martedì 22 novembre 2011

Recensione: Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te, di Albert Espinosa

Todo lo que podriamos haber sido tu y yo si no fueramos tu y yo

Trama:
Marcos ha un dono. Il dono di sentire, vedere, leggere le emozioni, i ricordi e i segreti delle persone semplicemente guardandole negli occhi. Marcos ha appena perso sua madre, una famosa coreografa che gli ha insegnato tutto della vita, e ha deciso che senza di lei il mondo non sarà più lo stesso. Per questo ha intenzione di prendere un farmaco che gli permetterà di stare sveglio per sempre. Tutto è pronto per l’iniezione che non lo farà mai più dormire, quando arriva una telefonata. La polizia ha catturato uno "straniero", un extraterrestre, e solo Marcos può interrogarlo, leggendo nella sua mente. Ma lo straniero – uno strano alieno, in tutto e per tutto uguale a un umano – è in grado di bloccargli l’accesso ai propri pensieri e di leggere nei suoi. Sarà lui a parlare a Marcos di sua madre. E della vita prima della morte, prima di questa vita; e di cosa sono fatti sogni, i ricordi e...

L'autore:
Albert Espinosa (Barcellona, 1973), laureato in ingegneria chimica, è uno dei più importanti registi, autori di teatro e televisione spagnoli. Il suo primo libro, un memoir in cui parla della propria malattia, è stato subito un successo. Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te, il suo primo romanzo, ha venduto più di centomila copie in poche settimane e ha dominato le classifiche spagnole.
Sito dell'autore: http://www.albertespinosa.com/home_eng.php

Recensione:
Il lungo titolo incuriosisce: ci parla forse di una storia d’amore, del destino e dei suoi scherzi, di come va la vita e la necessità di accettarla. Un titolo che sembra avere in sé gran parte di quello che verrà, sembra contenere i segreti di questo romanzo. La confortevole rassicurazione che non sia un banale adattamento italiano al titolo originale, ma la traduzione letterale dello stesso. Con la trama iniziano i primi dubbi: tutto ciò che quelle parole in copertina mi avevano suscitato, scompaiono in essa. Niente amore, niente destino. Solo un ragazzo depresso dalla morte della madre che decide di prendere un farmaco per restare sveglio per tutta la vita. L’incontro con uno straniero, un alieno, cambierà le cose. Oh oh – ho pensato – questa trama non mi convince. E infatti così è stato. Avrei preferito fermarmi all’immaginazione prodotta da quel “Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te” alla storia.
Non sono riuscita a comprendere il segreto di questo romanzo. Da una parte lettori che ne parlano entusiasti, che dicono di averci trovato il senso dell’amore, della vita e della morte, dall’altra ci sono io, che in esso ho trovato il senso dell’annoiarsi a morte nella lettura, ma oltre a questo nessuna grande verità.
Non mi piacciono i romanzi onirici, quelli in cui non è ben chiaro se l’ambientazione sia reale o no, quella dove l’assurdo spadroneggia come se fosse di casa e il lettore non dovrebbe stupirsene perché dovrebbe considerarlo normale.
Mi dispiace, ma non riesco ad apprezzare questa lettura. Né nell’idea, né nello stile, né nei contenuti. Inutile aggiungere di più. Una delusione generale non ha bisogno di troppe parole, credo. 

Titolo: Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te
Titolo originaleTodo lo que podriamos haber sido tu y yo si no fueramos tu y yo
Autore: Albert Espinosa
Editore: Salani
Traduttore: Patrizia Spinato
Pagine: 192
Isbn: 9788862564328
Prezzo: €14,50
Valutazione: 1 stelline

4 commenti:

  1. Haha, vedrò davvero di starne lontana.. mi hai salvata Sonia, ero stata attratta anche io dal titolo così suggestivo.. e dire che odio i libri onirici! Fiuuuu ;)

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  2. Ciao! Vedo che è passato un po' di tempo da quando hai scritto la recensione, ma probabilmente se l'avessi scoperta prima mi sarei risparmiata una delusione... Non ho letto questo romanzo di Espinosa, ma mi sono lasciata tentare dall'ultima traduzione, "Se mi chiami mollo tutto... però chiamami". Anche il questo caso il titolo è molto invitante e suggestivo (così come le frasi iniziali di ogni capitolo), ma per il resto manca tutto... Storia banale e troppo rapida, capitoli di pochissime pagine e un'idea generale di estrema superficialità. Peccato :(
    Ilaria

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    1. Sì, infatti se non avessi letto questo mi sarei fatta facilmente ingannare dall'ultimo romanzo di Espinosa. Fortunatamente invece me ne sono tenuta lontana. Non so, sarò io che non lo capisco o lui che scrive cose assurde! :D
      (curiosità: ma sei Ilaria di AngoloLetteratura?)

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