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mercoledì 14 marzo 2012

Recensione: Amber di Kathleen Winsor

Forever Amber

Trama:
Nel 1944 un romanzo, ambientato esattamente tre secoli prima, precisamente nell’Inghilterra del 1644, scosse la società americana. Il romanzo fu vietato in 14 stati americani per i suoi numerosi riferimenti a rapporti sessuali, gravidanze illegittime, aborti ecc. Nella forma di un romanzo storico, camuffato da romanzo d’appendice, camuffato a sua volta da romance, si raccontava la storia di un’eroina, Amber St Clare, orfana abbandonata di nobili natali, che non esita a usare la sua bellezza e il suo fascino per farsi largo in un mondo a lei estraneo. Quello che infastidiva soprattutto i puritani giudici americani degli anni Quaranta, e la Chiesa cattolica che la bollò di indecenza, era che Amber St Clare rompeva gli schemi dell’eroina dei romanzi d’appendice, in trepida attesa del principe azzurro, per delineare l’inaspettato ritratto di una donna intraprendente, spregiudicata che non esita a fare libero uso della sua sessualità e, soprattutto, della sua astuzia per raggiungere i suoi scopi. Che cosa è, infatti, una donna che, nell’Inghilterra del Seicento in cui infuria la guerra civile, viene abbandonata appena neonata e adottata da una famiglia di contadini; a sedici anni rifiuta di sposare un contadino e fugge a Londra dopo aver conosciuto in una locanda Bruce Carlton, un militare di nobili origini di cui si innamora e dal quale ha un figlio; finisce in carcere, dove incontra il bandito Black Jack che la prende sotto la sua protezione e le insegna a rubare; diviene l’amante di un ufficiale che la fa assumere come attrice da una compagnia teatrale, dove alcuni nobili e persino Re Carlo II rimangono affascinati dalla sua bellezza; sposa Radcliffe, un nobile che le offre finalmente la posizione cui lei aspira; rimane vedova e diventa l’amante del re; vive a corte insieme al bambino, il figlio suo e di Bruce; viene scacciata dal re e decide di seguire Bruce Carlton in America, terra di avventura e di nuovi orizzonti? Che cosa è una donna simile se non il frutto di un’immaginazione femminile sovversiva per la sua epoca, la prima rappresentazione nel Novecento della donna ribelle al suo destino di madre e sposa devota?

L'autrice:
Kathleen Winsor (1919 -2003) è vissuta in California, laureandosi a Berkley e lavorando per alcuni anni come giornalista. Appassionata studiosa del periodo della Restaurazione inglese, ambientò in quest’epoca il suo bestseller, Amber, uscito nel 1944 e da allora un costante successo in tutto il mondo. Divenuta celebre come una diva di Hollywood, dopo la pubblicazione di Amber la sua vita prese una piega mondana e turbolenta: si sposò quattro volte, tra cui una con il famoso clarinettista jazz Artie Shaw. Pubblicò altri libri, senza però mai eguagliare il successo del suo primo romanzo, caposaldo del genere storico sentimentale.

Recensione:
Non è facile riuscire a riordinare i mille pensieri che affollano la testa dopo aver portato a termine una lettura di quasi novecento pagine. Un romanzo così voluminoso porta con sé col suo procedere riflessioni, considerazioni e opinioni sempre nuove, al punto che una volta arrivati alla fine ci vuole un po' di tempo per riuscire a raccoglierle tutte. 
Ecco perché, dopo aver finito Amber da più di un mese, mi sono presa il tempo giusto per elaborare ciò che avevo letto, e poterne parlare poi con voi. 
Amber appartiene alla categoria dei romanzi che spaventano a prima vista. Si presenta come un bel mattone, pesante e temibile. Uno di quei mattoni di fronte ai quali il lettore penserà: lo leggerò quando avrò un po' più di tempo. Ecco, questo è un errore. E' un falso mattone: la lettura è così scorrevole che nel giro di pochi giorni la si porterà a termine senza intoppi e senza rallentamenti, solo con qualche slogatura di polso per il peso che si è dovuto sostenere. 
...mi sto perdendo in chiacchiere, scusatemi!
Credo che Amber possa e debba esser letto sotto diversi piani. 
Innanzitutto calandolo nel periodo in cui fu pubblicato: siamo nella prima metà del '900, le donne iniziano a rivendicare i propri diritti e la propria indipendenza, le scrittrici fanno fare alle loro eroine tutto ciò che una donna dovrebbe fare e/o essere. E' il periodo della capricciosa, orgogliosa, viziata, unica Rossella O'Hara, che col suo carattere e con la sua forza rivoluzionerà l'America; la Francia sarà colpita dalla bella e avventurosa Angelica la marchesa degli Angeli, dei coniugi Golon; Amber sarà la risposta inglese (come ambientazione del romanzo, non come luogo di nascita) di Kathleen Winsor. 
Amber: indipendente, spregiudicata, arrivista, approfittatrice, innamorata. 
Calata nel periodo in cui fu pubblicato il romanzo, Amber rappresenta la possibilità delle donne di arrivare là dove gli uomini mai avrebbero ritenuto possibile. Amber è il riscatto della donna attraverso l'astuzia, la bellezza, l'ingegno. Una donna viva, che non si arrende, che ottiene sempre ciò che vuole. Osservata da questo punto di vista, si comprende la necessità in quell'epoca di aver dato vita a una donna così forte e così risoluta. 
Leggendo questa storia oggi, Amber risulta molto più debole e a tratti irritante di quanto si vorrebbe. 
Innanzitutto: non è simpatica al lettore. Le sue scelte sono costantemente dettate dall'opportunismo e dalla rincorsa al potere, al titolo nobiliare. Amber è una donna senza scrupoli, senza valori, pronta a vendere tutto e tutti pur di arrivare al proprio scopo, quasi mai onesto. Una donna senza orgoglio, con una sola debolezza: amare da sempre e per sempre un uomo che non la vuole e non la vorrà. Ma non sarà certo l'amore a impedirle di sposarsi più volte, per approfittare di varie situazioni. La sua vita si svolge nell'Inghilterra seicentesca e se quella di Amber è una figura inventata, sarà affiancata da personaggi realmente esistiti, quale re Carlo e la sua corte.
Per tutta la prima metà del volume, la storia della nostra protagonista sembra non intrecciarsi mai con quella della corte. I capitoli procedono paralleli senza mai incontrarsi, al punto che ci si chiede il motivo per cui si sta dando tanto spazio a due storie così diverse. Quando poi, finalmente, la storia inizia ad avere punti di intersezione, per poi diventare quasi una sola verso la fine, al lettore sembra quasi troppo tardi: si ha l'impressione di una forzatura nell'unire due storie che potevano procedere tranquillamente separate. 
Ricapitolando: protagonista odiosa, storia che zoppica lì dove si cerca di unire i due binari, volumone troppo pesante. 
Mi rendo conto che la mia valutazione potrebbe sembrare negativa. Ecco, non lo è, per nulla. 
Ok, Amber è detestabile ma leggere le sue avventure è piacevole, a volte uno spasso. Non ci si annoia mai, c'è sempre un buon ritmo, la storia presenta tanti sviluppi diversi e il lettore si ritrova a seguirla con passione. 
La Winsor è una brava storyteller: racconta, racconta e non stanca mai nessuno di noi, che stiamo lì a volerne sempre più. Non sarà stata in grado di creare una nuova Rossella (unica e inimitabile) ma ha dato vita ad un personaggio che difficilmente verrà dimenticato. 
Leggete e ve ne renderete conto.

Titolo: Amber
Titolo originale: Forever Amber
Autore: Kathleen Winsor
Editore: Beat Edizioni
Traduttore: Luciana Agnoli Zucchini
Pagine: 880
Isbn: 9788865590645
Prezzo: €14,90
Valutazione: 3 e1/2 stelline