venerdì 5 luglio 2013

La Sogneria di Andrea Storti

Titolo: La sogneria
Autore: Andrea Storti
Editore: Lettere Animate
Prezzo: €1,99 formato ebook


Valutazione:

Trama
L’autore conduce il lettore in un mondo incantato, dove la perdita della connotazione spazio temporale diventa strumento per coinvolgere quanti si affacceranno a questo romanzo in un’atmosfera fiabesca, ricca di sfumature facenti riferimento a una letteratura fantastico/paradossale. Il mondo dei sogni, da sempre considerato quanto di più effimero e intangibile, assume in questo romanzo una dimensione reale e vendibile. La Sogneria diventa la metafora di una felicità ritrovata da una popolazione che ha perso la capacità di sognare, dove il sogno non è limitato a essere ospite dei dormienti, ma importanza primaria dell’esitenza.

L'autore:
Andrea Storti nasce il primo giorno dell’ultimo mese del 1985. Da perfetto sognatore assonnato, dorme di notte e fantastica di giorno. Si ostina a inventare storie che poi, per pigrizia, non scrive. Crede nella sedentarietà ed è fermamente contrario al moto non necessario. Un suo miniracconto è stato inserito ne Il ritorno dei Corti Viventi, un libricino piccolo e cattivo edito da Edizioni XII e uscito nell’autunno del 2012. Ha curato la particolare raccolta Fiabe per leoni veneziani, dove dieci fiabe classiche vengono ripensate a Venezia. Il libro sostiene la UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, sezione di Mestre. È stato pubblicato da Studio LT2 il 20 novembre 2012.


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"Un sogno è un sogno, che ci trafigga la mente mentre abbiamo gli occhi chiusi, oppure gli occhi aperti, è totalmente irrilevante." Nel dire quelle parole, un enorme leone dalla criniera dorata e folta attraversò la stanza e, aprendosi una porta come fosse un'azione normalissima per un felino di quella grandezza, passò oltre. "Non badate al gattone, tutto quello che c'è in questo palazzo sono frammenti di desideri infantili e non nocciono in alcun modo."
"Ohh... e i bambini desiderano leoni?"
"Certo! Una delle cose che desiderano di più in assoluto. Del resto, ha una criniera talmente bella e folta!
"

Ma sì, non avete letto male. È proprio lui: Andrea Storti, il simpatico giovanotto che accoglie chiunque con gentilezza e calore nel suo blog. Non potete non conoscerlo, ma nell'improbabile caso in cui ignoriate di chi stia parlando, correte immediatamente nel suo meleto e stalkeratelo un po'. I suoi post e le sue recensioni offrono sempre i giusti spunti di conversazione.
Mi sto perdendo in chiacchiere su Andrea, quando il mio obiettivo è parlarvi della sua bella fiaba pubblicata  ormai da qualche mese. Andrea ancora non sa che l'ho già letta, divorata e che l'ho adorata. Lo sta scoprendo ora insieme a voi che passate di qua.
Eppure mentre leggevo mi dicevo: devo correre a dirgli che è geniale. E ora devo andare a comunicargli che è uno spasso. Ora vado su twitter e gli dico che è mitico.
Ma non ho fatto nulla di tutto ciò, preferendo non interrompere la lettura per gustarmela in un sol boccone.
Se un po' mi conoscete, sapete che ho un vero e proprio debole per le letture per l'infanzia. Non ne leggo moltissime, ormai, ma quando ne individuo qualcuna che sembra particolarmente interessante, non posso resisterle. E in questo caso non potevo resistere alla possibilità di leggere una storia dal titolo immediatamente efficace: La Sogneria.
Se avete voglia di sapere di cosa parli, la trama riportata in quarta di copertina (quarta che non c'è, essendo un ebook, ma ci siamo capiti) non vi aiuterà sicuramente: troppo seriosa, troppo infarcita di paroloni per il pubblico a cui dovrebbe rivolgersi, troppo impegnativa. Se volete avere qualche notizia sul romanzo, non vi resta che leggerlo e fidarvi che sarà una bella esperienza.
Vi troverete nel paese di Santa Bisbetica, alle prese con un simpatico ometto, Laurenzio Cioccomenta, e il suo fedele cagnolino Ercolino. I due metteranno a punto un'invenzione per restituire agli uomini la capacità e la voglia di sognare, ma dovranno fare i conti con il terribile Leonardo Vincifato e la sua vendetta fatta di terribili incubi e cani spaventosamente neri. La storia, a riassumerla a parole, non rende la sua bellezza e la sua piacevolezza: ciò che fa de La Sogneria una fiaba meravigliosa è lo stile e l'inventiva di Andrea. La lettura non vi lascerà mai indifferenti o impassibili: Andrea saprà farvi ridere a ogni pagina, saprà stupirvi con idee geniali, saprà affascinarvi con trovate intelligenti. L'autore (ma sì, diamogli l'autorità che merita) ha uno stile fresco, naturale ed effervescente. La storia è frizzante, è piena di bollicine pronte a esplodere e a trasformarsi in sorrisi pagina dopo pagina. Il suo linguaggio è perfetto per i più piccoli ma godibile anche dai più grandi, che immagino si troveranno a contendersi coi figli la possibilità di leggere.
Scoprirete la necessità di avere sempre dei sogni, la tristezza di una vita senza degli obiettivi a dare un senso alle giornate, vi ritroverete a fare un tuffo nel mondo dei sogni fino ad essere ospitati dalla splendida regina di quel mondo. Capirete che la soluzione al problema non è in quel luogo, e dovrete passare attraverso mille sogni prima di trovarla. Nel percorso imparerete che c'è il bene e il male, giusto e sbagliato, un Cioccomenta e un Vincifato. Sarà uno spasso passeggiare tra quelle pagine, ma alla fine capirete che non è stato solo divertimento, avete anche imparato qualcosa di bello e importante. Non voglio dire troppo, perché non voglio privarvi del gusto di immergervi nella Sogneria e iniziare anche voi a sognare grazie a un buffo ometto e al suo carlino.
Ho solo due appunti da fare, riguardo al formato e alla copertina. La Sogneria ha come target principale i bambini. Per il momento non credo che i bambini possano trovare attraente la lettura in digitale. Forse sbaglierò, ma credo siano molto legati alla fisicità dell'oggetto, ai colori che in un e-reader mancano, alla possibilità di sfogliare le pagine avanti e indietro e di trovare, magari, immagini coi personaggi del libro. Sono particolari importanti. Perciò spero tanto che prima o poi ci sarà la possibilità di una pubblicazione cartacea con tanto di distribuzione nelle librerie, in modo che saranno proprio i bambini a scegliere il libro come loro prossima lettura. E un appunto sulla copertina, che io trovo davvero davvero bella. Ma la mia età è tre volte quelle di un bambino, se non addirittura quattro. I bambini hanno bisogno di colori, di personaggi spiritosi o che li incuriosiscano, o magari anche di personaggi spaventosi: insomma hanno bisogno che la copertina inizi a parlare loro prima ancora di sapere di cosa parla il libro. E quella della Sogneria è un'immagine troppo da grandi per essere apprezzata a dovere. Per essere scelta tra mille altre copertine.
Queste le mie uniche note da fare al prodotto, che non riguardano assolutamente i contenuti.
Alla fine della lettura vien solo da pensare: a quando la prossima?
Signor Storti, prenda il suo estro creativo e lo metta a lavorare, su!


26 commenti:

  1. Ieri gli ho dato una strigliata tremenda.
    Se non si decide a scrivere altro, mi devi aiutare a bastonarlo.
    E deve farci il seguito de La sogneria, perché da quel poco che so promette meraviglie.

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  2. Che bella sorpresa che mi hai fatto! Davvero, non so come esprimere a parole la mia gioia per questo tuo commento. Per me è davvero importante. Molto importante. *__*
    Io... io non so cosa dire, se non tentare di farti capire quanto io sia felice che tu sia felice di aver conosciuto Laurenzio ed Ercolino. :)

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    1. Rispondo in ritardissimo, mannaggia... non vedo l'ora di conoscere altri personaggi che spuntano dalla tua tastiera. Su, su, al lavoro!

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  3. Non lo conoscevo e mi hai veramente fatto venire voglia di leggerlo!!!
    Complimenti per la bella recensione.

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    1. Bene, son contenta di aver fatto venire la voglia di leggerlo a un po' di persone. E son contenti pure Laurenzio e Ercolino ;)

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  4. Il titolo è simpatico. La copertina non è malvagia, ma ammetto che prima di leggere la rece pensavo fosse un libro per adulti. Magari l'inserimento dei personaggi al centro dell'immagine renderebbe meglio l'idea. Comunque penso che in libreria l'avrei notato ci sono delle stelline, e io non resisto alle stelline. XD

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    1. Però secondo me è uno di quei libri a più livelli di lettura. Nel senso che un bambino legge la storia di un signore panciuto che fa tante cose avventurose, un adulto coglie un messaggio diverso.
      Vabbè, potrete pensare che sia parente dell'autore, ma non è così. È proprio bravo XD

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    2. Ma blogger non mi aveva avvisato di questi commenti!
      Io sono d'accordo con Stravaganza, i personaggi in copertina sono fondamentali in un libro per bambini. Loro li vogliono vedere, vogliono già capire, prima ancora di leggere, con chi avranno a che fare. La copertina, ripeto, secondo me è straordinaria ma per un adulto. Ed è più facile far leggere a un adulto un libro per bambini che a un bambino un libro che si presenta per adulti.

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  5. Che bello!! Mi piacciono moltissimo i libri "per bambini": hanno personaggi dai nomi strani, un messaggio importante e uno svolgimento tutto particolare! La copertina poi è proprio carina e anche se odio gli ebook farò un sacrificio con piacere! :)

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    1. Sì, dai, fai il sacrificio: questa storia merita di essere diffusa e conosciuta e chiacchierata ;)

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  6. Oddio, dopo una recensione come questa, devo correre a comprarmi il libro!! :)

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    1. Brava Phoebes! poi aspetto di sapere se ti ha rallegrata ;)

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  7. Secondo me invece potrebbe andar bene anche in digitale...ora io non l'ho letto e non so quindi quale sia la fascia più adatta, i bambini di 6 anni sono molto diversi da quelli di 8.
    Però una cosa la so per certa: i bambini adorano il digitale e stanno sempre a giocare con il tablet di mamma e papà quando non ne hanno uno loro. Che questo sia un bene o un male non so.

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    1. Non sono a stretto contatto con i bambini, tranne con mia nipote che già a 5 anni legge come una "grande". Il mio kindle lei lo ignora tranquillamente, anche quando tento di farle vedere qualcosa. Se invece in mano ho un libro dalla copertina colorata, corre a scoprire di che si tratta. Forse, in effetti, il tablet che ha i colori può essere più attraente, ma con la sua retroilluminazione roviniamo gli occhi ai bambini fin dall'infanzia, se li facciamo leggere su quello strumento...
      Oggi faccio l'esperimento Sogneria con mia nipote, dal kindle, vediamo come reagisce :)

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  8. NE approfitto per dire una cosa sul tipo di edizione, visto che son qui.
    In parte mi sento di dare ragione a Sonia, quando dice che il cartaceo sarebbe più adatto per i bambini. Perché anche Silvia ha ragione, parlando della facilità con cui un bambino usa il digitale, allo stesso tempo, però, credo che un bambino che va in libreria e vede il libro sia più portato a volerlo, rispetto che vedere una foto online. Ma magari è un'idea mia.
    Il problema, però, in questo caso, è che teoricamente La Sogneria non è proprio facilmente classificabile. In effetti è un po' un crossover tra letteratura per bambini e fiabe per adulti, mi vien da dire. Per esempio, non c'è un protagonista bambino, e questo, secondo le teorie sulla letteratura per l'infanzia, da problemi di immedesimazione nei bambini lettori. Quindi trovare qualcuno disposto a scommetterci, su questo testo, non è stato affatto semplice. E capisco pure la scelta di pubblicarlo in digitale, sempre per via di questo motivo.
    Cioè, non so se mi spiego... ma l'editoria ha delle regole commerciali che La Sogneria ha in parte deciso di eludere, quindi mi rendo conto che la forma digitale è un buon compromesso per vederla pubblicata.

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    1. E comunque, Sonia, lui non te lo dice perché è un ingrato :P Ma i personaggi li ho disegnati io in una magnifica fanart.
      Andrea, ti conviene confermare il 'magnifica'. XD
      Baci.

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    2. E' verissimo! Chagall ha fatto una bellisima, aprdon MAGNIFICA fanart della Sogneria!!! Eccola Qui http://lasogneria.wordpress.com/2012/12/11/una-fanart-per-la-sogneria/

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    3. Magnifica è dir poco! disegni stupendi, voglio qualche disegno personalizzato per me :P
      Andrea sai che è la cosa che ho pensato fin dal primo momento: come fa a pubblicizzare una storia per bambini se non c'è un protagonista bambino? ho pensato fosse impossibile, anche se poi trascinata dalla magia della cosa, ho subito pensato che qualunque bambino si affezionerebbe a Laurenzio ed Ercolino senza aver bisogno di coetanei per protagonisti. Tutto sta nel superare la diffidenza iniziale.
      Poi capisco che la Sogneria nasca anche come fiaba per adulti, ma io la indirizzerei prima di tutto ai bambini e poi ai loro genitori. Non perché gli adulti non possano apprezzarla, ma perché penso che per apprezzarla nella sua completezza debba tener conto in ogni momento di entrambi i destinatari.

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    4. Scusate, però anche Mary Poppins, il Dr Doolittle, il Barone di Munchausen ecc sono adulti, ma rimangono grandi libri per l'infanzia. Io credo che il romanzo di Andrea vada inserito in quel solco. In fondo Ciccomenta è sì un adulto, ma anche un po' mago-bambino pasticcione. Secondo me dire che un libro per MG debba avere necessariamente un protagonista bambino è una gran cavolata. Anche se la tendenza è quella.
      Comunque, vogliamo il seguito u___u'

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    5. Forse mi son spiegato male. Non volevo dire che penso che il libro vada indirizzato agli adulti. Tutt'altro. Penso anzi vada indirizzato ai bambini.
      Il mio discorso era legato a una logica editoriale. Credo che il fatto che sia uscito alla fine solo in ebook dipenda molto anche da questo. E' una storia che un editore non riesco a collocare bene.
      @Chagall: la penso come te, ma ti assicuro che mentre preparavo la mia tesi su Peter Pan, ovunque era specificato che un libro per bambini deve avere un protagonista bambino. Questo non lo ritengo vero, però gli editori sono un po' rimasti lì eh. Purtroppo.

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. In ogni caso, un'uscita in cartaceo per Lettere Animate, non avrebbe avuto molto senso. Fanno delle belle brossure, ma sono molto da adulti. Per i bambini ci vogliono illustrazioni a colori, grafica accattivante...
    Per quanto desideri tantissimo una serie completa delle avventure di Cioccomenta.

    Andrea, forse hai ragione, ma il punto è che Cioccomenta in molti casi si comporta come un bambino. E così i vari Mary Poppins ecc. Comunque, vogliamo il seguito. :D
    Sonia, prepara la frusta, ché è pigro. E perdona l'invasione di commenti e gli errori.

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    1. Sono d'accordo con te su Cioccomenta. Super! :) Ma vallo a spiegare agli editori! ;)

      Scappoooooooo per evitare frustate.

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  10. tra un complimento e l'altro ..."Beccati" anche il mio...
    il tuo libro è da leggere senza se e senza ma ...
    simonetta

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