giovedì 14 febbraio 2013

La fallace forza dei blog



La rete, talvolta, produce iniziative meritevoli. A volte i progetti migliori nascono proprio da scambi inconsapevoli. Giunge la proposta, poi il rilancio, e infine la frenesia derivante dall'idea di stare facendo qualcosa di buono, per cui vale la pena spendere energie. Succede così, per caso, anche l'ultima iniziativa scaturita dalle menti di alcuni blogger letterari italiani. 
Un infelice epilogo ha troncato la possibilità di far evolvere un progetto grezzo in un'iniziativa dall'interessante intento: scoprire e analizzare l'influenza dei blogger sul mercato libraio. 

L'iniziativa sorge dopo alcune discussioni successive alla fiera della piccola e media editoria di Roma, Più libri più liberi. In una tavola rotonda alla quale erano presenti alcuni blogger e giornalisti, l'AIE presenta la propria zoppicante ricerca di mercato. 
Si è pensato quindi di rilanciare l'idea, facendola scaturire "dal basso". I blogger stessi che cercano di definire la propria importanza e il proprio valore all'interno di quel girone infernale che è l'editoria italiana. 
In data 16 gennaio il progetto ha mosso i primi, timidi passi. Ne è scaturito un vivace gruppo su facebook, teso al coordinamento interno, nel quale sono stati invitati alla partecipazione circa un centinaio di blog (numero che si sarebbe ampliato significativamente nell'"ideale", e ormai irrealizzabile, secondo test). 

Le modalità di partecipazione erano semplici: scrivere e pubblicare una segnalazione/recensione de Il Canto del Cielo (Beat, 2012), romanzo scelto perché considerato un ottimo esempio di letteratura, nominato come Best British Book of the Last 25 years e apprezzato a tal punto in suolo britannico da trarne anche una serie targata BBC. In nessun caso, è bene specificarlo, è stata richiesta la pubblicazione di una recensione falsata, dichiaratamente positiva quand'anche il recensore avesse espresso il proprio giudizio negativo all'opera. 
Non sono state prese in considerazione le recensioni negative - che rappresentavano l'1% del totale e sarebbero state ugualmente pubblicate per correttezza e trasparenza alla fine del periodo stabilito, ovvero dal 15 febbraio - perché lo scopo di questo studio di settore (nella sua fase embrionale e sperimentale) era valutare il peso della valutazione positiva (sincera e non condizionata) dei blogger sull'andamento delle vendite. L'analisi dell'impatto di giudizi discordanti e spesso sfavorevoli riguardo un determinato romanzo sarebbe stato il punto focale della seconda parte del progetto. 
Lo scopo delle segnalazioni, invece, era rendere consapevole il lettore della presenza de Il Canto del Cielo in libreria, giacché era stato ampiamente ignorato dal pubblico e dalla critica sul web. 

I blogger hanno stabilito un periodo limitato di tempo nel quale pubblicare gli articoli nei rispettivi blog al termine del quale, in collaborazione con la casa editrice, analizzare l'andamento delle vendite de Il Canto del Cielo nel mese precedente, corrente e successiva all'iniziativa. 
Dati che sarebbero stati resi noti da tutti i blogger partecipanti se non fossero intervenute cause esterne che hanno impedito il completamento e la riuscita del progetto. 

Il sentimento comune, tra i promotori del progetto, è quello di amaro disappunto e dispiacere per aver visto travisare, pur dopo attente e lunghe spiegazioni, lo scopo del progetto. A causa di notizie distorte, successivamente utilizzate per screditare una iniziativa che aveva come unico scopo quello di verificare l'ascendente dei blogger sulle variazioni di mercato, è stato vanificato il lavoro di moltissime persone, che hanno visto andarsene ore di lavoro senza poterne apprezzare il risultato finale. Ci lascia interdetti la poca professionalità di alcuni, che senza interpellare gli organizzatori dell'esperimento si sono sentiti in dovere di informare i lettori riguardo un'iniziativa che a loro dire ledeva la fiducia necessaria in un rapporto lettore/blogger probabilmente per fini pubblicitari e per fomentare un sensazionalismo che, fatto in mala fede, danneggia la blogosfera. 

Non intendiamo raccogliere alcuna provocazione o dare adito a sterili discussioni demagogiche; ci auguriamo inoltre che i lettori dei nostri blog capiscano e comprendano le buone intenzioni sottese alla nostra iniziativa. Garantiamo per l'assoluta onestà di qualunque recensione pubblicata riguardo il romanzo sopracitato. Qualsiasi altro chiarimento verrà comunicato, eventualmente, tramite un altro comunicato stampa, diffuso dai partecipanti.

7 commenti:

  1. Mi sembra fosse un'iniziativa intelligente e utile... Peccato.

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  2. Ho letto il comunicato ma non ho capito una cosa. Tu sei tra i blogger selezionati per la recensione? Sarebbe carino un piccolo cappello al post che spieghi per quale motivo stai pubblicando un comunicato stampa sul tuo blog e che prendessi una posizione tua. Cordialità.

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    1. Credo che la risposta alla tua domanda sia contenuta nel comunicato stampa. Ecco perché la mancanza di cappello: è stato detto tutto in maniera completa. Ma forse non ho capito io bene la domanda, non capisco cos'è che mi chiedi precisamente.
      A questo punto ne approfitto per porti anch'io una cosa: potresti spiegarmi perché poni questa stessa domanda a tutti i blog che hanno pubblicato il comunicato stampa? Cerchi una risposta in particolare?

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    2. * porti anch'io una domanda, non una cosa.

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    3. Se hai letto anche blog in cui ho espresso la stessa domanda hai anche letto le risposte date ad altre persone: qualcuno ha messo una piccola spiegazione e qualcun altro no. Un comunicato scarno non spiega se tu facessi o meno parte dell'esperimento ed è comodo. Un piccolo cappello con un'opinione personale ai miei occhi di lettrice esterna rende tutto molto meno omologato. E si ripercuote positivamente, devo dire la verità, sulla capacità della blogger di dimostrare autonomia di pensiero.

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    4. Al momento non ricordo le risposte che ho letto in giro e un po' non ho voglia di andare a recuperare quali siano state perché dovrei girare per tutti i blog, quello che so è che non mi era chiaro cosa volessi.
      Penso di aver sempre dimostrato la mia autonomia di pensiero con le mie recensioni e con i miei post in generale, e non credo che pubblicare un comunicato stampa senza "cappello" voglia dire che all'improvviso tale autonomia venga a mancare. So anche con certezza che non è l'impressione generale che si ricava dal comunicato, a giudicare dai commenti che ho ricevuto dai miei lettori.

      Il comunicato stampa è esauriente e, essendo un comunicato stampa, è ovviamente "omologato". Non viene redatto per essere modificato a piacere, altrimenti non sarebbe più tale.
      Non so cos'altro dire, non riuscendo a individuare tra le tue parole una domanda precisa, perciò ti saluto.

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