È quasi un mese che gironzolo on line per riuscire a beccare tutte le prossime uscite interessanti di questo mese.
È un'attività che mi diverte, mi entusiasma e mi rassicura: per ogni libro interessante che becco, sto lì a pensare che nella vita i libri che vorrò leggere non finiranno mai. (Che poi mi ritrovi a pensare anche che non basterà una vita per leggerli tutti è un pensiero che mi angoscia, ma decido di non ascoltarlo e nasconderlo dietro gli entusiasmi).
Stavolta mi sono resa conto, però, che le nuove uscite che trovavo in giro mi stavano lasciando fin troppo insoddisfatta. Sempre i soliti titoli, le solite trame, la solita sbobba. Allora ho preso tutti i titoli, li ho riuniti tutti in un lunghissimo elenco e mi sono divertita a depennarli uno dopo l'altro: questo no, sarà banale; questo no, mi ha stufata; questo via, copertina imbarazzante; questo off limits, titolo tremendo; e così via. Li ho abbattuti uno dopo l'altro, col rischio di non ritrovarmi a desiderare più nulla. Qualcuno ha resistito perché era - nella mia mente - decisamente meritevole; altri hanno superato la selezione ma con qualche riserva (riserva che si scioglierà solo se li leggerò... vedremo).
Ok, diamo inizio ai "Perché ho scelto questi libri". Presenterò motivazioni brevi e poco intelligenti, statene certi ;)
Sto leggendo, o almeno finora ho letto solo le prime due pagine ma spero di continuare, Suite francese di Iréne Némirovsky, una delle scrittrici che più ammiro al mondo. Da quando i diritti sulla sua opera sono scaduti, le case editrici ormai fanno a gara nel pubblicare o ripubblicare vecchi romanzi o racconti inediti. Passigli editore si è concentrato su questi ed è in uscita Speranze e destini, ultimo di quattro volumi in cui vengono raccolti gran parte dei suoi racconti.
Parlando di questa autrice, non poteva sfuggire alla mia ricerca Un paesaggio di ceneri di Élisabeth Gille, romanzo della figlia della Némirovsky. L'hanno definito, nella scheda, seguito ideale di Suite francese. Definizione ambiziosa sicuramente, ma che mi ha incuriosita e convinta a leggere - per l'appunto - Suite francese. Per poi meditare se sia il caso o meno di dare una chance alla figlia. Se voi avete già letto il capolavoro della madre e decidete di provare questo, fatemi sapere.
Parlando di figli d'arte, mi è nato spontaneo il collegamento con il romanzo di Elisa Fuksas, Figlia di. Forse la trama non presenterà nessun elemento particolarmente originale, ma mi attirava la connessione col romanzo sopra, che ho deciso di leggere solo perché l'autrice è "figlia di". Insomma la Fuksas mi ha fregata, io ci sono cascata. Ma magari il libro potrebbe rivelarsi un gran Libro. Magari.
Rimanendo in tema familiare, il nuovo libro di Concita De Gregorio (leggo tutti i suoi libri, sono una calamita) è scritto in tandem col figlio Lorenzo, ed è incentrato sulle storie che madre e figlio hanno da raccontarsi. Non ho ancora capito quale sia il titolo, perché alcuni siti portano una copertina indicante Le storie smarrite del gatto e del corvo, altri Un giorno sull'isola. Ma pare che quest'ultimo sia quello vincente... chissà. Comunque la De Gregorio va letta, anche se i suoi non sono romanzi (e io ho una forte predilezione per questa forma narrativa): sa usare le parole per arrivare al lettore e farlo riflettere e capire. È davvero una donna in gamba.
È invece la voce di un padre quella di Serva del signore: un padre alle prese con la scelta drastica della figlia, ossia quella di dedicare la vita a Dio. Scelta che la porterà per sempre lontana da lui. La voce del padre guiderà l'intero romanzo per poi lasciare le ultime pagine alla risposta della figlia. Qui mi fido della E/O e delle loro scelte editoriali: il tema, se ben trattato, potrebbe essere interessantissimo.
E se invece i genitori mancano e restano solo i figli? Se quei figli possono vivere la loro vita senza essere figli di? Ce lo racconta Giorgio Scianna in Qualcosa c'inventeremo, romanzo ambientato ai nostri tempi dove i protagonisti sono due adolescenti rimasti orfani che decidono di continuare la loro vita come se niente fosse accaduto. Passando da un orfano all'altro ci imbattiamo subito in Roderick Duddle - che dalla sola trama già mi sembra di conoscere - di Michele Mari alle prese con il destino, a volte beffardo a volte benigno.
Un'intera famiglia, invece, è la grande protagonista del ritorno di Gianluca Morozzi con Radiomorte. Leggete la trama, dai, leggetela ora (leggetela. ora.) e poi venite a dirmi se non vi attira. Di Morozzi non ho ancora letto nulla (shame on me) ma ne ho sentito dire gran bene. E questo romanzo lo voglio tanto, e non vi sto a dire il perché, se avete letto la trama (e leggetela, dai!) capirete.
Si parte con una famiglia per arrivare a una storia di guerra e d'amore nel romanzo di Theresa Revay, Le luci bianche di Parigi. Dalla Russia verso Parigi, una mamma e due figlie iniziano un viaggio che le porterà attraverso la Rivoluzione d'ottobre fino all'occupazione nazista. Durante il percorso: la perdita della mamma, la nascita di un amore.
Ancora anni '20, ma questa volta in Inghilterra: niente guerra nella vita di Lucia (Lucia a Londra) tra Riseholme e Londra, ma solo un tranquillo e - almeno all'apparenza - piacevole romanzo di costume.
Ci pensano Milena Agus e Luciana Castellina a ricostruire la storia immediatamente successiva a quell'epoca: le due donne ci trasportano nel dopoguerra, in Italia, attraverso un resoconto ottenuto sia parlando con chi quel periodo l'ha direttamente vissuto, sia osservando dall'esterno quel che è accaduto. Se siete interessati: Guardati dalla mia fame è il titolo che fa per voi.
Cronologicamente facciamo un passo avanti e ci dirigiamo verso gli anni '60, in America: un gruppo di giovani e i loro tentativi di fondare una Comune, presumibilmente chiamata Arcadia. Questo mi interessa assai, l'ha scritto Lauren Groff e il titolo è - per l'appunto - Arcadia.
Giovani meno sognatori ma molto più disamorati sono i protagonisti di Cazzimma, romanzo d'esordio di Stefano Crupi. Spiegare a un non napoletano cos'è la cazzimma non è cosa facile, anche perché ha diverse sfumature. Non è questo il fulcro del romanzo: se però volete capirne di più, il 15 aprile correte a prendere questo romanzo. Non so perché (non è vero, lo so) ma mi ispira assai.
E poi... e poi ho parlato troppo. Perciò qualcuno lo lascerò fuori e sarete voi a decidere cosa possa attrarvi.
Spendo le ultime parole solo per i tre saggi che ho deciso di mettere in luce qui: Dantzig cerca di riuscire a definire il concetto di capolavoro passeggiando per i capolavori della letteratura mondiale (e sfido a non essere curiosi al riguardo)con il suo A proposito di capolavori; Chiuso per kindle racconta la difficile ma soddisfacente vita di librai e librerie nell'epoca dell'ebook (specchietto per le allodole? ok, sono un'allodola); Leggere di Giusi Marchetta (scusate l'assenza di cover, ma mica l'ho capito se sto libro verrà davvero pubblicato o meno) racconta le gioie del leggere e le difficoltà di avvicinarsi alla lettura.
Ah, visto che sono in tema, Il risveglio della signorina Prim ha come protagonista una donna che diventa bibliotecaria. Poi magari la biblioteca non apparirà nel romanzo manco di striscio, ma hai visto mai.
Ah, stavolta non sono in tema ma un a proposito degli spropositi ci sta bene di tanto in tanto, Paola Cereda (al suo esordio con Se chiedi al vento di restare - prima o poi reperirò la cover, lo prometto!) fa parte della scuderia Meucci Agency. Giuro che ogni volta che ho letto un romanzo uscito da questa agenzia letteraria me ne sono sempre innamorata, perciò via, appuntiamoci il titolo anche se non abbiamo la copertina.
E poi mille grazie ad Astoria, che pubblica un nuovo esilarante capitolo di Agatha Raisin.
Posso chiudere qui, e scusate le chiacchiere. E pure il ritardo (che il post doveva uscire il primo aprile ma una parola di qua, una trama di là, siamo giunti al 4.)
(P.S: l'ultima cosa, giurin giurello. Aspetto con ansia Gli illuminati di Eleanor Catton, che doveva uscire per Fandango a gennaio. Poi a febbraio. E a marzo. Ora voci di corridoio pare affermino esca ad aprile: io ormai non ci credo più, ma se sapete qualcosa fatemi sapere! Passo e chiudo)
(P.S bis: il mio giuramento che quel p.s. sarebbe stata l'ultima cosa che avrei scritto purtroppo va a farsi benedire. Ho inserito un altro romanzo, un Neri Pozza: ma ci rendiamo conto che avevo fatto un post di uscite senza romanzi Neri Pozza, la mia amata? Bé, finalmente ho data e cover: si tratta di uno dei romanzi che erano arrivati tra i finalisti al Premio Neri Pozza 2013, perciò bisogna assolutamente leggerlo. Si trova qui sotto, Dentro c'è una strada per Parigi - il titolo non vi basta? a me sì! - di Nòvita Amadei.)
Maschio bianco etero
di John Niven
Kennedy Marr è un donnaiolo, un egocentrico, un narciso. Un uomo baciato dal successo, uno di quei bastardi a cui la vita ha servito le carte migliori. E ha scoperto che Hollywood è un posto formidabile per praticare gli eccessi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la California per tornare nello sprofondo inglese. Ma non ha fatto i conti con l'Agenzia delle entrate. Cosí, quando inopinatamente viene insignito di un prestigioso - e ricco - premio letterario è costretto ad accettare. Anche se ciò significa passare un anno in un college inglese a insegnare scrittura creativa a dei pivelli senza talento. E soprattutto ritrovarsi faccia a faccia coi fantasmi del passato. Dopo lo strepitoso Gesú Cristo protagonista di A volte ritorno, John Niven inventa un altro personaggio iperbolico e irresistibile, un uomo capace di fare a pezzi per sempre la reputazione del maschio contemporaneo.
Edizioni Einaudi, €18,50. 1 aprile
Nella Francia occupata dai nazisti, un giorno del 1942 Léa Lévy, di 5 anni, separata dai genitori, ebrei russi, nella speranza che così le sia più facile sfuggire alla deportazione, viene accolta in un collegio religioso della regione di Bordeaux. Testarda e ribelle, la bambina semina lo scompiglio, dando filo da torcere alle suore che la nascondono e proteggono. Sarà la grande amicizia che la lega a Bénédicte, di due anni più grande, ad aiutarla a evadere in un mondo infantile, lontano dalla violenza degli adulti.
Ad accomunare le due bambine, il pesante tormento di non sapere più nulla dei genitori scomparsi. Ma se alla Liberazione per l’una ogni cosa si chiarisce, tutto rimane immerso nella tenebra più fitta per l’altra, che niente e nessuno riuscirà a distogliere dalla sua ostinata ricerca della verità. Bénédicte si batterà per restituire un futuro a Léa. Ma quando l’identità di una ragazzina è stata distrutta, la sua coscienza saccheggiata e devastato il suo immaginario, è ancora possibile rinascere dalle proprie ceneri?
Salutato all’uscita in Francia nel 1996 come un avvenimento letterario, Un paesaggio di ceneri costituisce sotto molti aspetti il seguito ideale di Suite francese, il romanzo capolavoro di Irène Némirovsky, madre dell’autrice. Nella drammatica e struggente storia della piccola Léa si rispecchiano, trasfigurate in grande letteratura, le vicissitudini personali e famigliari della Gille.
Edizioni Marsilio. €16,50. 2 aprile
A proposito di capolavori
Charles Dantzig
Dantzig cerca di definire il concetto di “capolavoro” in letteratura (soprattutto ma non solo, perché vengono chiamati in causa anche dettagli pittorici o sequenze cinematografiche) attraverso un'opera colta e briosa, composta di brevi capitoli, meditati e divertiti allo stesso tempo, in cui confluiscono analisi letterarie, squarci autobiografici, umorismo e passioni personali. Dispiegando la sua vivace erudizione, lo scrittore ci guida in una passeggiata fra le opere della letteratura cinese, greca, latina, francese, italiana, inglese, russa, portoghese, americana ecc. per mostrarci come definire un capolavoro sia operazione paradossale, poiché 1'essenza del capolavoro è sottrarsi a ogni tentativo di definizione. Ogni capolavoro è unico, non è frutto di applicazione artigianale, non nasce dalla fatica e dall'impegno; al contrario, è un opus irripetibile e, pur legato alla sua epoca e ai suoi luoghi, non risente delle mode, ma contribuisce invece a crearle, regalando al lettore una tregua dalla quotidianità e forse anche un momento di eternità: “Il capolavoro ci trasforma in capolavoro”.
Archinto Editore. €19,00. 2 aprile
Chiuso per Kindle - Diario di un libraio in trincea
M. Timpano - P.Francesco Leofreddi
Insidiato dai negozi online e dai supermercati, minacciato dall'e-book e dalla crisi, il libraio resiste come un soldato che crede molto, moltissimo, nella sua missione: presentare ogni giorno ai lettori storie e idee in forma di libro, scegliendo con esperienza e passione tra le migliaia di proposte che affollano i cataloghi degli editori. Tra gli scaffali, Don Chisciotte e Maigret, libri di ricette e casi letterari nelle varie sfumature si spartiscono l'attenzione degli acquirenti senza risparmiarsi colpi bassi. Loro, i lettori, si difendono come possono, confortati dall'inserto del giornale di fiducia e da una sana diffidenza. "Chiuso per Kindle" è un viaggio nella vita quotidiana di una libreria, un'irresistibile galleria di clienti raccontata da chi lavora dietro la cassa, la cronaca senza omissioni delle cattive abitudini dell'editoria nell'era del best-seller a tutti i costi. Ma è anche, e soprattutto, un atto d'orgoglio nei confronti di un mestiere insostituibile, che nessun tablet potrà sconfiggere. Massimiliano Timpano e Pier Francesco Leofreddi sono due librai, vivono e lavorano a Roma.
Edizioni Bompiani. €9,50. 2 aprile
Se non portasse quel cognome, il suo ragazzo l’avrebbe amata lo stesso? Con un altro padre, sarebbe stata scelta da quelle amiche impeccabili e in carriera? Con una famiglia qualunque, avrebbe trovato qualcuno disposto a pubblicare il suo libro – l’astrusa biografia di un’intellettuale comunista? La risposta è no, questo è pronta a credere Olimpia Reale, il giorno in cui un editore, rifiutando il frutto di anni di lavoro, le propone un volume su suo padre. Perché Valerio Reale non è solo uno dei fotografi più noti d’Italia ma tiene una rubrica di successo in tv. E lei, neanche trent’anni e un attico in centro a Roma, si trova in balia di questi pensieri nel momento peggiore, con la sorella appena tornata da Londra per Natale, un prosciutto Pata Negra nella borsa e un bouledogue francese al guinzaglio (i due improbabili regali per i genitori). Ma è allora che la vita riesce a sorprenderla davvero: il fidanzato la lascia senza motivo, una noiosa cena formale si trasforma in un gioco di seduzione e il ritmo delle giornate cambia all’improvviso. E Olimpia si scopre diversa, agguerrita, decisa, come e più di suo padre.
Edizioni Rizzoli. €18,50. 2 aprile
Chez Maxim's - Ricordi di un fattorino
José Roman
I ricordi del fattorino José Roman del leggendario ristorante Maxim’s, uno dei luoghi esemplari di Parigi e della sua storia, riscritti, solo per la forma, da un giovane Raymond Queneau.
«Monarchi e maragià, principi e milionari, magnati della finanza e dell’industria, diplomatici e uomini politici, tutta la nobiltà dell’universo, tutti i notabili mondiali sono venuti da Chez Maxim’s a “DIVERTIRSI” in una atmosfera di lusso e di ebbrezza, nella società delle mondane raffinate, con l’élite delle cortigiane. Se anche in quell’ambiente s’insinuavano parassiti di gran classe, spie, avventurieri, la volgarità però non era mai ammessa».
Con questa filosofia, José Roman, nelle memorie del 1939 raccontava i primi quattro decenni di esistenza del vero tempio della Belle époque. Gli erano corsi davanti, dall’osservatorio privilegiato di fattorino in realtà factotum al servizio dei capricci e delle necessità di quegli elegantissimi dandy, di quelle provocanti divoratrici di patrimoni. Al Maxim’s, per obbligo di buon gusto mancando ogni numerazione, non c’era altro modo di accontentare i clienti se non conoscendone perfettamente nomi, compagnie e gusti. Un fattorino, ricercato come l’autore di queste indiscrezioni, diventava così, obbligatoriamente, uno scrigno di segreti e un confidente, quando non anche un complice di debosce. È l’ambiente di Feydeau che Roman racconta, fatto di un’aristocrazia malinconicamente decaduta e un patriziato del denaro famelico, tanto diverso da quello del Moulin Rouge di Toulouse-Lautrec, da far credere a una lotta di classe allo champagne.
I ricordi del fattorino di Maxim’s furono riscritti, solo per la forma, da un giovane Raymond Queneau. L’autore di Zazie nel metró riesce a nascondere perfettamente la sua mano, come scrive Giuseppe Scaraffia nella Nota finale. «Ma erano proprio l’estraneità del mondo e del linguaggio di Roman a interessare quel trentenne introverso, impegnato nell’impossibile scommessa di avvicinare la lingua scritta a quella parlata».
Edizioni Sellerio.€14,00. 3 aprile
Ma l’opera della Némirovsky non è ancora del tutto conosciuta: sono numerosi i racconti pubblicati su varie riviste dall’inizio degli anni Trenta fino alla morte tuttora inediti o non noti in Italia, scritti che costituiscono una incredibile miniera di grande letteratura.
Così come Adelphi ha pubblicato tutti i romanzidella Némirovsky, la Passigli Editori sta pubblicando l’intera raccolta dei racconti. Speranze e destini, che ha come tema i grandi e tragici avvenimenti tra rivoluzione sovietica e seconda guerra mondiale è l’ultimo, dopo Siamo stati felici, Giorno d’estate e Sortilegio, dei quattro volumi di racconti che fanno conoscere in modo più approfondito le opere di questa grande scrittrice che si è imposta, dopo alcuni decenni dalla morte, nel gotha degli scrittori più amati del mondo intero.
Passigli Editore. €14,50. 3 aprile
Radiomorte
Gianluca Morozzi
Vi presentiamo i Colla: l’incarnazione di un ideale. Padre di successo, madre affettuosa, figlio maggiore bello e capace, figlia minore intelligente e sensibile. Cosa fanno di mestiere? Sono mercanti di felicità. Mostrano al mondo che diventare come loro si può, basta acquistare il bestseller di Fabio Colla La famiglia felice al tempo della Crisi. Milioni di lettori lo hanno già fatto e oggi i quattro sono invitati a parlare della loro ricetta infallibile in una sperduta radio di provincia. Ma una volta entrati in studio, senza cellulari per non disturbare la trasmissione, l’intervista prende una piega spiacevole. Le domande si fanno incalzanti. Poi le porte si chiudono. Infine Kristel, la giovane dj, comunica soavemente che uno dei quattro non uscirà vivo di lì. Chi? Lo decideranno loro. Non esiste un modo per salvarsi. Ma è possibile ritardare il gran finale comprando tempo in cambio di parole: raccontando i più terribili segreti. E dal passato dei Colla riemergono gli incubi rimossi della «famiglia perfetta». Sospinti dalla paura, i Colla mostrano il loro vero volto. E il mito dell’armonia familiare si dissolve in una trama sempre più nera… In questo romanzo dal ritmo serrato Gianluca Morozzi ritrova le atmosfere e la suspense di Blackout, chiudendo tra le quattro mura di uno studio radiofonico un gioco di specchi, di verità, di orrori sepolti nell’idillio dell’Appennino bolognese.
Edizioni Guanda. €15,00. 3 Aprile
Un giorno sull'isola o Le storie smarrite del gatto e del corvo (Quale sarà il titolo?)
Concita De Gregorio in viaggio con Lorenzo
Una madre e un figlio arrivano in un'isola, siedono allo stesso tavolo con due computer, e anziché parlarsi si scrivono. All'inizio è un esercizio di avvicinamento tra due mondi, e anche un mettersi alla pari, figlio e madre. Poi, come pesci in una rete luminosa, trovano le storie che si erano smarrite, e andavano cercando da una vita. Storie così vicine alla vita stessa, che quasi con la vita si confondono. Ma non del tutto.
Edizioni Einaudi. €14,50. 8 aprile
Il risveglio della Signorina Prim
Natalia Sanmartin Fenollera
Se vuoi intraprendere questo viaggio apri bene gli occhi, respira profondamente e dimenticati della velocità del mondo. Stai per imboccare la strada che ti condurrà a Sant'Ireneo di Arnois, un universo dove le persone sono più buone e la vita è più bella, dove il frastuono e la frenesia non arrivano e dove finalmente avrai il tempo per godere a pieno delle piccole gioie quotidiane.
Proprio a Sant'Ireneo approda la signorina Prim, una trentenne coltissima che sotto l'apparenza razionale e lo spirito indipendente nasconde le debolezze e le contraddizioni di un animo sensibile e passionale. Spinta dal desiderio di scappare dai ritmi dell'ufficio, dalle interminabili giornate tutte uguali, avvelenate da sorrisi sarcastici e occhiate malevole, dopo aver letto sul giornale l'annuncio di un posto di lavoro come bibliotecaria a casa di un "gentiluomo", si è infatti convinta che l'occasione per cambiare passo sia finalmente arrivata. Quando però si presenta a casa del suo nuovo principale - una sorta di orgoglioso e affascinante Mr Darcy che con metodi assolutamente non convenzionali insegna ai bambini del paese - si rende conto di non essere preparata a fronteggiare una realtà così distante dalla sua tradizionalissima formazione.
Sant'Ireneo, infatti, è una colonia di esiliati dal mondo moderno che hanno deciso di rinunciare alla carriera e al successo per vivere una vita semplice e rurale, ispirata ai più alti valori filosofici e morali e decisi a recuperare lo splendore dell'antica cultura europea.
Le regole e le abitudini di questo paese, così come i suoi anticonformisti e arguti abitanti, aiuteranno la signorina Prim a ristabilire un contatto con la bellezza delle piccole cose e la accompagneranno lungo un cammino di crescita personale che la porterà molto più lontano di quanto lei stessa avesse immaginato e le daranno la forza di aprirsi all'amore...
Edizioni Mondadori. €16,50. 8 aprile
È un compito sfiancante, complicato, persino doloroso. Servono pazienza e immaginazione. Ma trasmettere ai ragazzi la passione per la lettura è possibile. Ce lo racconta, con leggerezza, un'insegnante che qualche volta ci riesce. Hanno quindici, sedici anni. Sono insicuri, confusi, hanno dubbi su tutto. Meno che su una cosa: leggere è noioso, difficile e non rende felici. Leggere, insomma, non serve a niente. I ragazzi fuggono dalla pagina scritta: le storie le trovano in tv, le informazioni su Google, e la bellezza se la cercano addosso. Pensare di poterne fare esperienza attraverso le parole è un'idea che non li sfiora. Verrebbe quasi da arrendersi e lasciarli andare. Oppure no. Giusi Marchetta mette a frutto la sua esperienza di insegnante precaria e di lettrice appassionata per raccontare agli altri insegnanti, ai genitori, ma soprattutto ai ragazzi ai quali queste pagine spigliate danno del tu che l'amore per i libri può contagiare. Con un montaggio serratissimo che accosta ricordi d'infanzia, riferimenti letterari da Dante a Hornby, da Calvino a King ed esperimenti di didattica.
Edizioni Einaudi. €14,00. ???
Il cappello del maresciallo
Marco Ghizzoni
Boscobasso, succulento borgo in provincia di Cremona, è in subbuglio. Non solo il liutaio Arcari è stato trovato morto in circostanze imbarazzanti, ma pare che la sua perfetta mogliettina si sia messa a intrallazzare col becchino, mentre l’ex sindaco è «fuggito» dalla sua tomba: è troppo persino per il maresciallo Bellomo e per i suoi due obbedienti sottoposti. Nel breve volgere di due giorni, mezzo paese viene preso dalla febbre dell’intrigo, che non risparmia nessuno: dalla segretaria comunale Gigliola, zelante in tutto tranne che nel lavoro, al ruvido macellaio milanista Primo Ruggeri, per non parlare della bella barista Elena, contesa tra due uomini e ben decisa a conquistarne un terzo. L’indagine si complica, finché il maresciallo perderà, se non la testa, perlomeno il cappello... Una commedia degli equivoci sul filo del giallo che mette in scena con gusto la provincia italiana, i suoi caratteri, la sua allegria e i suoi misteri, in un intreccio che coinvolge e trascina come una sarabanda.
Edizioni Guanda. €16,00. 10 aprile
Questa non è una canzone d'amore
Un fortunato autore televisivo ha abbandonato la trasmissione cui deve la fama e una discreta agiatezza. Si chiama Crazy Love e racconta la vita sentimentale della «né buona né brava gente della Nazione». Sotterfugi, tradimenti, odio, passioni e rancori, al motto di «Anche questo fa fare l’amore». Un enorme successo, ma lui non ne può più. Felice e orgoglioso della sua scelta, una sera gli si presenta in casa un tizio che cerca di ucciderlo. Si salva la vita, ma da qui in poi cominciano i guai. Una coppia di killer colti e professionali, due zingari in cerca di vendetta, una giovane segugia col cuore in frantumi, collezionisti e contrabbandieri di souvenir nazifascisti, qualche morto di troppo. Sullo sfondo accanto a una Milano multietnica e luccicante, la vita brulicante del campo rom, la sua cultura, la sua eticità.
Questo di Robecchi è un giallo e una commedia, tra Scerbanenco e le canzoni di Enzo Jannacci. Una commedia nera, piena di suspense, di sorprese e paradossi. Raccontata da una voce caustica e cattiva, che tutto commenta e descrive con acuminata ironia, e che tiene in equilibrio il sarcasmo ribelle e sfacciato del suo investigatore chandleriano appassionato di Bob Dylan) e il cinismo a suo modo morale del punto di vista criminale e della vendetta. A riprova che un thriller di qualità è sempre anche critica sociale e romanzo di costume.
Edizioni Sellerio. €15,00. 10 aprile
Qualcosa c'inventeremo
Giorgio Scianna
Cosa fanno due adolescenti da soli in casa, senza adulti tra i piedi, e non per un pomeriggio ma per giorni, settimane? Mirko e Tommaso prendono ottimi voti, mangiano le verdure, tengono tutti gli scontrini, vanno a letto presto. Gli adulti la chiamano "la situazione": la professoressa Mavaldi, zio Eugenio, persino quello spostato dello zio Gil. La situazione è che Mirko e Tommaso Turriani, orfani da pochi mesi, affidati allo zio residente a Pavia, non hanno nessuna intenzione di lasciare la loro casa di Milano. Il prezzo più alto per restare da soli sono certi di averlo già pagato, e adesso rigare dritto è l'unico modo per andare avanti. Solo che la vita, loro lo sanno bene, non sempre è d'accordo con noi su quello che ci spetta. E quando Mirko decide di mentire per andare a Madrid a vedere la finale di Champions, per andarci con Greta, per passare una notte con lei non può immaginare di aver dato il via a un conto alla rovescia, una valanga che rischierà di travolgere tutti.
Edizioni Einaudi. €17,00. 15 aprile
In una Napoli assolutamente autentica, brulicante e famelica, con il suo caos perenne e una folla eterogenea ad animare i suoi vicoli stretti, il giovane Sisto, insieme all'amico Tommaso, detto "profumo", commette l'errore di dar vita a un piccolo traffico di droga destinato a una ristretta cerchia di facoltosi clienti. I due ragazzi credono di potersi arricchire indisturbati, trascorrendo la loro vita tra pomeriggi nella sala giochi e serate anfetaminiche, ma non hanno fatto i conti con Cavallaro, il potente boss che tutto vede e tutto comanda. Sarà solo grazie allo zio di Sisto, Antonio, suo padre putativo ed eminente personalità criminale all'interno del quartiere, che il ragazzo avrà salva la vita, a patto però di macchiarsi di un peccato bruciante, capace di segnarlo profondamente. Come riuscirà a liberarsi dal giogo che lo tiene legato a doppio filo alle sue colpe? Esiste un modo per rimediare e rinascere? L'incontro casuale con una ragazza getterà una luce diversa sulla vita di Sisto e lo spingerà verso una nuova direzione, più consapevole, più adulta, capace di farlo crescere e maturare. Cazzìmma racconta il punto di vista di una gioventù senza scopi, abulica, che si consegna agli eventi soffocando ogni sussulto di ribellione, nella convinzione che le cose capitino, e che non ci sia nulla da fare, quasi a esprimere implicitamente quel fatalismo tutto partenopeo con cui certi comportamenti sono accettati e considerati immutabili.
Edizioni Mondadori. €16,00. 15 aprile
Roderick Duddle
Michele Mari
Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, locanda con annesso bordello. Quando la madre muore il signor Jones, il proprietario, pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick c'è un'immensa fortuna, poiché è l'unico erede della nobile famiglia Pemberton. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, prostitute, suore non proprio convenzionali, ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E cosi Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste.
Edizioni Einaudi. €22,00. 15 aprile
La tranquilla cittadina di Riseholme, nell’annoiata provincia inglese degli anni Venti, ha una sua regina indiscussa, l’impareggiabile Lucia. Lucia divide le sue giornate tra tè con la sua fedele corte di amiche, pettegolezzi e concertini domestici, fin quando un evento giunge inaspettato a sconvolgere la sua esistenza: una grossa eredità. Lucia allora abbandona Riseholm per trasferirsi nel quartiere più esclusivo di Londra, iniziando la sua scalata all’alta società: tra contesse, principi e artisti sbruffoni, Lucia, dopo una serie di esilaranti avventure, diventa la beniamina dell’aristocrazia londinese, o almeno così crede lei…
Fazi Editore. €15,00. 17 aprile
Dentro c'è una strada per Parigi
Nòvita Amadei
Adèle passeggia per le strade del suo quartiere a Parigi, e sembra fragilissima nel suo cappotto sbilenco di lana beige. Ha ottant’anni, e la città si schiude davanti ai suoi occhi come un paesaggio lontano ed estraneo: gallerie d’arte al posto di calzolai, corniciai e bot teghe passate per secoli di padre in figlio; corridoi di supermercati anziché la lun ga e rassicurante fila di negozietti di un tempo.
Sébastien, suo figlio, vive a Londra, dove continua a trascurarla e a non condividere con lei pensieri e affetti. Il giorno in cui, dopo il secondo ictus, suo marito se n’è andato, Adèle ha pianto, ma soltanto perché si è sentita colpevolmente sollevata. Era diventato irriconoscibile, come «una statua con gli occhi strabuzzati», ha osato confessare a Martha, la giovane donna che vive con la figlia di tre anni nell’appartamento affianco al suo.
Fino a qualche tempo fa Martha era sposata e, da agente immobiliare, aveva la testa piena di nozioni di estimo, norme di diritto, leggi fiscali, regolamenti edilizi. Poi divorzio e disoccupazione hanno vinto per lei ogni altra combinazione di problemi.
Ora, dopo aver accompagnato la piccola Eline a scuola, fa colazione da sola con le calze ai piedi e le briciole dei biscotti della figlia sul tavolo.
Un modo come un altro per ritardare l’inizio della giornata. A volte se ne va al parco e a zonzo per il quartiere con Eline recitando filastrocche, cantando e rientrando col pane dell’ultima sfornata. A volte sale al piano di sopra dove rigoverna l’appartamento di Jacob Lundman, un uomo con una voce profonda e morbida e gli occhi così neri che la pupilla si confonde con l’iride.
Adèle piace così tanto a Eline che la piccola non capisce perché non vivano insieme dato che abi tano sullo stesso pianerottolo, porta a porta, e dato che Adèle è sola e anche loro lo sono. Eline le lascia ogni tanto dei disegni sullo zerbino e Adèle risponde con cara melle, biglietti di ringraziamento o filastrocche che la bambina recita con la madre prima di dormire, come una preghiera.
Adèle, Martha, Eline: tre donne sole e inquiete, alla ricerca di un posto del mondo dove stare e ritrovarsi o, come dice la più piccola delle tre, di una strada che le riporti a casa. La solitudine sembrerebbe irrimediabile, se l’amore, «il dolore più gran de e la più grande consolazione» secondo le parole di Adèle, non facesse nuovamente irruzione nella loro vita a indicare che è nel cuore che c’è una strada per Parigi.
Edizioni Neri Pozza. €16.00. 17 aprile.
Arcadia
Lauren Groff
America, anni Sessanta. Un gruppo di giovani decide di fondare una comune basata sull’amicizia, la condivisione, l’amore e l’indipendenza dal denaro: la chiameranno Arcadia. Ed è qui che nasce il piccolo Bit, il primo dei molti figli che andranno a popolare un mondo bucolico e ricco solo di ideali. Ed è lui, Bit, con la sua voce da bambino e di giovane adulto, che ci racconta i sogni di una generazione, e le difficoltà del realizzarli: l’orto, gli esperimenti di sesso e amore condiviso, che fanno nascere più rancori che felicità, i bambini cresciuti da Madre Natura, liberi ma anche affamati e confusi. L’amore per Helle, bambina tanto bella quanto problematica, che lo accompagnerà tutta la vita. La fine della comune costringerà entrambi, nati e cresciuti in un mondo popolato di sognatori, a misurarsi con il mondo reale, quello degli anni Ottanta in California.
Codice Edizioni. €16,90. 17 aprile
Cosa succede se a un certo punto nel mondo viene scoperta la prova inconfutabile dell'esistenza di Dio? Se Dio smette di essere oggetto di immaginazione o di fede e diventa un fatto reale, concreto, certo? Se il bene e il male hanno una spiegazione logica, se il mistero dell'esistenza smette di essere un mistero? Succede che il mondo va sottosopra, crollano i miti e i valori su cui finora si è basata la società, si sgretolano le divisioni di classe e le gerarchie, svanisce quella beata incertezza grazie alla quale l'uomo, per natura conflittuale e aggressivo, ha sviluppato nei secoli un modus vivendi che gli consente di coabitare il pianeta con i suoi simili.
È lo scenario che si trovano ad affrontare cinque insigni teologi, da una parte illuminati, anzi folgorati, dall'evidenza della prova, dall'altra incerti se divulgarla al mondo scatenando una serie di destabilizzanti reazioni a catena. L'opportunità o meno della divulgazione della prova diventa il problema principale delle massime autorità politiche e religiose, timorose soprattutto di perdere i loro privilegi in un eventuale mondo nuovo votato al bene. Ed è uno scenario che Laurence Cossé affronta con ironia, immaginando le convulse iniziative messe in atto dal governo francese e dal Vaticano per occultare la prova: un balletto tra Roma e Parigi che diventa critica sferzante delle gerarchie della Chiesa.
Edizioni E/O. €16,00. 23 aprile
La serva del Signore
Jean-Louis Fournier
Un padre scrittore. Un padre solo, vedovo, anziano. Una figlia che a trent'anni decide di uscire dal mondo, ritirarsi in un luogo remoto per darsi a una vita religiosa fatta di preghiera e di meditazione. Per la figlia quella ricerca di Dio è la conquista della libertà, della felicità, dell'amore autentico. Per il padre è un ennesimo abbandono, e soprattutto il rimpianto di non avere più con sé, e per sé, quella figlia che prima di darsi alla religione era spigliata, creativa, spiritosa, dotata di un humour nero che lo faceva ridere. Scherzavano insieme, ridevano insieme, ma da dieci anni lei se n'è andata. È una storia vera. Fournier racconta al lettore della figlia e si rivolge alla figlia, racconta com'era e come non è più, e chiede alla figlia il perché del suo radicale mutamento, la invita a tornare. O meglio, a tornare a essere una persona "normale". Il testo è commovente e spiritoso, con una vena di filosofico cinismo che stempera l'amarezza di fondo dell'uomo sì di successo, ma vecchio e solo. È un viaggio nelle più intime angosce personali che l'autore ha voluto rendere pubbliche. Ma le ultime tre pagine sono la risposta della figlia…
Edizioni E/O. €12,50. 26 aprile
Se chiedi al vento di restare
Agata non sa nulla dell’amore e della bellezza. È una ragazza semplice, cresciuta su un’isola dell’Arcipelago Toscano, da un padre distante, che è solo capace di toccare il ferro della sua fucina, e una zia bigotta, invecchiata anzitempo e terrorizzata all’idea di volerle bene.
Al posto di una madre, un’assenza, sotto forma di un vestito azzurro sepolto in un armadio. Al posto delle carezze che meriterebbe, parole dure che feriscono come schiaffi.
È la scoperta della passione a cambiare per sempre il corso della sua esistenza. Per la cucina, grazie alla creazione di una salsa capace di dispensare il buonumore e far gustare il mondo. Per un giovane zingaro, addestratore di cavalli in un circo, che le fa capire, in un muto linguaggio di soli gesti, che la vita non è un inferno, come le hanno fatto sempre credere. È il piacere di un istante, un paio di scarpe rosse col tacco che danno scandalo, un ballo silenzioso con l’uomo che ami, e non importa se non è tuo marito, la pienezza che si prova solo quando si realizzano i propri sogni.
Così Agata inizia finalmente e vivere, a ribellarsi a un mondo chiuso, schiacciato dal moralismo, dalla corruzione, dalla prepotenza. Ma lì è nata, e lì vuole rimanere.
Capirà che l’amore e la bellezza, in fondo, sono come il vento, se non chiedi loro di restare, rimarranno a riempire i tuoi giorni.
Un romanzo mediterraneo, forte, fantasioso, originale, allegro e profondamente umano.
Edizioni Piemme. €14,50. 29 aprile
Agatha Raisin e la strega di Wyckhadden
M.C. Beaton
Ritrovatasi mezza calva per colpa della precedente avventura, Agatha fugge a Wyckhadden. Una strega del posto le vende un tonico che fa ricrescere i suoi folti capelli e un filtro d’amore, che Agatha prova su un ispettore di polizia locale. Tutto sembra andare per il meglio. Ma la strega viene trovata morta, uccisa a randellate. Che fare? Per una volta Agatha non ha voglia di intervenire, ma la strana compagnia di anziani, che stabilmente vive nell’albergo in cui soggiorna Agatha, svela a poco a poco tali e tanti segreti e possibili motivi di vendetta che la nostra aspirante investigatrice proprio non ce la fa a stare ferma.
Edizioni Astoria. €15,00. 16 aprile
Milena Agus, Luciana Castellina
È forse la prima volta che un avvenimento, in questo caso un efferato delitto, viene raccontato in uno stesso libro da due voci contrapposte che entrano nella pelle della vittima o dell’aggressore. Nella Puglia del dopoguerra, terra di passaggio dove si incontrano reduci, transfughi, tedeschi e alleati, in occasione di un comizio di Giuseppe Di Vittorio, politico e sindacalista, avviene un linciaggio. Milena Agus e Luciana Castellina entrano nei fatti, ciascuna con la propria passione e la propria ragione, minuziosamente documentate. Milena Agus penetra nel palazzo delle vittime, e le ricrea con la sua smagliante e amorosa immaginazione, mentre Luciana Castellina ricostruisce la storia di quegli anni, assai poco nota, e le circostanze che fecero di una folla di poveri braccianti e delle loro donne dei feroci assassini: una all’interno, l’altra all’esterno, in due superfici che si toccano senza conoscersi, il palazzo e la piazza, e che quando vengono a contatto, esplodono.
Edizioni Nottetempo. €14,00. 30 aprile
Le luci bianche di Parigi
Theresa Revay
1917, San Pietroburgo. Con lo scoppio della Guerra civile e la partenza per il fronte del fratello maggiore, alla giovane contessa Xenia non rimane che un’unica soluzione: abbandonare la villa di famiglia e intraprendere con la madre incinta e la sorellina Macha un rischioso viaggio verso Parigi. Rimaste sole dopo la morte della madre, Xenia e Macha sbarcano il lunario tra mille difficoltà, cucendo e ricamando vestiti. Una sera, però, mentre sta cercando la sorella con cui ha appena litigato, Xenia incontra Max, un giovane fotografo di moda. Ha inizio così una travolgente storia d’amore sullo sfondo del secolo breve e dei suoi grandi eventi: la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, l’occupazione nazista di Parigi, la Resistenza francese, la deportazione degli ebrei, la Seconda guerra mondiale e lo sfavillante mondo della moda, in cui Xenia trova rifugio dai suoi affanni e dalle sue passioni. Ambizioso affresco del Novecento, Le luci bianche di Parigi è uno dei romanzi storici più venduti e apprezzati sulla scena letteraria internazionale.
Beat Edizioni. €13,90. 30 aprile