lunedì 9 maggio 2011

Il libro delle bugie, di Marie Horlock



 THE BOOK OF LIES

Mi sedetti, ma avevo lo stesso l'impressione di precipitare. 
Pensavo a Nic e Pete e Pagey e Jason. 
Accennai un sorriso. "Il fatto è che sono miei amici".
Micheal riaccese la sigaretta e me la passò.
Feci una lunga tirata e tenni il fumo in bocca. 
I secondi passavano, dovevo respirare. Provai di nuovo...
Mi sentivo la testa calda. 
Micheal sospirò. "Con quegli amici, non hai bisogno di nemici". 
Purtroppo aveva ragione. avrei dovuto arrivarci da sola. 
Perché non l'avevo capito prima?
In un'isola piccola come la nostra amici e nemici finiscono ben presto
per confondersi. 



Trama: Nicolette Prevost è morta, precipitando di notte dalla scogliera di Clarence Batterie a Guernsey, l'impervia isola del Canale della Manica dove Victor Hugo scrisse I miserabili. L'ha uccisa Cathy Rozier, sua compagna di liceo e amica del cuore. Nic aveva i capelli lunghi e gli occhi verdi ed era la ragazza piú bella e ambita della scuola. Cathy è sovrappeso, secchiona, scontrosa, non ha il padre, che ha pensato bene di andarsene all'altro mondo, e non ha nemmeno la madre, che è viva, ma non si cura per niente della «vita reale». Cathy, insomma, è uno zero, un niente rispetto a Nic, ma uno zero, un niente che pensa e che, soprattutto, non sopporta il tradimento e la bugia. E Nic era una bugiarda e una traditrice incallita. Ha sparso falsità sul suo conto e ha avuto la fine che si meritava.
L'aveva già scoperto suo padre che a Guernsey, «un'isola che abbonda di segreti inconfessabili», nascono i mentitori e i voltagabbana piú spudorati del sacro suolo britannico. Amava la storia locale suo padre, soprattutto le scartoffie che riguardavano i Rozier, la sua famiglia. E aveva svelato la triste fine di zio Charlie. Povero zio Charlie! Aveva quindici anni quando scoppiò la seconda guerra mondiale e le Channel Islands furono occupate dai soldati di Hitler, che voleva farne delle basi militari perfette per l'invasione dell'Inghilterra.
I tedeschi rimasero a lungo a Guernsey, scavando buchi neri nell'animo di ognuno, e abissi incolmabili tra quelli che resistettero e quelli che vilmente collaborarono con loro. Tra quelli che resistettero e non tolleravano i rastrellamenti e le violenze dei crucchi c'era zio Charlie. Che aveva un amico del cuore, un ragazzino anche lui, di cui si fidava ciecamente e che, invece, si era rivelato un traditore. Lo accusarono di cospirazione antitedesca zio Charlie e lo rinchiusero a marcire nella prigione nazista di Clarence Batterie.
Con un passato come questo che grava sulle spalle di ogni Rozier, come volete che Cathy sia arrendevole nel dare e cercare amore? Essere intransigente e pretendere fedeltà assoluta è il minimo per lei. Ma, si sa, l'intransigenza non paga. E lo stesso «desiderio di svelare gli inganni può rivelarsi ingannevole», poiché a questo mondo purtroppo «le bugie sono l'unica certezza».
Le struggenti e irresistibili voci di Cathy e Charlie, due adolescenti distanti quarant'anni ma simili nel ribellarsi all'ipocrisia della vita, ci conducono, in questo magnifico romanzo, in un viaggio attraverso un paese segnato da una Storia, e da tante storie, in cui l'amicizia si mescola all'egoismo e al tradimento e la verità del mondo alla sua ineliminabile menzogna.



L'autrice:  Mary horlock ha trascorso l'infanzia a Guernsey e in seguito si è trasferita in Inghilterra all'età di diciotto anni. Ha insegnato storia e storia dell'arte a Cambridge e ha continuato a lavorare presso la Tate Britain e la Tate Liverpool. Stimata autrice di saggi sull'arte contemporanea, è stata inoltre tra i primi curatori del premio Turner. Il libro delle bugie è il suo primo romanzo.





Recensione:
Questo romanzo mi ha incuriosita al primo sguardo. Ogni pubblicazione della Neri Pozza ha sempre questo effetto su di me: copertine serie al primo sguardo, ma che poi diventano vive, vere e già iniziano a raccontare una storia se le si guarda più attentamente. Ti raccontano la loro storia facendo sorgere spontanee le prime domande, e con esse le prime risposte che la nostra immaginazione riuscirà a dare.
Chi è quella bambina che vediamo solo di spalle, che sembra trascinarsi in maniera triste, forse spaventata, in quel sentiero tortuoso? Dove sta andando? Da chi? O da dove sta tornando?

La nostra curiosità verrà placata alla quattordicesima riga: è Catherine, e non chiamiamola Cathy!, e ha ammazzato Nicolette su di una scogliera. Wow! Ma allora la copertina aveva ragione!
Ora che le informazioni più importanti sono nelle nostre mani, possiamo metterci comodi e goderci il romanzo...
Assisteremo al racconto di due storie: quella di Catherine, ambientata nel 1984, della sua amicizia con Nicolette Prevost, una delle ragazzine più belle e più amate del luogo, e di come questa amicizia cambi la sua vita inizialmente in meglio per poi degenerare fino a trasformarsi in uno scontro tra nemiche; quella di Charlie, fratello del padre di Catherine, ambientata durante la seconda guerra mondiale e di come le amicizie che strinse lo portarono a essere rinchiuso nelle prigioni naziste. 
Sono due vite parallele, che sembrano aver vissuto le stesse esperienze con conseguenze, anche se diverse nel genere, entrambe estreme. Catherine arriverà a dover lottare fisicamente contro quella che aveva ritenuto la sua migliore amica e a ucciderla, portandosi dentro questo segreto senza troppi rimorsi e sensi di colpa. Charlie sarà vittima della troppa fiducia data a chi si professava suo compagno fedele, arrivando a essere imprigionato per cospirazione a causa del tradimento di quell'amico.
Entrambe le vite si svolgono sull'isola di Guernsey, occupata dai tedeschi all'epoca della seconda guerra mondiale, e che ancora sembra risentire del clima di quell'occupazione.
Dal contenuto si potrebbe correre il rischio di credere che la storia sarà angosciante, dura e difficile: affatto. Catherine sa raccontare con la leggerezza dell'adolescente (e la precisione di una storica, essendo intelligente e preparata su tutto, citando sempre le fonti, in maniera così precisa da risultare spassosa, da cui trae le sue informazioni) facendo affezionare il lettore. Non si è mai tentati di colpevolizzarla per ciò che ha fatto: si può non approvare il suo gesto, la sua scelta, ma si apprezzerà il suo modo di affrontarla, come un atto necessario e inevitabile.
Le vicende di Charlie sono meno attraenti, non tanto perché manchino di interesse, ma a causa del clima in cui sono ambientate: risultano cupe, lamentose, a tratti noiose. Ciò vuol dire che questa parte del romanzo annoi? Qui sta il bello: no, non mi ha mai annoiata. Perché il racconto di Charlie, per essere credibile e accettato da noi lettori, doveva necessariamente mantenere un tono più serio, più duro, più difficile da seguire.
In conclusione, un romanzo che incuriosisce nei suoi personaggi, non tanto per cosa faranno o hanno fatto, ma per il come. Come agiranno? Come manderanno avanti le loro vite? Come affronteranno ciò che il presente riserva loro?
Non resta che aprire il libro e farsi trascinare da quelle pagine, che ci porteranno dritti alla fine senza interruzioni.


Titolo: Il libro delle bugie
Autore: Mary Horlock
Edizione: Neri Pozza
Prezzo: €16,50

3 commenti:

  1. Non conosco nulla di questa autrice ma il romanzo che hai recensito incuriosisce proprio tanto!

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  2. infatti questo è il suo primo romanzo, (i suoi saggi d'arte mi sa che non sono mai arrivati in Italia) e merita davvero!

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  3. > l'impervia isola del Canale della Manica
    > dove Victor Hugo scrisse I miserabili
    No sapevo che avesse scritto il romanzo in quel posto! :-)

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