The Last Time I Saw Paris
Trama:
Claire ha un passato da nascondere, quello di una bambina cresciuta in una baracca dell’estrema campagna americana, circondata dal fango. Ma ora ha tutto ciò che una donna potrebbe desiderare: gioielli, potere, eleganza, comodità. Si finge per anni la rampolla di una famiglia aristocratica, ma quando la sua identità fittizia viene minacciata, Claire ha una sola opzione: fuggire. Lascia New York e vola a Parigi. Ciò che però non ha previsto è che Parigi sta per essere invasa dai tedeschi, così trova inaspettatamente una città sconvolta dai primi accenni di caos. Quando comincia a lavorare in un negozio di fiori, a poco a poco dentro di lei si fa strada l’idea di una vita diversa. L’orrore fa irruzione nella città, trasformandone i connotati, togliendole quel velo di leggerezza che fino a poco prima si respirava nell’aria, e Claire verte in gravi difficoltà: il suo permesso di soggiorno è scaduto e i tedeschi non glielo rinnoveranno. È qui che la donna inizia a collaborare con la Resistenza, dimostrandosi coraggiosa e leale, ma ancora solo per comodità. Poi l’amore la travolge e lei si ritroverà a mettere in gioco tutta sé stessa, a collaborare con abili e caute mosse a una missione che oltre a salvare vite umane, ridisegnerà l’essenza stessa della sua esistenza.
L'autrice:
Lynn Sheene, da sempre vicina alla cultura francese, si è interessata al dramma della Parigi occupata grazie al ritrovamento fortuito di una spilla. E' così che ha iniziato a studiare quell'epoca così piena di fascino, lasciandosi trasportare da una storia suggestiva e fitta di intrighi. L'ultima volta che ho visto Parigi è il suo romanzo d'wsordio, ed è in corso di traduzione in diversi Paesi.
Recensione:
L'autrice:
Lynn Sheene, da sempre vicina alla cultura francese, si è interessata al dramma della Parigi occupata grazie al ritrovamento fortuito di una spilla. E' così che ha iniziato a studiare quell'epoca così piena di fascino, lasciandosi trasportare da una storia suggestiva e fitta di intrighi. L'ultima volta che ho visto Parigi è il suo romanzo d'wsordio, ed è in corso di traduzione in diversi Paesi.
Recensione:
L’ultima volta che ho visto Parigi è di sicuro un romanzo che sa come presentarsi: ci si trova di fronte a un’immagine di copertina così romantica e struggente - così francese; si ha tra le mani un romanzo dal formato così piacevole… Si è davvero ben predisposti nei confronti della storia che presto ci verrà raccontata, qualunque essa sia.
Confesso che dopo essere stata affascinata dalle prime due pagine, le successive non mi hanno trasmesso subito nulla di positivo. Temevo fosse la solita storia della donna che fugge in cerca dell’amore, che quell’amore sarebbe stato difficile da conquistare e che lei tra mille stenti e dolori l’avrebbe poi ritrovato nonostante la guerra. Dio, com’è prevedibile la mia immaginazione! Ormai corre lungo dei binari prestabiliti di pregiudizi e snobismo verso storie già sentite!
Fortunatamente, mentre le pagine sembravano percorrere quelle strade che mi ero prefigurata, un negozio di fiori sbuca all’improvviso da dietro l’angolo e dà una sferzata inaspettata alla storia.
La vie en fleurs (stupenda scelta come nome per un negozio di fiori) spunta fuori per sorprendere la protagonista, me e tutti i lettori.
Claire, infatti, giunta a Parigi dall’America (fuggita prima dal padre, poi dal marito) per orgoglio decide di non darla vinta all’amante Laurent e cerca di cavarsela da sola. Sarà accolta da Mme Poulain, proprietaria onesta e generosa de La vie en fleurs, che le fornirà un lavoro, del cibo, un letto e soprattutto amicizia e fiducia. Sono gli anni dell’occupazione nazista e niente è al sicuro in quel particolare momento: Claire si troverà suo malgrado ad aiutare la resistenza, a fare da spia per loro, rischiando la sua stessa vita ma incontrando l’amore là dove meno avrebbe creduto di trovarlo.
Raccontare così la storia, riassumerla in poche righe è riduttivo, ma ci dovevo provare.
Una storia sul periodo nazista che non si sofferma sui campi di concentramento e sul loro orrore, ma che ma che ci racconta la guerra dalla parte di chi ha provato a resistere al nemico, ad organizzarsi contro di esso. E ce l’ha fatta.
Confesso che dopo essere stata affascinata dalle prime due pagine, le successive non mi hanno trasmesso subito nulla di positivo. Temevo fosse la solita storia della donna che fugge in cerca dell’amore, che quell’amore sarebbe stato difficile da conquistare e che lei tra mille stenti e dolori l’avrebbe poi ritrovato nonostante la guerra. Dio, com’è prevedibile la mia immaginazione! Ormai corre lungo dei binari prestabiliti di pregiudizi e snobismo verso storie già sentite!
Fortunatamente, mentre le pagine sembravano percorrere quelle strade che mi ero prefigurata, un negozio di fiori sbuca all’improvviso da dietro l’angolo e dà una sferzata inaspettata alla storia.
La vie en fleurs (stupenda scelta come nome per un negozio di fiori) spunta fuori per sorprendere la protagonista, me e tutti i lettori.
Claire, infatti, giunta a Parigi dall’America (fuggita prima dal padre, poi dal marito) per orgoglio decide di non darla vinta all’amante Laurent e cerca di cavarsela da sola. Sarà accolta da Mme Poulain, proprietaria onesta e generosa de La vie en fleurs, che le fornirà un lavoro, del cibo, un letto e soprattutto amicizia e fiducia. Sono gli anni dell’occupazione nazista e niente è al sicuro in quel particolare momento: Claire si troverà suo malgrado ad aiutare la resistenza, a fare da spia per loro, rischiando la sua stessa vita ma incontrando l’amore là dove meno avrebbe creduto di trovarlo.
Raccontare così la storia, riassumerla in poche righe è riduttivo, ma ci dovevo provare.
È la storia del terrore di una guerra, dell’indipendenza e della forza di una donna, della necessità della cieca fiducia e dell’unione per un obiettivo più grande: la libertà. Claire è un bel personaggio, una donna che da contadina diventa una signora con alte pretese per poi ritornare alle origini ma andarne fiera. È una donna che sa cavarsela da sola, sa vivere per sé e sa cosa vuol dire aiutare gli altri. Il suo coraggio e la sua sfacciataggine mi hanno ricordato a tratti Rossella O’Hara, anche se non potrà mai eguagliare quel misto di capriccio e egocentrismo che era la mitica Scarlett.
Una storia sul periodo nazista che non si sofferma sui campi di concentramento e sul loro orrore, ma che ma che ci racconta la guerra dalla parte di chi ha provato a resistere al nemico, ad organizzarsi contro di esso. E ce l’ha fatta.
Titolo: L'ultima volta che ho visto Parigi
Titolo originale: The Last Time I Saw Paris
Titolo originale: The Last Time I Saw Paris
Autore: Lynn Sheene
Editore: Leggereditore Editore
Traduttore: Nicoletta Brazzelli
Pagine: 368
Isbn: 9788865080795
Prezzo: €14,00
Valutazione: 3 stelline
Valutazione: 3 stelline
A dir poco STUPENDO. Un romanzo emozionante che ti fa venir voglia di leggerlo tutto d'un fiato! consigliatissimo!
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