mercoledì 4 gennaio 2012

Recensione: Snob di Julian Fellowes

Snobs

Trama:
Ad Ascot, nella tribuna della Royal Enclosure, tra le matrone coi loro fronzoli di organza, Edith Lavery, figlia di un revisore di conti, spicca davvero. Col suo elegante tailleur di lino celeste, la sua grazia giovanile, il cappellino che le dà un’aria frivola e così sobria e chic, è davvero irresistibile. Agli occhi soprattutto di Charles, conte di Broughton, aristocratico purissimo e… suo prossimo consorte, erede del marchese di Uckfield, figlio di Lady Uckfield, la celebre e terribile Googie, ancien riche che ha accresciuto la sua ricchezza con la Thatcher e l’ha raddoppiata con l’accomodante New Labour. Con la sua scrittura elegante, misurata e ironica, che «ricorda Jane Austen e Evelyn Waugh» (Tim Lott), Julian Fellowes ci offre, con Snob, un romanzo esilarante che ci svela i codici, i rituali, le abitudini di un mondo ostinatamente chiuso in se stesso e ossessionato dal pericolo di nouveaux riches e parvenus d’ogni specie.

L'autore:
Julian Fellowes è un celebre sceneggiatore (Oscar per la sceneggiatura con il film Gosford Park) . Vive in Inghilterra con la moglie Emma e il figlio Peregrine. Nel 2009 Neri Pozza ha pubblicato il suo secondo romanzo Un passato imperfetto.


Recensione:
Dopo essere stata risucchiata totalmente dalla serie televisiva inglese Downton Abbey, essere stata affascinata dalle sue atmosfere, dai suoi personaggi e dai dialoghi, ho pensato (e a questa conclusione non ci sono certo arrivata solo io!) che lo sceneggiatore dovesse essere un genio e che l'avrei seguito ovunque andasse.
Non ho dovuto affannarmi troppo: ho trovato ben due romanzi provenienti dalla sua mano, e non ho potuto fare a meno di buttarmi a capofitto sul primo.
Snob ti trascina in un mondo che non ti aspetti. O che forse ti aspetti di ritrovare, sì, ma non nell'epoca descritta da Fellowes.
Snob è ambientato quasi ai giorni nostri, alla fine degli anni Novanta, eppure abbiamo l'impressione di tornare indietro di qualche secolo, ci sembra di essere stati trascinati nelle pagine di un romanzo austeniano, a giudicare dai personaggi che si muovono in esso, dal loro approcciarsi agli altri e al mondo, dalle loro priorità. Ci sembra di girare in un mondo fatto di lunghe passeggiate, battute di caccia, inviti formali a tè o a cene, chiacchiere superficiali. Un ambiente fatto di apparenza. E se in Jane Austen la donna protagonista aveva pur sempre un minimo di romanticismo e finiva per cedere all'amore, qui la donna è guidata dal senso pratico e mira all'obiettivo: sposarsi per acquisire un migliore status sociale. Un titolo nobiliare, se possibile.
Tra queste pagine non troverete l'amore struggente e quasi impossibile di Mary e Matthew (protagonisti di Downton Abbey) né quello difficile tra Anna e Bates (come sopra): questo romanzo non è stato scritto per far sognare lettrici romantiche. E' stato scritto per colpire e affondare l'ancora esistente nobiltà inglese, per metterne allo scoperto aspetti positivi e negativi, senza necessariamente esprimere al riguardo un giudizio o una critica.
Ci è piaciuto?
Se dovessi giudicarlo in base alle mie aspettative, (che erano quelle di ritrovare una storia all'altezza di Downton Abbey) allora dovrei dire no, quelle aspettative sono state deluse.
Ma giudicandolo senza fare confronti inadeguati, posso dire che ho scoperto un autore ironico, pungente e capace di descrivere perfettamente ciò che lo circonda. 
Sono soddisfatta di questa scoperta!

Titolo: Snob
Titolo originale: Snobs - A novel
Autore: Julian Fellowes
Editore: Beat Edizioni
Traduttore: Maria Cristina Savioli
Pagine: 352
Isbn: 9788865590584
Prezzo: €9,00
Valutazione: 3 stelline

7 commenti:

  1. un autore un po' ironico ci vuole ogni tanto ;-)

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  2. Ciao Sonia, buon anno!
    Anch'io come te ho seguito con vivo interesse Downton Abbey e "Snob" potrebbe essere una delle mie prossime letture...

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  3. Si, forse un libro così ci vuole! :D

    P.s. Sonia ti ho citata nel mio blog :D

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  4. Non vorrei si fraintendesse il significato di ironico in questo caso: la sua è un'ironia sottile e pungente, non fa fare matte risate, assolutamente no!
    @Luca: se lo leggi, poi mi fai sapere come l'hai trovato!
    @Bliss: ho visto, grazie, a breve risponderò ;)

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  5. Ciao Sonia, mi ritrovo molto nella tua recensione, mi piace anche più di quella che ho fatto io ;) Sapevi che Fellowes è un nobiluomo inglese? Penso che il personaggio narrante sia proprio lui...tu che dici?

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  6. Temo di dovervi correggere, Fellowes non è un nobiluomo, casomai un gentiluomo. In Gran Bretagna per essere un nobiluomo si deve avere un titolo nobiliare. Just to nitpick a little bit.
    Mr Beauchamps

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  7. Wikipedia riporta "Julian Fellowes, nome completo Julian Alexander Kitchener-Fellowes, BARONE Fellowes di West Stafford"
    Non mi intendo di titoli nobiliari, ma pensavo che quello di Barone lo fosse.

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