Innamorata di un angelo
(vol. I)
(vol. I)
Trama:
Mia ha 16 anni e vive a Leicester. Figlia di genitori separati, sta attraversando la fase più dura della sua vita, quella dell’adolescenza. Ma a differenza delle sue compagne di scuola che passano le giornate nei centri commerciali a rubare rossetti e ascoltare l’Ipod, Mia si consuma i piedi a lezione di danza per riuscire a entrare nella prestigiosa Royal Ballet School di Londra. Introversa, ironica e schietta, Mia non è la ragazza più popolare della scuola, ma può contare sull’affetto incondizionato della sua migliore amica, Nina, che ama come una sorella. E oltre al balletto, l’amore che la divora altrettanto intensamente è quello (segreto) per il fratello maggiore di Nina, Patrick, che ahimé la considera anche lui come una sorellina. Non le resta quindi che conservare nel cuore questo segreto e cercare di sopravvivere alla scuola e alla famiglia, sforzandosi di avere un briciolo di vita sociale, e concentrando le energie nella danza per riuscire a realizzare il suo sogno. Ma il destino ha in serbo per lei qualcosa che sconvolgerà totalmente la sua vita…
Recensione:
Credo che il primo impatto con l’ultimo romanzo di Federica Bosco possa portare facilmente fuori strada a causa di due elementi ben precisi: copertina e titolo. La copertina si allontana totalmente dallo stile solito degli altri romanzi della scrittrice (quelle più moderne e allegre; questa più sognante e sfacciatamente in linea con i fantasy contemporanei) così come il titolo richiama molto l’elemento fantasy tanto di moda oggi (al punto che si rischia di credere alla presenza non di vampiri o licantropi, ma di angeli – forse caduti? – presenti ormai in tante storie…). Ecco, togliamoci immediatamente dalla mente questa idea. Il romanzo non è assolutamente un fantasy. La copertina ha l’unico intento di affascinare il lettore (pardon, la lettrice!) e, diciamocelo, anche il titolo è un po’ furbetto! Una trovata commerciale per conquistare non solo le affezionate seguaci della Bosco (appartenenti ad una fascia d’età che ha ormai superato l’adolescenza), ma anche tutte le altre piccole lettrici (dai 15 ai 20 anni, più o meno?) che altrimenti non si sarebbero fermate a prendere in considerazione il suo ultimo romanzo.
Una volta accantonate perciò le evidenti intenzioni nel confezionamento esteriore del prodotto, ci inoltriamo nella storia ed è qui che inizia il mio stupore. Positivo. Forse positivissimo. Non sono una fan dell’autrice, e dopo aver letto ben tre dei suoi romanzi, l’ho abbandonata perché non mi è mai piaciuta. Eppure in quei romanzi mi ci sarei potuta facilmente immedesimare, data la presenza di una protagonista più o meno a me coetanea… E invece là dove quelli hanno fallito, questo ha colpito nel segno!
Protagonista è una quindicenne, Mia, che vive in Inghilterra con la madre. Ha una migliore amica, Nina, che considera sua sorella da sempre, è innamorata segretamente del fratello di Nina, Patrick, e vive per la danza. Questa è Mia. La seguiamo giorno per giorno nel suo approccio con la quotidianità: i litigi con la mamma, i segreti che non può rivelare, la difficoltà di essere se stessa, la passione per la danza. Il tutto vissuto attraverso un perenne, costante, pungente sarcasmo. Ogni sua parola è ben studiata, mirata a colpire e affondare, sia che sia pronunciata per scherzare sia che venga detta seriamente. Mia è un’adolescente fin troppo reale: vive tutto come una tragedia, come degli ostacoli insormontabili, crede che il mondo stia tramando contro di lei e il suo atteggiamento è sempre aggressivo, ostinato, pronto ad attaccare… ma è una ragazza capace di amore vero, amore verso chi le sta accanto e la ama: la mamma, l’amica e sorella Nina, l’insegnante di danza e ben presto anche verso il fidanzato della mamma, Paul, che si dimostrerà molto più paterno del suo vero padre.
Leggere questo romanzo è facile, nel senso migliore dell’aggettivo: non ci si annoia, ci si ritrova a sorridere sempre più spesso, forse non si condivideranno le scelte di Mia ma si comprenderà che a quell’età, molto probabilmente, noi avremmo agito come lei e proprio allora tutta la solfa iniziale sulla trovata commerciale perde senso, o forse lo acquista: perde, perché il romanzo merita davvero di essere letto, l’ho trovato molto più vero e sentito ed anche più profondo dei suoi precedenti; acquista, perchè se così facendo questo romanzo verrà letto da qualche adolescente in più, che altrimenti non l’avrebbe mai preso in considerazione, allora che ben vengano tutte le furbate commerciali.
Non posso dare una valutazione da massimo delle stelline, perché non siamo di fronte ad un capolavoro ma sicuramente è una storia che merita una chance. Una storia allo stesso tempo difficile e leggera, divertente e drammatica, che fa sognare e disperare. La Bosco non riesce a reggere il ritmo per tutta la narrazione, per cui ad un certo punto la storia sembra appesantirsi… ma ci si dimentica di ciò, ci si dimentica di tutto quando arriva quel finale disperatamente tragico che spazza via ogni considerazione precedente. Ci sono lettori che si sono arrabbiati, che si sono pentiti di aver letto un libro che termina così. Eppure io ho apprezzato questo finale: non sarà il tipico finale desiderato dal cuore del lettore, non sarà il finale sperato e che una volta giunto, ci fa chiudere il libro con un sorriso stampato in volto, ma è un finale coraggioso, da apprezzare. Un segno di maturità.
Ma per chi si è disperato, chi ha odiato Federica per aver messo un punto alla storia in maniera così traumatica (?), posso solo dire: non vi preoccupate, ci sarà un seguito. È Federica a dirlo: “Ma secondo voi vi lasciavo appese così per 400 pagine senza un seguito?? Va bene un finale aperto, ma così è un po’ troppo no?(…) Adesso vi chiedo un pò di pazienza…stiamo lavorando per voi.“
E allora, che dire? Grazie, Federica!
Una volta accantonate perciò le evidenti intenzioni nel confezionamento esteriore del prodotto, ci inoltriamo nella storia ed è qui che inizia il mio stupore. Positivo. Forse positivissimo. Non sono una fan dell’autrice, e dopo aver letto ben tre dei suoi romanzi, l’ho abbandonata perché non mi è mai piaciuta. Eppure in quei romanzi mi ci sarei potuta facilmente immedesimare, data la presenza di una protagonista più o meno a me coetanea… E invece là dove quelli hanno fallito, questo ha colpito nel segno!
Protagonista è una quindicenne, Mia, che vive in Inghilterra con la madre. Ha una migliore amica, Nina, che considera sua sorella da sempre, è innamorata segretamente del fratello di Nina, Patrick, e vive per la danza. Questa è Mia. La seguiamo giorno per giorno nel suo approccio con la quotidianità: i litigi con la mamma, i segreti che non può rivelare, la difficoltà di essere se stessa, la passione per la danza. Il tutto vissuto attraverso un perenne, costante, pungente sarcasmo. Ogni sua parola è ben studiata, mirata a colpire e affondare, sia che sia pronunciata per scherzare sia che venga detta seriamente. Mia è un’adolescente fin troppo reale: vive tutto come una tragedia, come degli ostacoli insormontabili, crede che il mondo stia tramando contro di lei e il suo atteggiamento è sempre aggressivo, ostinato, pronto ad attaccare… ma è una ragazza capace di amore vero, amore verso chi le sta accanto e la ama: la mamma, l’amica e sorella Nina, l’insegnante di danza e ben presto anche verso il fidanzato della mamma, Paul, che si dimostrerà molto più paterno del suo vero padre.
Leggere questo romanzo è facile, nel senso migliore dell’aggettivo: non ci si annoia, ci si ritrova a sorridere sempre più spesso, forse non si condivideranno le scelte di Mia ma si comprenderà che a quell’età, molto probabilmente, noi avremmo agito come lei e proprio allora tutta la solfa iniziale sulla trovata commerciale perde senso, o forse lo acquista: perde, perché il romanzo merita davvero di essere letto, l’ho trovato molto più vero e sentito ed anche più profondo dei suoi precedenti; acquista, perchè se così facendo questo romanzo verrà letto da qualche adolescente in più, che altrimenti non l’avrebbe mai preso in considerazione, allora che ben vengano tutte le furbate commerciali.
Non posso dare una valutazione da massimo delle stelline, perché non siamo di fronte ad un capolavoro ma sicuramente è una storia che merita una chance. Una storia allo stesso tempo difficile e leggera, divertente e drammatica, che fa sognare e disperare. La Bosco non riesce a reggere il ritmo per tutta la narrazione, per cui ad un certo punto la storia sembra appesantirsi… ma ci si dimentica di ciò, ci si dimentica di tutto quando arriva quel finale disperatamente tragico che spazza via ogni considerazione precedente. Ci sono lettori che si sono arrabbiati, che si sono pentiti di aver letto un libro che termina così. Eppure io ho apprezzato questo finale: non sarà il tipico finale desiderato dal cuore del lettore, non sarà il finale sperato e che una volta giunto, ci fa chiudere il libro con un sorriso stampato in volto, ma è un finale coraggioso, da apprezzare. Un segno di maturità.
Ma per chi si è disperato, chi ha odiato Federica per aver messo un punto alla storia in maniera così traumatica (?), posso solo dire: non vi preoccupate, ci sarà un seguito. È Federica a dirlo: “Ma secondo voi vi lasciavo appese così per 400 pagine senza un seguito?? Va bene un finale aperto, ma così è un po’ troppo no?(…) Adesso vi chiedo un pò di pazienza…stiamo lavorando per voi.“
E allora, che dire? Grazie, Federica!
Titolo: Innamorata di un angelo
Autore: Federica Bosco
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Isbn: 9788854124448
Prezzo: €12,90
Valutazione: 3,5 stelline
Valutazione: 3,5 stelline
Il mio angelo segreto
(vol. II)
Trama:
Da quel terribile giorno di febbraio, quando il mare l’ha inghiottita, il tempo per Mia si è fermato. Dal sonno profondo in cui è precipitata e da cui sembra non volersi ridestare, Mia si sente però al sicuro. Il suono di una voce che lei conosce bene la avvolge e la protegge, la tiene lontana da qualsiasi sofferenza e la trasporta in una sorta di sogno, in cui può sentirsi ancora vicina a chi ama. Quella voce è più forte di tutte le altre che ha intorno e che la chiamano, cercando in ogni modo di farle aprire gli occhi. Ma lei non ha alcuna intenzione di tornare alla sua vita di un tempo. Finché, dopo quasi due mesi, Mia finalmente si risveglia. Qualcuno ha voluto che tornasse a vivere, qualcuno con cui Mia riesce ancora a parlare, e che non vuole smettere di ascoltare. Qualcuno che la ama più della sua stessa vita e che ha fatto di tutto per salvarla...
L'autrice:
Federica Bosco è scrittrice e sceneggiatrice. Con la Newton Compton ha pubblicato Mi piaci da morire, L’amore non fa per me, L’amore mi perseguita (la trilogia delle avventure sentimentali di Monica), Cercasi amore disperatamente e S.O.S. amore(vincitore del Premio Selezione Bancarella): tutti hanno avuto un grande successo di pubblico e di critica, in Italia e all’estero. È anche autrice di due “manuali di sopravvivenza” per giovani donne: 101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi) e 101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro. Il mio angelo segreto è il secondo volume della trilogia iniziata con Innamorata di un angelo. Potete leggere di lei sul suo seguitissimo blog all’indirizzowww.federicabosco.com
Recensione:
Chi ha già letto la mia recensione al primo volume, Innamorata di un angelo, ricorderà quanto mi era piaciuto al di là dei miei pregiudizi sull’autrice, e quanto l’avessi trovato godibile non solo come passatempo piacevole, ma nello sviluppo dei contenuti, nel significato che quella storia aveva.
Non sentivo la necessità di un seguito: ho sempre pensato che quel romanzo fosse perfetto in quel modo, con quello sviluppo e quella conclusione che, seppur tragica, gli conferiva maturità.
Ma la Bosco non era d’accordo con me (e neppure la maggior parte delle sue lettrici): ha sentito il bisogno di una diversa conclusione, di dare speranza a Mia, la protagonista del romanzo che sembrava ormai averla persa.
Ecco che ora la ritroviamo in quella stessa condizione: una ragazza che non spera più, che non crede più, che non lotta più. Ma che ama ancora, nonostante tutto. Mia aveva una vita stupenda: una migliore amica, Nina, cresciuta con lei come una sorella; un sogno nel cassetto, la danza, per il quale era disposta a qualunque sacrificio; un amore, Patrick, che era quello giusto, la sua anima gemella.
In Il mio angelo segreto Mia non ha più nulla di tutto ciò: Nina le ha voltato le spalle quando ha scoperto che l’amica era fidanzata col fratello a sua insaputa; Patrick è morto travolto dalle onde nel tentativo di porre in salvo delle vite; il sogno di danzare si è infranto nel momento in cui Mia ha tentato di uccidersi, e ora lotta in un letto d’ospedale per tornare a parlare, a muoversi. La vita che attende la ragazza all’uscita da quell’ospedale non sarà facile: non c’è più nulla del suo passato e starà alla sua forza di volontà costruirsi un futuro che sia all’altezza dei suoi sogni.
Quali sogni?
Mia non ne ha più: non vuole più nulla, non lotta più, non ha desideri. Ha paura e dolore. Ma non è sola: fin dal primo momento sarà aiutata e accompagnata da qualcosa di magico. La voce di Patrick è dentro di lei, sempre. Quando è sveglia e quando dorme: lui l’aiuta, la sostiene, la incoraggia… e soprattutto la ama. La sua presenza diventa una costante del romanzo, necessaria per la totale ripresa della ragazza.
Mi fermo qui con il riassunto della storia, non voglio svelare troppo.
Cosa dire de Il mio angelo segreto?
Nonostante l’inizio un po’ lento e terribilmente tragico, il romanzo si riprende in fretta. La Bosco ci aveva già abituati a dialoghi ironici, anche se sempre pieni di affetto. Qui l’ironia regna sovrana, diventando spesso pungente. Un’ironia che aiuta protagonista e lettori ad affrontare scene che avrebbero potuto forse annoiarci, o comunque non entusiasmarci alla follia, come il lungo periodo di degenza della ragazza. Enorme spazio viene dato a nonna Olga, un vero e proprio vulcano. Divertente, irriverente, esplosiva: tutte le pagine in sua compagnia volano troppo presto. Ci si diverte continuamente e si arriva a sperare che il suo personaggio non esca mai di scena, in quanto il più forte e riuscito di tutta la storia.
In generale, Il mio angelo segreto ha le caratteristiche – positive e negative – dell’essere un secondo volume. Non accade molto in esso: la storia mira a ristabilire un equilibrio, a riassestarsi dopo gli sconvolgimenti del primo. Se nel primo regnavano speranza, desiderio, gioia di vivere e amore, qui bisogna recuperarli. Qui c’è la disperazione che lascia il posto alla rassegnazione, i desideri non hanno ragione di essere, la gioia di vivere si tramuta in tentativo di vivere la vita giorno per giorno, con cautela. Il personaggio di Mia è costretto a crescere e a comprendere le conseguenze delle sue azioni; è costretto a mettersi di fronte al futuro e decidere se andarselo a riprendere o lasciarlo annegare; è costretto a diventare grande, lasciando che una parte di sé resti per sempre nel passato.
Personalmente non ho amato questo volume come il primo, ma obiettivamente ho apprezzato come l’autrice abbia reso la rinascita (o i tentativi di rinascita) della protagonista. È un romanzo che non si ferma alla superficialità: va a fondo, trova il problema e lo sbatte in faccia a Mia come al lettore. Noi lettori risorgiamo con lei, noi lettori diventiamo di volta in volta la vocina di Patrick, la risolutezza della nonna, l’affetto dell’amica Betty… ci stringiamo tutti intorno alla ragazza per non farla sentire sola e aiutarne la ripresa.
E ci riusciamo.
Titolo: Il mio angelo segreto
Autore: Federica Bosco
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Isbn: 9788854131774
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 stelline
Valutazione: 3 stelline
Sonia, ma dimmi un po'.. io ho dovuto lasciare "Innamorata di un angelo" a 1/3 perché mi aveva fatto venire il nervoso da tanto mi sembrava banale e stupido.. nei giorni scorsi stavo riflettendo se regalare la mia copia, non avendolo nemmeno finito, e troncare la lettura definitivamente.. cosa mi consigli? Merita davvero una seconda possibilità?
RispondiElimina@Rowan: a dire il vero a me Innamorata di un angelo mi è piaciuto molto... avevo letto (e abbandonato alle prime pagine) tutti i precedenti romanzi della bosco, mentre questo mi aveva attirata per com'era scritto e per la storia.
RispondiEliminaperò se ti ha irritata fin dall'inizio, non credo che ci troverai cambiamenti continuando la lettura.
Si vede che non è un libro scritto per te!
Il seguito inoltre, per me che ho amato il primo, non merita quanto il precedente, perciò... abbandonalo senza rimpianti!!! I libri sono come le persone: non devono piacerci tutti!!
Grazie, era proprio quello che volevo sapere.. diciamo che mi aveva irritata proprio la storia e lo stile, quindi se mi dici che non cambia penso che lo abbandonerò ora, prima di impuntarmi a finire il primo e obbligarmi così a leggere anche i seguiti ^^ volevo solo evitare di dare via la mia copia per poi venire a sapere che andando avanti cambiava radicalmente xD
RispondiEliminaGrazie! ^^
La lettura dev'essere un piacere, perciò abbiamo il sacrosanto diritto di abbandonare per la strada i libri che ci irritano...
RispondiEliminae per quanto a me possa essere piaciuto, capisco benissimo che possa anche non piacere!
sono d accordo con te e penso che prima di comprare un libro bisogna informarsi sulla trama
Eliminail libro innamorata di un angelo era bellisimo e alla fine mi sono pure emozinata... non vedo l'ora di leggere il seguito!!!
RispondiEliminascusate ma sapete quando uscirà l ultimo libro della saga che io li ho letto entrambi e li ho letteralmente adorati?
RispondiEliminail 20 settembre ;)
EliminaScusate...ho una curiosità che mi sta facendo impazzire...ma Patrick diventa l'angelo custode di Mia?Ho letto solo il primo libro e il finale è stato traumatico...almeno per me che vivo la realtà del libro che leggo...quindi Patrick che fine fa? :'( Grazie in anticipo :)
RispondiEliminaHo appena finito di leggere "innamorata di un'angelo" e ho intenzione di continuare a leggere gli altri 2 libri, però Patrick non doveva morire, ho pianto quando ho letto la fine, devo dire che quel libro racconta un pò la vita degli adolescenti come funziona, sempre nervosa, ecc... bhe quella ragazza rispecchia molte adolescenti, solo che dopo che aveva sofferto cosi tanto, finalmente era felice con Patrick e poi muore?... è un pò troppo troppo drammatico! e poi anch'io mi ero innamorata di Patrick è il ragazzo che tutti vorrebberooo <3 non poteva morire Carl invece di Patrick? :( :( :( Fate risorgere Patrick perfavoreeeeeeeee <3 <3 <3 :( :(
RispondiEliminasalve a tutti. scusatevi volevo saper un informazione dp il libro innamorata di un angelo c e il seguito il mio angelo segreto e chiude l ultimo kn un amore di un angelo??
RispondiElimina