sabato 2 febbraio 2013

Recensione: L'albero dei segreti di Sarah Addison Allen

The Peach Keeper

Trama:
Tanto tempo fa, l'imponente palazzo vittoriano in cima alla collina era proprietà della famiglia di Willa Jackson. Poi quell'edificio abbandonato divenne il simbolo della rovina dei Jackson e di tutto ciò da cui Willa aveva deciso di fuggire. Da qualche anno la donna si è rifugiata ai margini della vita del paese, a gestire un negozio di articoli sportivi - rigorosamente biologici - e un baretto dal quale provengono deliziosi profumi di torte e biscotti al caffè per la gioia dei visitatori. Ma un giorno Willa riceve una busta sulla quale riconosce l'elegante firma della sua ex amica del cuore, Paxton Osgood. All'interno, un invito impossibile da ignorare perchè riguarda proprio quell'antica dimora di cui ora sono proprietari gli Osgood. Ecco che il passato sembra tornare a perseguitare l'ultima discendete dei Jackson, costringendola a riaprire il cancello del misterioso giardino dove sta per venire alla luce un segreto rimasto sepolto per decenni. un segreto che cambierà la vita di Willa e della sua amica in un modo che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il nuovo bestseller di Sarah Addison Allen, con tutti gli ingredienti che l'hanno portata al successo: una grande storia di amicizia, un'atmosfera da fiaba gotica e quell'inconfondibile tocco di soprannaturale che incanta il lettore, pagina dopo pagina.

L'autrice:
Sarah Addison Allen è nata e cresciuta nel North Carolina. Ha esordito come scrittrice pubblicando, sotto pseudonimo, numerosi romanzi rosa. Con Il profumo del pane alla lavanda, il primo romanzo per il grande pubblico (Sonzogno 2008), ha raggiunto il successo. I suoi romanzi sono in vetta alle classifiche USA e tradotti in oltre 15 lingue. L'autrice è considerata uno dei più talentuosi astri di bestseller internazionali. 

Recensione:
Possibile che sia così difficile riuscire a recensire, a commentare questo libro o magari semplicemente riuscire a esprimere non tanto il mio parere quanto le sensazioni provate durante la lettura? Non faccio altro che scrivere e cancellare, scrivere e cancellare. Mi sento come se prima d'ora non avessi mai parlato di un libro letto e non sapessi da che parte iniziare.
Visto che non riesco a farlo nella mia solita maniera, provo partendo da un elemento che non ho mai preso in considerazione: la dedica. Una dedica che riassume il senso del romanzo: A Michelle Pittman e Heidi Gibbs. Tutto ciò che so dell'amicizia lo so grazie a voi.
Solitamente non faccio mai caso alle dediche (a meno che non siano particolarmente esilaranti come quelle presenti in Lemony Snicket). Le dediche sono un segreto tra lo scrittore e il destinatario e a noi lettori non è dato sapere chi, come, quando e perché. E' un tipo di inchiostro raramente comprensibile alle masse. Scusatemi se mi sto dilungando su questo particolare, ma per me è stato essenziale nell'approccio al libro. Quel "Tutto ciò che so dell'amicizia lo so grazie a voi" mi è entrato nel cuore, ha risvegliato il sorriso, ha richiamato alla memoria i momenti unici delle mie amicizie. Mi ha fatto pensare alle mie Michelle e Heidi e mi  ha fatto star bene prima ancora di cominciare la lettura. Mi son detta che se solo con una dedica la Allen era stata così  carina e piacevole, figuriamoci come sarebbe stata nel romanzo.

Mi faccio quindi trasportare a Walls of Water con facilità. Entro nel negozio di Willa, Au Naturel Articoli Sportivi e Caffè, non tanto per gli articoli sportivi (come Willa, neanch'io amo la natura, ci hanno provato a farmela apprezzare ma non hanno avuto buoni risultati) ma per gustare un caffè al bancone di Rachel. Tazza di latte freddo mescolato a una buona dose di caffè espresso e due bustine di zucchero. Di canna. Mi accorgo che Rachel segna l'ordinazione e se la studia in maniera attenta, senza però precipitarsi a prepararla, mentre Willa la osserva rassegnata. Ogni tanto il campanello suona, ma non c'è nessuno. Comincio a capire che c'è qualcosa di strano in quel luogo: sarà il bar, saranno le due ragazze o l'intero paese? Fuori la città è avvolta dalla nebbia, di un bianco mai visto prima. Sono appena arrivata e mi sembra tutto troppo strano, come se fosse fuori posto.
Esco un attimo dalla storia: ho bisogno di un momento di pausa per schiarirmi le idee. E chiarirle anche a voi.
I romanzi della Allen vanno vissuti come esperienze sensoriali: bisogna annusare gli odori, avvertire le temperature, assaporare i cibi, osservare ciò che ci descrive. Chiacchierare coi personaggi, confidarsi con loro, diventare uno di loro. Bisogna prender nota di tutto ciò che succede, di tutti i particolari e di tutto ciò che ci sembra fuori posto: perché alla fine tutto troverà la sua giusta collocazione, in maniera magicamente spontanea. La Allen è una maga degli equilibri. Ci fa sperimentare tutto e ci fa comprendere dove c'è bisogno del suo intervento. Dei suoi incantesimi.
A Walls of Water ce n'è bisogno eccome. C'è Willa che da gran Burlone qual era al liceo, da ragazza che non temeva nulla, ora vive un'esistenza solitaria e spenta, senza emozioni, senza avventure, senza rischio. C'è Paxton, la Principessa: da lei ci si sarebbe aspettati di ritrovarsela sposata con figli subito dopo il diploma, e invece vive ancora a casa con i suoi, imprigionata in un ruolo che non desidera e da cui non riesce a liberarsi. Due vite che si sfiorano, si incrociano ma che non vogliono mescolarsi. Due vite che avrebbero potuto raccogliere l'eredità delle due nonne, amiche per la pelle, e che invece preferiscono restare separate. Ci sono poi Sebastian, lo Strano, il dentista dalla sessualità non ben definita, che non riesce a mostrare agli altri la persona che è davvero e Colin, lo Stecchino, che non vuole restare imprigionato nella piccola città, nel ruolo che da sempre gli è stato attribuito. Quattro personaggi che riescono a fare scintille solo se perfettamente abbinati; quattro persone che, prese singolarmente, non hanno sapore ma che insieme sprigionano forza, amore, coraggio. Quattro amici che, dal momento in cui accetteranno la presenza degli altri nella propria vita, saranno la testimonianza di quel "Tutto ciò che so dell'amicizia lo so grazie a voi". E come loro quattro, anche le loro nonne, prima di loro. E' l'amicizia il motore di questo romanzo. Quell'amicizia di cui si sente il bisogno, quell'amicizia che nasce spontaneamente, quell'amicizia che forse era il destino a volerla: non importa come e perché. C'è, e la sua presenza sarà fondamentale per riordinare i tasselli del puzzle che è questa storia.

L'albero dei segreti l'ho trovato magico in maniera diversa rispetto agli altri romanzi della Allen: lì la magia aveva una sua logica, qui invece dà l'impressione di essere meno organizzata. L'elemento magico in ogni caso c'è, soprattutto nei panni di un "cattivo", ma questo lo lascio scoprire a voi.
Sembra piuttosto che la Allen voglia dirci che la vera magia è la vita stessa, quando l'amore e l'amicizia ti trovano e non ti mollano più, quando riesci ad essere te stesso senza preoccuparti di quel che pensano gli altri, quando lasci alla felicità la possibilità di far parte di te. Questo romanzo è una boccata di aria fresca e una vera e propria sferzata di ottimismo: e anche se, paragonato agli altri, probabilmente è quello che  mi è piaciuto meno, l'ho totalmente adorato. E ho adorato anche il cameo di Claire Weaverly: la sua comparsa in scena è stata da oscar. La Allen ha fatto del suo personaggio una specie di star, che solo gli affezionati alle Allen-novels sapranno riconoscere e apprezzare accompagnando il suo ingresso con un "wow, ma è Lei!".

Cosa aggiungere? Il romanzo è scritto con la solita naturalezza e leggerezza dell'autrice: scorrevole, lineare, piacevole. I personaggi diventano nostri amici, l'ambientazione appare come quella dei nostri sogni e la storia ha alla base un'originalità che la distingue dai soliti romanzi d'amore.
Complimenti, Sarah. Ci sei riuscita ancora una volta. Quattro volte su quattro. 

Titolo: L'albero dei segreti
Titolo originale: The Peach Keeper
Autore: Sarah Addison Allen
Traduttore: Roberta Marasco
Editore: Sonzogno
Pagine: 256
Isbn: 9788845425493
Prezzo: €17,00
Valutazione: 4 stelline
Data di pubblicazione: 23 Gennaio 2013

16 commenti:

  1. sembra essere delizioso anche questo libro, ho letto tutti i libri precedenti dell'autrice e ognuno di questi trasmette sempre qualche magia :)
    lo leggerò a breve di sicuro, mi hai messo la pulce nell'orecchio :)

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    1. Sì, Lucrezia, se l'hai letta non puoi non amarla e non puoi restarne lontana...

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  2. Non ho mai letto questa autrice ^^ tendenzialmente per adesso ho voglia di cose gotiche ... eheheheh

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    1. Ok, per ora goticizzati pure ma ogni tanto prenditi una boccata di allen, almeno per vedere com'è!

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  3. Ma ci credi che non ho mai letto niente di quest'autrice?
    Devo assolutamente rimediare. Questo ha una cover deliziosa, tra l'altro!

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    1. Mik, immagino che per la Allen scriveresti delle recensioni stupefacenti. Devi leggere i suoi romanzi solo per regalarmi il piacere di una delle tue recensioni :)

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  4. oh bene, assolutamente da leggere!!!!! un libro magico...: ne sono sempre alla ricerca e non stancano mai...

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    1. Anch'io, Angela! i romanzi della Allen e di Fannie Flagg guidano la classifica dei libri di questo genere ;)

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  5. Ho due ebook della Allen nel mio kindle e non sono ancora riuscita a trovare il tempo per leggerli :( non vedo l'ora!
    p.s. splendida recensione!

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    1. Dai, "il tempo per leggere è tempo rubato", come dice Pennac. Rubalo a qualcos'altro e regalati il piacere della Allen ;)
      Grazie :)

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  6. Io ho letto solo Il giardino dei raggi di luna della Allen e l'ho trovata deliziosa!
    Ancora avrei altri due suoi titoli arretrati da leggere, ma anche questo mi attrae un sacco! La copertina... La trama... I suoi libri mi fanno quasi un effetto ipnotico!

    Comunque davvero bella la recensione :) si sente la tua passione e ho adorato il passaggio in cui dici che l'autrice quasi vuole farci capire che la magia è la vita stessa! Non avrei saputo dirlo meglio :')

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    1. Grazie mille :)
      Il mio preferito è Il profumo del pane alla lavanda, ma poi quando ci penso due volte mi rendo conto che per me tutti i suoi romanzi sono... preferiti! :D

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    2. Allora quasi quasi mi leggo prima quello di questo nuovo :) Thanks

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  7. Ciao, io ho appena recensito la versione inglese del libro. Volevo chiederti una cosa: nella trama presa dal sito Sonzogno, c'è una inesattezza, cioè dice che Willa e Paxton erano ex-migliori amiche, mentre nel romanzo si capisce che si conoscevano a malapena. Non dirmi che hanno cambiato questa cosa in italiano... Ti prego, dimmi che l'hanno solo scritto nella sinossi!

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    1. Sai che io evito sempre di leggere le quarte di copertina? e anche quando ho messo la trama qui, in realtà l'ho copiata dal sito ma non l'ho letta. E ora che la leggo hai ragione, è sbagliata! Le due ragazze non erano affatto amiche, anzi! Quindi non c'è da preoccuparsi: non hanno cambiato nulla. C'è invece da preoccuparsi del fatto che chi scrive queste sinossi... bè... magari il libro non l'ha manco letto!

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  8. Complimenti *-* E'una bellissima recensione :)

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