mercoledì 8 febbraio 2012

Recensione: Il libro di Miss Buncle di D.E. Stevenson

Miss Buncle's Book

Trama:
Villaggio di Rivargenton. Miss Barbara Buncle, che sembra di mezza età anche se ha trent’anni, che veste in modo orribile e sembra condurre un’esistenza di sconfinata virtù e noia, vive grazie alla rendita dei suoi dividendi insieme alla governante Dorcas. Siamo nei primi anni trenta del Novecento e la crisi economica non tarda a farsi sentire, così un giorno Miss Buncle si accorge che la rendita si fa scarsa e che per andare avanti deve inventarsi qualcosa. Accantonata l’idea di allevare galline (troppo svolazzanti), decide di intraprendere la via più semplice: scrivere un libro. Miss Buncle non è dotata di grande immaginazione e le uniche cose di cui è in grado di scrivere sono quelle che conosce: i suoi concittadini. Ignorata da tutti ma osservatrice attenta, percepisce vizi e virtù di chi la circonda. La sua sincerità e la capacità di entrare nell’animo altrui la rendono pericolosa come scrittrice mentre guarda e annota. Il libro viene così pubblicato, sotto lo pseudonimo di John Smith, e diventa un bestseller. Ben presto gli abitanti di Rivargenton si accorgono di essere dentro un romanzo che porta allo scoperto la loro vera natura. Scatta allora la caccia al misterioso John Smith e per Miss Buncle inizia una vita veramente difficile.

L'autrice:
Dorothy Emily Stevenson (1892-1973), cugina di R.L. Stevenson, autore dell’Isola del tesoro e Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde, nacque a Edinburgo e visse in Scozia tutta la vita. Sposatasi con un capitano dell’esercito, nel 1932 scrisse il suo primo romanzo che aveva appunto come protagonista la moglie di un ufficiale. Autrice prolifica (scrisse circa 40 romanzi), ebbe il suo maggior successo negli anni Trenta e Quaranta, durante i quali i suoi libri vendettero in Inghilterra e in America milioni di copie. Il tono della sua scrittura è sempre stato quello di una ironia affettuosa ma non perciò meno pungente; la vita all’interno di piccole comunità, dove con più facilità si possono osservare e descrivere pregi e difetti dell’animo umano, è stata il centro del suo interesse narrativo.

Recensione:
Eccomi al secondo appuntamento con le perle della casa editrice Astoria: seconda conferma.
Questo libro è un(altro) piccolo gioiello, e a quanto mi pare di capire dal tenore delle pubblicazioni di questa casa editrice, ogni romanzo ha un valore incredibile. Prima di parlarvi della storia, di come la scrittrice abbia saputo raccontarcela con sarcasmo e arguzia, di come il romanzo si lasci leggere in maniera piacevolissima, prima di ogni mia parola, lancio il mio spassionato invito a tutti voi: Leggi un libro della Astoria!!!
(e no, non sono pagata per dirvi questo né ci traggo alcun giovamento, se non quello di sapere che un altro lettore può godere di queste letture troppo poco pubblicizzate).

La storia è questa: miss Buncle è una donna semplice, forse un po' sciatta, poco interessante e all'apparenza poco intelligente. Trovatasi in ristrettezze economiche, interrogandosi sul da farsi, decide di scrivere un libro e provare a pubblicarlo: coi proventi che ne ricaverà potrà rimettersi in sesto. Non essendo una scrittrice né di professione né per hobby, il suo è un puro tentativo: miss Buncle osserva i concittadini e racconta la quotidianità del suo paese in quelle pagine, cambiando semplicemente i nomi. Una volta portata a termine la storia, la manderà al primo editore trovato nell'elenco telefonico, che inaspettatamente deciderà di pubblicare il manoscritto, convinto che diventerà un best-seller.
Il romanzo verrà firmato col nome di John Smith e porterà scompiglio e stravolgimento nel paesino di Rivargenton.

...Non finisce certo qui, ma non vi dirò di più. La Stevenson sa parlarvi di una donna che, pur lamentando una totale mancanza di immaginazione, è riuscita a creare un romanzo che colpisce i lettori. Quel romanzo potrebbe essere sì Disturbatore della quiete pubblica (il titolo del romanzo di Barbara Buncle), ossia quello finito tra le mani dei suoi concittadini, ma potrebbe essere quello che noi lettori ci ritroviamo tra le mani, sotto diverso titolo.
Un romanzo spassoso, in linea con la tradizione inglese ottocentesca ma ambientato nel Novecento, precisamente verso gli anni Trenta, e in linea con altri romanzi di intrattenimento appartenenti allo stesso periodo, allo stesso paese.

Vi divertirete nel leggere come un semplice resoconto della vita quotidiana di un paese possa scuotere così forte gli abitanti di quel paese, al punto da influenzarli, da spaventarli, da spingerli a comportarsi in maniera inaspettata.
Vi stupirete nel capire come sia insopportabile e inaccettabile il fatto che la visione che gli altri hanno di noi non coincida assolutamente con la nostra. E scoprirete come sia essenziale dover cancellare quella visione "diversa".
Vi meraviglierete nel constatare che è vero: la penna ferisce più della spada. Il fantomatico John Smith con le sue parole colpisce e affonda gli spiriti più battaglieri del paese, limitandosi a registrare la verità.
Non ne avrete abbastanza: quando il Disturbatore della quiete pubblica avrà svolto il suo compito, vi troverete a desiderare che l'eroina mascherata agisca ancora, non si arrenda di fronte alla minacce dei concittadini.
Vi fermerete a immaginare cosa sarebbe accaduto nella vostra città, e quasi sicuramente penserete che le conseguenze sarebbero state le stesse.

Cosa dire ancora?
Che per trovare un buon libro con un'idea originale, portata avanti con ironia e bravura, c'è sempre più bisogno di andare nel passato piuttosto che nel presente. Faccio tesoro di questa scoperta e torno indietro nel tempo.
Grazie ai libri, of course.

Titolo: Il libro di Miss Buncle
Titolo originale: Miss Buncle's Book
Autore: D.E. Stevenson
Editore: Astoria
Traduttore: Ester Borgese
Pagine: 328
Isbn: 9788896919088
Prezzo: €17,00
Valutazione: 4 e1/2 stelline

6 commenti:

  1. Anche questo mi attira parecchio! :D

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    1. Consiglio spassionatamente di leggerlo a chiunque mi chieda di suggerirgli un titolo! perciò... leggilo!!

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  2. L'ambientazione è la mia preferita, trovo i primi 50 anni del '900 estremamente affascinanti, quindi mi segno questo tuo consiglio.
    Peccato sia tanto caro!

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    1. E' vero, è caro, ma se ogni tanto si decide di spendere qualcosa in più per un libro, questo è davvero meritevole!

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  3. Il tuo commento mi ha convinta. Adoro i libri di questo genere. Grazie!

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  4. Devo dire che questo libro al momento fa proprio al caso mio!
    Mi ritrovo in esilio (forzato) in un paesino davvero piccolo e sperduto, dove si conoscono tutti e tutti conoscono me ma io non conosco nessuno! Ho proprio voglia di divertirmi nel leggere le vicende di questa astuta signora che osserva tutti passando inosservata. Chissà che non escano fuori delle scomode verità...

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