lunedì 27 maggio 2013

E finalmente racconto anche io il mio (disordinatissimo) Salone del Libro 2013

Atterro a Napoli, vado a ritirare il bagaglio (rigorosamente imbarcato, perché non avevo a portata l'incredibile Hulk per poterlo sollevare sulla mia testa e riporre nell'apposito spazio) e ho due certezze di cui andar fiera: una valigia piena di libri - che nessuno potrà mai sollevare ma la cui lettura sì che mi solleverà - e uno stupendo romanzo terminato nel momento stesso dell'atterraggio (ma quanto mi piacciono quei casi in cui due momenti si verificano in contemporanea, e uno dei due momenti in questione è il portare a termine la lettura del libro. Mi dà una sorta di sicurezza, come se il verificarsi di quella coincidenza mettesse a posto tutti i tasselli della vita. Che poi non accada, pazienza, ma è bello averne per un momento la semplice illusione).
Quindi con una valanga di libri da leggere trascinati su rotelle da una mano e un libro appena finito nell'altra, mi vedo ritornare a casa come l'eroina di un film western, cavalcando - ovviamente in auto - verso il sole. E' andata così: un'esperienza stupenda che mi ha messo addosso tanta allegria. (e un bel po' di febbre, ma questa è un'altra storia e l'ho già ribadita ampiamente sui vari social network in cui imperverso).

Stand Astoria. Perfetto.
Prima di entrare al salone avevo solo una grande sacrosantissima regola: no sconto no libri. Non compro da chi non fa sconti. Ah, e un'altra: ingresso vietato negli stand delle Big (Mondadori, Feltrinelli, Gruppo Gems, Rcs) che lì l'aria del Salone del libro non te la fanno respirare. (In effetti allo stand Mondadori sono entrata, di sabato, per chiedere se per caso fosse prevista la presenza di Barbara Fiorio per, che so, firmare copie o cose del genere. Ecco, vorrei potervi mostrare l'espressione chenonvogliodefinireebetepernonesserepoliticamentescorretta della tizia che non sapeva di cosa o di chi stessi parlando. Stendiamo un velo, e se mi leggi, Barbara, sappi che ho fatto del mio meglio per stalkerarti ma evidentemente sei stalking-proof.). 
Stand Jo March. Elegante e distinto.
(E non dimentichiamo il tentativo di entrare alla Feltrinelli per gettarmi ai piedi o tra le braccia o più semplicemente al cospetto di Roberto Saviano, che un po' il mio eroe lo è. Troppa scorta, troppa protezione. Troppa fila per l'autografo. Mi sono accontentata di vederlo, anche più di una volta - eh, mi accontento di visioni fugaci - e di mandargli mentalmente tutta la mia stima e tutto il mio amore.)
Ok, chiunque mi stia leggendo: sì, sono consapevole che questo non è un resoconto, ma una continua digressione. Ce la farete a resistere? In caso negativo, non ne avrò a male, la colpa è mia. In caso positivo, mi dispiace per voi ma complimenti! e scusatemi per il mal di testa che potrei arrecarvi. 
Stand Marcos y Marcos:
esplosione di colori.
Dicevo, due regole. Che sono riuscita - più o meno come avrete capito - a rispettare. I libri acquistati superano la decina, non li ho più contati, ma conto di riassumerli entro la fine del post, gli stand più gettonati sono stati quelli delle case editrici piccole o di quelle grandicelle ma non grandi quanto i colossi che detengono tutto il mercato editoriale. 
Originali, accoglienti, colorati e vivaci. Così i loro stand. Ho letteralmente adorato l'Astoria, la Polillo, la Marcos y Marcos, la Isbn, la Minimum Fax, la Fandango, la Jo March (ah, *_* la Jo March), la E/O, la Adelphi, la Elliot, la 66thand2nd, la Nutrimenti, la Spartaco... ok, diciamo che un'idea la sto dando. E chissà quante ne ho dimenticate, riparerò in futuro citandole all'improvviso. Dietro ogni stand un volto accogliente e sorridente. 
Stand Isbn:
sprizza personalità da ogni copertina.
Oddio, non dietro tutti gli stand, qualcuno avrebbe potuto sforzarsi un po' di più. Ma diciamo il peccato e non il peccatore. Lodi, lodi, lodi vanno sicuramente alla gentilissima Federica dell'Astoria, con la quale si è chiacchierato dei libri letti e delle prossime pubblicazioni; al simpaticissimo tipo della Etal, di cui mi dispiace non conoscere il nome, che ci ha sottoposte a un improvviso quiz letterario cui non abbiamo saputo rispondere (ma ci ha subito tranquillizzate, visto che a quanto pare neanche Umberto Eco è stato in grado di dare la giusta risposta); a Valeria e Lorenza della Jo March che racchiudono tutti i più begli aggettivi che si possano dedicare a due giovani ragazze in gamba; al ragazzo della Polillo, che ha risposto pazientemente ai nostri interrogativi sui vari libri; ai tipi della Spartaco, che dal modo di fare mi hanno fatto subito sentire accolta; a tutto lo staff Isbn, che come requisiti universali ha disponibilità e gentilezza... Sì, abbiamo rotto le scatole a tante persone. Ma quelle persone facevano sentire che erano là per noi ed erano contente di intrattenersi a fare quattro chiacchiere.

E poi.
E poi c'è il momento blogger, eh cavolo. Chi l'avrebbe mai detto?
Se c'è una cosa positiva che quel maledetto (??) progetto ha portato (sì, tutta la storia de Il canto del cielo...) è stata sicuramente un'interazione maggiore tra blogger. Quest'anno ho sentito di più l'appartenenza a un gruppo, o più che altro la condivisione di una stupenda passione. Non avevo imbarazzi né timori del tipo: che diremo? e se ci stiamo antipatiche? e se ci piacciono cose diverse e non abbiamo voglia di passare tempo insieme? Nessun intoppo mentale è intervenuto. Avevo semplicemente tanta voglia di dare un volto e una voce a quelle parole che mi accompagnano quasi ogni giorno. Insieme a Francesca di Lost in Good Books, cui avevo già dato un volto qualche settimana prima grazie a un suo weekend napoletano, ho fatto la meravigliosa conoscenza della mitica Camilla - non vi dico, ho il doppio della sua età ma l'avrei fangirlata come una ragazzina - e dell'unica e inimitabile Erica, che più adorabile non si può, ti fa venir voglia di stritolarla di abbracci. 
E poi la simpaticissima Francesca di Life in technicolor, che mi sembrava di conoscere da sempre, e Federica de La Fede Librovora... un sogno che si realizza! Non l'avrò dimostrato ma non vedevo l'ora di incontrarla e di parlarle, e di dare anche ai suoi post finalmente una voce. Io adoro il suo blog, adoro ogni suo post. Ora tutti i blog hanno una voce e a me questo suona magico. Con loro si è girato, chiacchierato, ci siamo consigliate e sconsigliate libri, ci siamo immediatamente ritrovate.
Per ripetere poi la stessa emozione il giorno successivo, quando si sono aggiunti altri incontri oltre a quelli già citati: Chiara de Le Pagine Strappate, Elisa de La lettrice rampante, Sara de Il regno magico dei libri (torna a recensire!!), Lorenza de I libri di Lo, Morna di Forgotten Pages, Isy e Lya di Bookland viaggiando tra i libri, Stefania de I miei sogni tra le pagine, Monica di Booksland... 
Sì, ok, ho finito l'elenco, ma eravamo tante ed è stato bello conoscersi. Ultimo incontro è avvenuto domenica con l'inarrestabile Francesca de La contorsionista di parole, con cui ho chiacchierato ininterrottamente sabotando l'incontro a cui avevamo deciso di assistere. Ma sì, ne è valsa sicuramente la pena!
Menzione a parte meritano invece due persone. Ormai non c'è salone se non lo trascorro con le mie adorate amiche entrambe ex-blogger e ormai amiche di vita e non solo di libri, Valentina e Giulia. Il sabato è con loro, per loro. E' il giorno in cui nord, centro e sud Italia si incontrano finalmente dal vivo e danno vita ad abbracci, risate, lamentele, scherzi e chiacchiere. Il salone ci ha unite ed è diventato la possibilità di dare spazio a un'amicizia che durante l'anno si nutre di quotidiane conversazioni su facebook. E' un'occasione irrinunciabile. Insieme a loro sembra prendere forma ogni volta qualcosa che è stato impropriamente separato. Un'altra piccola magia, insomma. 
La mitica lettrice nipotina.
E voglio aggiungere un'altra nota personalissima. Quest'anno il lunedì, il mitico giorno di grandi sconti (sì, mi è stato anche detto: abbiamo ribassato ulteriormente perché ci scocciamo di impacchettare tutto e riportarlo in sede. Vi stimo, editori pigri!) ho portato la mia sprintosa nipotina di 5 anni con me. Legge già dall'anno scorso, e non vedeva l'ora di entrare in questo magico mondo del "salone del libro" di cui aveva sentito tanto parlare i giorni precedenti. Con lei mi sono divertita tantissimo, tra Peppa Pig, Pimpa e libri vari su ballerine e fatine, tra foto colorate e scelta del LIBRO degno di essere acquistato. Inutile dire che ha scelto il volume più pesante che ci fosse, giusto un grammo sotto il quintale, che mi sono dovuta trascinare dietro per l'intera mattinata. Ma ne è valsa la pena vedere il salone attraverso gli occhi entusiasti di una bambina, che ogni tanto scompariva per sedersi a qualche tavolino e fare disegni coi colori che trovava lì. E puntualmente firmava il disegno e lo lasciava sul tavolo, chissà, come regalo al prossimo fortunato.

Stand Sellerio. W Malvaldi
Ed eccoci agli incontri di quest'anno. Nota dolente, ahi ahi. Non me li ero segnati, non son riuscita a beccarne uno coi miei orari un po' sballati, ma posso sicuramente affermare che quello con Piero Dorfles è valso mille incontri. Ma l'incontro l'hanno già raccontato benissimo Erica e Camilla, e non saprei cos'altro aggiungere. Ha detto cose che ogni lettore sa già (o almeno dovrebbe) ma ogni tanto ha bisogno che qualcuno gliele ricordi. Ha detto che il lettore non si deve accontentare di leggere storie di coetanei in cui immedesimarsi, perché così non crescerà mai. Perché quelle storie non solo non sono raccontate bene, la maggior parte delle volte, ma gli dicono cose che già sa, già vive, già conosce. E non gli darà risposte o altre domande su cui riflettere. Un lettore deve puntare in alto, deve riuscire ad alzare lo sguardo da sé. Deve andare oltre. E i romanzi young adults non gli fanno fare questo passo. Ma i classici sono un ottimo trampolino di lancio. Vabbé, prendete le mie parole, Dorflesizzatele e otterrete un discorso da farvi brillare gli occhi e sentirvi migliori. O da farvi venir voglia di essere migliori.

Stand Mattioli1885. Li voglio tutti.
E chiudo qui il resoconto del mio salone. Sono sicura che avrei voluto raccontarvi tanti altri aneddoti, del tipo di come mi sia appostata nei dintorni della splendida Barbara Fiorio mentre parlava con Falconi, aspettando educatamente che finisse di parlare per poter poi esprimerle tutta la mia ammirazione ma, tempo un attimo, è scomparsa portando con sé la scia della mia delusione. O di come abbia cercato per mari e per monti la carinissima Noemi Cuffia per potermi complimentare con lei per il libro, per il blog, e per tutto ma sia riuscita a beccarla solo durante un incontro che non potevo certo interrompere per dirle: sai che sei grande? (anche se l'avrei interrotto con piacere visto che i tipi mi suonavano fin troppo boriosi e irritanti), o di come abbia volentieri evitato qualche volto di scrittore noto ma da me poco apprezzato, e di come ci sia rimasta male che Malvaldi firmasse le copie in un orario in cui non sarei stata al salone.

E basta, dai, che se siete arrivati fin qui siete i miei eroi. Non vi faccio l'elenco dei libri - che è lungo e noioso - ma ve li mostro direttamente in foto, sperando siano tutti ben visibili.
E vi lascio con qualche consiglio per l'anno venturo:
- portatevi un panino, che lì vi vendono un hot-dog a 5€. Vi vien voglia di mangiarvi un libro, anziché un panino;
- portatevi un trolley, un carrello per la spesa, un uomo portaborse: da sole non ce la farete a trasportare tutto;
- quando sentite qualcuno pronunciare la parola salto, ecco, cercate di farvi gli affaracci vostri ed eviterete delle pessime figure. Non tutto il mondo twitta e non tutti fanno riferimento al salone del libro come #SalTo13; 
- ovviamente, organizzatevi per il lunedì se avete intenzione di fare grandi acquisti. 

Passo e chiudo sperando di incontrarvi o rincontrarvi tutti anche il prossimo anno!
I miei acquisti, tutti rigorosamente scontati.




giovedì 16 maggio 2013

SalTo2013: Tutti al Salone del Libro!

Salve a tutti!
Oggi sono particolarmente solare (nonostante anche qui finalmente piova) perché domattina alle 9.00 prenderò l'aereo che mi porterà dritto dritto sul Salone del Libro di Torino. All'altezza del Lingotto una hostess aprirà il portellone solo per me e io mi paracaduterò precisamente all'ingresso principale, sventolando il biglietto con una mano e il mio segno di riconoscimento con l'altra. Una folla di libri sarà lì ad attendermi e a fermare il mio atterraggio, formando un materasso di pagine e inchiostro. Una volta atterrata su di loro, quei cari libri faranno a botte per attirare la mia attenzione e infilarsi nelle mie borse e valigie e... e ok, la smetto. (mi stavo appassionando. Se avessi avuto voglia di rileggerla e riscriverla ci avrei infilato libri ovunque, anche nel paracadute. Anche nelle 9.00 del mattino. O ancora... ok, la smetto davvero).
Domani si va al Salone del Libro. Non è la prima volta, e nemmeno la seconda. Insomma è una di quelle tradizioni nate da pochi anni ma che vorrei osservare a vita, perché una volta respirata l'aria del Salone del Libro si desidera poter ripetere l'esperienza ogni volta che ci sarà l'occasione.
Sarò al Lingotto venerdì e sabato, ma chissà che non ci riesca anche lunedì che un po' è il mio giorno di fiera preferito. Pochissimi visitatori, possibilità di girare tra gli stand in silenzio e armonia, e maggiori probabilità di trovare sconti. Sì, i fantomatici sconti io li ho sempre trovati al lunedì. Peccato che quel giorno ci siano pochissimi incontri e pochissimi amici con cui condividere l'esperienza.
Vabbé, dicevo. Da domani sarò lì.
Non ho ancora sfogliato il programma, per ora so con certezza che sabato pomeriggio non mancherò all'appuntamento con la Jo March edizioni che, per presentare il suo nuovo romanzo - La storia di una bottega di Amy Levy - ospita Piero Dorfles. (Insomma, se ci siete, non perdetevelo!)
Sabato pomeriggio, poi, dalle 14.00 alcune blogger si sono date appuntamento per potersi conoscere, riconoscere, e chiacchierare insieme. Se siete blogger, ma anche se non lo siete ma avete voglia di scambiare due chiacchiere non on-line, ci vediamo fuori allo stand di Miraggi Edizioni (PADIGLIONE 2, STAND L17) per vivere una mezz'ora di Salone insieme. 
Vi lascerei con delle raccomandazioni, ma visto che quelle stilate da Pagine Strappate sono perfette, vi invito ad andare a leggerle (e poi ad attuarle) qui.
E questa che vi lascio è la foto del mio segno di riconoscimento. Se mentre state girovagando per i vari stand avvistate questa borsa, bé sappiate che la spalla che la porta è la mia :) Ora che lo sapete potete salutarmi, sorridermi, chiamarmi, fermarmi, girare al largo, spintonarmi, offendermi, evitarmi. (Tutto purché non mi offriate da mangiare, che sono a dieta.)
Ora non mi resta che chiudere questo post e la valigia e augurare a tutti un Buon Salone del Libro 2013!


giovedì 9 maggio 2013

Inchiostro in avvistamento: Le uscite di Maggio

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Stavolta arrivano con un bel po' di ritardo le anteprime di maggio. 
Ho deciso perciò di concentrarmi sui titoli usciti dall'8 maggio in poi e li troverete elencati al contrario: prima le uscite più lontane, poi le più vicine. Ho anche evitato di parlare sia di romanzi fin troppo pubblicizzati in giro nei blog sia di young adult: dei primi, ho pensato che già c'erano abbastanza notizie, dei secondi ne ho abbastanza piene le scatole, perciò ne ho inserito solo uno, che più che appartenere al mondo dei giovani adolescenti mi sembra più adatto a un pubblico più giovane, (e ai libri per bambini non rinuncerò mai. In ogni caso mi riferisco a The look di Sophia Bennett: nonostante la cover che strizza l'occhio agli adolescenti, la storia è chiaramente destinata a delle lettrici più piccoline).
Tra le uscite di maggio il romanzo che aspetto di leggere con più ansia è L'uomo delle nuvole di Mathias Malzieu. L'anno scorso mi sono fatta incantare da La meccanica del cuore e ora spero accada lo stesso, anche se ho maggior timore di restare delusa, come sempre mi capita quando le aspettative sono alle stelle. Vedremo. 
Il secondo posto in ordine di intensità di desiderio verso il romanzo è occupato da La nemica di Irène Némirovsky. Pubblicato dalla Elliot qualche mese fa, è l'unico romanzo che mi manca dell'autrice, e averlo nell'edizione Astoria è come concedersi un piccolo gioiellino. 
Merita sicuramente una menzione e non solo il romanzo di Noemi Cuffia, una delle più seguite blogger letterarie italiane, che esordisce con Il metodo della bomba atomica per la giovanissima casa editrice Liberaria. La trama sembra dire tutto ma anche fin troppo poco: sicuramente accende la curiosità. 
Altro romanzo che non vedo l'ora di avere tra le mie mani è - sorprendentemente - un romanzo pubblicato dalla Newton & Compton. Ultimamente la casa editrice è riuscita a deludermi più volte con le sue scelte editoriali, ma stavolta si tratta del premio Pulitzer nel settore Biografie, parlo di Tom Reiss e Il diario segreto del Conte di Montecristo. Tralasciando l'adattamento del titolo in italiano (che alla Newton, se non utilizza le parole segreto e proibito abbinate a diario, viene un mancamento) questo libro svela le origini di Edmond Dantès, che ho sempre ritenuto il mio uomo ideale. Potrei mai restarne lontana? Fortunatamente il prezzo è più che abbordabile. 
C'è poi il solito Neri Pozza, immancabile nelle anteprime di ogni mese - la casa editrice ogni mese sforna un tot di libri e solitamente li desidero tutti - per ora mi limito a mostrarne uno solo: Dal ventre della balena. Il titolo previsto inizialmente era Il grande bianco. Non ho idea del perché del cambiamento di rotta, ma spero di comprenderlo leggendo. 
Continuando (oddio ma quanto avrò ancora da parlare?) ho inserito Dürrenmatt (Un angelo a Babilonia) per tre motivi: non ho mai letto un suo libro, quindi è una buona occasione per cominciare. La trama mi piace assai, il che rende l'occasione ancora migliore. E' pubblicato dalla Marcos y Marcos, garanzia di qualità come la Neri Pozza: una casa editrice che non delude mai. Esce il 30 maggio, (Rettifica: pare che l'uscita del romanzo sia stata rinviata a luglio, perciò... pazienza!) perciò chissà che prima di allora non riesca a procurarmi - e a leggere - altri libri dell'autore per scoprire se possa rientrare nelle mie corde. 
Ho inserito poi qualche libro un po' più leggero e frivolo: Raccontami cos'è la felicità, di un'autrice che già l'anno scorso aveva pubblicato un libro molto leggero, La probabilità statistica dell'amore a prima vista, e La veranda delle magiche attese, che già dal titolo si preannuncia un libro perfetto per l'ombrellone. 
E poi... e poi date un'occhiata alle trame rimanenti: non vi attirano come calamite Camus nel narghilè, Un romanzetto lumpen, L'albero delle mele e La banda del formaggio? Non ho tante parole al riguardo: ho letto la trama, mi piacciono e li voglio vorrei. Che poi siano pubblicati da E/O, Adelphi e Guanda  e Marcos y Marcos è, ancora una volta, una garanzia anti-cavolate (che ne ho accumulate davvero troppe negli ultimi anni). 
Quanto agli ultimi due, di cui non sono riuscita a recuperare la data esatta di pubblicazione, li ho inseriti perché non ho mai letto nessun libro di questa casa editrice e sfogliando il catalogo mi attirano entrambi. (aggiungo un piccolo gossip, così, per gradire: Mona Simpson - autrice de La mia Hollywood - ho scoperto essere la sorella di Steve Jobs, da cui fu separata alla nascita e che ritrovò solo in età adulta. Fine gossip).
Restano Il segreto della libreria sempre aperta: lo ammetto, qui mi faccio fregare dal titolo, dalla cover e dalla misteriosa trama; Le madri salvate e La primavera del lupo, che mi sembrano riportare storie simili anche se partendo da due paesi e due tempi diversi.
Come al solito, anche questo mese ci sono fin troppi libri da cui farsi conquistare e troppi a cui dover rinunciare.
P.S: apporto una modifica al post dell'ultimo momento. Ho appena avuto notizia dell'uscita di un romanzo (ahi ahi, stavolta young adult, proprio quando avevo detto di averne abbastanza) secondo volume di una trilogia che aveva iniziato a piacermi. Si tratta di Insurgent di Veronica Roth e uscirà il 30 maggio. La trama è scarna, la aggiornerò se troverò più informazioni. Nel frattempo, cover e data ;)


Insurgent
Veronica Roth
Una scelta può cambiare il destino di una persona... o distruggerlo. Ma qualsiasi sia la scelta, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare le persone che ama e se stessa. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il suo ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, che si fa ogni giorno sempre più potente.
Edizioni De Agostini. €14,90. 30 maggio


Un angelo a Babilonia
Friederich Dürrenmatt
Una ragazza candida, sexy, arguta.
Un angelo trafficone, l'uomo più povero al mondo e il re di Babilonia. Un intreccio di amori e seduzioni, assurde utopie, ruoli capovolti. Tutti sono innamorati di Kurrubi: da quando l'angelo l'ha portata a Babilonia, fanno a gara per conquistarla. L'angelo vorrebbe darla in sposa all'uomo più povero al mondo, il mendicante Akki. Il re Nabuco vorrebbe sedurla, e convincere Akki a non mendicare più. Akki non ci pensa nemmeno: è mendicante, certo, ma solo sulla carta. Ricche donne, mercanti e dignitari gli danno quel che chiede. La sua dialettica potrebbe far di lui un uomo potente. Nabuco, che per convincere Akki si è travestito a sua volta da mendicante, lo sfida: vince chi ottiene di più dai passanti. Mentre Kurrubi si innamora di Nabuco e Akki sembra avere la meglio, a Palazzo scoppia una sommossa. Il re deve lasciare la tenzone, Akki riprende il pellegrinaggio, Kurrubi e l'angelo non sanno bene che fare. Poi, immancabile, dal cielo arriva il colpo di scena, la rivelazione inattesa che solo il grande Dürrenmatt regala ai lettori fedeli…
Edizioni Marcos Y Marcos. €12,00. USCITA RIMANDATA A LUGLIO



Raccontami cos'è la felicità
Jennifer E. Smith
Ellie ha sedici anni e vive in un paesino sulle coste del Maine. Ma la vita di provincia, si sa, può essere noiosa. Così, quando riceve per sbaglio un’email da parte del misterioso Graham, decide di rispondere. Solo per divertirsi un po’. Ellie non immagina certo che quella corrispondenza iniziata per gioco si trasformerà in un’amicizia profonda, fatta di confidenze, sospiri e risate a tarda notte. E poi in qualcosa di più. Purtroppo però c’è un segreto che Graham non le ha confidato: il suo vero nome. Perché? Chi è veramente il ragazzo di cui Ellie si è innamorata?
Edizioni Sperling & Kupfer. €16,90. 28 maggio




Il segreto della libreria sempre aperta
Robin Sloan
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l’hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all’inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a capofitto nell’analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora... Fra secolari codici misteriosi, società segrete, pergamene antiche e motori di ricerca, con intelligenza, ritmo e umorismo, Robin Sloan ha cesellato un romanzo d’amore e d’avventura sui libri per i lettori del ventunesimo secolo.
Edizioni Corbaccio. €16,40. 23 maggio

La banda del formaggio
Paolo Nori
Ermanno Baistrocchi fa l'editore. Va in giro a far notare le impercettibili differenze tra i suoi libri e quelli delle altre case editrici. Paride Spaggiari fa il libraio. Invita Ermanno nella sua libreria e poi gli fa delle telefonate bellissime, tutte piene di zioboja, ma non sono zioboja d'impazienza, sono come il basso che suona l'un due tre di un valzer, i suoi discorsi sono dei valzer, mettono di buon umore. Poi quando Ermanno ha la possibilità di comprare tre librerie Paride si offre di diventare suo socio, che si trova con una certa liquidità. E per quindici anni Ermanno, tutto quello che fa, ne ha prima parlato con Paride. Poi salta fuori il buridone che i soldi per le librerie a Paride venivano dalla banda del formaggio, come se i delinquenti a Parma fossero tutti della gente che non vedeva l'ora di comprarsi una libreria, come se avere una libreria fosse una specie di status symbol per i ladri. E finisce che Paride si butta giù dal settimo piano, e dicono che sia stato per via dei giornali, per via di quello che avevano scritto sopra i giornali, ma secondo Ermanno non era mica per quello. La banda del formaggio è la storia di un editore che un giorno sull'autobus prova affetto per il suo cuore che batte, e gli verrebbe da ricominciare. È la storia di un libraio che il delinquente avrebbe voluto farlo come Raskol'nikov, o come il conte di Montecristo, e che ha lasciato a suo nipote, che ancora non c'è, una filastrocca che Ermanno impara a memoria, per lasciarla anche al suo, di nipote, che chissà se mai ci sarà.
Edizioni Marcos Y Marcos. €15,00. 23 maggio

Le madri salvate,
Colombe Schneck
Quando Colombe Schneck è incinta, la madre le chiede, qualora nasca una bambina, di chiamarla Salomé, in ricordo di una cugina morta durante l'Olocausto. Colombe non ha mai saputo nulla di questa cugina, ma il figlio è maschio e il discorso è chiuso. Quando la madre muore e un'amica le suggerisce il nome Salomé per la bambina che sta aspettando, a Colombe torna alla memoria l'antica richiesta materna. Cosi, si mette sulle tracce della sua famiglia fino a scoprire la verità: la bisnonna Mary, durante una selezione ad Auschwitz, consapevole che tutte le madri con bambini sarebbero state uccise, prese con sé le nipotine per salvare la vita alle figlie. I bambini morirono insieme alla nonna mentre le madri sopravvissero ricostruendosi dopo la guerra una nuova vita e un'altra famiglia. Indagando la storia della propria famiglia attraverso Lituania, Germania, Francia, Stati Uniti e Israele, Schneck affronta il peso di un segreto indicibile e incancellabile, e le conseguenze che quel sacrificio ebbe sulle generazioni successive.
Edizioni Einaudi. €17,00. 21 maggio

The Look
Sophia Bennett
Ted è altissima e particolare, con sopracciglia assurde che sembrano un bruco piazzato in mezzo alla fronte. La bella di famiglia è invece sua sorella Ava, affascinante come una star del cinema. Per questo, quando un'agenzia di modelle la nota, Ted non riesce a crederci. Nello stesso tempo, non riesce nemmeno a credere che Ava sia gravemente malata. All'improvviso, in un mondo che non ha più nessuna certezza da offrire, Ted si troverà a scegliere tra fama e famiglia. Dalle passerelle della Londra Fashion Week ai casting a Manhattan... Riuscirà Ted a essere una supermodella e una supersorella?
Edizioni Piemme. €16,00. 21 maggio



Il metodo della bomba atomica
Noemi Cuffia
Sull’amore tutti si chiedono come funziona, da cosa dipende, qual è il suo gruppo sanguigno, quando inizia e per quanto tempo dura. Nessuno lo sa. Ma tutti hanno qualcosa da dire o da tacere in proposito, esprimendo un desiderio o raccontando la propria storia. Come fa Noemi Cuffia ne Il metodo della bomba atomica, atteso romanzo d’esordio di questa ragazza torinese che da semplice blogger è diventata un punto di riferimento tra i nativi digitali e gli appassionati della scrittura e della lettura in Rete. Quella che Noemi racconta è una passione amorosa che stravolge la vita di Celeste, Leone e Umberto. Non è il classico triangolo amoroso. È una sorta di doppia spirale in cui la passione nutre e distrugge l’amore e viceversa. Celeste e Leone sono una coppia destinata a stare insieme sin dai tempi dell’infanzia: “Vivendo nello stesso quartiere, si sarebbero frequentati alle elementari, alle medie, alle superiori, rincorrendosi di due anni, amandosi come fratelli, come amici, come fidanzati in un passaggio che era parso a tutti inevitabile. Il primo bacio non aveva sorpreso nessuno, durante una vendemmia in campagna, nel settembre del 1994, verso il tramonto, dopo essersi tenuti per mano tutto il giorno. Era stato un bacio naturale, simile a mangiare acini di uva”. Ma quando i due, ormai compagni di una vita, assistono al ritrovamento del cadavere di un uomo dalla profondità del lago artificiale emergono vecchi dolori e misteri di cui Celeste pensava di essersi liberata.
Edizioni Liberaria. €15,00. 16 maggio

La nemica
Irène Némirovsky
“I figli iniziano amando i loro genitori, poi li giudicano, quasi mai li perdonano.” Queste parole dell’amato Wilde dovevano essere l’epigrafe, poi espunta, della Nemica di Irène Némirovsky. Il secondo romanzo dell’autrice, dapprima pubblicato con lo pseudonimo Pierre Nérey, è il racconto, serrato come un thriller psicologico, dell’odio viscerale che nutre Gabri, una bambina, poi adolescente, nei confronti della madre dissoluta. Nel tragico valzer che le due protagoniste intrecciano strette l’una all’altra, tra la Parigi degli anni venti e Biarritz, il volto della nemica assume, di piroetta in piroetta, i tratti prima della figlia, poi della madre, mentre nel vortice delle danze la violenza non è solo verbale, ma giunge a sorprendenti picchi letali. La nemica vuole dimostrare scientificamente l’impossibilità del perdono. La vendetta e il rancore graffiano le pagine del romanzo, scritto con uno stile fermo e pungente nel 1928, prima grande fucina da cui sarebbero nati i modelli di padri, madri e figli incarnati nei romanzi successivi, anche se la matrice originale era la famiglia naturale dell’autrice. Insipidi parvenu, avventurieri senza scrupoli, ridicole cocotte imbellettate come adolescenti fronteggiano le figlie assetate di vendetta e truccate da adulte: mentre nessuno è al proprio posto, la vita, vera nemica di se stessa, scorre verso i più tragici risvolti, lasciando dietro di sé il silenzio di un destino consumato, della sterilità del tempo indifferente.
Edizioni Astoria. €12,50. 15 maggio

La veranda delle magiche attese
Juliette Fay
A Janie La Marche, vedova da quattro mesi, sono rimasti i suoi due bambini e tanto dolore. Poi, un giorno, alla sua porta si presenta inatteso Tug, un carpentiere che dice di essere venuto a costruire una veranda davanti a casa sua. Janie cade dalle nuvole, ma Tug è più che deciso e lei a un tratto capisce tutto: la veranda è una sorpresa che il marito aveva organizzato prima di morire. Ora che i soldi in casa scarseggiano, quella veranda non le ci voleva proprio. E per di più, tutti si prodigano nel darle consigli: la zia petulante, la vicina di casa dispotica e sciantosa, il cugino pasticcere con la torta per ogni occasione, senza contare Tug, il tenace carpentiere, che se ne esce continuamente con splendide trovate. Ma mentre l'ambizioso progetto prende forma, Janie scoprirà che grazie a quella veranda è la sua vita che comincia a rinascere. E forse anche l'amore.
Edizioni Sonzogno. €18,00. 15 maggio

Dal ventre della balena
Micheal Crummey
La prima volta che Mary Tryphena incontra il «Grande Bianco» non può sapere che quell’uomo nudo, puzzolente e dalla pelle chiarissima, diventerà suo marito. Mary è solo una bambina e l’unica cosa che le interessa è l’enorme balena che si è appena spiaggiata sulle coste del suo villaggio. È aprile, il giorno della festa di San Marco, ma il ghiaccio non accenna a sciogliersi. Gli orti marciscono sotto la pioggia incessante e i pescherecci tornano vuoti. In una tale carestia, quell’animale morente non può che essere un dono di Dio. Gli abitanti aspettano che la balena muoia per spartirla equamente, quando King-me Sellers si presenta in spiaggia dicendo che l’animale si è arenato sulla sua proprietà e perciò a lui spettano l’intero fegato e otto botti d’olio. Mentre per risolvere il contenzioso si attende l’arrivo della Vedova, matriarca temuta e rispettata, dotata di poteri soprannaturali, la balena muore e i pescatori si armano di coltelli, accette e seghe, scalano il dorso del leviatano e prendono a tagliarne le carni e a raccoglierne il grasso. Hanno appena iniziato quando sulla spiaggia risuonano le grida di un ragazzo: nel ventre della balena c’è un uomo nudo, dalla pelle chiarissima, che puzza di pesce marcio. Inizia così un racconto epico e ipnotico che schiude davanti ai nostri occhi il mondo del Newfoundland, in Canada, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Un mondo magico e spietato in cui due villaggi confinanti, Deep e Gut, con le loro due famiglie – da una parte i Sellers, protestanti di origine inglese, dall’altra i Devine, pescatori irlandesi cattolici – si combattono da decenni, per un motivo che ormai pochi ricordano ancora. Neppure il singolare ritrovamento del «Grande Bianco», un uomo che pare non invecchiare e che, novello Messia, porterà benessere e abbondanza in una terra dimenticata da Dio, eviterà che i vecchi rancori tra la Vedova e i Sellers tornino a galla e trascinino tutti in un vortice inarrestabile. Narrato da uno dei più grandi scrittori canadesi contemporanei e già paragonato a Cent’anni di solitudine di Márquez e a L’urlo e il furore di Faulkner, Dal ventre della balena è un romanzo popolato da fantasmi e creature magiche che racconta l’eroismo e il fallimento di una comunità di immigrati, e l’insondabile malvagità che si annida in ogni famiglia.
Edizioni Neri Pozza. €18,00. 9 maggio

La primavera del lupo,
Andrea Molesini
«Dario ha le orecchie a sventola e quindi non può avere ucciso Gesù». È la voce esilarante e appassionata di Pietro, un bambino di dieci anni, orfano, che racconta la storia. Tutto comincia nel convento di San Francesco del Deserto, una piccola isola al centro della laguna di Venezia, nel marzo del 1945. Da questo rifugio sicuro, all’improvviso, un gruppo di persone diversissime fra loro è costretto a scappare: due bambini di opposta indole ed educazione, Pietro e il suo amico Dario, «che sa i numeri» e si tiene le parole dentro, «dove non fanno danno»; le due anziane sorelle Jesi, Maurizia e Ada; una giovane suora, bella e dai modi sospetti, che scrive un diario schietto, e che si alterna nel racconto con la voce di Pietro. Braccato dai nazisti, il gruppo è aiutato da un pescatore «che vive come un gabbiano» e da un frate energico «che è come un sasso grande» nella corrente. Nei risvolti tragici dell’avventura si unisce ai fuggiaschi un disertore tedesco, che custodisce un segreto pericoloso: il suo agire brusco e terribile cambierà il destino di tutti. Sotto lune immense, attraverso boschi bui e casolari diroccati, si svolge l’inseguimento, tra colpi di scena e incontri con partigiani e fascisti disorientati: uomini e luoghi carichi di diffidenza e di terrore, ma dove una traccia di bontà, di tanto in tanto, a dispetto di tutto, riesce a sopravvivere. La storia di Pietro e di Dario è una fuga dalla guerra e dal suo linguaggio torbido e ottuso, dalla violenza che tutto contamina. E alla lingua dell’infanzia, con la sua incredibile capacità di accogliere e divertire, di sconvolgere e amare, spetta il privilegio di mettere alla berlina l’odio e la paura che minacciano e governano il mondo.
Edizioni Sellerio. €14,00. 9 maggio



L'albero delle mele
Amanda Coplin
Nello stato di Washington, agli albori del Novecento, William Talmadge conduce una vita in simbiosi con gli alberi del suo frutteto, circondato dai boschi. Segnato dal dolore per la scomparsa misteriosa della sorella, ancora bambina, Talmagde non si è lasciato indurire dalla solitudine: è rimasto un uomo buono, fedele ai propri affetti e ai propri ricordi. Finché un giorno al mercato, dove è andato a vendere i suoi prodotti, fa un incontro destinato a spezzare la sua tranquillità. Due ragazze giovanissime, dall’aria selvatica, entrambe vistosamente incinte, gli rubano le mele. Qualche giorno dopo si ripresentano al limitare del suo frutteto e a quel punto comincia, da parte di Talmadge, un paziente avvicinamento per vincere la loro diffidenza, offrendo cibo e sostegno. Le ragazze sono impaurite, in fuga da un destino terribile di sfruttamento e violenza, da un uomo che le reclama come una sua proprietà, e che non tarda a riaffacciarsi per presentare il conto. In una storia di grande intensità drammatica, di sopravvivenza e di riscatto, tocca al mite e tenace frutticoltore ergersi a difesa della sua nuova, improbabile famiglia, per garantirle un futuro, per difendere le ragazze e il loro desiderio di libertà: una sfida impossibile, a cui si sottopone con un’ostinazione quasi eroica, forse anche nel tentativo di sciogliere i nodi irrisolti del proprio passato.
Edizioni Guanda. €20,00. 9 maggio



Il diario segreto del Conte di Montecristo
Tom Reiss
Chi era davvero Edmond Dantès? La storia vera e incredibile dell’uomo che ispirò il capolavoro di Alexandre Dumas Esiste una storia reale dietro il capolavoro di Alexandre Dumas, perché il celeberrimo Conte di Montecristo non è un’invenzione. Non del tutto almeno. Un uomo in carne e ossa ispirò allo scrittore francese la figura di Edmond Dantès, e anche quella dei moschettieri, tutti e tre. Il suo nome era Alex Dumas, un imponente e valoroso cavaliere mulatto, nonché padre di Alexandre, il romanziere. Nato nella colonia francese di Saint Domingue nel 1762, figlio di uno spregiudicato aristocratico, il marchese de la Pailleterie, e di una schiava nera, Cessette Dumas, Alex è appena un ragazzino quando il padre lo vende per pagarsi il viaggio di ritorno in patria. Nel giro di sei mesi però il marchese lo riscatta dalla schiavitù e lo porta con sé in Francia: qui, all’epoca del crollo della monarchia e dei trionfi della rivoluzione francese, cominceranno le avventure del giovane e impavido Alex, valoroso combattente che la Storia ha dimenticato. Premio Pulitzer 2013.
Edizioni Newton Compton. €9,90. 9 maggio

Camus nel narghilè
Hamid Grine
Nabil, professore di letteratura francese in un liceo di Algeri, tutto scuola e famiglia, viene a sapere durante il funerale del padre che in realtà è figlio illegittimo di Camus e di una sua misteriosa amante algerina. Lì per lì non crede una parola di tutta quella storia, ma l'idea gli lavora dentro come un tarlo, diventa un'ossessione: in fondo gli piacerebbe essere figlio di un celebre scrittore anziché di quel padre austero e distante che non l'ha mai amato. Così, fingendo anche con se stesso di non crederci, si mette sulle tracce di Camus e della sua fantomatica storia d'amore algerina. Le sue ricerche lo conducono da un vecchio libraio, poi da un'anziana intellettuale, finché insieme a una giovane e bella collega approda a casa di un ex combattente che si è distinto nella guerra d'indipendenza algerina. E lì le rivelazioni fioccano, in un continuo capovolgimento di verità. Una storia originale e piena di ironia, ambientata tra le romantiche bellezze di Algeri e venata di una struggente nostalgia per un mondo che sta cambiando troppo rapidamente.
Edizioni E/O. €17,50. 8 maggio

Un romanzetto lumpen
Roberto Bolaño
«Ormai sono una madre e anche una donna sposata, ma fino a non molto tempo fa ero una delinquente». Così comincia il breve, folgorante racconto dell’adolescenza di Bianca: ancora un personaggio, fra i tanti regalatici da Bolaño, che difficilmente dimenticheremo. Rimasti orfani dei genitori, Bianca e suo fratello scivolano a poco a poco in un’esistenza di ottusa marginalità, che li porterà a non uscire quasi più dall’appartamento in cui si sono rinchiusi, e dove passano nottate intere a guardare la televisione. A loro si aggiungeranno due improbabili soggetti, «il bolognese» e «il libico», con i quali la ragazza dividerà a turno, svogliatamente, il letto – senza quasi sapere chi lo sta facendo. Un giorno però entrerà nella loro vita un ex campione mondiale di culturismo, diventato cieco in seguito a un incidente, che tutti chiamano Maciste perché è stato un divo dei film cosiddetti «mitologici». Uno che forse ha dei soldi, che si potrebbero scovare e rubare. Con questo strano essere, che la attrae e la respinge al tempo stesso, Bianca vivrà una storia che, nata sotto il segno della prostituzione e dell’inganno, diventerà invece quanto di più simile a ciò che noi chiamiamo «una storia d’amore».
Edizioni Adelphi. €14,00. 8 maggio

L'uomo delle nuvole
Mathias Malzieu
Tom Cloudman sogna di volare, la volta celeste è per lui un richiamo irresistibile, gli uccelli lo ipnotizzano. Per questo, diventa il peggior acrobata del mondo. Con le sue peripezie involontariamente comiche, a bordo di uno strabiliante marchingegno, si lancia da altezze vertiginose, attirando folle di curiosi. Ferite e contusioni non lo spaventano né lo frenano. Un giorno, all’ennesimo incidente, Tom finisce in ospedale, dove gli scoprono un male incurabile. Tutto sembra irrimediabilmente compromesso, quando, all’improvviso, a illuminare questa nuova vita appare un’affascinante creatura: metà donna metà uccello, intrigante e seducente, gli proporrà un patto. Se Tom si unirà a lei, abbandonandosi a un’estrema metamorfosi in riva al cielo, potrà salvarsi. Piume lievi ed evanescenti, magiche ascensioni nelle notti stellate e una macchina capace di catturare i sogni muovono un universo fiabesco in cui l’amicizia e soprattutto l’amore possono sconfiggere anche le situazioni più tragiche. Con onirica levità e fervida immaginazione, Mathias Malzieu ci invita a rompere le catene della razionalità, a guardare lontano, a guardare in alto. L’uomo delle nuvole è un incantevole romanzo sulla lotta contro la morte, un delicato inno all’amore e alla vita, è un antidoto alla tristezza, che ammalia e fa sognare il lettore.
Edizioni Feltrinelli. €14,00. 8 maggio


La mia Hollywood
Mona Simpson
Claire, compositrice e neomamma di Will, accetta di trasferirsi a Los Angeles per consentire al marito Paul di scrivere per la televisione. In breve i cambiamenti stravolgono l'equilibrio della coppia: lui è sempre al lavoro e lei è sola con il figlio appena nato, che adora ma non sa come accudire. Un giorno Claire incontra Lola, venuta a lavorare in America per pagare gli studi dei figli nelle Filippine, e la assume come tata di Will. La donna riporta la stabilità in famiglia e instaura con Claire un profondo legame affettivo. Ma l'idillio è breve: Paul decide infatti di licenziare Lola, convinto che il figlio abbia bisogno di una persona che parli bene l'inglese. Il rapporto tra le due donne cessa bruscamente, ma la loro unione, silenziosa e sotterranea, continuerà attraverso l'amore per Will, più forte delle imposizioni e della cecità maschile.
Edizioni Nutrimenti. €19,00. Maggio

Black, black, black
Marta Sanz
Marta Sanz sorprende con un giallo fuori dagli schemi, avvincente e riflessivo. Cristina Esquivel è stata trovata strangolata nel suo appartamento. I genitori sospettano di Yalal, il muratore marocchino con cui la figlia era sposata, e per incastrarlo ingaggiano il detective Arturo Zarco. La soluzione del caso sembra nascondersi nelle parole di Luz, una delle inquiline del condominio, che ricostruisce nel dettaglio gli eventi tra le pagine del suo diario. O forse è altrove, in quel saliscendi di scale e di voci, spirale di misteri, meschinità e reticenze. Zarco indaga a modo suo, senza realmente indagare. È un detective molto poco convenzionale: vigliacco, indifferente, disilluso. La sua più stretta confidente è l’ex moglie Paula, con cui è stato sposato per due anni prima di dichiararsi gay. Con lei parla al telefono del caso che deve risolvere, e se non fosse per l'intuito di Paula quel mondo di ordinaria follia per lui non avrebbe risposte. Un omaggio ai grandi del genere – Simenon e Highsmith sopra tutti – e insieme l'antitesi del poliziesco tradizionale, lucido atto di denuncia contro la quotidiana violenza della società.
Edizioni Nutrimenti. €18,00. Maggio