ce ne siano, ma perché peccherei di mancanza di originalità. Si sa, il canovaccio è quello. C'è chi sceglie di seguirlo pedissequamente e chi riesce a personalizzarlo. Ma pare che nessuno voglia abbandonarlo del tutto.


Lost Grace
di Bree Despain
Trama: A volte solo la morte può ridare la vita. E salvare un amore che sembrava impossibile. Lo sa bene Grace Divine che, in una notte di luna piena, ha compiuto il più crudele dei sacrifici: pur di salvare Daniel, di cui è disperatamente innamorata, ha rinunciato per sempre all'affetto del fratello Jude e ha condannato la propria anima alle fiamme della dannazione eterna. Ora dentro di lei si nasconde un mostro. Silenzioso, crudele e assetato di sangue. Un mostro pronto a risvegliarsi in qualunque momento. Ma Grace è decisa a non arrendersi. Vuole ritrovare la serenità perdendosi negli occhi scuri di Daniel e vivere finalmente quell'amore per cui ha sacrificato se stessa. Una notte, però, mentre Grace e Daniel stanno guardando le stelle cadenti, dimentichi di tutto e tutti, accade qualcosa che turba la tranquillità appena conquistata: Grace riceve un'inquietante telefonata. È Jude che, con voce concitata, la avvisa di un imminente pericolo e la esorta a non fidarsi più di nessuno. Nemmeno di Daniel. Ed è forse per paura o per i misteriosi giochi del destino che Grace stringe amicizia con Talbot, un ragazzo dal fascino enigmatico arrivato in città da poco, che sembra sapere tutto di lei e della maledizione che pesa sulla sua anima. E mentre il sentimento tra i due si trasforma in qualcosa di più, Grace sente il proprio cuore vacillare. Daniel è sempre più lontano, e il mostro addormentato dentro di lei è sempre più vicino. Pericolosamente vicino. Secondo capitolo di una strepitosa serie fantasy, Lost Grace di Bree Despain è una travolgente storia d'amore, antiche leggende e brucianti segreti, che vi conquisterà fi no all'ultima pagina.

L'autrice:
Bree Despain ha sempre adorato raccontare storie. Ma la sua passione ha davvero preso forma durante gli anni del college, quando ha dedicato un semestre a scrivere e dirigere spettacoli teatrali per i ragazzi meno fortunati di New York e Filadelfia. Vive a Salt Lake City con il marito e i figli. Per Sperling & Kupfer ha già pubblicato Dark Divine, il primo capitolo delle avventure di Grace e Daniel. 
Sito dell'autrice: www.breedespain.com

Recensione: Se al primo volume della trilogia avevo affibbiato tre stelline e una recensione tutto sommato positiva, per questo secondo non posso assolutamente ripetermi. Dark Divine aveva dalla sua innanzitutto la freschezza della novità, e aveva trovato in me una lettrice non ancora satura di young adult come sono oggi. Pertanto leggere Lost Grace è stato, ahimè, una tortura. Perché l'ho letto? Perché speravo che la storia a un certo punto mi coinvolgesse, mi facesse ricredere o mi facesse comprendere il perché dei miei complimenti al primo volume. In Lost Grace ho trovato totale mancanza di originalità e una struttura fin troppo prevedibile. La protagonista, Grace, è alle prese con il dover accettare e adattarsi alla sua nuova natura; il suo ragazzo, Daniel, quell'amore con la A maiuscola in Dark Divine, ora preferisce allontanarsi da lei (per proteggerla? perché nasconde qualche segreto? perché gliel'ha consigliato Edward Cullen?); entra in scena un nuovo personaggio, Talbot, per creare una parvenza di triangolo amoroso (ma non ci preoccupiamo troppo, tanto si sa che l'amore con la A maiuscola vince sempre). Qualche colpo di scena e un po' di azione -  ma non dimentichiamoci anche quel po' di depressione (una famiglia distrutta, una Grace confusa) - non bastano a rendere la lettura interessante e gradevole. Se alla fine del primo volume avevo espresso un senso di ansia verso la pubblicazione del resto della saga, alla fine di Lost Grace tra uno sbadiglio e l'altro ho pensato che la saga per me può concludersi qui. Cos'altro può aver mai da dirmi la Despain di così sorprendente? Conto sul lieto fine, sul trionfo dell'Amore, sulla rinascita della famiglia e su qualche altro piccolo dettaglio che, di sicuro, non cambierà la mia vita di lettrice.

Titolo: Lost Grace
Titolo originale: Lost Saints (#2)
Autore: Bree Despain
Traduttore: E. Villa
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 352
Isbn: 978882005257
Prezzo: €17,90 
Valutazione: 2 stelline
Data di pubblicazione: 18 settembre



Devilish
di Dorotea De Spirito

Trama: Un'estate è passata da quando Vittoria ha scoperto che Guglielmo, il ragazzo che ama, è un demone. Sfidando regole e convenzioni della città degli angeli, ha deciso di difendere questo legame proibito, senza però conoscerne il prezzo. Perché Eva, il demone che ha già cercato di riportare Guglielmo nell'Averno, ha solo atteso il momento giusto per reclamare la sua preda. Adesso la città è sconvolta da eventi misteriosi, lunghe crepe spaccano la terra tremante, l'acqua delle fonti sprigiona il suo veleno e si tinge di nero, l'immagine e le parole delle anime defunte echeggiano nel silenzio delle strade. Il patto tra l'inferno e la terra è stato infranto e solo Vittoria, l'angelo senza ali, può trovare


L'autrice:
Dorotea De Spirito Ha ventuno anni. Frequenta il corso di laurea in Lettere Moderne all'università Cattolica di Milano. Con Mondadori ha già pubblicato Destinazione Tokio Hotel (2008), Angel (2009), Dream (2011).


Recensione: Questo romanzo mi ha un po' delusa, e ne sono davvero dispiaciuta. Della De Spirito tempo fa avevo letto Angel e mi ero dichiarata ottimista: all'epoca ancora ragazzina, l'autrice aveva dimostrato di saper imbastire una storia sicuramente apprezzabile, seppure non originalissima. Non eravamo ancora stati invasi dall'ondata di fantasy adolescenziali tutti uguali, per cui Angel era riuscito a colpirmi. Quando poi ho letto della stessa autrice ho letto Dream, bé, lì mi sono innamorata della storia e della capacità di Dorotea di far sognare una ultratrentenne come me. Speravo pertanto che con Devilish potesse accadere qualcosa di altrettanto magico, ma l'incanto non c'è stato. Avevo apprezzato Angel, anche se la storia non mi aveva appassionata troppo. Come sarebbe stato ritrovare gli stessi personaggi in un seguito di cui non avevo mai effettivamente sentito la necessità? Una chance ho voluto dargliela, in omaggio alle emozioni provate con Dream.
Ecco, mi son ritrovata di fronte una storia senza infamia e senza lode. Non penso sia stata una brutta lettura, né che sia stata memorabile. Una lettura d'intrattenimento per un pomeriggio altrimenti fin troppo noioso, ma che ben presto abbandonerà i miei ricordi. Devilish è un romanzo più d'azione che di sentimento (grande differenza coi romanzi del genere cui appartiene), con un ritmo abbastanza serrato che non si perde dietro melensaggini e sdolcinatezze. Se da una parte posso apprezzare la mancanza del solito amore impossibile, o delle prime difficoltà di una storia d'amore, così come la mancanza dell'ovvio scontatissimo triangolo amoroso (grazie, Dorotea, per averci risparmiato) dall'altro non posso fondare il mio apprezzamento esclusivamente sull'assenza degli stereotipi del genere cui la storia appartiene. Ci vuole ben di più, ci vuole un'idea più avvincente, dei dialoghi più interessanti, dei personaggi meglio caratterizzati. Ma quella che mi son ritrovata tra le mani è stata una storiella fin troppo veloce.
Del romanzo salvo solo le descrizioni, elemento davvero bello ed efficace. Per il resto, Devilish lo lascio nel limbo dei romanzi che non mi hanno cambiato la vita e di cui non mi ritroverò più a parlare, né nel bene né nel male.

Titolo: Devilish (#2)
Autore: Dorotea De Spirito
Editore: Mondadori - Chrysalide
Pagine: 320
Isbn: 9788804621997
Prezzo: €17,00 
Valutazione: 2 stelline
Data di pubblicazione: 9 ottobre 2012

Il destino della sirena
Tera Lynn Childs

Trama: Lily ha fatto la sua scelta: per amore di Quince, è pronta a rinunciare al trono di Thalassinia. Tuttavia la giovane principessa non vuole abbandonare per sempre né il suo popolo né il padre, e decide quindi d’impegnarsi al massimo per superare i test d’ingresso dell’università, diventare una biologa marina e aiutare, seppur da lontano, il suo regno. Un obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere, visto che la scuola sta per finire e che le materie da studiare sono moltissime. Forse troppe. E, come se non bastasse, a turbare le sue giornate ci pensa l’arrivo di Dosinia, la cugina pestifera, che stavolta deve proprio aver combinato qualcosa di molto grave se re Palumbo – il padre di Lily – l’ha punita con l’esilio sulla terraferma e con la revoca di tutti i poteri magici. Dosinia infatti non ci mette molto a creare guai, prima seminando zizzania tra la cugina e Quince, poi seducendo l’ingenuo Brody, il primo amore di Lily. In una disperata corsa contro il tempo, la principessa sirena dovrà così far fronte a un vortice di eventi catastrofici, che metteranno in pericolo non solo il suo futuro, ma anche – e soprattutto – il suo rapporto con l’adorato Quince…

L'autrice:
Tera Lynn Childs è nata a Minneapolis (Minnesota), ma fin da bambina ha girovagato coi genitori per gli Stati Uniti, vivendo in Colorado, Indiana, Ohio, California e Missouri. Indecisa su quale strada intraprendere nella vita, e da sempre appassionata lettrice, ha iniziato a scrivere per gioco, per poi scoprire di avere un grande talento, apprezzato da editori, librai e lettori. «Il bacio della sirena» è il suo romanzo d’esordio.
Sito dell'autrice: teralynnchilds.com

Recensione: Ecco un libro che avrei voluto non fosse stato scritto, né progettato o pensato. Mi sarebbe piaciuto se l'autrice si fosse fermata a quel primo Bacio della sirena, romanzo fresco, frizzante, vivace. Un romanzo non certamente originale, ma raccontato in maniera così allegra da perdonargli la presenza di qualsiasi stereotipo. A pochi mesi di distanza, ecco che arriva il secondo capitolo e immediatamente mi cascano le braccia. Perché? Perché dover creare una trilogia quando un solo romanzo potrebbe essere perfetto? Non è questo il luogo né il momento per rispondere alla mia disperata domanda: fatto sta che ormai le trilogie sono un must e la Childs non poteva essere da meno. Mi sono avvicinata alla lettura, quindi, con uno stato d'animo tra lo scettico e il curioso, sperando che non si verificasse il solito appiattimento da "secondo volume" di una serie. Vana speranza. L'ironia, così efficace nel primo volume, qui stenta a coinvolgere il lettore. Ci prova ma non ci riesce. La storia lascia il tempo che trova: Lily si barcamena tra la sua decisione di restare umana, il suo futuro universitario, il suo rapporto con Quince e l'arrivo della perfida cugina Dosinia, affidatale per un periodo di tempo indefinito. Toccherà a Lily farle da baby-sitter, tenerla lontana dai guai o riparare quelli commessi. A tutto ciò va poi aggiunto l'arrivo di un terzo incomodo, col pericolosissimo spauracchio del triangolo amoroso, nascosto dietro ogni angolo di ogni ya, e l'accettazione del proprio destino.
Un romanzo che tutto sommato si fa leggere, pur senza la forza e l'ironia del primo. Qualche colpo di scena viene piazzato verso la fine per cercare di renderlo più interessante, ma la trovata non ha una grande efficacia. Leggerò anche il terzo, ma non ho nessuna fretta.

Titolo: Il destino della sirena
Titolo originale: Fins are forever (#2)
Autore: Tera Lynn Childs
Traduttore: Francesca Toticchi
Editore: TRE60
Pagine: 128
Isbn: 9788867020270
Prezzo: €9,90 
Valutazione: 2,5 stelline
Data di pubblicazione:24 gennaio 2013

13 commenti:

  1. Un'ecatombe xD
    Io devo ancora leggerli, ma sono un po' frenata...

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    1. Vero! nel 2013 cercherò di evitare i secondi volumi ;)

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  2. il tuo entusiasmo è contagio, ora sto saltando di gioia come se avessi letti gli stessi romanzi e provato le tue stesse emozioni positive lol

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    1. No, dai, non dirmi così!! mi fai quasi sentire il colpa :P

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  3. Direi che le tue recensioni mi salveranno, lasciandomi il tempo di dedicarmi ad altri titoli!
    Thanks!

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    1. Sì, fai bene! e se ne trovi qualcuno che merita, fammi sapere ;)

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  4. Sonia! Ti davo per dispersa... Mi fa piacere ritrovare il tuo blog di nuovo "attivo"! ;D
    Quanto alle tre recensioni qua sopra... mannaggia, a me in realtà erano piaciuto abbastanza tutti e tre, sai?
    Non mi ero strappata i capelli dal'eccitazione, vero, però non li avevo trovati così malaccio!
    A presto!
    Luci!

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    1. Luci, mi davo per dispersa anche io!!! :D
      Quanto ai romanzi qui su, mi sa che ormai sono arrivata al punto di saturazione e non riesco a vedere oltre il loro essere tutti uguali... meglio staccarmene un po' ;)

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    2. Ehi!
      Be', capisco... Forse hai ragione, se sei arrivata a saturazione meglio cambiare genere per un po'! Così quando riprenderai magari riuscirei ad apprezzarli perché "a mente fresca". :D A me è capitato con i distopici, pensa... Ne ho letti a valanghe, soprattutto un inglese, ma gli ultimi due mi sapevano troppo di già visto... Così ho lasciato stare per un bel po' di mesi. E adesso che ho ricominciato a leggerli riesco ad apprezzarli di più! Disintossicazione!

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  5. Grazie, per aver recensito dei libri verso i quali provavo una certa di orticaria... (anche se non ho letto neanche i primi volumi di questi qua, mi attirava solo Il Bacio della Sirena)

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  6. Sì, l'orticaria è la definizione giusta per descrivere l'effetto che provocano queste letture. e in ogni caso Il bacio della sirena è carino, si fa leggere con piacere, insomma l'unico a cui non si reagisce in maniera allergica! :D

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