martedì 28 febbraio 2012

Recensione: Tartufi bianchi in inverno di N.M. Kelby

White Truffles in Winter

Trama:
La Parigi di fine Ottocento è meravigliosamente scandalosa: tra ombrellini e passeggiate al parco, si discute della mostruosità di quei selvaggi impressionisti, delle scoperte di una certa Madame Curie, delle piccanti avventure delle celebrità del momento. Solo al Petit Moulin Rouge si parla d’altro: Auguste Escoffier, lo chef che ha inventato il ristorante più chic della città, sta per sposarsi. Si mormora che il suo non sia un matrimonio come tutti gli altri, perché, invece di conquistare la futura moglie, l’ha vinta al gioco. Lei è Delphine, giovane poetessa dallo spirito libero. «È troppo piccolo, quasi un bambino», pensa Delphine incrociando i grandi occhi di lui, senza immaginare che cosa l’aspetti. Finché, la sera, invece di portarla in camera da letto, Escoffier la conduce nella cucina del suo restaurant. Tra il nitore abbagliante degli utensili, i profumi e gli aromi delle spezie, le parole suadenti di Auguste suonano come poesia, mentre crea un piatto squisito tutto per lei. Delphine quella notte conosce la sensualità, la passione e l’ebbrezza che un gesto d’amore può dare. Da quel momento è perduta. Perché il piccolo uomo che l’ha fatta innamorare incarna genio e sregolatezza, follia e creazione, desiderio e ambizione, arte e libertà. Legarlo è impossibile, perderlo impensabile. Tartufi bianchi in inverno è il romanzo di una vita imperfetta, geniale, appassionata. Quella che ciascuno di noi vorrebbe vivere.

L'autrice:
N. M. KELBY è nata in Florida, dove ha iniziato la sua carriera come giornalista e autrice di teatro. In seguito si è dedicata alla narrativa, prima pubblicando racconti sulle migliori riviste letterarie, e poi dedicandosi al romanzo. Ha ricevuto l’apprezzamento della critica su Entertainment Weekly, New York Times Book Review, San Francisco Chronicle, Minneapolis Star Tribune, Atlantic Monthly, Baltimore Sun, Publisher’sWeekly, New York Post, New York Times Sunday Book Review e Philadelphia Inquirer.
Sito dell'autrice: nmkelby.com

Recensione:
Cosa mi aspettavo da questo romanzo?
Innanzitutto poesia. Non mi riferisco né a frasi in rima né a ritmi spezzati o baciati, ma a quel particolare calore, sapore e colore che solo certi romanzi sanno trasmettere. Il titolo, la trama e la cover hanno saputo tessere la loro trama e intrappolarmi in queste pagine.
Cosa ci ho trovato?
Quel che mi aspettavo. 
La vita di un grande cuoco, lo chef Escoffier, intrecciata a quella di una poetessa, Delphine e di un'attrice, la grande Sarah Bernhardt. 
Tre personaggi dal carattere forte, orgoglioso, capriccioso. 
Tre personaggi che sembrano solo sfiorarsi ma mai affrontarsi sul serio, mai riempire la scena con le loro voci e le loro azioni. 
Tre persone che amano e che si distruggono a causa di quell'amore.
Tre persone che ormai non sono più giovani ma son diventate ombre di quel che erano. 
Accanto ad essi una giovane donna, Sabine, cuoca di casa, che non ha le ambizioni di diventare chef come il suo datore di lavoro, non ha educazione, non ha gentilezza, non ha interesse verso le persone presso cui lavora. Sfrontata, indipendente, ironica, il suo personaggio irrompe nella storia ogni volta che entra in scena.
Al di là dei personaggi abbiamo una storia di cucina, di piatti inventati per la grande Sarah Bernhardt, di un matrimonio vissuto a distanza per quasi trent'anni. 
Una storia di solitudine, amore, passioni.
Gli ingredienti per mettere a cuocere un romanzo dal sapore unico e irresistibile ci sono. 
E inizialmente sembrano anche ben dosati. Un pizzico di protagonisti dal carattere deciso e dalla personalità approfondita, un presente che sembra stia spegnendosi ma che continua a ravvivarsi grazie ad un passato glorioso ma in parte solitario: sapori che riescono a far innamorare chi legge.
L'atmosfera è perfetta, il luogo pure, la compagnia è deliziosa ma il tutto non è stato portato a cottura. Pare che gli ingredienti, seppure come dicevo ben dosati, siano rimasti separati lì sul tavolo senza venire lavorati abbastanza. Il risultato è stato un'altalena di impressioni. Momenti di totale coinvolgimento si alternano a piccole confusioni, date dal susseguirsi di passato e presente in maniera poco chiara.
Si riesce ad arrivare alla fine senza noia, solo con un po' di fastidio per non aver saputo mettere a posto tutti i tasselli. Ma non ci va di condannare la Kelby per essere caduta un po' in confusione: il romanzo mantiene un  ritmo poetico e un'atmosfera rarefatta che lo rendono particolarmente apprezzabile. Chissà che la prossima volta la Kelby non sia capace di elaborare una storia perfetta sotto ogni punto di vista. 
Per ora ci accontentiamo del tentativo di raggiungere quella perfezione. 

Titolo: Tartufi Bianchi in Inverno
Titolo originale: White Truffles in Winter
Autore: N.M. Kelby
Editore: Frassinelli
Traduttore: Marcella Maffi
Pagine: 352
Isbn: 9788820051686
Prezzo: €18,50
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 14 Febbraio

13 commenti:

  1. Ohhh che bel libro!!! Mi aveva già incuriosito e spero di poterlo leggere presto!

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    1. Rory fammi sapere cosa ne pensi, se lo leggerai!

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    2. non mi è piaciuto per niente, mi ha fatto schifo e io sono una che legge tantissimi libri di ogni genere.
      Leggendo questo mi veniva da dormire veramente terribile.

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    3. Vabbé, dai, capita che ci siano dei libri con cui non riusciamo ad andare d'accordo. A te è capitato con questo!

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  2. carino! mi ero persa questa novità per strada, me la segno perchè di solito mi piacciono molto i libri che hanno a che fare con la cucina ^^

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    1. Sai che anche a me piacciono? di solito cerco di leggere tutti quelli che escono con questo tema e hanno sempre un tocco che li differenzia e li rende piacevoli... insomma una bella idea!

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  3. Sai che mettere il nome di qualcosa di commestibile è un modo per far vendere più libri?L'ha scritto un giornalista sull'ultimo numero di vanity fair.

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    1. Eh sì, immaginavo fosse una strategia di vendita... spesso romanzi stranieri vengono tradotti con titoli culinari che non erano presenti nell'originale. Ma a noi lettori piace farci convincere anche così!

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  4. anche io volevo comprarlo ma mi sono calmata voglio apettare se esce in edizione economica
    bettina57

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  5. sto leggendo proprio questo libro ma non lo trovo così eccezzionale, magari sul finale ci sarà qualche sorpresa

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    1. Se leggi la mia recensione fino alla fine, vedrai che neanche io l'ho trovato così eccezionale... a tratti confusionario, a tratti anche noiosetto. Insomma non mi ha soddisfatta completamente

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  6. sto leggendo proprio questo libro ma non lo trovo così eccezzionale, magari sul finale ci sarà qualche sorpresa

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