Tolstoy and The Purple Chair:
My Year of Magical Reading
HOW TO READ ALL DAY
Always have a book with you.
Read while waiting.
Read while eating.
Read while exercising.
Read before bed.
Read before getting out of bed.
Read instead of updating FB.
Read instead of watching TV.
Read instead of vacuuming.
Read while vacuuming.
Read with a book group.
Read with your kid.
Read with your cat.
Read to your dog.
Read on a schedule.
Always have a book with you.
Read while waiting.
Read while eating.
Read while exercising.
Read before bed.
Read before getting out of bed.
Read instead of updating FB.
Read instead of watching TV.
Read instead of vacuuming.
Read while vacuuming.
Read with a book group.
Read with your kid.
Read with your cat.
Read to your dog.
Read on a schedule.
Always have a book with you.
Trama:
“Decisi di dare inizio al mio progetto di lettura quotidiana il giorno del mio quarantaseiesimo compleanno. Tutti i libri sarebbero stati quelli che avrei condiviso con Anne-Marie, se avessi potuto. Il mio anno di intensa lettura sarebbe stato il mio progetto personale di fuga dentro la vita.”
Per Nina Sankovitch è l’inizio di una folle impresa: concedersi – con quattro figli e un marito in giro per casa, tra liste della spesa, panni da lavare, merende da preparare e cene da cucinare – una pausa forzata dal mondo e dai suoi ritmi concitati. Ma soprattutto dal dolore della perdita, esploso dentro di lei con la violenza di un uragano alla morte di sua sorella Anne-Marie. Un dolore troppo profondo per limitarsi ad aggirarlo nella speranza di lasciarselo alle spalle. Dai libri Nina si aspetta di ricevere consigli e insegnamenti, distrazione ed entusiasmo, serenità e giusto distacco. Nei libri troverà molto di più.Questo è il racconto del viaggio che, iniziato tra pagine di carta, l’ha portata a ripercorrere le storie della sua famiglia e i ricordi di un’intera vita, alla ricerca della chiave capace di far scattare la serratura della felicità.
L'autrice:
Recensione:
Un paio di anni fa lessi un articolo su Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/persone/un-libro-al-giorno/un-libro-al-giorno/un-libro-al-giorno.html) che parlava di una donna e della sua sfida: leggere un libro al giorno per un anno intero. 365 libri, letti e poi recensiti giorno per giorno nel suo blog.
A primo impatto pensai: wow, allora è possibile! Era sempre stato un mio sogno, quello di essere in grado di leggere un libro al giorno, senza però trascurare la vita. (Perché, diciamocelo: spesso la vita è d’intralcio alla lettura...).
Quando ho scoperto che quella donna aveva deciso di raccontare la sua esperienza, mi sono emozionata, mi sono rallegrata: volevo assolutamente capire cosa l’avesse spinta a farlo, come era riuscita a portare avanti quel percorso, come si era sentita prima, durante e dopo.
Nina Sankovitch è davvero in gamba: un marito, quattro figli da accudire, una casa da portare avanti. Nei tre anni che precedono l’anno di letture, Nina non si era fermata un attimo. Si era riempita la vita di impegni pur di tenersi occupata, pur di tenere la mente occupata. Era un modo per fuggire dai ricordi e dal dolore. La sorella era morta proprio tre anni prima, a soli 46 anni e Nina non era ancora riuscita ad accettare quella perdita.
Qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entrano i libri con tutto questo.
I libri sono stati la cura.
La Sankovitch decide di fermarsi, di smettere di scappare. Rinuncia ai mille impegni per dedicarsi alla lettura. Sente che un libro al giorno la aiuterà. A capire, ad accettare, ad andare avanti. Sente che ciò che gli autori le racconteranno attraverso i loro personaggi non sarà altro che la vita in tutte le sue sfaccettature, e lei ha bisogno di quella vita, per potersela riprendere, per poter ricominciare. La sua è una vera e propria terapia, da osservare secondo determinati orari e luoghi, e da portare avanti anche in caso di inconvenienti che potrebbero rallentarla. Immersa nella sua vecchia e rovinata poltrona viola, Nina ce la farà.
Leggerà per se stessa, per la sorella, per conoscerla meglio attraverso le letture che a lei piacevano, per conoscere meglio il suo dolore e la sua forza. Le sue letture si mescolano ai ricordi, a momenti più belli e altri più tristi: il tutto ha un sapore nostalgico ma efficace.
Scopriamo insieme a Nina il potere profondo che hanno i libri, scopriamo attraverso di lei nuovi autori che prima non conoscevamo, abbiamo voglia di appuntarci tutti i suoi riferimenti e andare alla ricerca di quelle storie, farle nostre…
Alla fine, ci rendiamo conto che Nina si è salvata, e ci è riuscita da sola grazie ai libri. Noi abbiamo tifato per lei e abbiamo capito, una volta di più, che la vita è bella anche grazie a loro.
Per Nina Sankovitch è l’inizio di una folle impresa: concedersi – con quattro figli e un marito in giro per casa, tra liste della spesa, panni da lavare, merende da preparare e cene da cucinare – una pausa forzata dal mondo e dai suoi ritmi concitati. Ma soprattutto dal dolore della perdita, esploso dentro di lei con la violenza di un uragano alla morte di sua sorella Anne-Marie. Un dolore troppo profondo per limitarsi ad aggirarlo nella speranza di lasciarselo alle spalle. Dai libri Nina si aspetta di ricevere consigli e insegnamenti, distrazione ed entusiasmo, serenità e giusto distacco. Nei libri troverà molto di più.Questo è il racconto del viaggio che, iniziato tra pagine di carta, l’ha portata a ripercorrere le storie della sua famiglia e i ricordi di un’intera vita, alla ricerca della chiave capace di far scattare la serratura della felicità.
L'autrice:
NINA SANKOVITCH è nata in Illinois da genitori immigrati dalla Polonia e dal Belgio. Laureata in giurisprudenza ad Harvard, ha lavorato come avvocato presso il Natural Resources Defense Council. Nel 2008 ha creato il blog ReadAllDay, in cui ha pubblicato le recensioni dei libri letti nel corso del suo progetto, oggi ha uno spazio fisso su“Huffington Post”. Vive nel Connecticut con il marito e quattro figli.
Sito dell'autrice: http://www.readallday.org/blog/
Un paio di anni fa lessi un articolo su Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/persone/un-libro-al-giorno/un-libro-al-giorno/un-libro-al-giorno.html) che parlava di una donna e della sua sfida: leggere un libro al giorno per un anno intero. 365 libri, letti e poi recensiti giorno per giorno nel suo blog.
A primo impatto pensai: wow, allora è possibile! Era sempre stato un mio sogno, quello di essere in grado di leggere un libro al giorno, senza però trascurare la vita. (Perché, diciamocelo: spesso la vita è d’intralcio alla lettura...).
Quando ho scoperto che quella donna aveva deciso di raccontare la sua esperienza, mi sono emozionata, mi sono rallegrata: volevo assolutamente capire cosa l’avesse spinta a farlo, come era riuscita a portare avanti quel percorso, come si era sentita prima, durante e dopo.
Nina Sankovitch è davvero in gamba: un marito, quattro figli da accudire, una casa da portare avanti. Nei tre anni che precedono l’anno di letture, Nina non si era fermata un attimo. Si era riempita la vita di impegni pur di tenersi occupata, pur di tenere la mente occupata. Era un modo per fuggire dai ricordi e dal dolore. La sorella era morta proprio tre anni prima, a soli 46 anni e Nina non era ancora riuscita ad accettare quella perdita.
Qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entrano i libri con tutto questo.
I libri sono stati la cura.
La Sankovitch decide di fermarsi, di smettere di scappare. Rinuncia ai mille impegni per dedicarsi alla lettura. Sente che un libro al giorno la aiuterà. A capire, ad accettare, ad andare avanti. Sente che ciò che gli autori le racconteranno attraverso i loro personaggi non sarà altro che la vita in tutte le sue sfaccettature, e lei ha bisogno di quella vita, per potersela riprendere, per poter ricominciare. La sua è una vera e propria terapia, da osservare secondo determinati orari e luoghi, e da portare avanti anche in caso di inconvenienti che potrebbero rallentarla. Immersa nella sua vecchia e rovinata poltrona viola, Nina ce la farà.
Leggerà per se stessa, per la sorella, per conoscerla meglio attraverso le letture che a lei piacevano, per conoscere meglio il suo dolore e la sua forza. Le sue letture si mescolano ai ricordi, a momenti più belli e altri più tristi: il tutto ha un sapore nostalgico ma efficace.
Scopriamo insieme a Nina il potere profondo che hanno i libri, scopriamo attraverso di lei nuovi autori che prima non conoscevamo, abbiamo voglia di appuntarci tutti i suoi riferimenti e andare alla ricerca di quelle storie, farle nostre…
Alla fine, ci rendiamo conto che Nina si è salvata, e ci è riuscita da sola grazie ai libri. Noi abbiamo tifato per lei e abbiamo capito, una volta di più, che la vita è bella anche grazie a loro.
Titolo: Se per un anno una lettrice
Titolo originale: Tolstoy and the purple Chair: My Year of Magical Reading
Titolo originale: Tolstoy and the purple Chair: My Year of Magical Reading
Autore: Nina Sankovitch
Editore: Bur
Traduttore: Eleonora Cadelli
Pagine: 288
Isbn: 9788817050883
Prezzo: €10,90
Valutazione: 3 stelline
Valutazione: 3 stelline
Avevamo parlato di questo libro quando ne avevi segnalato la pubblicazione un pò di tempo fa... complimenti per la recensione! mi hai fatto venire ancora più voglia di leggerlo ;-)
RispondiElimina@Gwen: è vero! nel libro troverai molti riferimenti alla morte della sorella, perché la vera motivazione dell'anno di lettura è stata quella. in alcuni momenti la narrazione rallenta, ma ne vale comunque la pena
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