Titolo: La sogneria
Autore: Andrea Storti Editore: Lettere Animate Prezzo: €1,99 formato ebook |
Trama
L’autore conduce il lettore in un mondo incantato, dove la perdita della connotazione spazio temporale diventa strumento per coinvolgere quanti si affacceranno a questo romanzo in un’atmosfera fiabesca, ricca di sfumature facenti riferimento a una letteratura fantastico/paradossale.
Il mondo dei sogni, da sempre considerato quanto di più effimero e intangibile, assume in questo romanzo una dimensione reale e vendibile. La Sogneria diventa la metafora di una felicità ritrovata da una popolazione che ha perso la capacità di sognare, dove il sogno non è limitato a essere ospite dei dormienti, ma importanza primaria dell’esitenza.
L'autore:
Andrea Storti nasce il primo giorno dell’ultimo mese del 1985.
Da perfetto sognatore assonnato, dorme di notte e fantastica di giorno.
Si ostina a inventare storie che poi, per pigrizia, non scrive.
Crede nella sedentarietà ed è fermamente contrario al moto non necessario.
Un suo miniracconto è stato inserito ne Il ritorno dei Corti Viventi, un libricino piccolo e cattivo edito da Edizioni XII e uscito nell’autunno del 2012.
Ha curato la particolare raccolta Fiabe per leoni veneziani, dove dieci fiabe classiche vengono ripensate a Venezia. Il libro sostiene la UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, sezione di Mestre. È stato pubblicato da Studio LT2 il 20 novembre 2012.
"Un sogno è un sogno, che ci trafigga la mente mentre abbiamo gli occhi chiusi, oppure gli occhi aperti, è totalmente irrilevante." Nel dire quelle parole, un enorme leone dalla criniera dorata e folta attraversò la stanza e, aprendosi una porta come fosse un'azione normalissima per un felino di quella grandezza, passò oltre. "Non badate al gattone, tutto quello che c'è in questo palazzo sono frammenti di desideri infantili e non nocciono in alcun modo."
"Ohh... e i bambini desiderano leoni?"
"Certo! Una delle cose che desiderano di più in assoluto. Del resto, ha una criniera talmente bella e folta!"
Ma sì, non avete letto male. È proprio lui: Andrea Storti, il simpatico giovanotto che accoglie chiunque con gentilezza e calore nel suo blog. Non potete non conoscerlo, ma nell'improbabile caso in cui ignoriate di chi stia parlando, correte immediatamente nel suo meleto e stalkeratelo un po'. I suoi post e le sue recensioni offrono sempre i giusti spunti di conversazione.
Mi sto perdendo in chiacchiere su Andrea, quando il mio obiettivo è parlarvi della sua bella fiaba pubblicata ormai da qualche mese. Andrea ancora non sa che l'ho già letta, divorata e che l'ho adorata. Lo sta scoprendo ora insieme a voi che passate di qua.
Eppure mentre leggevo mi dicevo: devo correre a dirgli che è geniale. E ora devo andare a comunicargli che è uno spasso. Ora vado su twitter e gli dico che è mitico.
Ma non ho fatto nulla di tutto ciò, preferendo non interrompere la lettura per gustarmela in un sol boccone.
Se un po' mi conoscete, sapete che ho un vero e proprio debole per le letture per l'infanzia. Non ne leggo moltissime, ormai, ma quando ne individuo qualcuna che sembra particolarmente interessante, non posso resisterle. E in questo caso non potevo resistere alla possibilità di leggere una storia dal titolo immediatamente efficace: La Sogneria.
Se avete voglia di sapere di cosa parli, la trama riportata in quarta di copertina (quarta che non c'è, essendo un ebook, ma ci siamo capiti) non vi aiuterà sicuramente: troppo seriosa, troppo infarcita di paroloni per il pubblico a cui dovrebbe rivolgersi, troppo impegnativa. Se volete avere qualche notizia sul romanzo, non vi resta che leggerlo e fidarvi che sarà una bella esperienza.
Vi troverete nel paese di Santa Bisbetica, alle prese con un simpatico ometto, Laurenzio Cioccomenta, e il suo fedele cagnolino Ercolino. I due metteranno a punto un'invenzione per restituire agli uomini la capacità e la voglia di sognare, ma dovranno fare i conti con il terribile Leonardo Vincifato e la sua vendetta fatta di terribili incubi e cani spaventosamente neri. La storia, a riassumerla a parole, non rende la sua bellezza e la sua piacevolezza: ciò che fa de La Sogneria una fiaba meravigliosa è lo stile e l'inventiva di Andrea. La lettura non vi lascerà mai indifferenti o impassibili: Andrea saprà farvi ridere a ogni pagina, saprà stupirvi con idee geniali, saprà affascinarvi con trovate intelligenti. L'autore (ma sì, diamogli l'autorità che merita) ha uno stile fresco, naturale ed effervescente. La storia è frizzante, è piena di bollicine pronte a esplodere e a trasformarsi in sorrisi pagina dopo pagina. Il suo linguaggio è perfetto per i più piccoli ma godibile anche dai più grandi, che immagino si troveranno a contendersi coi figli la possibilità di leggere.
Scoprirete la necessità di avere sempre dei sogni, la tristezza di una vita senza degli obiettivi a dare un senso alle giornate, vi ritroverete a fare un tuffo nel mondo dei sogni fino ad essere ospitati dalla splendida regina di quel mondo. Capirete che la soluzione al problema non è in quel luogo, e dovrete passare attraverso mille sogni prima di trovarla. Nel percorso imparerete che c'è il bene e il male, giusto e sbagliato, un Cioccomenta e un Vincifato. Sarà uno spasso passeggiare tra quelle pagine, ma alla fine capirete che non è stato solo divertimento, avete anche imparato qualcosa di bello e importante. Non voglio dire troppo, perché non voglio privarvi del gusto di immergervi nella Sogneria e iniziare anche voi a sognare grazie a un buffo ometto e al suo carlino.
Ho solo due appunti da fare, riguardo al formato e alla copertina. La Sogneria ha come target principale i bambini. Per il momento non credo che i bambini possano trovare attraente la lettura in digitale. Forse sbaglierò, ma credo siano molto legati alla fisicità dell'oggetto, ai colori che in un e-reader mancano, alla possibilità di sfogliare le pagine avanti e indietro e di trovare, magari, immagini coi personaggi del libro. Sono particolari importanti. Perciò spero tanto che prima o poi ci sarà la possibilità di una pubblicazione cartacea con tanto di distribuzione nelle librerie, in modo che saranno proprio i bambini a scegliere il libro come loro prossima lettura. E un appunto sulla copertina, che io trovo davvero davvero bella. Ma la mia età è tre volte quelle di un bambino, se non addirittura quattro. I bambini hanno bisogno di colori, di personaggi spiritosi o che li incuriosiscano, o magari anche di personaggi spaventosi: insomma hanno bisogno che la copertina inizi a parlare loro prima ancora di sapere di cosa parla il libro. E quella della Sogneria è un'immagine troppo da grandi per essere apprezzata a dovere. Per essere scelta tra mille altre copertine.
Queste le mie uniche note da fare al prodotto, che non riguardano assolutamente i contenuti.
Alla fine della lettura vien solo da pensare: a quando la prossima?
Signor Storti, prenda il suo estro creativo e lo metta a lavorare, su!
Mi sto perdendo in chiacchiere su Andrea, quando il mio obiettivo è parlarvi della sua bella fiaba pubblicata ormai da qualche mese. Andrea ancora non sa che l'ho già letta, divorata e che l'ho adorata. Lo sta scoprendo ora insieme a voi che passate di qua.
Eppure mentre leggevo mi dicevo: devo correre a dirgli che è geniale. E ora devo andare a comunicargli che è uno spasso. Ora vado su twitter e gli dico che è mitico.
Ma non ho fatto nulla di tutto ciò, preferendo non interrompere la lettura per gustarmela in un sol boccone.
Se un po' mi conoscete, sapete che ho un vero e proprio debole per le letture per l'infanzia. Non ne leggo moltissime, ormai, ma quando ne individuo qualcuna che sembra particolarmente interessante, non posso resisterle. E in questo caso non potevo resistere alla possibilità di leggere una storia dal titolo immediatamente efficace: La Sogneria.
Se avete voglia di sapere di cosa parli, la trama riportata in quarta di copertina (quarta che non c'è, essendo un ebook, ma ci siamo capiti) non vi aiuterà sicuramente: troppo seriosa, troppo infarcita di paroloni per il pubblico a cui dovrebbe rivolgersi, troppo impegnativa. Se volete avere qualche notizia sul romanzo, non vi resta che leggerlo e fidarvi che sarà una bella esperienza.
Vi troverete nel paese di Santa Bisbetica, alle prese con un simpatico ometto, Laurenzio Cioccomenta, e il suo fedele cagnolino Ercolino. I due metteranno a punto un'invenzione per restituire agli uomini la capacità e la voglia di sognare, ma dovranno fare i conti con il terribile Leonardo Vincifato e la sua vendetta fatta di terribili incubi e cani spaventosamente neri. La storia, a riassumerla a parole, non rende la sua bellezza e la sua piacevolezza: ciò che fa de La Sogneria una fiaba meravigliosa è lo stile e l'inventiva di Andrea. La lettura non vi lascerà mai indifferenti o impassibili: Andrea saprà farvi ridere a ogni pagina, saprà stupirvi con idee geniali, saprà affascinarvi con trovate intelligenti. L'autore (ma sì, diamogli l'autorità che merita) ha uno stile fresco, naturale ed effervescente. La storia è frizzante, è piena di bollicine pronte a esplodere e a trasformarsi in sorrisi pagina dopo pagina. Il suo linguaggio è perfetto per i più piccoli ma godibile anche dai più grandi, che immagino si troveranno a contendersi coi figli la possibilità di leggere.
Scoprirete la necessità di avere sempre dei sogni, la tristezza di una vita senza degli obiettivi a dare un senso alle giornate, vi ritroverete a fare un tuffo nel mondo dei sogni fino ad essere ospitati dalla splendida regina di quel mondo. Capirete che la soluzione al problema non è in quel luogo, e dovrete passare attraverso mille sogni prima di trovarla. Nel percorso imparerete che c'è il bene e il male, giusto e sbagliato, un Cioccomenta e un Vincifato. Sarà uno spasso passeggiare tra quelle pagine, ma alla fine capirete che non è stato solo divertimento, avete anche imparato qualcosa di bello e importante. Non voglio dire troppo, perché non voglio privarvi del gusto di immergervi nella Sogneria e iniziare anche voi a sognare grazie a un buffo ometto e al suo carlino.
Ho solo due appunti da fare, riguardo al formato e alla copertina. La Sogneria ha come target principale i bambini. Per il momento non credo che i bambini possano trovare attraente la lettura in digitale. Forse sbaglierò, ma credo siano molto legati alla fisicità dell'oggetto, ai colori che in un e-reader mancano, alla possibilità di sfogliare le pagine avanti e indietro e di trovare, magari, immagini coi personaggi del libro. Sono particolari importanti. Perciò spero tanto che prima o poi ci sarà la possibilità di una pubblicazione cartacea con tanto di distribuzione nelle librerie, in modo che saranno proprio i bambini a scegliere il libro come loro prossima lettura. E un appunto sulla copertina, che io trovo davvero davvero bella. Ma la mia età è tre volte quelle di un bambino, se non addirittura quattro. I bambini hanno bisogno di colori, di personaggi spiritosi o che li incuriosiscano, o magari anche di personaggi spaventosi: insomma hanno bisogno che la copertina inizi a parlare loro prima ancora di sapere di cosa parla il libro. E quella della Sogneria è un'immagine troppo da grandi per essere apprezzata a dovere. Per essere scelta tra mille altre copertine.
Queste le mie uniche note da fare al prodotto, che non riguardano assolutamente i contenuti.
Alla fine della lettura vien solo da pensare: a quando la prossima?
Signor Storti, prenda il suo estro creativo e lo metta a lavorare, su!