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martedì 3 luglio 2012

Recensione: La grammatica dell'amore di Rocìo Carmona

La Gramatica del Amor

Trama:
È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la giovane Irene riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell’amore. Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Marquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.
Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, ridisegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina.

L'autrice:
Rocío Carmona ha una personalità poliedrica e vivacissima. Oltre a essere l’editor di un importante marchio editoriale spagnolo, è la voce di una band indie di Barcellona e si dedica anima e corpo alla scrittura. Con il suo romanzo d’esordio, La grammatica dell’amore, ha conquistato il pubblico e la critica spagnola. Il libro è in traduzione in diversi paesi, e sta diventando un vero e proprio fenomeno europeo.

Recensione:
Avrei voluto essere più giovane e aver avuto allora questo romanzo tra le mani. Avrei voluto sfogliare queste pagine in un'epoca compresa tra i miei 15 e 25 anni per trovare la spalla perfetta su cui piangere, per poi accettarne gli affettuosi e doverosi consigli. Sarebbe stato bello soffrire d'amore con accanto non solo gli amici di sempre, ma anche i libri giusti, quelli che avrebbero potuto spiegarmi, convincermi, confortarmi, sgridarmi, aprirmi gli occhi. Perché se è vero che i libri nella mia vita non sono mai mancati, è anche vero che non sempre sono stati presenti al momento giusto, e non sempre erano quelli che mi servivano in determinate circostanze.
La Grammatica dell'amore si presenta come la tua migliore amica nel momento peggiore della tua vita di un'adolescente: quello in cui tutto sembra andare a rotoli, quando anche l'unico punto fermo che è sempre stato la famiglia viene a mancare. La grammatica dell'amore può diventare una compagna perfetta, accogliente, indispensabile. Mentre noi lettori ci sentiamo confortati da quelle sue pagine, la protagonista si ritrova a vivere parallelamente la nostra stessa esperienza, affrontandola seguendo i passi indicati da questa speciale grammatica.
Quel che si presenta come un romanzo adolescenziale sulle pene d'amore, con protagonista la solita ragazza che arriva in una nuova scuola, in una nuova città e ha bisogno di ambientarsi - quindi con tutte le carte in regola per uno sviluppo prevedibile, noioso, per nulla interessante - si srotola sotto i nostri occhi in maniera del tutto inaspettata: l'inizio sarà sì già stato visto o letto altrove ma lo sviluppo è innovativo e sicuramente piacevole. Per non dire furbamente piacevole, soprattutto per noi lettori che, quando scopriamo che protagonisti di un libro sono i libri stessi, ci emozioniamo e appassioniamo di più. Quando poi quei libri sono tra i nostri titoli preferiti, tra quelli che ci hanno accompagnato in passato, di cui potremmo parlare per ore, allora l'incantesimo è stato gettato e siamo prigionieri della storia.
Irene è una ragazza alle prese con la prima, cocente, delusione d'amore. Come affrontarla?
Con rabbia? Disperazione? Tristezza? Rassegnazione?
Un giovane insegnante si prenderà cura di lei, mostrandole la strada per superare quel dolore: il suo rimedio consisterà nella lettura di sette romanzi. Ognuno di essi aiuterà Irene a capire meglio l'amore in generale e i propri sentimenti in particolare. Un percorso che inizia con un cuore spezzato in uno splendido Murakami di A sud del confine a ovest del sole, passa attraverso l'amore universale raccontato dalla Austen nel suo Orgoglio e pregiudizio, si sofferma sulla necessità di non reprimere i propri sentimenti con Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig, incontra e scopre i due volti dell'amore in Tolstoj, con Anna Karenina e Levin, sfiora I dolori del giovane Werther goethiani, la Jane Eyre brontiana, e infine termina con la risposta a tutte le domande racchiusa ne L'amore ai tempi del colera di Marquez. Una risposta bella, semplice, diretta che lascio a voi il piacere di scoprire.
La storia non si limiterà ovviamente alla semplice lettura e interpretazione dei classici appena elencati: la vita di  Irene acquisterà maggiore sicurezza tra un libro e l'altro, anche se ogni tanto qualche lettura la farà cadere in errore. Durante l'interessante percorso mostratole dall'affascinante professore, di cui probabilmente tutte noi lettrici avremmo tanto voluto essere allieve, Irene comincerà a ricostruire la sua vita, i suoi affetti, a delineare i contorni del suo cuore. Fino a scoprirsi di nuovo innamorata e pronta per ricominciare a vivere l'amore.
Non vi preoccupate: non ho spoilerato. Ho aggiunto qualche dettaglio in più del solito, ma niente che possa rovinarvi il piacere di questa gradevole lettura.
A fine romanzo ci viene voglia di poter sperimentare lo stesso percorso di Irene, per scoprire le risposte che noi avremmo trovato. O forse di costruirci direttamente la nostra personale Grammatica dell'amore, ora che ci è stata mostrata la strada per crearla.
Comincio a pensare alla mia...

i primi 3 capitoli del libro
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Titolo: La Grammatica dell'Amore
Titolo originale: La Gramatica del Amor
Autore: Rocio Carmona
Traduttore: Rita Feleppa
Editore: Fanucci
Pagine: 304
Isbn: 9788834719480
Prezzo: €14,00
Valutazione: 3,5 stelline
Data di pubblicazione: 24 Maggio 2012

sabato 19 maggio 2012

Avvistamento: La Grammatica dell'Amore di Rocìo Carmona


UN ROMANZO PER CHI AMA I LIBRI E CIÒ CHE TRASMETTONO, PER CHI CREDE NELLA POTENZA DI UNA PAGINA E NEI SENTIMENTI
CHE QUESTA SPRIGIONA.


Lo so, in questi ultimi giorni non sto facendo altro che riempire il blog di avvistamenti. 
Zero recensioni e mille anteprime: me ne rendo conto. Di libri da recensire ne ho (forse ne ho accumulati un po' troppi, in effetti) e presto riprenderò la mia attività, ma le prossime pubblicazioni scoperte tra il Salone del libro e il mio ritorno a casa mi sembravano più pressanti, più urgenti. Questi libri stanno urlando per farsi notare, per farsi amare, per farsi, tra pochi giorni, comprare. 
Eccolo qui un altro titolo che mi ha presa immediatamente: La Grammatica dell'Amore. 
Avete dato un occhio alla trama? 
Una vita vissuta grazie alle pagine dei nostri libri, le delusioni affrontate attraverso le storie di chi le ha provate prima di noi, e chissà, amori scoperti in quelle stesse pagine. Ho bisogno di leggere questa Grammatica, ho bisogno di sentirla mia. Dal 24 maggio potrà essere di ogni lettore. 


La Grammatica dell'Amore
di Rocìo Carmona

Trama:
È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la giovane Irene riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell’amore. Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Marquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile. 
Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, ridisegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina.

L'autrice:
Rocío Carmona ha una personalità poliedrica e vivacissima. Oltre a essere l’editor di un importante marchio editoriale spagnolo, è la voce di una band indie di Barcellona e si dedica anima e corpo alla scrittura. Con il suo romanzo d’esordio, La grammatica dell’amore, ha conquistato il pubblico e la critica spagnola. Il libro è in traduzione in diversi paesi, e sta diventando un vero e proprio fenomeno europeo.



Titolo: La Grammatica dell'Amore
Titolo originale: La Gramàtica del Amor
Autore: Rocìo Carmona
Editore: Fanucci
Pagine: 304
Isbn: 9788834719480
Prezzo: €14,00
Data di pubblicazione: 24 Maggio 2012

giovedì 26 gennaio 2012

Recensione: Blu come gli incubi di Laurie Faria Stolarz

Blue is for Nightmares

Trama:
Il primo anno di college non è semplice per Stacey. Non è di certo la ragazza più popolare della scuola, né la più carina o la più intelligente, e come se non bastasse, si è presa una cotta per l’ex ragazzo della sua migliore amica Drea. Ma in realtà Stacey nasconde un segreto più oscuro, un dono terribile e prezioso: può scorgere il futuro mentre sogna. L’ultima volta che non ha dato retta al suo dono, tre anni prima, una bambina è morta. Adesso gli incubi sono tornati a tormentarla, e ogni notte le fanno visita le stesse spaventose immagini: la corsa disperata in un bosco, dove Drea è in grave pericolo, un aggressore senza volto, alcuni indizi confusi e infine i gigli, i fiori che simboleggiano la morte, e che scandiscono i giorni che separano il sogno dalla realtà.
Il conto alla rovescia è cominciato e Stacey non può ignorarlo… Quattro... tre... Stacey deve indagare sull’uomo misterioso per salvare la sua amica, ma può contare solo su di sé e sulla sua magia ricca di preziosi insegnamenti che le ha tramandato la nonna...
Due... uno... Il tempo stringe, riuscirà a fermare questo terrificante conto alla rovescia?

L'autrice:
Laurie Faria Stolarz è cresciuta a Salem, una città ampiamente conosciuta per il processo alle streghe del 1692, la cui influenza traspare nel lato magico e stregonesco dei suoi libri.
Blu come gli incubi, il primo di una quadrilogia di grande successo, che ha venduto più di 500.000 mila copie, è stato tradotto in venti Paesi. Questa serie, e le altre da lei scritte, sono state più volte nominate per i premi dell?American Library Association.
Sito dell'autrice: http://www.lauriestolarz.com/

Recensione:
Blu come gli incubi rientra propriamente nel filone dello young thriller (esiste un filone del genere?).
E' propriamente un thriller che ha degli adolescenti sia come protagonisti che come destinatari della lettura.
Questa particolarità lo rende semplice e scorrevole (si legge in qualche ora), abbastanza appassionante ma non convincente fino alla fine. Sullo stesso genere avevo letto qualche mese fa The Gap di Michele Jaffe che mi aveva stupita e, lui sì, convinta. Mi aveva fatto capire che si poteva scrivere un thriller pur mantenendo i - non necessariamente negativi -clichés degli young adults.
Con Blu come gli incubi non raggiungiamo gli stessi livelli, ma diciamo che l'autrice ci prova.
La storia mescola elementi di magia e predizione del futuro con un omicidio da prevenire. Il tutto ambientato in un college tra migliori amiche innamorate dello stesso ragazzo, nemiche che farebbero di tutto per far sfigurare quelle migliori amiche, chiacchiere, segreti, lezioni saltate.
Stacey, la protagonista, ha ereditato dalla nonna la capacità di prevedere il futuro attraverso dei terribili incubi.   Quando sogna l'assassinio della migliore amica, compagna di stanza, decide di affrontare l'ineluttabile destino sperando che non si riveli poi così ineluttabile. Assieme alle amiche, Drea - destinata a morire - e Amber, cercheranno di venire a capo del mistero e di scoprire chi è l'uomo che vuole rapire e probabilmente uccidere una di loro.
Non nego che ci siano momenti di tensione e di un pizzico di paura, come ogni thriller che si rispetti, ma il tutto dura troppo poco. Personaggi e fatti sono pochi e troppo poco complessi: il lettore si fa due conti e non ci mette molto a scoprire chi possa essere il possibile assassino. E una volta che l'autrice ce lo rivela, la nostra reazione è l'indifferenza. Non è stata creata la giusta suspence intorno a quel momento, non il racconto non è stato disseminato di quei dettagli invisibili che acquistano significato solo alla fine. Non c'è stato nessun puzzle da ricostruire: la storia ci viene mostrata senza che il lettore ne faccia parte, senza che possa giocare il suo ruolo da - esterno -  investigatore. Quando verso la fine speriamo in una svolta, in un rovesciamento della situazione, in un "Credevate che fosse così facile? In realtà nulla è mai come sembra..." - insomma in un degno finale di thriller - scoprire che invece tutto è bene quel che finisce bene e vissero tutti felici e contenti, bé, proprio non ci piace. Se vuoi essere un thriller, allora comportati da thriller e non ti trasformare in una favoletta a lieto fine!
Cosa sarà degli altri 3 volumi? Prevedibili e posati come questo, o la Stolarz riuscirà a regalarci qualche dose di adrenalina in più?
Noi ce lo auguriamo!

Titolo: Blu come gli incubi
Titolo originale: Blue is for Nightmare
Autore: Laurie Faria Stolarz
Editore: Fanucci
Traduttore: Silvia Romano
Pagine: 272
Isbn: 9788834718391
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 19 Gennaio

giovedì 12 gennaio 2012

Avvistamento: Blu come gli incubi di Laurie Faria Stolarz

Uscirà il 19 gennaio per la Fanucci Editore un romanzo young adult che però si allontana dagli stereotipi del genere (o almeno così mi è sembrato leggendo la trama!). E' il primo volume di una quadrilogia, perciò ci sarà da vedere se riusciremo a restare fedeli alla storia nell'attesa dei volumi successivi... per ora ci fiondiamo su questo, sperando tantissimo nella sua originalità!


OLTRE 500.000 COPIE VENDUTE NEGLI STATI UNITI!
PREMIO YALSA COME MIGLIOR TASCABILE NEL 2007
PREMIO YALSA COME MIGLIOR ROMANZO PER RAGAZZI NEL 2005
PREMIO YALSA TOP TEN NEL 2004

Blu come gli incubi
di Laurie Faria Stolarz


Trama:
Stacey ha sedici anni e frequenta le superiori in un collegio, dividendo la stanza con la sua miglior amica Drea. Pratica la magia Wicca grazie ai poteri che ha ereditato dalla nonna, e a volte fa degli incubi sulle persone che le sono care. Le è già successo tre anni prima con Maura, la bambina a cui faceva da baby-sitter, che poi è stata uccisa, e adesso i suoi incubi riguardano Drea e uno stalker che la perseguita. Non è facile spiegare la cosa a Drea, anche a causa del suo ex ragazzo, Chad, di cui Stacey è segretamente innamorata. 
Pur sperando di rimettersi con Chad, Drea flirta con Donovan, il suo compagno di stanza che è innamorato di lei da anni, e inizia uno strano rapporto telefonico con un ragazzo del quale non sa praticamente nulla. Le minacce dello stalker si fanno sempre più insistenti, e quando Drea scompare, Stacey si dirige da sola nel bosco, certa che lo stalker l’abbia portata lì... ma l’uomo misterioso potrebbe anche essere qualcuno che lei conosce molto bene.

L'autrice:
Laurie Faria Stolarz è cresciuta a Salem, una città ampiamente conosciuta per il processo alle streghe del 1692, la cui influenza può essere vista nel lato magico e stregonesco dei suoi libri.
Blu come gli incubi è il primo di una quadrilogia di grande successo, che ha venduto più di 500.000 mila copie. Questa e le altre serie da lei scritte sono state più volte nominate per i premi dell’American Library Association.
Sito dell'autrice: http://www.lauriestolarz.com/


Questo romanzo rompe ogni confine stereotipato.
È un libro pieno di suspense che non si riesce a smettere di leggere.
L’autrice fa venir voglia di afferrare Stacey e far sì che i suoi incantesimi diano
una risposta ai misteriosi accadimenti subito.
La sensazione è davvero quella di essere parte attiva dell’azione.
Questo è un grande romanzo dall’inizio alla fine!
Un lettore su Amazon


Titolo: Blu come gli incubi
Titolo originale: Blue is for Nightmares
Autore: Laurie Faria Stolarz
Editore: Fanucci - Teens
Pagine: 284
Isbn: 9788834718391
Prezzo: €9,90
Data di pubblicazione: 19 Gennaio

venerdì 16 dicembre 2011

Natale d'inchiostro: The Gap di Michele Jaffe (16 dicembre)


Un thriller young-adult!
Valutate voi ;)

The Gap
Michele Jaffe
Trama:
Quando Jane si trasferisce nel New Jersey, la nuova scuola le sembra una meraviglia: fa subito amicizia con le due ragazze più in vista dell’istituto, Kate e Langley, entrambe ricchissime e bellissime. Il trio diventa inseparabile e il loro tempo trascorre senza preoccupazioni tra la scelta di un abito e i commenti sui ragazzi. Una notte, però, Jane viene scaraventata da un’auto in corsa e finisce priva di sensi in un cespuglio di rose. Quando si risveglia in ospedale, non ricorda nulla di quanto è accaduto e il suo corpo è completamente paralizzato; inoltre riceve strani regali da un ammiratore che rimane nell’ombra e una serie di telefonate minacciose. Tutte le persone che le stanno attorno sono convinte che Jane abbia delle allucinazioni causate dai medicinali, ma un po’ alla volta lei riesce a mettere insieme i pezzi e a ricostruire la sera dell’incidente.
Quello che scoprirà sarà lontano da ogni possibile verità e la trascinerà in un incubo che sembra non avere fine…

Recensione: QUI

Se volete che la piccola aiutante vi regali questo romanzo, 
le regole sono sempre quelle:
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se le avete già eseguite una volta,
 tutto ciò che vi resta da fare è
lasciare nei commenti la vostra email!
Ogni giveaway avrà la durata di 5 giorni: 
il 20 dicembre si chiudono le iscrizioni a questo!

Ringrazio la Fanucci Editore per aver partecipato al nostro
Natale D'inchiostro!

martedì 29 novembre 2011

Estrazione giveaway: Tempest di Julie Cross

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Buongiorno a tutti!!!
Scusate il ritardo (avrei dovuto annunciare il vincitore ieri) 
ma eravate tantissimi :)

Ecco il nome:

Complimenti a Minicicciola: riceverai una email a breve!
Per tutti gli altri:
ci saranno un mare di occasioni in questi giorni, venite a trovarmi! 
;)

giovedì 17 novembre 2011

Recensione: Io mi chiamo Yorsh di Silvana De Mari


Trama:
Il mio nome è Yorsh, lo stesso nome che sarà dell’ultimo e del più grande di tutti gli elfi, quello che ha ritrovato la decenza che era stata persa, la tenerezza che era stata annientata. Io, che sono stato un maledetto, ho osato portare il suo stesso nome. Il destino segue vie imperscrutabili. Lui nascerà esattamente nove mesi dopo la mia morte, figlio dell’ultima principessa e dell’ultimo principe del popolo condannato, che grazie a me hanno potuto incontrarsi. Senza di me, lui non sarebbe mai esistito: ho questo straordinario merito. Lui avrà un nome lungo e difficile, la solita roba elfica impronunciabile, ma lo chiameranno tutti Yorsh, non solo perchè è più breve, ma perchè più bello. Yorsh, un suono solo, come una porta che si apre sul vento. Yorsh è una parola elfica che significa “quello che maggiormente ha dote”. Volevo a tutti i costi essere il più di qualche cosa, se non puoi essere il più bello, perchè sei il più brutto, tantovale esserlo fino in fondo. Se non puoi essere il più amato da una donna, tantovale essere colui che maggiormente odierà: almeno non sarai fuori dalla sua mente e dalla sua memoria. Dove domina la dannazione di voler essere quello maggiormente dotato di una dote, c’è sempre aperta la tentazione dell’essere il peggiore.

L'autrice:
Silvana de Mari è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive sulla collina di Torino. Laureata in medicina, ha esercitato come chirurgo in Italia e in Etiopia come volontaria e oggi si occupa di psicoterapia. I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue. Ha ricevuto i premi Andersen nel 2004, Bancarellino nel 2005, Immaginaire per il miglior libro Fantasy nel 2005 e il premio ALA (American Library Association) come miglior libro straniero nel 2006 per il romanzo L’ultimo Elfo (Salani, 2004), tradotto in tutto il mondo; con L’ultimo Orco ha ricevuto nel 2005 il premio IBBY (International Board on Books for Young People). L’ultima profezia del mondo degli Uomini chiude la saga già avviata dall’editore Salani con L’ultimo ElfoL’ultimo Orco e Gli ultimi incantesimi.
Con Fanucci Editore ha pubblicato, nel 2009, Il Gatto dagli occhi d’oro.

Recensione:
Il primo romanzo che ho letto di Silvana De Mari è stato L’ultimo elfo. Ricordo ancora quanto mi incantai su quelle pagine, quanto mi emozionai e commossi. Un libro meraviglioso, uno di quei gioiellini inaspettati capaci di regalarti momenti stupendi. Da quel momento in poi per me la De Mari ha acquistato un posto su un piedistallo da cui niente avrebbe potuto mai smuoverla. Non ho continuato la storia iniziata con L’ultimo elfo (che prosegue con L’ultimo orco, Gli ultimi incantesimi e L’ultima profezia nel mondo degli uomini): non c’è un motivo preciso. Ho rimandato per la mole dei volumi, perché aspetto che sia il momento giusto. Quando però ho visto che la Fanucci avrebbe pubblicato Io mi chiamo Yorsh, un prequel del ciclo dell’Ultimo elfo, ho pensato che leggerlo sarebbe stato un modo carino per riavvicinarmi a quella storia e magari riprenderla…
Forse mi sono sbagliata. Leggere queste pagine non mi ha portato a riavvicinarmi alla storia, ma inaspettatamente ad allontanarmene. Non perché non mi siano piaciute, ma perché non sono riuscita a recuperare i ricordi del primo volume e a ogni nome o situazione che veniva menzionata, la mia memoria restava muta. Se i ricordi non mi aiutavano, speravo la storia potesse incantarmi e coinvolgermi.


Yorsh racconta di se stesso, del periodo trascorso nel lebbrosario, del tentativo di fuga insieme al padre, dell’unione con gli elfi, dell’incontro con Roha… il racconto scivola via in poco tempo, senza coinvolgermi del tutto. Lo stile usato dalla scrittrice, questa volta, mi è sembrato poco narrativo e molto più frammentato. L’ho riconosciuta ogni qualvolta all’apertura di un capitolo ha aggiunto quelle due-tre righe di spiegazione e riassunto del contenuto successivo: là c’era la spontaneità, la naturalezza, la semplicità che avevo provato nel primo romanzo. Altrove no, non ho ritrovato lei e la sua freschezza.
Perché? Probabilmente perché ogni volta che viene pubblicato un prequel si commette l’errore di pensare che possa essere tranquillamente letto prima dei volumi già pubblicati. In realtà quel prequel è stato scritto dopo, e la scrittrice è cresciuta, cambiata al passo coi suoi personaggi, perciò si dovrebbe sempre seguire l’ordine con cui sono stati elaborati per poterli capire al meglio. Inoltre in questo romanzo ho avvertito un senso di necessità da parte dell’autrice: come se ci volesse raccontare qualcosa che andasse oltre Yorsh e la sua storia. Ma non riuscivo a capire cosa. Sono andata alla ricerca nel web, ho scoperto com’è nata la storia, o meglio dove è nata: a Gerusalemme, davanti alla tenda dei familiari di Ghilad Shalit, bambino vittima del terrorismo. E ancora il tema della lebbra, dello stupro, del genocidio. 
La De Mari non ci sta raccontando una bella fiaba: ci sta spiegando gli orrori della vita, mascherandoli per farli comprendere a lettori di tutte le età.

Con questa consapevolezza, Io mi chiamo Yorsh acquista un nuovo senso, una consistenza maggiore. E questo è solo il primo dei volumi che l’autrice ha voluto dedicare ai vari personaggi della saga. Seguiranno Io mi chiamo Kail, Io mi chiamo Arduin, Io mi chiamo Skardrail, Io mi chiamo Roha. Sono proprio curiosa di vedere cosa ci proporrà per ognuno di essi. E prima che vengano pubblicati cercherò di terminare la lettura della saga, per poterli leggere con maggiore coscienza.   

Prime 16 pagine del libro: 
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Titolo: Io mi chiamo Yorsh
Autore: Silvana De Mari
Editore: Fanucci 
Pagine: 208
Isbn: 9788834717882
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 3 novembre

mercoledì 9 novembre 2011

Giveaway: Tempest di Julie Cross

Eccoci qui, pronti per dare il via ad un altro giveaway!
Avendo già letto e recensito il libro, e avendolo trovato davvero affascinante, ho pensato che fosse la lettura giusta da regalare a uno dei lettori di Cuore D'inchiostro...
pronti... partenza... via!!!
Se volete avere info sul libro (trama, notizie biografiche dell'autrice o semplicemente la mia recensione, potete andare QUI)



Passiamo ora al Giveaway!
Prima di indicarvi le regole, devo necessariamente  
sottolineare alcune istruzioni. 
  1. per partecipare al giveaway è necessario essere follower del blog. In maniera pubblica in modo che io possa controllare. Possibilmente il nome con cui lasciate il commento dev'essere quello con cui vi trovo come follower, sennò mi mandate al manicomio e non vi posso includere nell'estrazione 
  2. pubblicizzare il giveaway sui social netowork (facebook, twitter, blog e siti) è necessario per la partecipazione al giveaway. Se non siete su nessun social network o non avete blog né siti, per favore, ditelo (nel commento, nel form, dove ritenete opportuno)
  3. le discussioni in anobii non valgono al raggiungimento di un punto in più per l'estrazione. 

Giveaway!!!
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(Poche) Regole:

1) Essere follower del blog

2) Essere fan della pagina FB della Fanucci: https://www.facebook.com/pages/Fanucci-Editore/85728898880

3) Lasciare un commento (di senso compiuto) qui sotto indicando:
- una mail di riferimento
- link dove avete pubblicizzato il giveaway (non più di tre)

La partecipazione al giveaway si conclude il 27 novembre a mezzanotte, 
il 28 novembre verrà estratto il nome del vincitore!

Buona Fortuna a tutti!!!


Recensione: Tempest di Julie Cross


Trama:
Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano... Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...

L'autrice:
Julie Cross è una giovane scrittrice e blogger statunitense. Ama i film di Stephen King, la saga di Twilight e tutti i libri di Harry Potter. Tempest è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo, Russia e Thailandia. La casa di produzione Summit Entertainment, che ha prodotto la saga di Twilight ha acquisito i diritti cinematografici per Tempest per un prossimo film.

Recensione:
Sono un’amante dei viaggi nel tempo.
Sarà colpa di Micheal J. Fox nel suo Ritorno al futuro, che all’epoca mi affascinò (perdonatemi, erano gli anni ’80!), o forse di Audrey Niffenegger con la sua Moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, romanzo che è stato per anni il mio preferito in assoluto.
Non so quando sia iniziata questa passione: so che non smette e si alimenta di ogni storia incentrata su questo così coinvolgente tema.
Ecco che Julie Cross pubblica Tempest: mi perdo beatamente tra le sue pagine per un giorno intero (perché le mie letture sono sempre di così breve durata?). 
Innanzitutto cancellate tutto quello che sapete dei viaggi nel tempo, tutto quello che avete appreso da libri e tv. Resettate tutto e affidatevi a Julie Cross: l'autrice sarà pronta a svelarvi il vero meccanismo e le reali dinamiche alla base di questi viaggi.

La storia parla di Jackson, un ragazzo diciannovenne che ha scoperto di poter viaggiare nel tempo, riuscendo a tornare indietro solo di pochi giorni. Mentre il tempo scorre nel passato in cui lui si è catapultato, nel presente invece sembra non cambiare nulla: il suo corpo resta lì, e quando si risveglia non sono che trascorsi pochi secondi. Insieme all’amico Adam, i due ragazzi faranno esperimenti studiando le dinamiche di questi viaggi, mentre Holly, la ragazza di Jackson, viene tenuta all’oscuro di tutto. Quando però la vita di entrambi è in pericolo e la ragazza viene colpita da un proiettile, Jackson fa un salto in un passato molto più lontano, riscoprendosi incapace di tornare al presente.
Non vi preoccupate, non vi ho raccontato la storia: questo è solo l’inizio!

In realtà è tutto molto intricato, come spesso accade nelle time-travel stories: ci vuole molta attenzione ai dettagli e alle date. (A proposito di questo, ho notato delle incongruenze nella storia, degli scivoloni da parte dell’autrice. Li ho appuntati: dopo che l’avrete letto anche voi, mi piacerebbe confrontarmi!)
Jackson continuerà coi suoi salti, coi suoi esperimenti, cercherà la sua famiglia e coloro che potranno aiutarlo, consapevole purtroppo dell’unica importante verità che riguarda questi viaggi: il passato non può essere cambiato, e tutto ciò che accade in esso, non sarà mai esistito nel presente.
Cominciate a confondervi? Bene, è l’effetto giusto. 
Questi romanzi hanno il dovere di confondere il lettore, di portarlo in giro per le pagine quasi sfidandolo a capire tutto ciò che sta accadendo, a ricostruire esattamente i fatti mettendo i tasselli al posto giusto. Con piacere si segue Jackson, con curiosità il padre, con affetto ci interessiamo a Holly e Courtney, con simpatia guardiamo ad Adam. Con esattezza sappiamo collocarli tutti al posto giusto, nelle varie epoche… ma ne siamo poi così sicuri?
Quel che ho apprezzato di questa storia è l’ambientazione realistica mista all’aspetto fantascientifico dei viaggi. L’autrice sembra quasi volercene dare una spiegazione scientifica, seppur al di fuori di ogni razionalità. La storia è piena di ritmo e di azione, ma sembra volerci nascondere troppe cose. Si arriva ad amare il suo finale aperto, perché si sente il bisogno di non fermarsi lì, ma di andare ancora avanti e indietro con Jackson, e magari non solo con lui, per poter finalmente mettere a posto se non il mondo, la vita del ragazzo.
Si termina il romanzo con troppe domande: chi è la bambina? C’è possibilità di cambiare il passato? di evitare delle morti? di cambiare il futuro? Di chi può fidarsi davvero Jackson?
Avrò mai una risposta a ognuna delle mie domande?? Se sì, quando??

Titolo: Tempest
Titolo originale: Tempest
Autore: Julie Cross
Editore: Fanucci 
Traduttore: Laura Bortoluzzi
Pagine: 393
Isbn: 9788834717318
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 3 novembre

martedì 8 novembre 2011

Recensione: Tempest di Julie Cross


Trama:
Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano... Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...

L'autrice:
Julie Cross è una giovane scrittrice e blogger statunitense. Ama i film di Stephen King, la saga di Twilight e tutti i libri di Harry Potter. Tempest è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo, Russia e Thailandia. La casa di produzione Summit Entertainment, che ha prodotto la saga di Twilight ha acquisito i diritti cinematografici per Tempest per un prossimo film.

Recensione:
Sono un’amante dei viaggi nel tempo.
Sarà colpa di Micheal J. Fox nel suo Ritorno al futuro, che all’epoca mi affascinò (perdonatemi, erano gli anni ’80!), o forse di Audrey Niffenegger con la sua Moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, romanzo che è stato per anni il mio preferito in assoluto.
Non so quando sia iniziata questa passione: so che non smette e si alimenta di ogni storia incentrata su questo così coinvolgente tema.
Ecco che Julie Cross pubblica Tempest: mi perdo beatamente tra le sue pagine per un giorno intero (perché le mie letture sono sempre di così breve durata?). 
Innanzitutto cancellate tutto quello che sapete dei viaggi nel tempo, tutto quello che avete appreso da libri e tv. Resettate tutto e affidatevi a Julie Cross: l'autrice sarà pronta a svelarvi il vero meccanismo e le reali dinamiche alla base di questi viaggi.

La storia parla di Jackson, un ragazzo diciannovenne che ha scoperto di poter viaggiare nel tempo, riuscendo a tornare indietro solo di pochi giorni. Mentre il tempo scorre nel passato in cui lui si è catapultato, nel presente invece sembra non cambiare nulla: il suo corpo resta lì, e quando si risveglia non sono che trascorsi pochi secondi. Insieme all’amico Adam, i due ragazzi faranno esperimenti studiando le dinamiche di questi viaggi, mentre Holly, la ragazza di Jackson, viene tenuta all’oscuro di tutto. Quando però la vita di entrambi è in pericolo e la ragazza viene colpita da un proiettile, Jackson fa un salto in un passato molto più lontano, riscoprendosi incapace di tornare al presente.
Non vi preoccupate, non vi ho raccontato la storia: questo è solo l’inizio!

In realtà è tutto molto intricato, come spesso accade nelle time-travel stories: ci vuole molta attenzione ai dettagli e alle date. (A proposito di questo, ho notato delle incongruenze nella storia, degli scivoloni da parte dell’autrice. Li ho appuntati: dopo che l’avrete letto anche voi, mi piacerebbe confrontarmi!)
Jackson continuerà coi suoi salti, coi suoi esperimenti, cercherà la sua famiglia e coloro che potranno aiutarlo, consapevole purtroppo dell’unica importante verità che riguarda questi viaggi: il passato non può essere cambiato, e tutto ciò che accade in esso, non sarà mai esistito nel presente.
Cominciate a confondervi? Bene, è l’effetto giusto. 
Questi romanzi hanno il dovere di confondere il lettore, di portarlo in giro per le pagine quasi sfidandolo a capire tutto ciò che sta accadendo, a ricostruire esattamente i fatti mettendo i tasselli al posto giusto. Con piacere si segue Jackson, con curiosità il padre, con affetto ci interessiamo a Holly e Courtney, con simpatia guardiamo ad Adam. Con esattezza sappiamo collocarli tutti al posto giusto, nelle varie epoche… ma ne siamo poi così sicuri?
Quel che ho apprezzato di questa storia è l’ambientazione realistica mista all’aspetto fantascientifico dei viaggi. L’autrice sembra quasi volercene dare una spiegazione scientifica, seppur al di fuori di ogni razionalità. La storia è piena di ritmo e di azione, ma sembra volerci nascondere troppe cose. Si arriva ad amare il suo finale aperto, perché si sente il bisogno di non fermarsi lì, ma di andare ancora avanti e indietro con Jackson, e magari non solo con lui, per poter finalmente mettere a posto se non il mondo, la vita del ragazzo.
Si termina il romanzo con troppe domande: chi è la bambina? C’è possibilità di cambiare il passato? di evitare delle morti? di cambiare il futuro? Di chi può fidarsi davvero Jackson?
Avrò mai una risposta a ognuna delle mie domande?? Se sì, quando??

Titolo: Tempest
Titolo originale: Tempest
Autore: Julie Cross
Editore: Fanucci 
Traduttore: Laura Bortoluzzi
Pagine: 393
Isbn: 9788834717318
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 3 novembre

mercoledì 19 ottobre 2011

Avvistamento: Tempest di Julie Cross


Un viaggio mozzafiato in una New York surreale,
tra presente e futuro, dove nulla è come sembra
e le coincidenze del passato
possono diventare i nodi irrisolti
del presente.
Una nuova avventura in giro per il tempo sta per arrivare: io non vedo l'ora, amo le time-travel stories più di ogni altro genere!
Il 3 novembre, per la Fanucci Editore, finalmente uscirà Tempest di Julie Cross!
Sembra inoltre che la Fanucci abbia deciso di mantenere la cover originale, che a me piace tanto perché suggestiva e adattissima al tema.

Trama:
Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano... Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...

L'autrice:
Julie Cross è una giovane scrittrice e blogger statunitense. Ama i film di Stephen King, la saga di Twilight e tutti i libri di Harry Potter. Tempest è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo, Russia e Thailandia. La casa di produzione Summit Entertainment, che ha prodotto la saga di Twilight, ha acquisito i diritti cinematografici per Tempest per un prossimo film.


Titolo: Tempest
Titolo originale: Tempest 
Autore: Julie Cross
Editore: Fanucci
Pagine: 384
Isbn: 9788834717318
Prezzo: €9,90
Data di pubblicazione: 3 novembre

venerdì 14 ottobre 2011

Recensione: L'odore della notte di Jeaniene Frost

Destined for an Early Grave

Trama:
Dopo tutti gli anni di duro lavoro passati a combattere contro i succhiasangue, la Mietitrice Rossa Cat Crawfield e il suo amato non-morto Bones decidono di meritare una vacanza. Ma i loro progetti sulla romanticissima Parigi vengono ben presto rimandati. Cat comincia ad avere terribili incubi notturni, in cui un vampiro sconosciuto di nome Gregor la reclama come sua di diritto, perché secondo lui Cat l’ha sposato prima ancora di unirsi in matrimonio con Bones. La pretende a tutti i costi e non si fermerà finché non avrà raggiunto il suo obiettivo. Sfortunatamente quelli di Cat non sono semplici incubi... Vampiro astuto e pericoloso, Gregor nel passato aveva già tentato di annullare il potere che di lì a poco l’avrebbe resa una minaccia letale per tutti i vampiri; eppure Cat non serba alcun ricordo della vicenda. Bones avverte il pericolo imminente: vuole impedire che Cat riacquisti la memoria e uccidere Gregor prima che si avvicini troppo alla sua amata, che, al contrario, vorrebbe recuperare quella parte dei suoi ricordi e affrontare Gregor di persona. Il famigerato Rubasogni è un avversario potentissimo, che riesce a mettere in crisi Cat e Bones facendo leva proprio sui loro punti deboli. E lo scontro diventa inevitabile...

L'autrice:
Jeaniene Frost vive in Florida con suo marito e il loro cane. Di sé le piace dire che, nonostante non sia un vampiro, ha la pelle molto chiara, adora vestirsi di nero e dormire di giorno. Fanucci Editore ha già  pubblicato La cacciatrice della notte nel 2010, La regina della notte e L'urlo della notte nel 2011. L'odore della notte è il quarto volume della serie Night Huntress. I romanzi di Jeaniene Frost sono stabilmente ai vertici della classifica del New York Times.
Sito dell'autrice: http://jeanienefrost.com/


Recensione:
Ok, sono contraddittoria. Non ditemelo anche voi, lo so, mi conosco e lo ammetto.
Avevo detto che la serie della Frost non era propriamente il mio genere, che non comprendevo le lodi e le stelline piene che venivano attribuite ai suoi precedenti volumi dall’unanimità dei lettori, anzi delle lettrici.
Il mio discorso sembrava significare: cara Jeaniene, ho capito il valore tuo e della tua narrazione, ti ringrazio ma non fai per me. Le nostre strade sono destinate a separarsi.
Poi esce L’odore della notte e io sto qui a parlarvi, di nuovo, di lei e dei suoi ormai mitici (per gli altri, ma non per me) personaggi.
Ho cambiato idea? Non proprio. Però già che ero arrivata fino al terzo… perché non leggere anche il quarto? Uno dei tanti pregi della scrittrice è la scorrevolezza dei suoi romanzi e la possibilità di riuscire a leggerli nel giro di uno/due giorni, quindi tanto vale provarci!
Ma andiamo a vedere cosa sta succedendo… Nel terzo volume avevamo osservato l’assestamento del rapporto tra Cat e Bones: nonostante i mille pericoli e i mille nemici da affrontare, l’amore dei due protagonisti era ormai saldo e certo, nessuno ne avrebbe più potuto dubitare. Ma può una saga che si poggia sulla storia d’amore di due personaggi, far continuare questa relazione in modo stabile per più di un volume? Ovviamente no, altrimenti non ci sarebbe abbastanza materiale per portare avanti la serie. Perciò ne L’odore della notte l’idillio dei nostri beniamini avrà breve durata, nonostante il tentativo di vivere una bella vacanza d’amore a Parigi. Cat sarà infatti tormentata nei sogni dal terribile Gregor, un “rubasogni” per l’appunto, che rivendica il suo diritto sulla donna, essendone il di lei marito.
Come può affermare una cosa del genere, se Cat non l’ha mai visto prima d’ora? Cosa sta accadendo davvero? Non sto a svelarvi la soluzione a questa storia, vi toglierei il gusto se ancora non l’avete letta.
Un aspetto positivo di queste pagine, o forse di tutte le pagine della Frost, è di avere dei personaggi che fortunatamente reggono la scena: che ci sia poca o molta azione, che ci sia un po’ di noia nella narrazione, i personaggi sono dotati di una fortissima personalità in grado di risollevare gli animi dei lettori (lettrici) e divertirli, distrarli. Accanto ai personaggi, altro lato positivo è la capacità della Frost di saper descrivere le emozioni, facendole parlare, agire, rendendole vere protagoniste del romanzo.
Un punto in più per questo capitolo, che pur continuando ad appartenere al filone paranormal romance, da me costantemente evitato, mi ha piacevolmente fatto compagnia per qualche ora.


Titolo: L'odore della notte
Titolo originale: Destined for an Early Grave
Autore: Jeaniene Frost
Editore: Fanucci - Collana Tif Extra
Traduttore: Alberto Malcangi
Pagine: 320
Isbn: 9788834717936
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 stelline

Recensione: L'urlo della notte di Jeaniene Frost

At Grave’s End


Trama:
Dovrebbe essere il momento migliore della vita della mezza vampira Cat Crawfield: la storia d’amore con Bones, il non-morto supersexy ritrovato dopo anni di lontananza, le riserva brillanti sorprese, e finalmente con lui accanto riesce a sentirsi protetta dagli attacchi dei suoi acerrimi nemici privi di battito cardiaco. Ma i travestimenti usati dalla Mietitrice Rossa per celare ai succhiasangue che la vorrebbero morta la sua vera identità saltano sempre più spesso, mettendola in grave pericolo. Come se non bastasse, una donna del passato di Bones, potente e pericolosa, è decisa a farlo fuori una volta per tutte. Bones è finito nel mirino di una vamp vendicativa, ma ciononostante Cat è determinata a salvare il suo amato da una faida letale che coinvolge l’intero mondo dei non-morti. Le toccherà scoprire a sue spese quanto possono essere spietati i succhiasangue, anche perché i trucchi che ha imparato come agente speciale non le saranno di alcun aiuto. Per salvarsi da un destino peggiore della morte, avrà bisogno di abbracciare senza riserve il suo istinto vampiro...

L'autrice:
Jeaniene Frost vive in Florida con suo marito e il loro cane. Di sé le piace dire che, nonostante non sia un vampiro, ha la pelle molto chiara, adora vestirsi di nero e dormire di giorno. Fanucci Editore ha già  pubblicato La cacciatrice della notte nel 2010, La regina della notte e L'urlo della notte nel 2011. L'odore della notte è il quarto volume della serie Night Huntress. I romanzi di Jeaniene Frost sono stabilmente ai vertici della classifica del New York Times.
Sito dell'autrice: http://jeanienefrost.com/

Recensione:
Mi sono accostata alla saga di Jeaniene Frost con molta cautela: quando si leggono ovunque complimenti e voti alle stelle per un determinato romanzo (o per una serie di romanzi), la mia parte scettica si scatena e mi mette in guardia. Inizialmente, pertanto, avevo deciso di evitare la lettura, perché un romanzo troppo osannato mi infastidiva. Ma quei “Cat & Bones” mi chiamavano, mi incuriosivano… perciò, eccomi qua, giunta al terzo capitolo della serie in pochi giorni.
Ne L’urlo della notte la mitica e tanto benvoluta coppia ha raggiunto una seppur traballante stabilità. I due eterni innamorati sono tornati insieme, dopo una separazione lunga anni, e questa volta la loro unione, anzi il loro amore, sarà sigillato – forse – dal matrimonio. Non solo quello frettoloso ma necessario giunto alla fine del secondo volume, ma quello vero, con tanto di proposta e anello al dito. Il loro rapporto non li salverà certo dai mille pericoli e dai mille nemici che ogni giorno si trovano a dover affrontare. Il padre di Cat sembra essere seriamente intenzionato ad ucciderla, assicurandone prima un’atroce sofferenza, e non sarà il solo. Il lavoro di Cat, la temuta quanto terribile Mietitrice Rossa, le procurerà infatti pericoli quotidiani, e mentre lei cerca di svolgere le sue missioni omicide, Bones svolgerà la sua missione di difesa alla vita della moglie.
La storia non perde mai ritmo, grazie alle numerose scene di azione, ai personaggi spesso ironici (i siparietti tra la mamma di Cat e Bones valgono la pena di leggere il romanzo!), ai cattivi  - nuovi e vecchi - che entrano alla grande a movimentare la storia (ve l’aspettavate l’arrivo di Vlad? Quale Vlad? Perché, voi quanti Vlad conoscete???).
La penna della Frost ha di sicuro  dalla sua tante armi vincenti: uno stile fresco e scanzonato, una narrazione scorrevole e avvincente, personaggi simpatici o quanto meno mai piatti,  mai troppo stereotipati.
Tutto questo in maniera obiettiva. Ma visto che nella lettura è necessaria anche la soggettività, la mia voce sarà una voce fuori dal coro. Un romanzo del genere non può ottenere da me il massimo dei voti, perché quelli spettano a ciò che ritengo un capolavoro. Non può ottenere il massimo dei voti, perché, oltre ai lati positivi che obiettivamente possiede, la storia avrebbe dovuto coinvolgermi e emozionarmi. Con me non c’è riuscita. Non sarà colpa della Frost, che anzi riesce in questo intento con il 99% dei lettori, ma sicuramente mia, che non riesco ad apprezzare a pieno tale genere narrativo.


Titolo: L'urlo della notte
Titolo originale: At Grave's end
Autore: Jeaniene Frost
Editore: Fanucci - Collana Tif Extra
Traduttore: Silvia Demi
Pagine: 320
Isbn: 9788834717226
Prezzo: €12,90
Valutazione: 3 stelline