I Gillespie
di Jane Harris
Nella primavera del 1888, in seguito al decesso della zia da lei amorevolmente accudita, Harriet Baxter decide di lasciare Londra e viaggiare alla volta di Glasgow. Trentacinque anni, nubile, una piccola rendita annua cui attingere, l'intraprendenza necessaria a sfidare i pregiudizi dell'epoca nei confronti delle donne sole in viaggio, Harriet arriva nella seconda città dell'Impero nell'anno in cui, in occasione dell'Esposizione Internazionale, la vita artistica e culturale della città è animata dagli osannati artisti di Edimburgo e dai protagonisti della «nuova scuola» scozzese, il celebre sodalizio di pittori noto come «i ragazzi di Glasgow».
Non sono, però, i padiglioni dove si celebra il grandioso spettacolo dell'Esposizione, né le numerose serate mondane che ne rallegrano gli eventi, ma le strade di Glasgow, con il loro giocoso andirivieni di cappelli e parasoli e i loro marciapiedi così pullulanti di forestieri, a offrire a Harriet Baxter l'opportunità della sua vita, la svolta che ne determina il destino.
Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Un appartamento di gente non povera, ma di certo non navigante nell'oro a giudicare dall'incerata sul tavolo lisa in più punti e da tazzine e piattini sbreccati. Un appartamento in cui si aggirano Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa che impartisce ordini puntualmente inevasi; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata sull'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie, le ristrettezze economiche e una irrisolta vocazione artistica; le due bambine, la piccola, deliziosa, timida Rose e Sybil dallo sguardo freddo e inflessibile; e, infine, nelle rare occasioni in cui osa mettere il naso fuori dal suo studio-soffitta, il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare.
L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione, che si muta poi in una missione e, infine, in una vera e propria ossessione, di dover salvare Ned Gillespie. Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia che minaccia di soffocare il suo talento.
Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.
L'autrice:
Jane Harris è nata a Belfast. I suoi racconti sono apparsi in numerose antologie e riviste. Autrice di cortometraggi premiati nei maggiori concorsi cinematografici internazionali, nel 2000 ha ricevuto il Writer's Award dell'Arts Council of England. Vive a Londra con il marito Tom. Con Neri Pozza ha pubblicato il suo romanzo d'esordio Le osservazioni.
Hanno detto del romanzo:
- «Un romanzo stupendo con un'eroina che ammalia e sorprende».
Tracy Chevalier
- Il nuovo, acclamato romanzo dell'autrice delle Osservazioni, una magnifica opera sul «lato oscuro della vita vittoriana»
Financial Times
- «Dopo Le osservazioni, Jane Harris ha scritto un'altra opera in stile vittoriano, ricca di eventi e con una narrazione che corre come un treno ad alta velocità e fa venire la pelle d'oca».
Catherine Taylor, The Telegraph
- «L'incipit dell'intelligente secondo romanzo di Jane Harris non fa presagire quanto la storia si tinga di nero in seguito. E come emerga dal profondo, come una sfumatura leggera, una nota impetuosa e inquietante».
Carol Birch, The Independent
- «Come in un film di Hitchcock, ogni dettaglio qui ha una sua ragione».
Daisy Goodwin, The Sunday Times
- «Sarebbe sbagliato svelare troppo della trama dei Gillespie. Basterà dire che si tratta di una narrazione avvincente, immensamente godibile e ricca di suspense».
Daisy Goodwin, The Times
- «La Glasgow del 1888 era una città culturalmente molto ricca. Ospitò l'Esposizione Internazionale e fu la casa degli influenti Glasgow Boys, gruppo di artisti ai quali Jane Harris aggiunge una figura fittizia: il carismatico Ned Gillespie, artista ambizioso ma povero, padre di famiglia affettuoso e oggetto ignaro dell'affetto della protagonista narrante del romanzo, Harriet Baxter.
Un romanzo costruito abilmente, che parla di arte e in cui nulla è come sembra».
Allison Kelly, The Times Literary Supplement
Titolo: I Gillespie
L'autrice:
Laura Kasischke
- «Bonnie Jo Campbell ci racconta i gesti, i pensieri e i sentimenti di Margo con una precisione ammaliante: lo sparo di un fucile, il dolore di un muscolo che rema contro corrente, il peso di un uomo sul suo corpo di ragazza... Un romanzo magnifico, destinato a provocare ed estasiare il lettore».
Booklist
- «Mark Twain possiede i fiumi d'America, e gli scrittori che si avventurano in quelle acque sono obbligati a riconoscere il suo predominio. Il romanzo di Bonnie Jo Campbell, che narra di un'adolescente in fuga sui corsi d'acqua del Michigan, rende omaggio al bardo del Mississippi, ma lo fa magnificamente».
The Wall Street Journal
- «Bonnie Jo Campbell è una poetessa, una cantastorie dalla voce potente».
Entertainment Weekly
- «Una meravigliosa parabola americana sulle conseguenze del nostro ideale preferito: la libertà».
New York Times Book Review
Non sono, però, i padiglioni dove si celebra il grandioso spettacolo dell'Esposizione, né le numerose serate mondane che ne rallegrano gli eventi, ma le strade di Glasgow, con il loro giocoso andirivieni di cappelli e parasoli e i loro marciapiedi così pullulanti di forestieri, a offrire a Harriet Baxter l'opportunità della sua vita, la svolta che ne determina il destino.
Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Un appartamento di gente non povera, ma di certo non navigante nell'oro a giudicare dall'incerata sul tavolo lisa in più punti e da tazzine e piattini sbreccati. Un appartamento in cui si aggirano Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa che impartisce ordini puntualmente inevasi; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata sull'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie, le ristrettezze economiche e una irrisolta vocazione artistica; le due bambine, la piccola, deliziosa, timida Rose e Sybil dallo sguardo freddo e inflessibile; e, infine, nelle rare occasioni in cui osa mettere il naso fuori dal suo studio-soffitta, il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare.
L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione, che si muta poi in una missione e, infine, in una vera e propria ossessione, di dover salvare Ned Gillespie. Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia che minaccia di soffocare il suo talento.
Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.
L'autrice:
Jane Harris è nata a Belfast. I suoi racconti sono apparsi in numerose antologie e riviste. Autrice di cortometraggi premiati nei maggiori concorsi cinematografici internazionali, nel 2000 ha ricevuto il Writer's Award dell'Arts Council of England. Vive a Londra con il marito Tom. Con Neri Pozza ha pubblicato il suo romanzo d'esordio Le osservazioni.
Hanno detto del romanzo:
- «Un romanzo stupendo con un'eroina che ammalia e sorprende».
Tracy Chevalier
- Il nuovo, acclamato romanzo dell'autrice delle Osservazioni, una magnifica opera sul «lato oscuro della vita vittoriana»
Financial Times
- «Dopo Le osservazioni, Jane Harris ha scritto un'altra opera in stile vittoriano, ricca di eventi e con una narrazione che corre come un treno ad alta velocità e fa venire la pelle d'oca».
Catherine Taylor, The Telegraph
- «L'incipit dell'intelligente secondo romanzo di Jane Harris non fa presagire quanto la storia si tinga di nero in seguito. E come emerga dal profondo, come una sfumatura leggera, una nota impetuosa e inquietante».
Carol Birch, The Independent
- «Come in un film di Hitchcock, ogni dettaglio qui ha una sua ragione».
Daisy Goodwin, The Sunday Times
- «Sarebbe sbagliato svelare troppo della trama dei Gillespie. Basterà dire che si tratta di una narrazione avvincente, immensamente godibile e ricca di suspense».
Daisy Goodwin, The Times
- «La Glasgow del 1888 era una città culturalmente molto ricca. Ospitò l'Esposizione Internazionale e fu la casa degli influenti Glasgow Boys, gruppo di artisti ai quali Jane Harris aggiunge una figura fittizia: il carismatico Ned Gillespie, artista ambizioso ma povero, padre di famiglia affettuoso e oggetto ignaro dell'affetto della protagonista narrante del romanzo, Harriet Baxter.
Un romanzo costruito abilmente, che parla di arte e in cui nulla è come sembra».
Allison Kelly, The Times Literary Supplement
Titolo: I Gillespie
Titolo originale: Gillespie and I
Autore: Jane Harris
Editore: Neri Pozza
Pagine: 512
Isbn: 9788854502468
Prezzo: €18,00
Data di pubblicazione: Gennaio(??) 2012
C'era una volta un fiume
di Bonnie Jo Campbell
Margo Crane ha quindici anni e vive da sola con il padre lungo le rive del fiume Stark, nelle foreste rigogliose del Michigan. È bellissima, ma non lo sa. Lei vuole soltanto spellare conigli con le sue mani, imbracciare il fucile e sparare con una mira impeccabile, trascorrere giornate intere alla deriva sul fiume, a osservare le tartarughe d'acqua, a pescare o contare gli aironi in volo.
È una bambina selvaggia che vuole attraversare la vita come un fiume la terra, scivolando lievemente, senza paura. Non sa che la grazia dei suoi gesti, l'incanto del suo volto sono attentamente scrutati da occhi avidi, turbati, stravolti dalla smania di possesso.
Il giorno successivo al Ringraziamento, durante la festa nella grande fattoria di zia Joanna e zio Cal, i parenti ricchi che hanno ereditato la Murray Metalli, la fabbrica che scarica ogni giorno nel fiume un miscuglio di scolo, olio e solventi, accade l'irreparabile. Zio Cal, l'uomo più attraente dell'ostinata e cocciuta tribù dei Murray, la convince a seguirlo nel capanno dipinto di bianco, la afferra tra le braccia, la stende sul pavimento di terra battuta, le mormora qualcosa a proposito della sua «sacrilega», «spaventosa» bellezza... e la prende.
L'esito di questo gesto è scontato lì, tra le foreste del Michigan: una drammatica resa dei conti che aggiunge lutti a lutti.
Sola, in una terra dove alla bellezza della natura non corrisponde la virtù degli uomini, a Margo non resta che affidarsi al fiume e alla vecchia barca del nonno.
Parte così per un avventuroso viaggio lungo lo Stark, un viaggio alla ricerca della madre che l'ha abbandonata anni prima e alla ricerca di se stessa. Un viaggio tra pericoli inauditi, la violenza della natura e quella degli uomini accecati dallo splendore della ragazza. Un viaggio in cui Margo compie il suo itinerario: cessa di essere una bambina selvaggia in balia del mondo, la bellezza che tutti vogliono usare e possedere, e diventa una donna grazie anche all'amicizia con lo scontroso, solitario Smoke, troppo vecchio per rappresentare una minaccia e troppo saggio per non insegnarle che al mondo si può e si deve cedere anche alla dolcezza.
Bonnie Jo Campbell è cresciuta in una piccola fattoria del Michigan con la madre e quattro fratelli. Ha studiato filosofia all'Università di Chicago prima di viaggiare da sola attraverso il Canada e gli Stati Uniti e poi anche in Russia e nei Paesi baltici. Per le sue opere precedenti è stata finalista del National Book Award e ha vinto numerosi premi, tra cui l'AWP Award for Short Fiction, il Pushcart Prize e l'Eudora Welty Prize. Vive a Kalamazoo nel Michigan dove insegna alla Pacific University.
Hanno detto del romanzo:
- «L'odissea e il terrore, l'avventura e la straordinaria bellezza di Margo Crane, uno dei personaggi letterari per i quali ci ricorderemo di questi anni».Laura Kasischke
- «Bonnie Jo Campbell ci racconta i gesti, i pensieri e i sentimenti di Margo con una precisione ammaliante: lo sparo di un fucile, il dolore di un muscolo che rema contro corrente, il peso di un uomo sul suo corpo di ragazza... Un romanzo magnifico, destinato a provocare ed estasiare il lettore».
Booklist
- «Mark Twain possiede i fiumi d'America, e gli scrittori che si avventurano in quelle acque sono obbligati a riconoscere il suo predominio. Il romanzo di Bonnie Jo Campbell, che narra di un'adolescente in fuga sui corsi d'acqua del Michigan, rende omaggio al bardo del Mississippi, ma lo fa magnificamente».
The Wall Street Journal
- «Bonnie Jo Campbell è una poetessa, una cantastorie dalla voce potente».
Entertainment Weekly
- «Una meravigliosa parabola americana sulle conseguenze del nostro ideale preferito: la libertà».
New York Times Book Review
Titolo: C'era una volta un fiume
Titolo originale: Once upon a river
Autore: Bonnie Jo Campell
Editore: Neri Pozza
Pagine: 368
Isbn: 9788854505704
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: Gennaio(??) 2012