giovedì 4 ottobre 2012

Recensione: Un attimo, un mattino di Sarah Rainer

One moment, one morning




Trama: È un lunedì mattina come tanti, sul treno che porta i pendolari da Brighton a Londra. Nei vagoni, visi assonnati, preoccupati, speranzosi. Qualcuno finisce di truccarsi, qualcuno legge, c’è chi chiacchiera e chi ascolta musica dall’iPod pensando alla giornata che lo aspetta. Per Karen e suo marito è una giornata felice: stanno andando a firmare per il mutuo della nuova casa, che accoglierà loro e i due figli. Lou, dal sedile accanto, li osserva e la loro evidente complicità la mette di buon umore, anche se prova un pizzico di invidia per quell’amore sereno e totale che a lei sembra negato. Anna, invece, qualche carrozza più in là, sogna di acquistare la giacca di cui ha visto la foto sulla rivista che sta sfogliando, e piega l’angolo della pagina per ricordarsene. È tutto normale, è tutto tranquillo... ma poi qualcosa, di colpo, rimescola le carte della vita e quel mattino come tanti diventa il punto di svolta, l’inizio di una settimana drammatica. Legate da una tragica casualità, le tre donne affronteranno insieme i giorni seguenti e troveranno nella loro amicizia la forza per superare il dolore. Insieme scopriranno che, se davvero basta un attimo perché tutto vada in frantumi, la vita non si ferma e ci chiede di tenere il passo...

L'autrice:
Sarah Rayner è nata a Londra e vive a Brighton. È autrice di romanzi e copywriter freelance.


Recensione:
Quando qualche settimana fa ho avvistato questo libro, ho deciso di dargli una possibilità nonostante la trama non fosse del tutto convincente. Eppure so che a volte dietro una trama apparentemente banale si può nascondere un autore dal grande talento che sa partire dall'ordinaria quotidianità per costruire un romanzo originale e toccante. Inizio la lettura di Un attimo, un mattino tra scetticismo e fiducia. La prima pagina mi convince, ed ecco che inizio a rilassarmi e ad essere soddisfatta della mia scelta. Le pagine immediatamente successive non fanno che confermare la primissima impressione: mi metto comoda, abbandonando ogni perplessità, perché so che la storia mi trascinerà e io non avrò nessuna obiezione al riguardo.
...illusa che non sono altro!
Dopo quelle prime pagine abbastanza convincenti, in cui il lettore fa conoscenza con le tre protagoniste e con il dramma che due di loro si troveranno a vivere, la narrazione inizia a sbandare, perdendo qualche colpo (o forse tutti?). Lo sguardo che l'autrice posa di volta in volta su una delle tre protagoniste (Karen, distrutta per l'improvvisa morte del marito; Anna, migliore amica di Karen, e quindi partecipe del suo dolore, ha problemi col compagno alcolizzato; Lou, che  ha assistito per caso alla morte del marito di Karen - senza conoscere nessuno dei due - e che per caso entrerà nelle loro vite, è gay ma non è ancora riuscita ad affermare la sua sessualità in famiglia) rende la narrazione spezzettata e zoppicante. Noiosa, a dirla tutta.
L'autrice avrebbe voluto raccontarci come un'amicizia tra tre donne diversissime tra loro, nata inaspettatamente, possa essere il punto di partenza per rialzarsi dal baratro dove si sta sprofondando e rimettersi in gioco. Avrebbe voluto descriverci come l'affetto e anche la sola presenza di un'amica possa essere la spinta giusta per non mollare, per andare avanti. Avrebbe voluto convincerci che un'amica non può evitarti il dolore, ma può aiutarti a viverlo e, magari un giorno, a superarlo.
Nulla da rimproverare alla Rayner quanto agli obiettivi che si è posta scrivendo questo romanzo. Le modalità con cui, però, ha cercato di perseguirli non sono ben chiare. Le vite di Karen, Anna e Lou sono vite separate e quel legame che l'autrice vuole farci credere si sia instaurato, quell'affetto che dovrebbe aiutarle a superare tutto, insomma quel filo invisibile chiamato amore io proprio non l'ho sentito. C'era, nelle parole dell'autrice, ma negli occhi del lettore sembra qualcosa di costruito a tavolino, non un sentimento spontaneo.
Non riesco a trovare le parole giuste per spiegare ciò che ho provato (o che forse non ho provato), ma il risultato immediato è stato quello di assistere ad una storia che non mi ha convinta per nulla. Le parti su Karen sembrano uscite da un manuale di self-help che mostra come affrontare una perdita; le parti dedicate ad Ann sembrano concentrarsi troppo sul lutto che anche lei ha subito, ma noi lettori non riusciamo a immedesimarci perché sentiamo che quel lutto non le appartiene di diritto, e forse anche l'autrice non è così convinta della cosa perciò le attribuisce un altro problema, il compagno alcolizzato, per raddrizzare la svista; le parti su Lou sono quelle superflue: Lou è un'intrusa, la sua presenza non migliora né apporta nulla allo sviluppo del romanzo, la sua storia avrebbe potuto benissimo essere tolta e nessuno ne avrebbe sentito la mancanza.
Il risultato è un romanzo che non convince, che non colpisce, non emoziona.
Mai fidarsi delle impressioni nate alla prima pagina.

Titolo: Un attimo, un mattino
Titolo originale: One moment, one morning
Autore: Sarah Rayner
Traduttore: Valeria Bastia
Editore: Guanda
Pagine: 414
Isbn: 9788860885197
Prezzo: €17,00
Valutazione: 2 stelline
Data di pubblicazione: 27 settembre 2012

15 commenti:

  1. Sai che ispirava anche me questo romanzo? Peccato...

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    1. Ha una cover che indubbiamente ispira, ma purtroppo non basta...

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  2. Che peccato, stavo quasi per acquistarlo l'altro giorno: primo perché si parlava di Londra (problema mio...-.-) secondo perché la cover ha delle tazzine (altro problema mio...-.-) e la storia mi incuriosiva molto. Uff...
    (Ah, alla fine non l'ho acquistato perché mi sono convinta che ho abbastanza libri da leggere...=D)

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  3. Ti curo subito da questo libro: più che di Londra, si parla di Brighton, perché le protagoniste vivono lì. Londra è solo nominata e mostrata a stento all'inizio.
    Le tazzine sono solo in copertina, per il resto non compaiono, perciò... scaricati la cover e guardatela quando vuoi!!! :D

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    1. Mi è appena giunto via posta direttamente dalla casa editrice, ora devo leggerlo! =D Sinceramente pensavo non avessero letto la mail!! E invece...oggi è arrivato =) Vediamo!!!! ^^

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  4. Noooooooo, questa recensione non ci voleva. Ho il libro in lista per leggerlo e mi ha ispirato sia cover che trama.... I gusti sono differenti e dunque spero a me piacerà, ma con la tua recensione sono un po' pessimista.

    Sempre recensioni splendide tesoro, mi mancavano *_*

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    1. Dai, Ale, speriamo che a te piacerà... sei meno acida di me, sicuramente! ;)

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  5. Mi hai proprio smontato!! Doveva essere uno dei miei prossimi acquisti ma mi sa che declino.... :(

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    1. Mi dispiace smontare gli entusiasmi :( ma a volte è d'obbligo! se lo leggerai comunque, poi fammi sapere: forse sono io che non lo trovo decente, non è colpa sua!

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  6. Aspettavo la tua recensione e, nonostante non si proprio positiva, credo che prima o poi lo comprerò lo stesso. Solo che sarà più poi che prima :P

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    1. Quando quel poi arriverà, voglio la tua opinione! finora non ne ho trovate in giro e voglio capire cosa i lettori pensano al riguardo ;)

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  7. Sono d'accordo con te, Cuore d'Inchiostro! Questo libro non mi e piaciuto affatto, non l'ho finito, era troppo brutto.
    Grazie per le tue recensioni interessanti. Sono francese e il tuo blog è perfetto per me affinché sia al corrente delle pubblicazioni italiane.



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    1. Grazie Catherine!
      Una lettrice francese, c'est genial!

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  8. Banale e patetico, lo sto finendo di leggere solo perchè non è mia abitudine lasciare i libri a metà...

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