lunedì 29 agosto 2011

Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì di Katherine Pancol

Les écureuils de Central Park 
sont tristes le lundi

Sai cosa bisogna fare nella vita, luv?
Bisogna amare. Con tutte le forze.
Dare tutto senza aspettarsi nulla in cambio. 
Così funziona.
E' una cosa talmente semplice che nessuno ci crede!
Quando ami qualcuno non hai più paura di morire, non hai più paura di niente...
Per esempio, da quando ci vediamo, da quando so
che ogni giorno ti incontrerò dopo la scuola, 
che ti fermerai o che mi passerai davanti salutandomi con un cenno della mano,
bé,,, sono felice! 
Per me già vederti è un momento di felicità. 
Mi fa venire voglia di alzarmi e di saltare... 
E' il mio modo di essere felice.
(n.d.r. non vi ricorda tanto la volpe del piccolo principe? quanta Francia si respira in queste pagine!)
Trama:
I personaggi di Katherine Pancol sono ancora affannosamente in cerca della felicità pur scansandola per mille, buone ragioni. Hortense, la sua sfacciataggine e la carriera che decolla, l'odio ostinato per i sentimentalismi e Dio sa quanta fatica per abbandonarsi all'amore. Shirley, un valzer serrato tra relazioni sbagliate che dura da troppo e ormai l'ha sfinita. E poi lei, Josephine. Timidezza incurabile e maglioni sformati. Che attraversa Parigi per prendersi cura di un fiore. Gary che non ha la pazienza di aspettare, Philippe che invece non fa altro, e infine Oliver - "faccia da re umile" - che fa l'amore come s'impasta del buon pane. Un girotondo di vorrei ma non posso che finalmente ha la forza di interrompersi: fare i conti con quello che è stato, farlo adesso e senza riserve, per afferrare un lembo di felicità. D'altronde, gli scoiattoli di Central Park insegnano: la felicità ci inganna e dura un istante. La domenica i turisti affollano il parco, ma il lunedì?

 L'autrice:
Katherine Pancol (Casablanca, 1954) giunge in Francia all’età di cinque anni. Dopo aver insegnato lettere classiche, è diventata giornalista, collaborando con «Paris-Match» e «Cosmopolitan». Per Dalai editore ha pubblicato Gli occhi gialli dei coccodrilli (2009) e Il valzer lento delle tartarughe (2010), i primi due volumi della trilogia best seller in Francia.

Recensione:
Arrivati al terzo volume della trilogia, lo si apre con circospezione, un po' intimiditi dalla mole, un po' spaventati perché si è coscienti che alla fine di quelle 750 pagine dovremo dire addio a quei personaggi che ci hanno tenuto compagnia per tanti giorni, che abbiamo iniziato a conoscere e ad apprezzare nonostante i difetti, quei personaggi che ci hanno detto tanto con le loro parole e i loro silenzi.
Abbiamo abbandonato i coccodrilli e strizzato un occhio alle tartarughe dando il benvenuto agli scoiattoli.
Gli scoiattoli di Central Park, felicissimi quando arriva il weekend perché c'è gente che li riempie di attenzioni, di foto, di cibo, perché non vengono mai lasciati soli e quando poi arriva il lunedì e non trovano nessuno, gli scoiattoli non capiscono quella solitudine, sono tristi, si sentono abbandonati
Anche il lettore diventa vittiima della stessa sindrome: sa che dopo questo volume verrà il lunedì e se nei giorni precedenti la Pancol ci ha riempiti di attenzioni, di parole, di storie, senza abbandonarci mai, ora sta per lasciarci... qual è la reazione dell'essere umano a questo pericolo?
Evitare che arrivi il lunedì.
Evitare di andare incontro alla felicità, se si corre il rischio poi di perderla; prolungare la straordinarietà seppur effimera di ciò che viviamo per non dover affrontare il vuoto della quotidianità...
E cosa pensate che accada in questo ultimo volume?
Che Joséphine abbia imparato la lezione e vada a prendersi finalmente Philippe senza se e senza ma??
Che Hortense abbia capito che l'amore conta e che tutti ne hanno bisogno, compresa lei, e che una volta per tutte le sue scelte dovrebbero essere guidate anche da quel sentimento?
Che ancora Joséphine si tuffi nella composizione del secondo romanzo senza paure?
No, no e no.
Le mille pagine precedenti non hanno annullato le paure delle due donne, non le hanno convinte ad andare a prendersi la loro vera felicità prima che questa scappi.
Aspettano che sia la felicità a bussare alla loro porta, e non è detto che le apriranno. Sono ancora decise a vivere in maniera triste, perché sono loro ad averlo scelto, piuttosto che rischiare una felicità che qualcuno o qualcosa potrebbe sottrarre, come accade agli scoiattoli il lunedì.
Non è il tipo di romanzo che mi piace riassumere, perché più della storia sono le sensazioni che questa comunica al lettore, le impressioni che se ne ricavano, il senso di perdita che si vive alla fine di quelle pagine, accompagnato da un senso di soddisfazione di aver assistito a una storia così piena e completa.

Autore: Katherine Pancol
Editore: Dalai Editore
Pagine: 768
Prezzo: €20,00



Booktrailer:

2 commenti:

  1. quindi ti è piaciuto? ma essendo una trilogia, devo aver necessariamente letto gli altri due? :O
    grazie

    emy di http://viverea4lee.blogspot.it/

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    1. Mi dispiace, ma la notifica mi è arrivata solo ora. Mi è piaciuto molto meno degli altri due e sì, se non leggi gli altri questo ti potrebbe risultare inutile, lungo e noioso. Insomma è bello perché conclude la trilogia ma senza i precedenti proprio non lo consiglio.

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