domenica 29 aprile 2012

San Giorgio di Mantova Fantasy - Blog Tour

Il San Giorgio di Mantova Fantasy sta per arrivare!

Il 9 e il 10 giugno San Giorgio di Mantova accoglierà il popolo fantasy italiano con tantissimi eventi per adulti e bambini dedicati alla letteratura, all’illustrazione e alla televisione.
Assisterete alle performance degli illustratori e dei fumettisti, conosceretegli autori e i giornalisti letterari, ascolterete le voci dei doppiatori televisivi e potrete immergervi per due giorni nella magica atmosfera del bellissimo Centro Culturale di San Giorgio di Mantova che ospiterà le Case Editrici e i creatori di oggettistica, oltre a decine di autori e illustratori provenienti da tutta Italia.

Nell’attesa, lo staff della manifestazione è lieto di invitarvi
 a partecipare al contest:

San Giorgio di Mantova Fantasy…
…alla ricerca dello slogan perfetto!

Ecco qui le semplici regole di partecipazione:

- inventate uno slogan di massimo 15 parole per il San Giorgio di Mantova Fantasy 2012
- postate la nostra locandina sul vostro sito, pagina facebook, blog (potete scaricarla QUI)
- inviate lo slogan, il link in cui avete postato la locandina e il vostro nome o nickname a sangiorgiodimantovafantasy@gmail.com, indicando come oggetto del messaggio: “Contest 2012”.

Avete tempo fino alla mezzanotte di venerdì primo giugno 2012.
Ogni settimana, gli slogan più belli saranno pubblicati sulla fanpage ufficiale della manifestazione.
Il vincitore assoluto sarà proclamato il 6 giugno 2012

In premio la San Giorgio di Mantova Fantasy Surprise Bag, ricca di pubblicazioni e gadget really Fantasy! Lo slogan vincitore sarà inoltre pubblicato sul sito ufficiale della manifestazione.


9 e 10 giugno 2012
San Giorgio di Mantova
Stay tuned!

venerdì 27 aprile 2012

Avvistamento: Profumo di cioccolato di Kathryn Littlewood


Buongiorno a tutti!
La prima segnalazione del mattino è un romanzo che sa di cioccolato, di dolci, di gustosi e deliziosi pasticcini. 
Un romanzo che sa di magia, di quotidianità e di misteri. Una storia da leggere e assaporare allo stesso tempo. 
So che ormai vanno di moda i romanzi che hanno per tema (o anche solo nel titolo) il cibo, la cucina e quegli ingredienti spesso definiti magici: ecco, io vado pazza per ognuno di questi romanzi. Forse alcuni di essi saranno mere trovate commerciali... bé, io sono il target adatto! Fanno nascere in me un fortissimo desiderio di acquistarli e leggerli! E Profumo di cioccolato,dalla cover così carina e particolare, non è da meno: tra 3 giorni potrebbe essere mio!!!

Profumo di cioccolato
di Kathryn Littlewood


Trama:
La famiglia Bliss è, da secoli, dedita alla pasticceria. I loro dolci sono i più delicati, gustosi, fragranti che si possano trovare. Dolci che mettono allegria al primo boccone. Dolci magici nel vero senso della parola. Le ricette sono contenute in un antico libro che i Bliss si tramandano di generazione in generazione e custodiscono in un luogo segreto. Quando papà e mamma Bliss sono costretti ad assentarsi per un impegno improrogabile, affidando casa e pasticceria ai quattro figli Ty, Rose, Sage e Leigh. Ma poco dopo la partenza dei genitori, davanti alla pasticceria si ferma una moto guidata da una donna bellissima, che si presenta come zia Lily. Strano, i ragazzi non ricordano nessuna zia con quel nome, eppure la fanno entrare, e succede il disastro. Sarà Rose, la secondogenita undicenne, giudiziosa, ubbidiente, ma anche molto acuta, ad accorgersi che qualcosa non funziona e a trovare un rimedio, ovviamente, magico!

L'autrice:
Kathryn Littlewood, scrittrice e buongustaia, vive a New York, dove ci sono moltissime pasticcerie davvero straordinarie ma non ne ha ancora trovata nessuna magica come la Bliss Bakery.


Titolo: Profumo di cioccolato
(Serie: The Bliss Bakery #1)
Titolo originale: Bliss
Autore: Kathryn Littlewood
Editore: Mondadori
Pagine: 264
Isbn: 9788804616641
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: 30 Aprile 2012

giovedì 26 aprile 2012

Recensione: Io sono Heathcliff di Desy Giuffré


Trama:
Elena Ray è una ragazza ricca e viziata, la sua apparente superficialità nasconde però le tipiche sofferenze adolescenziali. Damian Ludeschi è un affascinante ladro di strada, amante del pericolo e romantico sognatore, incapace di accettare l’abbandono del padre e di assecondare i voleri di uno zio violento e avido di potere. Le loro vite sembrano non avere nulla in comune, se non fosse per un’antica maledizione che lega entrambi alla vecchia tenuta conosciuta con il nome di Wuthering Heights, e ai loro storici proprietari: Catherine Earnshaw e il suo amato Heathcliff. Abbiamo imparato a conoscerli e ad amarli nel classico senza tempo Cime tempestose, che ha fatto palpitare tanti cuori, e ora li ritroviamo come spiriti disposti a tutto, anche ad appropriarsi delle vite dei due giovani protagonisti pur di avere una seconda possibilità di vivere il loro sfortunato e triste amore. Non sarà il destino a decidere per loro, ma il segreto custodito nell’epitaffio di una tomba, che dà vita al sequel fantasy di una delle storie più amate della letteratura inglese: «Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi».

L'autrice:
Desy Giuffré è nata a La Spezia nel 1985. Quando non viene rapita dai  personaggi che ama creare, vive sulla costa ionica della Sicilia. Nel tempo libero riordina i libri della sua sconfinata biblioteca e cura le rose del suo giardino. 
Io sono Heathcliff è il suo romanzo d’esordio. 




Recensione:
Quando ho letto per la prima volta Cime Tempestose non riuscivo ad accettare l'idea che me l'avessero proposto come la storia di un grande amore. So che i grandi amori della letteratura e dell'arte in generale non hanno sempre il loro lieto fine, ma anzi sembrano dover condurre obbligatoriamente il lettore-spettatore verso un tragico epilogo, solo che nel romanzo della Emily c'era qualcosa che non andava. L'amore tra Cathy e Heathcliff era così pieno di disperazione, rabbia, orgoglio e desiderio di vendetta che mi è sembrato di assistere ad una vera e propria tragedia. Non mi è stato concesso un minuto, un rigo o una parola di gioia.
Gelosia, disprezzo e ira si alternano tra quelle pagine tempestose: il lettore ne emerge scosso, rattristato, insoddisfatto. Avrebbe voluto non solo un finale diverso ma uno svolgimento diverso. Avrebbe voluto forse una favola e non un romanzo.
Come sarebbe stato Cime Tempestose se l'amore tra Cathy e Heathcliff avesse trovato il suo giusto spazio e tempo? Sarebbe arrivato fino a noi? O avrebbe perso forza e fascino?
Non ci è dato sapere (a meno che qualche autore contemporaneo non si diletti a raccontarci la storia in modo nuovo) ma abbiamo per ora la possibilità di leggere una storia diversa ma ad essa collegata: quella delle anime dei due amanti che, dopo la morte, tentano di riconciliarsi. Ci ha provato Desy Giuffré con la sua opera d’esordio: Io sono Heathcliff.
Speravo in una travolgente storia d'amore che potesse muoversi tra passato e presente, con parallelismi tra i contemporanei Elena e Damian e gli eterni Cathy e Heathcliff, uniti da un destino comune. In realtà mi sono ritrovata immersa in un romanzo adolescenziale, dai personaggi stereotipati e dallo sviluppo, ahimé, alquanto banale. Qualcuno l'ha addirittura paragonato a Tre metri sopra il cielo: mi sembrava un paragone esagerato e invece mi son ritrovata d'accordo. La storia non coinvolge e non decolla, la protagonista non risulta naturale ma sembra del tutto costruita, finta e il lui di turno non ha abbastanza fascino per reggere il personaggio del duro e misterioso. Per non parlare dei fantasmi di Catherine e Heathcliff, i cui interventi li ho trovati per niente pertinenti alla storia. Se si vuole fare un romanzo con target adolescenziale e ambientarlo in Italia, allora ok per la storia con protagonisti Elena e Damian: potrebbe essere abbastanza superficiale e prevedibile, ma tutto sommato accettabile. Se si vuole scrivere un romanzo che richiami l'ineguagliabile Wuthering Heights, allora che ben vengano i fantasmi dei due protagonisti, ma diamogli la giusta ambientazione e atmosfera, non gettiamoli in pasto ai primi adolescenti di passaggio. L'accoppiata di presente e passato, senza nessun legame apparente, mi è sembrata del tutto forzata.
Non sono riuscita ad assaporare nulla: son passata da noia a incredulità. La storia di Elena e Damian è meno che interessante e gli interventi dei due fantasmi… bé, sono inopportuni. Non c’è rabbia, non c’è odio, non c’è vendetta, non c’è gelosia: con la morte Cathy e Heathcliff son diventati due ragazzi qualunque, che si amano sì, ma non con la stessa forza e intensità con cui li abbiamo conosciuti. Se non ci fosse stato rivelato il loro nome, non li avremmo mai riconosciuti.
Non vi racconterò la trama né vi darò ulteriori particolari: credo che la mia opinione sia fin troppo chiara, a questo punto. Salvo del romanzo l’idea dell’autrice, idea ambiziosa ma originale e apprezzabile, e la sua potenzialità: sono sicura che un romanzo del genere soffre dell’essere un romanzo d’esordio e potrebbe diventare qualcosa di più se ci avesse lavorato su una scrittrice ormai matura. L’autrice non si è ancora fatta le ossa, ma ha la stoffa per proseguire nel suo sogno.


Titolo: Io sono Heathcliff
Autore: Desy Giuffré
Editore: Fazi - Collana Lain
Pagine: 300
Isbn: 9788876250996
Prezzo: €9,90
Valutazione: 2 stelline
Data di pubblicazione: 30 Marzo 2012

mercoledì 25 aprile 2012

Avvistamento: Severina di Rodrigo Rey Rosa

Da uno degli autori ineludibili della letteratura
latinoamericana contemporanea, 
la storia romantica, spiritosa e libresca
 del delirio amoroso
 di un libraio per una
ladra di libri.

Oggi è giorno di avvistamenti. 
Mi aggiro per le librerie on-line e i siti delle case editrici, scovando i titoli perfetti per la lettrice che è in me, quei titoli che la mia libreria non vede l'ora di avere tra i suoi scaffali. 
Avevo già puntato Severina, ma aspettavo di mostrarvelo completo di copertina, ovviamente. 
L'autore, Rodrigo Rey Rosa, ha scritto molti romanzi e raccolte di racconti che in Italia sono già apparsi grazie a diverse case editrici. (Quel che sognò Sebastian e Il tempo concesso, pubblicati da Mondadori; Giungla di pietra, ed. Cargo).
Severina giunge qui da noi grazie alla casa editrice Feltrinelli. Lo troveremo in libreria a partire dal 9 maggio.

Severina 
di Rodrigo Rey Rosa
Trama:
Un giovane libraio aspirante scrittore sorprende una ragazza di singolare bellezza a rubare libri raffinati e andarsene dribblando abilmente la barriera antitaccheggio. Non la ferma, si limita ad annotare i titoli sottratti, sperando che lei torni per una delle letture di poesia che organizza con i suoi soci, tutti ferventi bibliofili. Presto la potenziale nemica diventa la sua ossessione sentimentale: le parla, la segue, la bacia dopo una perquisizione tra gli scaffali, consenziente e carica di valenze erotiche. Nonostante cerchi di ricostruirne la personalità attraverso il catalogo delle sue scelte come lettrice, sulla vita della sfuggente Severina scopre poco: abita in una pensione con quello che sembra l’anziano padre, il quale legge con lei tutti i libri prelevati nelle librerie e paga il conto quando i proprietari lo reclamano. Il libraio si trasferisce nella stessa pensione per starle più vicino, ma invano.
Severina è la storia, che fluttua con freschezza chagalliana, di due passioni intrecciate: l’amore e i libri. Due passioni che colpiscono nel profondo e irrimediabilmente. Grazie all’amore, il libraio-lettore adotta un nuovo e radicale modello di esistenza vissuta completamente attraverso i libri e per loro.  Abbandona la propria identità e solitudine ed entra a far parte della balzana e letteraria stirpe di Otto e Severina, nocchieri di navigazioni lungo le maree e le correnti dei libri. 

L'autore:
Rodrigo Rey Rosa è nato in Guatemala nel 1958. Dopo aver abbandonato gli studi di medicina nel suo paese devastato dalla violenza, ha vissuto a New York e poi a Tangeri, in Marocco. Lì ha conosciuto Paul Bowles, del quale ha tradotto le tre prime opere. È autore di molti romanzi e raccolte di racconti e la sua opera è stata premiata nel 2004 con il Premio Nacional de Literatura de Guatemala Miguel Ángel Asturias.


Dicono dell'autore:
- “Uno scrittore di un’originalità che ci impedisce di trovargli precedenti e modelli, tutto ciò che conosciamo di lui è ugualmente imprescindibile e necessario.
J. A. Masoliver Ródenas, La Vanguardia

- “Rey Rosa opera, certamente, nel sottile: la rapidità, l’esattezza e la concisa bellezza della sua prosa, unite a un senso ellittico della composizione, tornano a segnalarlo come un giovane maestro dell’arte del dire di più con meno.”
Gustavo Guerrero, Letras Libres

- “La prosa di Rey Rosa, densa e precisa, mostra una parentela letteraria con il leggendario Paul Bowles.”
Der Spiegel


Titolo: Severina
Titolo originale: Severina
Autore: Rodrigo Rey Rosa
Traduttore: Danilo Manera
Editore: Feltrinelli - Collana I Narratori
Pagine: 112
Isbn: 9788807018985
Prezzo: €10,00
Data di pubblicazione: 9 Maggio 2012

Avvistamento: Romanzo Rosa di Stefania Bertola

Un libro originale e divertente che ha la freschezza di una rosa.
Anzi, di un rosa.

Finalmente!
Non ho ancora avuto l'occasione nel blog di parlare di Stefania Bertola perché il suo ultimo romanzo - La soavissima discordia dell'amore - risale a prima della nascita di Cuore d'inchiostro e così anche la sua raccolta di racconti, Il primo miracolo di George Harrison.
Il mio incontro coi romanzi di Stefania Bertola è stato casuale: lunghi pomeriggi estivi troppo caldi da trascorrere in spiaggia. Avevo la necessità di affrontarli e sconfiggerli e l'unica arma possibile erano i libri.
Avendo finito la scorta a mia disposizione (...capita anche ai migliori!) cercai qualcosa in giro. All'edicola (non esistevano librerie in quel posto) del paesino dove villeggiavo avevano di attraente solo i suoi romanzi. Per disperazione e per necessità comprai Biscotti e Sospetti. Fui grata a quella donna (la Bertola) per avermi rallegrata, divertita, stupita e intrattenuta con la più piacevole delle storie. Dopo quello mi sono procurata tutti gli altri romanzi e non ne sono mai stata delusa. 
La Bertola è originale, spiazzante, esilarante. 
E io sto qui, anno dopo anno, a sperare che pubblichi di nuovo un romanzo che m'incanti. Non un saggio, non una raccolta. Un romanzo, perché è la forma narrativa che le viene meglio. 
E finalmente la notizia: il 30 aprile uscirà Romanzo Rosa. 
Tra meno di una settimana sarà mio!

Romanzo rosa
di Stefania Bertola

Trama:
Olimpia fa la bibliotecaria, è un'amante del cappuccino al bar, e la vera passione - la passione che tutto travolge - l'ha provata solo per tre giorni, nel 1977. Paola è avvocato, si è lasciata un matrimonio alle spalle e indossa vistosi giubbotti da aviatore. Nicola, invece, è un tipo che non si fa notare: brunetto, sui trenta, è anche carino, ma bisogna guardarlo sette o otto volte per accorgersi di lui. Manuela, poi, ha quarant'anni ed è disoccupata, ma investe i cento euro di un Gratta e Vinci per partecipare al corso in cui tutti questi personaggi s'incrociano: Come scrivere un romanzo rosa in una settimana, che Leonora Forneris, insegnante spinosa e scrittrice di fama, tiene al Circolo dei Lettori. Con la ricetta giusta e i trucchi del mestiere per confezionare, lezione dopo lezione, pagina dopo pagina, giorno per giorno, un Melody di sicuro successo.
Tra passioni di carta e flirt reali, marmellate alle arance amare e misteriose limousine, uomini che amano i cani e donne che amano i gatti, Stefania Bertola ci trasporta con ironia e intelligenza in un universo dalle tinte pastello, creando un romanzo che sa di rosa. In ogni senso.

L'autrice:
Stefania Bertola (Torino 1952) ha pubblicato: Luna di Luxor (Longanesi 1989), Se mi lasci fa male (Sperling & Kupfer 1997, Salani 2007, Tea 2009), Ne parliamo a cena (Salani 1999, Tea 2005), Aspirapolvere di stelle (Salani 2002, Tea 2004 e 2006), Biscotti e sospetti (Salani 2004, Tea 2006), A neve ferma (Salani 2006, Tea 2008), La soavissima discordia dell'amore (Salani 2009).
Per Einaudi ha pubblicato Il primo miracolo di George Harrison (I coralli 2010) e Romanzo rosa (Super ET 2012). È inoltre traduttrice, sceneggiatrice e autrice radiofonica.

Un estratto:

«- Per scrivere un romanzo rosa in una settimana ci vogliono otto giorni, - ha detto la signora Leonora Forneris, posando la borsetta lilla sul tavolo. Poi ci ha guardati come per dire: non voglio sentire risatine, e in effetti nessuno ha ridacchiato, siamo rimasti lí come quindici pesci muti, noi iscritti al laboratorio Come scrivere un romanzo rosa in una settimana (...)
Mentre parla, passa fra noi distribuendo a ciascuno dei fogli. Poi torna al suo posto e sta zitta, mentre noi leggiamo. Non ho mai visto nessuno stare zitto in modo tanto denso. Non si limita a non parlare, è come se emanasse silenzio, voglio dire, normalmente il silenzio è una cosa passiva, l'assenza di parole o suoni, il silenzio di Leonora Forneris, invece è attivo, è sostanzioso, come una schiuma, ecco, sí, è come se da lei uscisse una schiuma di silenzio.
E avvolta in quella schiuma, leggo».


Titolo: Romanzo Rosa
Autore: Stefania Bertola
Editore: Einaudi - Collana SuperET
Pagine: 208
Isbn: 9788806209780
Prezzo: €13,00
Data di pubblicazione: 30 Aprile 2012

martedì 24 aprile 2012

Recensione: Balla, sogna, ama di Sophie Flack

Bunheads

Trama:
Sul palco la sua vita è un sogno. Dietro le quinte, un incubo. È da quando ha nove anni che Hannah Ward si dedica anima e corpo alla danza. E ora, che ne ha solo diciannove, è una delle ballerine più talentuose della prestigiosa Manhattan Ballet di New York. È perfetta, la sua tecnica è impeccabile e quando balla, con le sue flessuose braccia sembra dipingere l’aria. Danzare è la sua vita, il teatro è il suo mondo, diventare prima ballerina il suo sogno. Per realizzarlo ha sacrificato tutto: famiglia, vita privata, tempo libero. Ma quando incontra Jacob, un musicista affascinante e sicuro di sé, che le mostra che esiste una vita diversa e coinvolgente anche lontano dalle luci della ribalta, tutta la sua esistenza crolla. Vuole davvero continuare a combattere e a sopportare sacrifici, diete e competizione? O forse è arrivato il momento di scoprire cosa si nasconde oltre l’elegante sipario rosso? Hannah non sa se sarà capace di rompere la sua gabbia dorata e conquistare una vita normale. Lasciarsi andare infatti è molto difficile. Per riuscirci dovrà aprire il suo cuore e riscoprire quella parte di sé che aveva dimenticato durante la sua ostinata ricerca della perfezione. Anche a costo di perdere tutto.

L'autrice:
Sophie Flack ha cominciato a danzare in tenera età. A 7 anni è entrata a far parte della Boston Ballet School. A 17 è diventata una delle ballerine più importanti del New York City Ballet. Nel 2009 ha lasciato la scuola per raccontare la sua storia in Balla, sogna, ama, il suo primo romanzo: un libro intimo e commovente che rivela cosa vuol dire crescere nella più prestigiosa compagnia del mondo. Sophie Flack è anche una nota pittrice e molti dei suoi lavori sono stati esposti al Lincoln Center. 
Il suo sito internet è www.sophieflack.com

Recensione:
Premetto che non sono una ballerina, non amo ballare, balli e balletti mi annoiano tremendamente, se passano in tv mi affretto a cambiare canale. Non ho nessuna passione per tutù e chignon, per scarpette rosa con la punta, per digiuni e ore di allenamento per poter essere in forma per spettacoli e esibizioni. Insomma, non ho scelto questo libro per una voglia di immedesimazione o per ritrovare un sogno mai realizzato. Ma, a dirla tutta, non l'ho scelto neanche per il titolo, che trovo profondamente imbarazzante. (Ma sì, un tentativo di richiamare il più famoso Mangia, prega, ama: una scelta furba ma non del tutto adatta a questo romanzo).
Mi ha attirata la copertina? Decisamente affascinante, ma non abbastanza da convincermi alla lettura.
E neanche la trama, se devo proprio essere sincera.
L'ho scelto per un motivo ben diverso: mi piace leggere di persone che seguono il loro sogno, qualunque esso sia. Adoro ascoltare storie di chi si sacrifica, si impegna, si mette in gioco per raggiungere il suo obiettivo. Mi fa star bene il pensiero che ci siano persone che sudano e lottano per raggiungere quel sogno, senza arrendersi, continuando a crederci nonostante le difficoltà. Storie del genere, che siano reali o immaginarie, sulla carta o in video, mi rendono ottimista, aumentano la mia fiducia nel mondo e nella vita.
Ecco perché l'ho scelto: avevo bisogno che qualcuno mi raccontasse il suo percorso verso la felicità.
Sophie Flack ci prova nel più semplice dei modi: prende un anno della sua vita, quello dei diciannove anni, e lo trasforma in romanzo, raccontandoci le ansie, le rinunce, gli sforzi, il dolore fisico per perseguire la perfezione sul palco. Ci descrive i sacrifici e gli impegni che una ragazza di quell'età, normalmente, non dovrebbe avere, perché dovrebbe essere troppo impegnata a uscire con gli amici, a studiare, a innamorarsi.
Per Hanna Ward la normalità è fuori questione: il suo obiettivo è uscire dall'anonimato e diventare una ballerina solista (tradotto per noi terrestri: prima ballerina). Conciliare il suo sogno con una vita da adolescente è praticamente impossibile: è necessaria una scelta. O si vive per la danza o per tutto il resto. Non c'è via di mezzo.
Non vi racconterò i tentativi della protagonista di trovare una soluzione a quel dilemma: sono forse la parte migliore, anche se abbastanza prevedibile, di tutto il romanzo.

Ho trovato ciò che cercavo?
Direi di sì, anche se l'autrice ha una scrittura ancora acerba. Tenta di decollare ma non ce la fa e la storia non riesce a prendere quota.
Balla, sogna, ama è una via di mezzo tra un'autobiografia e un romanzo. Vorrebbe acquistare la dignità di romanzo vero e proprio, ma l'autrice non è riuscita a pieno nel suo intento. Situazioni e personaggi avrebbero meritato un maggiore sviluppo e approfondimento, maggiore spazio e spiegazioni adeguate mentre invece sono stati spesso solo abbozzati o descritti superficialmente, o del tutto messi da parte.
Azioni, reazioni, intenzioni e scelte dei personaggi non ricevono la giusta motivazione, ma ci sembrano a tratti vuoti e freddi. Come se l'autrice non fosse riuscita a guardare in maniera obiettiva quell'esperienza di vita, ma stesse cercando ancora oggi di trovare le giuste risposte. C'è qualcosa che manca, e sono sicura che questa indefinibile mancanza sia dovuta al fatto che questo sia il primo romanzo della Flack, una donna che hadedicato la sua vita non certo allo studio e alla scrittura, ma alla danza. Eppure il romanzo mi è piaciuto: nel suo essere incompleto e mancante l'ho trovato vivo, l'ho trovato vero. 

Titolo: Balla, sogna, ama
Titolo originale: Bunheads
Autore: Sophie Flack
Editore: Newton Compton - 
Collana Anagramma
Traduttore: Elena De Giorgi
Pagine: 288
Isbn: 9788854135161
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 29 Marzo 2012

lunedì 23 aprile 2012

Da domani in libreria: Silver di Asia Greenhorn

Quanti di voi hanno già letto il primo volume, edito da Mondadori, dell'autrice che preferisce farsi conoscere con lo pseudonimo di Asia Greenhorn? E' trascorso circa un anno dalla pubblicazione di Winter, quel romanzo dalla cover accattivante, e finalmente è arrivato il momento di Silver.
Winter mi aveva lasciata abbastanza perplessa. Durante la lettura avevo fortemente sperato di non ritrovarmi di fronte il solito precotto per young-adults, eppure era accaduto: romanzo con buone potenzialità ma non sfruttate nel migliore dei modi. Se io fossi una lettrice razionale, ora impedirei a me stessa di desiderare il seguito: se il primo non mi ha entusiasmata, dovrei evitare di tuffarmi nel secondo. Ma visto che, in veste di lettrice, sono tutt'altro che razionale, non posso che cercare il secondo, sperando vivamente che la storia migliori e decolli.

Silver
di Asia Greenhorn



Trama:
Finalmente svelato il segreto che avvolgeva la morte dei suoi genitori, Winter è costretta ad affrontare il risveglio della propria natura e le conseguenze delle proprie azioni. Sangue e Potere hanno reso inscindibile il vincolo che la lega a Rhys. Ma il loro segreto minaccia di distruggere entrambi. Perché il Potere consuma e la sua tentazione è forte, e quando Rhys inizia a cedervi, le ribellioni dei vampiri esplodono incontenibili. Winter è l'unica a poter fermare tutto questo, ma il prezzo che dovrebbe pagare è davvero troppo alto...





L'autrice:
Asia Greenhorn è nata a Londra nel 1980 ma è cresciuta in una piccola cittadina nel nord del Galles, in mezzo ai paesaggi incantati dello Snowdonia National Park. Vive a Milano insieme a Crumb, il suo fedele gatto siamese. Silver è il suo secondo romanzo.



Titolo: Silver
Autore: Asia Greenhorn
Editore: Mondadori - Collana Chrysalide
Pagine: 360
Isbn: 9788834616757
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: 24 Aprile 2012

domenica 22 aprile 2012

Recensione: Patricia Brent, zitella di Herbert G. Jenkins

Patricia Brent, Spinster

Trama:
Una giovane sola e indipendente, un Lord che vuole sposarsi a ogni costo, un gruppo di zitelle ficcanaso per una divertente, romantica commedia divenuta ormai un classico della narrativa inglese. Siamo a Londra, durante la Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un personaggio politico dalle scarse capacità e alloggia alla pensione Galvin, presso la quale risiede una variegata comunità che si ritrova ogni sera a cena attorno allo stesso tavolo. Un giorno, per caso, la ragazza ascolta una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza “non abbia nessuno che la inviti fuori”. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia annuncia di aver ricevuto per l’indomani un invito al ristorante dal suo fidanzato. Nulla di strano, se non fosse che il fidanzato non esiste né si intravede all’orizzonte. Pensando di essersela cavata con una piccola bugia e un pranzetto solitario, il giorno dopo, giunta al ristorante, si rende conto invece di essersi cacciata in un bel pasticcio, quando nota alcuni ospiti della pensione seduti a un tavolo con l’evidente scopo di spiarla. Per paura di essere scoperta, Patricia si avvicina a un giovane ufficiale chiedendogli di aiutarla a tenere il gioco. È così che fa la conoscenza di Lord Peter Bowen, ed è da lì che prende il via una divertente, raffinata e modernissima commedia degli equivoci: il giovane, infatti, non si limita a sostenerla nella messinscena al ristorante ma, con il passare dei giorni, si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti, spassosi malintesi. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo ebbe un tale successo commerciale da essere trasposto in una versione cinematografica, e ha conosciuto una duratura fortuna editoriale che lo vede tuttora ristampato.

L'autore:
Herbert G. Jenkins nacque in Inghilterra nel 1876 e fondò l’omonima casa editrice Herbert Jenkins Ltd. Scrisse numerosi romanzi e saggi. Due suoi romanzi (tra cui Patricia Brent, zitella) e molti suoi racconti sono diventati film. Morì all’età di quarantasette anni a Londra.

Recensione:
Alcuni romanzi appartengono alla specie dei sempreverde: riescono a far fiorire assensi e entusiasmo nei lettori di qualsiasi epoca. E' quanto capita con il romanzo di Herbert Jenkins, pubblicato nel 1918 ma leggibile ad un secolo di distanza provando lo stesso gusto che avranno provato lettori e lettrici dell'epoca e riuscendo a vivere la spensieratezza con cui fu scritto, nonostante il periodo storico non fosse certo dei più allegri e felici. 
Se date uno sguardo alla trama, non vi sarà alcun bisogno da parte mia di riassumere alcunché: dice tutto quello che serve per attirarvi alla lettura o, chissà, magari allontanarvene. Forse la trama rivela fin troppo: scoprire quel che accade senza aver letto nessuna anticipazione riesce a soddisfare maggiormente le nostre attese. Bastano pochissime pagine, cinque o sei, per comprendere l'atmosfera che si respira e la freschezza della storia. E bastano quelle stesse pochissime pagine per rendersi conto che quel romanzo ci regalerà qualche ora di svago e di divertimento nella maniera più genuina. 
Patricia Brent è una ragazza di 24 anni, ormai troppo vecchia - secondo l'opinione degli ospiti del pensionato presso cui anche lei vive - per riuscire a trovare un uomo da sposare. A 24 anni se non si è fidanzati si ha il destino - da zitella - segnato. La ragazza non ci sta: non le interessano l'amore o il matrimonio, non è alla ricerca dell'uomo della sua vita. Ma desidera comunque che gli altri non la considerino ormai fuori dai giochi. Non le sta bene essere al centro dei pettegolezzi - seppur forse fondati - su di lei, non è d'accordo sul fatto che a 24 anni si è ormai zitelle. 
A tali chiacchiere si potrebbe reagire in diversi modi: 
- ignorarle, se si ha abbastanza fiducia in se stesse;
- decidere di dare una svolta alla propria vita, iniziando a uscire maggiormente, dandosi la possibilità di frequentare degli uomini; 
- affrontare i pettegolezzi direttamente, invitando educatamente le persone coinvolte a smetterla. 
Ecco, Patricia sceglie la strada meno immaginabile e più difficile: inventare l'esistenza di un fidanzato, simulando appuntamenti, cene, magari regali. La sua soluzione è la più complicata da realizzare e da portare avanti, ma sarà l'unica soluzione che la porterà a dare una svolta alla sua vita. 
Si tratta di una commedia brillante che vedrei con piacere sullo schermo, se riuscissi a trovare la versione cinematografica che è stata realizzata. Personaggi simpatici, ficcanaso, genuini: il romanzo si regge benissimo sulla spontaneità degli attori, ...ops! dei personaggi, in scena. Jenkins ha regalato delle ore davvero piacevoli in un periodo abbastanza difficile - siamo nella prima Guerra mondiale - descrivendo una quotidianità in maniera fresca e leggera. Romanzi del genere son sempre ben accetti. 


Titolo: Patricia Brent, Zitella
Titolo originale: Patricia Brent, Spinster
Autore: Herbert G. Jenkins
Editore: Elliot  - Collana Raggi Rosa
Traduttore: Federica Alessandri
Pagine: 256
Isbn: 9788861922686
Prezzo: €15,00
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 28 Marzo 2012

Avvistamento: Q una storia d'amore di Evan Mandery

Non è stato facile reperire immediatamente informazioni riguardo a questa pubblicazione Neri Pozza.
Il romanzo dovrebbe uscire tra meno di una settimana e nel web non se ne è ancora parlato, non è stato pubblicizzato, la stessa casa editrice resta silenziosa al riguardo. Ma io non riesco ad attendere oltre. Sto aspettando la pubblicazione italiana di Q: A novel da fin troppo tempo e ho voglia di mostrare anche a voi questo particolare romanzo.
Prima ancora di leggere la trama, mi son fatta conquistare dal titolo (originale).
Una sola lettera: Q. Praticamente niente. Mi ha così incuriosita che ho capito che dovevo assolutamente conoscere la storia di quella Q. Leggere la trama non aiuta a placare la mia curiosità: mi confonde e mi spiazza.
Insomma, mancano pochissimi giorni e non vedo l'ora di poter comprare Q!
A metà novembre 2011 girava voce che la Columbia Pictures avesse acquistato i diritti per l'adattamento cinematografico del romanzo, affidandone la regia a David Gordon Green (regista di Strafumati e Your Highness). Pareva che le riprese dovessero iniziare verso la metà del 2012 ma finora non si hanno altre notizie in merito. 
Una storia d'amore
di Evan Mandery

Trama:
Un giovane scrittore è perdutamente innamorato di Quentina Elizabeth Deveril, detta Q. Q è bellissima, dolcissima, adorabile e, per quanto dotata di un padre arrogante e insopportabile, il matrimonio è vicino e non vi sono ostacoli di sorta alla realizzazione dell'amore perfetto. Tuttavia, poco prima delle nozze, il giovane scrittore riceve una misteriosa lettera che gli chiede di riservare un tavolo per due in un costoso ristorante di Manhattan. Stupito e incuriosito, obbedisce e, giunto all'appuntamento, si trova di fronte un uomo che si presenta come il suo futuro «Sé», il suo «lo» del domani: un sessantenne triste e ingrigito che gli assomiglia in una maniera notevole e che gli intima di non sposare il grande amore della sua vita, la meravigliosa Q Il motivo? Lui e Q sono ignari portatori di una malattia genetica; i figli che nascerebbero dalla loro unione sarebbero destinati alla morte e il matrimonio a un conseguente naufragio. Lo scrittore scaccia subito dalla mente quel bizzarro incontro e quell'altrettanto bizzarro, e crudele, consiglio, frutto probabile di una burla. Col trascorrere del tempo, però, le parole del sessantenne si insinuano tra i suoi pensieri come un'ossessione ineliminabile. Risultato? Compie quello che mai avrebbe pensato: abbandona la fidanzata. Da quel momento in poi la sua vita cambia completamente direzione, non una ma dieci, cento volte. Altri suoi futuri «Sé», infatti, si susseguono al suo cospetto, convincendolo a sposare un'altra donna, poi a divorziare, a iscriversi alla facoltà di giurisprudenza, poi ad abbandonarla, a viaggiare, a praticare un certo sport e poi a smettere, a mettersi a suonare la chitarra, poi il violoncello, a leggere Proust, ad abbracciare il buddhismo, a studiare l'opera, a eliminare il glutine dalla sua dieta... Tra tutti questi pirotecnici eventi, una sola cosa rimane costante nella personalità dello scrittore: il suo amore per l'indimenticata Q.

L'autore:
Evan Mandery è nato nel 1967 a Brooklyn, New York, dove ha vissuto fino all'età di dodici anni. Ha trascorso il resto della sua infanzia a East Meadow, Long Island. Egli è l'autore di tre romanzi (Dreaming of Gwen Stefani, First Contact - Or it's later Thank You Think, Q: A Novel ) e due opere di non-fiction. Insegna alla City University di New York, è un appassionato giocatore di poker e golf. Vive a Forest Hill, New York, con la moglie e i tre figli.
Sito dell'autore: http://evanmandery.com/


Titolo: Q: Una storia d'amore
Titolo originale: Q: A Novel
Autore: Evan Mandery
Traduttore: S. Fefè
Editore: Neri Pozza
Pagine: 368
Isbn: 9788854505438
Prezzo: €18,00
Data di pubblicazione: 26 Aprile 2012


Uno sguardo alla cover americana e inglese:


sabato 21 aprile 2012

Recensione: Divergent di Veronica Roth

Divergent



Trama:
La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in 5 fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della Scelta, che cade allo scoccare del 16° compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino. Nella fase iniziale altamente competitiva, la protagonista rinominando se stessa (Tris), lotta per determinare chi sono realmente i suoi amici, interrogandosi se la sua  storia d'amore possa adattarsi alla vita che ha scelto. Catapultata in un mondo duro e violento Beatrice scoprirà le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto... Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è una divergent. Una diversa.

L'autrice
Veronica Roth  si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University e ha esordito giovanissima proprio con Divergent, scritto rubando il tempo agli esami: ora ha 22 anni, vive vicino a Chicago e fa la scrittrice a tempo pieno. Divergent è il suo romanzo d’esordio: uscito negli Stati Uniti a maggio 2011, è restato nella top ten dei libri più venduti per tre mesi consecutivi.

Recensione:
Cosa mi aspetto da un distopico?
Che mi proponga un'immagine di una società diversa, distorta, all'apparenza perfetta e nella pratica impossibile da accettare. Mi aspetto che questa società venga descritta nei minimi particolari, tali da farmela immaginare e temere. Mi aspetto che i personaggi che si muovono nel romanzo sappiano gestirla in maniera perfetta fino a quando non scopriranno l'errore presente in essa.
Penserete che aspetto che mi venga presentato uno stereotipo.
Un romanzo distopico per definizione ha bisogno di certi elementi. Ma ogni romanzo distopico saprà puntare non solo sulla creazione di società diverse con diverse ambientazioni e dinamiche ma soprattutto sulla presenza di diversi temi, valori e ideali da affrontare. Nutro sempre alte aspettative verso la distopia: può portare il lettore a riflettere, a interrogarsi, a fare delle scelte.
Cosa non mi aspetto?
Semplice: che diventi il solito romanzetto young-adult scritto per far ingannare il tempo a teen-agers in cerca di emozioni e storie d'amore.
Questa premessa è necessaria perché alcuni romanzi appartenenti a questo genere mi hanno del tutto delusa (vedi Delirium): non hanno saputo approfittare dell'idea cadendo in ovvie e prevedibili banalità.
Divergent è riuscito lì dove altri romanzi hanno fallito?
Se inizialmente la storia mi stava trovando indifferente e mi stava lasciando annoiata, fortunatamente ad un certo punto si è del tutto ripresa e mi ha appassionata e tenuta incollata fino alla fine. Divergent si è meritato le 4 stelline, che però necessitano di una conferma che si avrà solo col secondo volume. Solo allora mi renderò conto se l'autrice ha saputo essere coerente e portare avanti un racconto originale, o se si sarà fatta tentare anche lei dalla facile strada delle scelte di comodo.
Sì, perché per quanto questo primo volume consti di quasi cinquecento pagine, non accade granché. E' una sorta di preparazione a ciò che verrà ed è là, nel seguito, che ci sarà la vera prova. Qui assistiamo alla presentazione della società, una Chicago basata sulla divisione in cinque fazioni: gli Intrepidi (consacrati al coraggio), i Candidi (alla sincerità), gli Abneganti (all'altruismo), gli Eruditi (alla sapienza) e i Pacifici (alla concordia). Ogni fazione si dedica al mantenimento della virtù cui è consacrata. Grazie a tale distinzione la società sembra essere rodata per funzionare perfettamente, permettendo soprattutto la convivenza nello stesso luogo di persone appartenenti a fazioni diverse.
Ma è davvero possibile dividere le persone per virtù? Può un coraggioso essere anche altruista, o altrettanto erudito? Cosa succede se non ci si sente portati verso nessuna virtù in particolare, ma verso più di una?
La risposta c'è, e non accettabile. Si è Divergenti. E i Divergenti non sono assolutamente visti di buon occhio perché non porterebbero altro che rovina, rompendo il delicato ma stabile equilibrio creato con la formazione delle fazioni.
Mi piace raccontarvi solo questo aspetto della storia e non soffermarmi sulla protagonista, sulle amicizie che stringerà, sui nemici che incontrerà e soprattutto sull'amore che troverà. Questi ultimi elementi, per quanto indispensabili per lo sviluppo della storia, rappresentano sicuramente l'aspetto meno distopico e più naturale dell'essere umano (in qualunque società si viva, l'uomo è sempre alla ricerca di affetto, sicurezza e protezione  ed è pronto a lottare contro chi rappresenta una minaccia a tutto ciò), quell'aspetto cioè presente in qualsiasi romanzo. Preferisco pertanto fermarmi all'idea principale, abbastanza originale, e alle riflessioni che questa può indurre: una società strutturata in tal modo che speranze di vita ha? Provate a immaginare una risposta e confrontatela poi con la lettura del romanzo.
Mi sento di consigliarlo non solo a chi è amante del genere, ma anche a tutti coloro che in una storia cercano  azione, ribellione, difesa dei valori, amore. Lo consiglio a chi ha voglia di farsi mettere alla prova, leggendo non in maniera superficiale ma immedesimandosi e raccogliendo le provocazioni che si incontrano nella lettura.
... pensandoci meglio, mi sa che lo consiglio a tutti!


Titolo: Divergent
(Serie Divergent #1)
Titolo originale: Divergent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Traduttore: Roberta Verde
Pagine: 480
Isbn: 9788841871423
Prezzo: €16,90
Valutazione: 4 stelline
Data di pubblicazione: 22 Marzo 2012

Recensione: Lo specchio delle fate di Jenna Black

Glimmerglass

Trama:
Dana Hathaway non lo sa ancora, ma sta per cacciarsi davvero nei guai. Quando sua madre si presenta al saggio di fine anno ubriaca, la ragazza capisce di averne abbastanza: è giunto il momento di prendere un volo che dagli Stati Uniti la porterà fino alla lontana Inghilterra. È diretta verso la mitica città di Avalon, l’unico posto sulla terra in cui il mondo umano e quello delle fate entrano in contatto e dove vive il suo misterioso padre. Ad Avalon però, il viaggio comincia ad andare storto e Dana si trova invischiata in un gioco molto pericoloso: qualcuno sta cercando senza dubbio di farle del male. Ma soprattutto, sembra che tutti vogliano qualcosa da lei: sua zia Grace, Ethan, un affascinante ragazzo dotato di straordinari poteri, e Kimber, sua sorella. Ma cosa, esattamente? Persino suo padre pare intenzionato a tenerla all’oscuro di tutto quello che le sta accadendo… Intrappolata tra due mondi, coinvolta in oscure trame di potere, la ragazza non sa più di chi può fidarsi, ma ha capito bene che la sua vita non potrà più tornare quella di una volta.

L'autrice:
Jenna Black è laureata alla Duke University in Antropologia. Vive a Pittsboro, nel North Carolina, dove scrive a tempo pieno romanzi di genere paranormale e urban fantasy. Lo specchio delle fate è il primo capitolo di una trilogia. Il suo sito è http://jennablack.com/


Recensione:
Dalle recensioni (anche se poche) che ci sono in giro su questo romanzo, mi rendo conto che la mia è una voce fuori dal coro. Chiunque abbia letto finora il libro è entusiasta della lettura, della storia, elargisce complimenti a destra e a manca e mi fa sorgere il dubbio di essermi persa qualche pezzo. 
Sì, perché a me Lo specchio delle fate non solo non è piaciuto, ma mi ha anche terribilmente annoiata. 
Devo ammettere che tra tutti i personaggi sovrannaturali che possiamo facilmente trovare oggi negli young-adults ho scoperto di avere una sorta di odio (esagero, come sempre!) verso le fate. Datemi lupi, draghi, streghe, vampiri (sì, perfino loro!!!) ma non le fate, pietà.
Perché allora ho letto questo romanzo che mi avrebbe dovuto allontanare al solo leggerne il titolo? 
Chissà: per potermi ricredere? Forse.  Per dare loro - alle fate - un'ulteriore possibilità? Difficile. Per potermi lamentare un po' qui con voi?? Probabile. 
Eccoci qui a seguire la storia di Dana, adolescente americana da sempre vissuta con la sola madre ubriacona, senza aver mai conosciuto il padre, un fae. Avendone avuto abbastanza delle umiliazioni causate dai comportamenti della mamma, la ragazza decide di andare a conoscere il padre. Parte così verso Avalon, in Inghilterra. Il suo arrivo non sarà accolto immediatamente con piacere. E' in atto una sorta di guerra per la corsa al potere in cui sono coinvolti in prima persona sia il padre che la zia di Dana. La ragazza rappresenterà un fattore determinante per raggiungere quel potere. Tra rapimenti, fughe, attacchi di mostri e bei ragazzi (soprattutto questi ultimi) la permanenza di Dana ad Avalon non riesce a trovare l'equilibrio che sperava finalmente di avere. Non sarà più libera di prendere le sue decisioni e si ritroverà a vivere una vita diversa da quel che pensava. 
Una storia che definisco normale perché non presenta nessun fattore di originalità (fattore determinante per distinguere uno young adult da un altro, di questi tempi). I clichés ci sono tutti: la solita ragazzina che non riesce ad ambientarsi ovunque vada; un solo genitore all'attivo; il genitore mancante è colui che può rivelare la vera natura della protagonista; c'è il ragazzo bello ma all'apparenza cattivo (a dire il vero sembra esserci una confusione di ragazzi, visto che Dana sembra sciogliersi all'apparire di ogni essere di sesso maschile); c'è l'altro che sembra cattivo ma in realtà è buono; e c'è lo scontro tra quelle che potrebbero essere definite le forze del bene e quelle del male. Finale aperto, perché, per rispettare il cliché anche qui, si tratta di una trilogia. 
Ormai abituata a questo tipo di letture, e al rispetto di tutti gli stereotipi, quando leggo cerco quegli elementi che possano rendere il romanzo diverso, originale e quindi vincente nei confronti degli altri romanzi fotocopia. Qui non ho trovato nulla che potesse distinguerlo e salvarlo, se non qualche frase sconnessa e qualche errore di traduzione che mi ha mandata in maggiore confusione...
Conclusione?
Lettura sotto tono, noiosa quel tanto che basta da lasciarmi con la consapevolezza di aver perso tempo. 
Peccato. 



Titolo: Lo Specchio delle Fate 
(Serie Faeriewalker #1)
Titolo originale: Glimmerglass
Autore: Jenna Black
Editore: Newton Compton - Collana Vertigo
Traduttore: Cristina Baccarini
Pagine: 288
Isbn: 9788854137202
Prezzo: €9,90
Valutazione: 1e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 12 Aprile 2012

venerdì 20 aprile 2012

Recensione: Un uso qualunque di te di Sara Rattaro


Trama:
È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola, madre e moglie inquieta e distratta, riceve una telefonata. È il marito che le dice di correre subito in ospedale. Ma Viola non è nel suo letto. Comincia a rivestirsi in fretta e, tra un reggicalze che non si chiude e le décolleté lasciate chissà dove, cerca di richiamare Carlo per sapere in quale ospedale andare e che cosa sia successo. E così sullo scolorare della notte, mentre i semafori si fanno sempre meno luminosi e i contorni delle strade diventano più netti, Viola arriva dove avrebbe dovuto essere da ore. Quella che ci racconta senza prendere mai fiato è una vita fatta di menzogne, passione, tradimenti, amore, sensi di colpa e rimpianti. Ma adesso non è possibile mentire, il terrore e la verità la aspettano in quella stanza d’ospedale dove le sue bugie non la potranno più aiutare.

L'autrice:
Sara Rattaro è nata nel 1975 a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.

Recensione:
Come si fa a parlare di una storia che ci è entrata dentro, ci ha scossi, ci ha investiti come una macchina in corsa?
Ho letto Un uso qualunque di te più o meno un mese fa e fino ad ora non sono riuscita a trovare le giuste parole per raccontarvi le mie sensazioni, le mie considerazioni, la mia esperienza con questo romanzo. 
E' stato un incontro travolgente, uno di quei casi in cui non si ha tanta voglia di parlarne per descriverlo o analizzarlo: semplicemente si ha voglia di ricordarlo e consigliarlo, possibilmente a lettori non troppo sensibili, perché rischierebbero di finire inesorabilmente in un mare di lacrime. 
Ma non preoccupatevi: non è una di quelle storie furbe che fa leva sui buoni sentimenti per commuovere i lettori dalla lacrima facile, in cerca di buonismo e sentimentalismo, né è una storia in cui si arriva a leggere un lieto con gli occhi ormai appannati.
Niente di tutto ciò. Un uso qualunque di te è un romanzo duro, difficile da digerire, poetico. 
Si tratta di una di quelle storie che non ci fa piacere sentire, ma nel momento in cui ce ne ritroviamo coinvolti non possiamo fare a meno di pensare che meriti non solo di essere raccontata, ma di essere ascoltata, letta e vissuta da quante più persone possibili. 
Perché ciò che rappresenta Viola, la protagonista, racchiude tutte le debolezze, gli errori, le scelte sbagliate di un essere umano. Carlo diventa per noi la soluzione a quegli sbagli, il modo giusto per affrontare la vita, la possibilità di riscatto e Luce - nome stupendo - diventa la strada per arrivare a vivere grazie all'amore. O forse a morire per amore. 
Sara Rattaro riesce a trasformare in poesia una storia di tradimenti, presentandoci una protagonista per cui fin dall'inizio non riusciamo a provare nessuna simpatia né empatia, ma verso la quale, alla fine, saremo riconoscenti per la sua scelta coraggiosa. 
Non riesco a trovare altre parole. Ci sono dei romanzi che non ce ne lasciano tante, perché le hanno già dette tutte loro e quelle dei recensori diventano in qualche modo superflue. Lascio direttamente alla Rattaro la possibilità di convincervi attraverso le sue stupende pagine. 

Su 10 righe dai libri i primi capitoli:
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Titolo: Un Uso Qualunque di Te
Autore: Sara Rattaro
Editore: Giunti A
Pagine: 208
Isbn: 9788809771338
Prezzo: €12,00
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 14 Marzo 2012

martedì 17 aprile 2012

Avvistamento: Evelyn Starr - La Regina dei Senzastelle di Luca Azzolini e Francesco Falconi

A fine ottobre 2011 usciva il primo volume dell'accoppiata Falconi-Azzolini: Evelyn Starr - Il Diario delle due lune (trovate la mia recensione QUI). 
Un romanzo per i più giovani ma con la sua bella dose di magia e allegria che è riuscita a coinvolgere anche i più grandi. La storia, a parte qualche passaggio e un personaggio, mi era piaciuta e mi ero ripromessa di leggerne anche il seguito. Non immaginavo che dopo soli sei mesi fosse già finito e pubblicato. Ci aspetta il 30 aprile in libreria Evelyn Starr La Regina dei Senzastelle. Per chi ancora non avesse letto il primo, consiglio di procurarvelo!

Trama:
Natale è alle porte, e Ithil Runa è coperta di neve. La vita di Evelyn sembra tornata alla normalità, ma al di là dell’Arco d’Avorio oscure forze tramano nell’ombra: si prepara il ritorno di Murigen, la perfida Regina dei Senzastelle.  Il 21 dicembre, nella notte più lunga dell’anno, il Patto d’Argento si farà più debole e Murigen potrà oltrepassare il Varco.
Per impedirlo, Evelyn dovrà tornare nel mondo parallelo del Mullagh Maat, questa volta però completamente da sola: per ritrovare il Gioiello della Luce si troverà a combattere addirittura contro l’amato Zak, che è in realtà il figlio di Murigen, quindi Principe dei Senzastelle…


Autori:
Luca Azzolini (Ostiglia, 1983) è laureato in Beni Culturali (2006) e Storia dell’Arte (2009). Ha pubblicato il romanzo Il Fuoco della Fenice (2009) e curato l’antologiaSanctuary. È redattore di “Fantasy Magazine”, per cui cura la sezione Racconti.
Francesco Falconi, ingegnere e scrittore, è nato a Grosseto e vive a Roma. Ha pubblicato diversi romanzi e saghe fantasy, tra cui Estasia (Curcio), Prodigium (Asengard), Gothica (Edizioni Ambiente), Nemesis (Castelvecchi).

Titolo: Evelyn Starr
La regina dei senzastelle
Autore: Luca Azzolini e Francesco Falconi
Editore: Piemme - Battello a Vapore
Pagine: 320
Isbn: 9788856617511
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: 30 Aprile 2012