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venerdì 5 luglio 2013

La Sogneria di Andrea Storti

Titolo: La sogneria
Autore: Andrea Storti
Editore: Lettere Animate
Prezzo: €1,99 formato ebook


Valutazione:

Trama
L’autore conduce il lettore in un mondo incantato, dove la perdita della connotazione spazio temporale diventa strumento per coinvolgere quanti si affacceranno a questo romanzo in un’atmosfera fiabesca, ricca di sfumature facenti riferimento a una letteratura fantastico/paradossale. Il mondo dei sogni, da sempre considerato quanto di più effimero e intangibile, assume in questo romanzo una dimensione reale e vendibile. La Sogneria diventa la metafora di una felicità ritrovata da una popolazione che ha perso la capacità di sognare, dove il sogno non è limitato a essere ospite dei dormienti, ma importanza primaria dell’esitenza.

L'autore:
Andrea Storti nasce il primo giorno dell’ultimo mese del 1985. Da perfetto sognatore assonnato, dorme di notte e fantastica di giorno. Si ostina a inventare storie che poi, per pigrizia, non scrive. Crede nella sedentarietà ed è fermamente contrario al moto non necessario. Un suo miniracconto è stato inserito ne Il ritorno dei Corti Viventi, un libricino piccolo e cattivo edito da Edizioni XII e uscito nell’autunno del 2012. Ha curato la particolare raccolta Fiabe per leoni veneziani, dove dieci fiabe classiche vengono ripensate a Venezia. Il libro sostiene la UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, sezione di Mestre. È stato pubblicato da Studio LT2 il 20 novembre 2012.


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"Un sogno è un sogno, che ci trafigga la mente mentre abbiamo gli occhi chiusi, oppure gli occhi aperti, è totalmente irrilevante." Nel dire quelle parole, un enorme leone dalla criniera dorata e folta attraversò la stanza e, aprendosi una porta come fosse un'azione normalissima per un felino di quella grandezza, passò oltre. "Non badate al gattone, tutto quello che c'è in questo palazzo sono frammenti di desideri infantili e non nocciono in alcun modo."
"Ohh... e i bambini desiderano leoni?"
"Certo! Una delle cose che desiderano di più in assoluto. Del resto, ha una criniera talmente bella e folta!
"

Ma sì, non avete letto male. È proprio lui: Andrea Storti, il simpatico giovanotto che accoglie chiunque con gentilezza e calore nel suo blog. Non potete non conoscerlo, ma nell'improbabile caso in cui ignoriate di chi stia parlando, correte immediatamente nel suo meleto e stalkeratelo un po'. I suoi post e le sue recensioni offrono sempre i giusti spunti di conversazione.
Mi sto perdendo in chiacchiere su Andrea, quando il mio obiettivo è parlarvi della sua bella fiaba pubblicata  ormai da qualche mese. Andrea ancora non sa che l'ho già letta, divorata e che l'ho adorata. Lo sta scoprendo ora insieme a voi che passate di qua.
Eppure mentre leggevo mi dicevo: devo correre a dirgli che è geniale. E ora devo andare a comunicargli che è uno spasso. Ora vado su twitter e gli dico che è mitico.
Ma non ho fatto nulla di tutto ciò, preferendo non interrompere la lettura per gustarmela in un sol boccone.
Se un po' mi conoscete, sapete che ho un vero e proprio debole per le letture per l'infanzia. Non ne leggo moltissime, ormai, ma quando ne individuo qualcuna che sembra particolarmente interessante, non posso resisterle. E in questo caso non potevo resistere alla possibilità di leggere una storia dal titolo immediatamente efficace: La Sogneria.
Se avete voglia di sapere di cosa parli, la trama riportata in quarta di copertina (quarta che non c'è, essendo un ebook, ma ci siamo capiti) non vi aiuterà sicuramente: troppo seriosa, troppo infarcita di paroloni per il pubblico a cui dovrebbe rivolgersi, troppo impegnativa. Se volete avere qualche notizia sul romanzo, non vi resta che leggerlo e fidarvi che sarà una bella esperienza.
Vi troverete nel paese di Santa Bisbetica, alle prese con un simpatico ometto, Laurenzio Cioccomenta, e il suo fedele cagnolino Ercolino. I due metteranno a punto un'invenzione per restituire agli uomini la capacità e la voglia di sognare, ma dovranno fare i conti con il terribile Leonardo Vincifato e la sua vendetta fatta di terribili incubi e cani spaventosamente neri. La storia, a riassumerla a parole, non rende la sua bellezza e la sua piacevolezza: ciò che fa de La Sogneria una fiaba meravigliosa è lo stile e l'inventiva di Andrea. La lettura non vi lascerà mai indifferenti o impassibili: Andrea saprà farvi ridere a ogni pagina, saprà stupirvi con idee geniali, saprà affascinarvi con trovate intelligenti. L'autore (ma sì, diamogli l'autorità che merita) ha uno stile fresco, naturale ed effervescente. La storia è frizzante, è piena di bollicine pronte a esplodere e a trasformarsi in sorrisi pagina dopo pagina. Il suo linguaggio è perfetto per i più piccoli ma godibile anche dai più grandi, che immagino si troveranno a contendersi coi figli la possibilità di leggere.
Scoprirete la necessità di avere sempre dei sogni, la tristezza di una vita senza degli obiettivi a dare un senso alle giornate, vi ritroverete a fare un tuffo nel mondo dei sogni fino ad essere ospitati dalla splendida regina di quel mondo. Capirete che la soluzione al problema non è in quel luogo, e dovrete passare attraverso mille sogni prima di trovarla. Nel percorso imparerete che c'è il bene e il male, giusto e sbagliato, un Cioccomenta e un Vincifato. Sarà uno spasso passeggiare tra quelle pagine, ma alla fine capirete che non è stato solo divertimento, avete anche imparato qualcosa di bello e importante. Non voglio dire troppo, perché non voglio privarvi del gusto di immergervi nella Sogneria e iniziare anche voi a sognare grazie a un buffo ometto e al suo carlino.
Ho solo due appunti da fare, riguardo al formato e alla copertina. La Sogneria ha come target principale i bambini. Per il momento non credo che i bambini possano trovare attraente la lettura in digitale. Forse sbaglierò, ma credo siano molto legati alla fisicità dell'oggetto, ai colori che in un e-reader mancano, alla possibilità di sfogliare le pagine avanti e indietro e di trovare, magari, immagini coi personaggi del libro. Sono particolari importanti. Perciò spero tanto che prima o poi ci sarà la possibilità di una pubblicazione cartacea con tanto di distribuzione nelle librerie, in modo che saranno proprio i bambini a scegliere il libro come loro prossima lettura. E un appunto sulla copertina, che io trovo davvero davvero bella. Ma la mia età è tre volte quelle di un bambino, se non addirittura quattro. I bambini hanno bisogno di colori, di personaggi spiritosi o che li incuriosiscano, o magari anche di personaggi spaventosi: insomma hanno bisogno che la copertina inizi a parlare loro prima ancora di sapere di cosa parla il libro. E quella della Sogneria è un'immagine troppo da grandi per essere apprezzata a dovere. Per essere scelta tra mille altre copertine.
Queste le mie uniche note da fare al prodotto, che non riguardano assolutamente i contenuti.
Alla fine della lettura vien solo da pensare: a quando la prossima?
Signor Storti, prenda il suo estro creativo e lo metta a lavorare, su!


venerdì 1 marzo 2013

Fantasia d'inchiostro. Recensione: La doppia Carlotta di Erich Kästner

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Trama:
un grande classico della narrativa per ragazzi, da cui è stato tratto il film Il cowboy con il velo da sposa. luisa viene da Vienna e tiene i lunghi capelli sempre sciolti sulle spalle, mentre Carlotta è di Monaco e porta le trecce. Queste però sono davvero le uniche differenze tra le due ragazzine, che per il resto sono identiche come due gocce d’acqua. Com’è possibile? Prima di incontrarsi per caso nello stesso campeggio estivo, infatti, luisa e Carlotta non si sono mai viste. a poco a poco il mistero si dipana e le due scoprono di essere gemelle, divise, ancora piccolissime, dal divorzio dei loro genitori. ora che finalmente si sono ritrovate, luisa e Carlotta decidono che non si separeranno mai più e studiano un piano infallibile per far tornare insieme mamma e papà.

L'autore:
Erich Kästner è stato uno dei più grandi scrittori tedeschi del Novecento e ha scritto bellissimi libri per bambini. Dopo l’ultima guerra, divenne uno dei più convinti rappresentanti del movimento per la pace. tra i suoi libri più celebri, pubblicati in Italia da Piemme, La conferenza degli animali ed Emil e i detective

Recensione:
Quando ero piccola in tv al giovedì andava in onda una rassegna di film per i bambini.
A volte film della Disney, altre volte pellicole che avevano dei ragazzini come protagonisti. Era un appuntamento imperdibile per chi aveva una giovane età, considerando la scarsa varietà di programmi dell'epoca. Il giovedì sera io e la mia famiglia facevamo scorpacciata di governanti perfette sotto ogni punto di vista, pomi d'ottone magici, maggiolini con un cuore e bassotti sfrenati. Ma tra tutti i film che davano (e poi puntualmente replicavano ogni anno) avevo individuato il mio preferito in assoluto, un film che col tempo hanno cercato di rifare con nuovi attori e nuove situazioni ma senza riuscire a reggere il confronto con quello che per me rappresentava la perfezione. Parlo del mitico Cowboy col velo da sposa, disastroso adattamento italiano di un semplice e perfetto titolo qual era The Parent Trap. Il film è del '61, io l'avrò visto probabilmente venticinque anni più tardi trovandolo ancora adatto e perfetto per la mia epoca (e so per certo che se lo vedessi oggi lo troverei altrettanto perfetto: ho una sorta di rispetto per le mie passioni infantili).
Ora, non so quanti di voi abbiano visto il film e quanti possano averlo apprezzato. Ma non son qui a parlare del film. Son qui a scrivere di come, appena qualche mese fa, abbia scoperto che la pellicola era l'adattamento cinematografico di un romanzo per bambini. Non riuscivo a crederci. Il fatto di poter leggere il libro da cui era stata tratta una delle mie storie preferite mi ha emozionata. Detto fatto, mi procuro il magico libro e non me ne stacco finché non ho terminato la lettura. Il libro è intitolato La doppia Carlotta, l'autore è Erich Kästner, a me sconosciuto fino a questo momento, il romanzo fu pubblicato nel lontano 1949.
La storia si svolge tra Monaco, Vienna e qualche lago tedesco, dove le bambine si incontrano casualmente a un campeggio, scoprono la fortissima somiglianza e, dapprima litigando poi condividendo il loro passato, si rendono conto di essere gemelle, separate alla nascita. Una vive con la mamma, l'altra col papà e nessuna delle due è a conoscenza dell'esistenza dell'altro genitore così come della sorella. Lì in quel campeggio che le ha riunite le due ragazze decidono di fare a cambio vita per pochi giorni, all'insaputa di tutti ovviamente, per avere ognuna la possibilità di conoscere l'altro genitore. Da quella decisione partono una serie di equivoci e gag che porteranno all'inevitabile lieto fine.
Il film era (è) simpatico, divertente, emozionante, buono, commovente. Perfetto per una bambina della mia epoca, ma non saprei se sarebbe accolto con lo stesso entusiasmo anche da una bambina di questa epoca.
Il libro è molto molto (molto) semplice. Velocissimo da leggere, assume più la sostanza di un raccontino che di un vero e proprio romanzo. Carino, piacevole senza dubbio, ma si ha la costante impressione che gli manchi qualcosa di fondamentale. Un po' di quel brio presente nella pellicola. Un po' di ironia in più. Qualche personaggio più incisivo. La storia sembra la versione pallida e debole del film. La semplice base su cui è poi è stato costruito un mondo molto più splendente e convincente. Forse aver visto e amato Cowboy col velo da sposa non mi ha permesso di accostarmi alla Doppia Carlotta nel giusto stato d'animo. Mi aspettavo tanto, mi aspettavo tutto da questa storia. Sarebbe meglio leggerla senza conoscere troppo, per lasciare all'autore la possibilità di intrattenerci e divertirci, e poi magari farsi stupire dal frizzante adattamento cinematografico.
Il percorso all'inverso fa perdere qualche punto al libro, ma pazienza, è andata così. Ciò non toglie che resta un romanzo da cui non mi separerò mai, perché è anche grazie ad esso se quei giovedì sera resteranno indimenticabili nei miei ricordi.


Titolo: La doppia Carlotta
Titolo originale: Das doppelte Lottchen
Autore: Erich Kästner
Traduttore: Roberta Magnaghi
Editore: Piemme - Il battello a vapore
Pagine: 224
Isbn: 9788856617597
Prezzo: €13,00
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 22 Gennaio 2013

martedì 5 febbraio 2013

Fantasia d'inchiostro: Il pianeta di Standish e Segreti e Bugie

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Due romanzi per Fantasia d'inchiostro. 
Entrambi pubblicati da Feltrinelli nella collana Kids, entrambi scritti da autrici donne, entrambi con protagonisti dei ragazzini. Le somiglianze si fermano qui. Il pianeta di Standish ha una portata più ampia e universale: non è solo la storia di un ragazzino alle prese con i problemi della sua età. E' la storia di un'intera popolazione alle prese con un regime totalitario, è la storia di una lotta per la libertà. Standish è uno solo, ma la sua esperienza è quella di tutti coloro che vivono la stessa difficile situazione. Un romanzo profondo e riflessivo. 
Segreti e bugie ha invece le caratteristiche di un romanzo per adolescenti e preadolescenti: leggero, ironico, piacevole. L'unico nemico dei protagonisti è la loro paura di essere se stessi, la loro paura di essere veri. Segreti e bugie è la storia di una maturazione, della necessità di crescere e di imparare ad accettare se stessi e la realtà. 

Il pianeta di Standish
di Sally Gardner

Trama:
Standish ha quindici anni ma parla con l'ingenuità e la purezza di un bambino di dieci. Standish e il suo unico amico, Hector, vivono nella Zona Sette, dove la Madrepatria tiene segregati i dissidenti, gli avversari politici e gli impuri. La zona è popolata di informatori, mancano i generi di prima necessità ed è bandito l'uso di radio e televisione. L'unica eccezione a questo isolamento sarà la grande diretta sull'evento che cambierà il corso della storia: giovedì 19 luglio 1956 verrà lanciato il vettore diretto sulla Luna e per la Madrepatria inizierà una nuova era. Ma i due ragazzi scoprono, per caso, che l'allunaggio è solo una farsa organizzata dal regime e si uniscono a un piccolo gruppo di ribelli. Quando Hector scompare, rapito dal regime, Standish decide di affrontare da solo un'eroica missione di boicottaggio, per ritrovare l'amico e realizzare il proprio sogno di libertà. Un romanzo forte e struggente, in cui la voce limpida del giovane protagonista ci attira nel suo mondo, fatto di angoscia e buio, ma anche degli infiniti spazi del sogno e dell'immaginazione, e come una luce ci guida sino al finale, abbagliante e liberatorio. Età di lettura: da 13 anni. 

L'autrice
Definita dal “Sunday Times” “un genio eccentrico”, Sally Gardner è una pluripremiata autrice inglese: i suoi libri hanno venduto oltre un milione e mezzo di copie in Inghilterra e sono stati tradotti in ventidue lingue. Dislessica, come il protagonista di questo romanzo (a quattordici anni non sapeva ancora né leggere né scrivere), sostiene con convinzione che la dislessia non sia una disabilità, ma un dono che favorisce la creatività. I diritti di pubblicazione del Pianeta di Standish sono stati acquistati anche in Germania, Francia, Israele, Stati Uniti e Spagna.
Sito dell'autrice: http://www.sallygardner.net/

Recensione:
Il pianeta di Standish: un libro che puoi iniziare a giudicare dalla copertina: sullo sfondo l'universo e due pianeti, in primo piano metà volto di un bambino. Dagli occhi azzurri. La Feltrinelli ha fatto un lavoro davvero ottimo con questa cover, che termina nell'aletta piegata all'interno: se la si apre, ci apparirà l'intero volto del bambino, che di occhi azzurri ne ha solo uno. L'altro è castano e vederli insieme ha un effetto inquietante. Non è la solita cover elaborata per attirare i lettori: lì inizia la storia di Standish, un ragazzino di quindici anni che ne dimostra molti meno. Agli occhi di tutti appare ancora un bambino. Agli occhi degli insegnanti, poi, appare un bambino che non ha voglia di studiare o che non ha le capacità per capire. Agli occhi dei compagni di scuola, Standish è il diverso, quello che i bulli si divertono a trattar male. In realtà il nostro protagonista è semplicemente dislessico, ma la sua dislessia non è compresa o affrontata in alcun modo da chi di dovere. Fin qua potrebbe sembrare una storia abbastanza tranquilla e regolare di un ragazzino alle prese con le difficoltà della scuola e della sua età. Ma manca l'essenziale: manca lo sfondo, il contesto. E' questo il vero protagonista. Standish vive in un regime totalitario in cui i dissidenti sono relegati, o meglio segregati, in una zona comune e costantemente tenuti sotto controllo. Vive solo col nonno, dopo che i genitori sono stati portati via. Ha un solo amico, Hector, la cui scomparsa decreterà il precipitare della situazione. Standish vuole ritrovare l'amico e vuole smascherare la falsità del regime, a costo della propria vita.
Ambientato in un passato alternativo (siamo negli anni '50), il romanzo sembra presentare le caratteristiche di un romanzo storico in senso lato (con riferimenti al regime nazista) o forse, più semplicemente, le caratteristiche di un genere tanto di moda ora, il distopico.
Composto da capitoli brevi e da una narrazione che scorre velocemente, il romanzo si legge nell'arco di un paio d'ore. Perfetta come lettura per i ragazzini, che potranno non solo appassionarsi all'avventura di Standish, ma comprendere facilmente le difficoltà di un mondo senza libertà e la necessità di lottare per essa. Ottima lettura anche per chi non è più un bambino: semplice ma profonda, tocca argomenti importanti e sempre attuali.
Interessante l'ibook che la casa editrice inglese, la Hot Key Books, ha pubblicato: un libro interattivo in cui le parole si mescolano tra loro e si dispongono nell'ordine in cui una persona dislessica le vede. (dateci uno sguardo: Maggot moon)

Titolo: Il pianeta di Standish
Titolo originale: Maggot Moon
Autore: Sally Gardner
Traduttore: Delfina Vezzoli
Editore: Feltrinelli
Pagine: 208
Isbn: 9788807921957
Prezzo: €13,00
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione:23 gennaio 2013


Segreti e bugie
di Rebecca Stead

Trama:
Georges deve cambiare casa: il padre è stato licenziato dallo studio di architettura e la madre è sempre assente perché lavora in ospedale. Nel nuovo condominio Georges fa amicizia con Safer, un ragazzino della sua età che ha due fratelli, la più piccola Candy e Pigion, un inquieto adolescente. Come loro, anche Safer non frequenta la scuola ma studia a casa. Safer "assolda" Georges come aiuto-spia per tenere d'occhio un misterioso vicino sempre vestito di nero che entra ed esce da casa con pesanti valigie in un modo che sembra particolarmente sospetto. Ma, a differenza dei film di Hitchcock, in questo caso non c'è nessun crimine e alla fine tutto si rivelerà un gioco inscenato da Safer che porterà Georges a riflettere su verità e menzogne, facendo emergere segreti e bugie taciuti anche all'interno della propria famiglia. In questo romanzo, Rebecca Stead dimostra grande sensibilità nel delineare una realtà perfettamente coerente e credibile, in cui il lettore si identifica, salvo poi ribaltarne tutti i punti fermi e svelare una verità dei fatti radicalmente diversa, con un capovolgimento sorprendente in cui emergono le fragilità e le motivazioni profonde dei giovani protagonisti. Età di lettura: da 13 anni.

L'autrice:
Rebecca Stead è nata e vive a New York. Con il suo romanzo When You Reach Me, pubblicato da Feltrinelli Kids con il titolo Quando mi troverai, ha vinto nel 2010 il più importante premio di letteratura per ragazzi negli Stati Uniti: la Newbery Medal.


Recensione:
Una cover del genere è stata probabilmente realizzata per attirare i lettori più giovani. Non è affascinante come la maggior parte delle copertine che vediamo in giro oggi, non attira immediatamente l'attenzione. E' una di quelle che le passi accanto, la guardi e procedi oltre, senza dare uno sguardo alla trama. Se però il lettore meno pigro solleverà il libro, gli basterà voltarlo per leggere la quarta ed esserne incuriosito: "La vita è un milione di puntini diversi che insieme compongono un quadro gigantesco e può essere che il grande quadro sia carino oppure straordinario. Ma se stai con la faccia schiacciata contro un mucchio di puntini, è veramente difficile dirlo".
La teoria dei puntini, è così che preferisco definire quel movimento artistico (il puntinismo) che si sviluppò verso la fine dell'ottocento in Francia e che aveva tra i suoi maggiori esponenti Georges Seurat.
Georges è il nome del nostro protagonista, in onore al grande pittore; nella sua casa è appesa una riproduzione di un quadro di Seurat. Perché la vita è un insieme di puntini, basta saperli guardare (anche il grande Steve Jobs ce l'ha insegnato...).
Il romanzo ruota intorno a Georges, alle prese con un trasloco, con la difficoltà delle nuove amicizie, la voglia di fidarsi e la necessità di mentire. Il lettore può accostarsi al romanzo della Stead con due diversi approcci: può scegliere di leggere una storia divertente e spassosa che lo intratterrà piacevolmente per qualche ora, grazie alla sua ironia, ai personaggi originali e strampalati, alle indagini tanto assurde quanto serie; oppure potrà preferire una lettura più profonda, allontanandosi di qualche passo per osservare meglio quel che accade e scoprire che l'ironia nasconde la paura, che le bugie sono un modo per non affrontare la verità, che la realtà ha bisogno di tanto coraggio. Un romanzo per adolescenti spensierato e toccante al tempo stesso: di storie così ce n'è sempre bisogno.

Titolo: Segreti e Bugie
Titolo originale: Liar & Spy
Autore: Rebecca Stead
Traduttore: Anna Patrucco Becchi
Editore: Feltrinelli
Pagine: 192
Isbn: 9788807921995
Prezzo: €13,00
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 9 gennaio 2013

venerdì 11 gennaio 2013

Tre romanzi per Fantasia d'inchiostro

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Una delle novità di questo 2013 saranno le etichette illustrate da appiccicare ai miei post. Persa tra i tanti libri che leggo e tra i tantissimi di cui vorrei pubblicare le recensioni o le anteprime, ho pensato di contrassegnarli in qualche modo per distinguerli, catalogarli, ordinarli secondo un mio disordinatissimo schema mentale. Così nasce Fantasia d'inchiostro, etichetta o rubrica che userò per indicare i post riguardanti i libri per bambini. Ho un debole per la letteratura per i ragazzi (e non solo per quel tipo di letteratura: mi sa che son piena di deboli!), leggo tanti libri per bambini in un anno, perciò mi piacerebbe riservare uno spazio che sia solo per loro.
Ogni settimana cercherò pertanto di recensire un paio di questi romanzi: non ho ancora deciso i giorni deputati a questa mia Fantasia (e non so se lo farò: forse meglio lasciarla libera di intrufolarsi nel blog quando più le pare) rappresentata per l'occasione da Peter Pan e i suoi amici (uno dei classici della letteratura per l'infanzia che più ho adorato in passato e che tuttora adoro): oggi tocca a tre romanzi, tutti targati Battello a vapore, ognuno carino a modo suo. Le recensioni spesso saranno molto brevi: chiedo perdono. Avendo un paio di mesi di letture alle spalle non accompagnate dalle consuete recensioni, mi ritrovo con una cinquantina di libri da commentare. Per non correre il rischio che alcune  - molte? -  recensioni vengano abbandonate per la via, tento la facile strada della brevità. E' un tentativo. Non è detto che sarà sempre così ;)


Il fuoco segreto di Altea - Gli Arconti Ombra
di Isabel Harper

Recensione:
Tra i tanti romanzi dedicati ai più piccoli che mi sono ritrovata a leggere nel 2012, Il fuoco segreto di Altea risulta essere sicuramente quello che mi ha più sorpresa per la sua piacevolezza e allegria. E' il primo volume di una tetralogia scritta a quattro mani da due coniugi italiani che preferiscono nascondersi dietro il fantomatico pseudonimo di Isabel Harper e illustrato dalla brava Silvia Bigolin di cui già abbiamo parlato per le illustrazioni di Evelyn Starr. 
Il fuoco segreto di Altea - Gli Arconti Ombra ci racconta la storia di un luogo lontano, Altea, dove la vita non è più facile come un tempo e colui che dovrebbe risollevarne le sorti, l'Arconte, sembra esclusivamente interessato al proprio tornaconto. Spetterà a due semplici ragazzini, Ailan e Marill, scoprire il segreto che c'è dietro il grigiore del loro mondo e dietro le decisioni dell'Arconte, per poi ristabilire la serenità. Un bel romanzo sulla crescita, la responsabilità e la fiducia. Sull'amicizia e sulle scelte. E sulla necessità di aiutare chi è in difficoltà. La lettura è scorrevolissima, i dialoghi hanno un bel ritmo e son sempre gradevoli, ogni personaggio si presenta ai nostri occhi in maniera piacevole, e soprattutto credibile. Leggerò sicuramente i seguiti, che già attendo con ansia. Consiglierò questo volume a chiunque cerchi una storia per far appassionare i bambini dai 9/10 anni in su. E lo regalerò ogni volta che potrò, perché merita davvero.
Titolo: Il fuoco segreto di Altea - Gli Arconti Ombra (Vol. 1)
Autore: Isabel Harper
Editore: Piemme - Collana Battello a vapore
Pagine: 320
Isbn: 9788856622928
Prezzo: €16,00
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: ottobre 2012



Il viaggio di Lili e Po
di Lauren Oliver
Recensione:
Il viaggio di Lili e Po era un romanzo che mi attirava tantissimo. Complice una copertina che salta subito all'occhio e un'autrice già conosciuta precedentemente, Lili e Po si è presto aggiudicato un posto d'onore tra le mie letture del 2012. Il libro è confezionato in maniera davvero carina, grazie anche all'illustratrice Linda Cavallini (i cui disegni fanno desiderare una maggiore presenza degli stessi  rispetto ai pochi inseriti nel volume) e all'impostazione della casa editrice: una trappola per bambini sicuramente funzionante. Col termine trappola non voglio dire che la storia non meriti e che sia solo vuota apparenza, ma che a fine lettura mi sono resa conto che l'aspetto esteriore è risultato più incisivo dell'effettiva sostanza. Il viaggio di Lili e Po è una favola: bambini abbandonati, matrigne cattive, sorellastre invidiose, fantasmi, fughe, lotte e un viaggio verso un necessario lieto fine. Si avvertono echi di capolavori del passato, clichés necessari perché una fiaba risulti tale, ma non hanno (in una lettrice adulta) l'effetto sperato: l'esperienza è stata a tratti noiosa, prevedibile, lenta. Niente che la rendesse memorabile. Niente che la facesse emergere dalla miriade di libri destinati ai più piccoli. Se dovessi suggerirla, forse abbasserei l'età consigliata (che la quarta di copertina stabilisce a 10 anni): la farei leggere ai piccini, ai bambini di 6 anni che si apprestano ora ad avvicinarsi alla lettura. Non capiranno tutto (d'altronde a quell'età io ho letto Piccole donne, pur probabilmente non comprendendo un bel po' di eventi) ma godranno di una favola nuova e a suo modo originale.
Titolo: Il viaggio di Lili e Po
Titolo originale: Liesl & Po
Autore: Lauren Oliver
Traduttore: Francesca Flore
Editore: Piemme - Collana Battello a vapore
Pagine: 304
Isbn: 9788856621181
Prezzo: €16,00
Valutazione: 2 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: ottobre 2012


La casa prigioniera del tempo
di Sarah Singleton
Recensione:
La casa prigioniera del tempo (titolo originale: Century) è un romanzo appartenente alla collana Battello a vapore della Piemme, ma che probabilmente potrebbe essere inserito anche in una collana per adolescenti. Il suo sapore gotico e l'atmosfera inizialmente inquietante forse non sarebbero immediatamente apprezzati dai più piccini ma verrebbero ben accolti da ragazzi più maturi. L'età consigliata è dai 13 anni in su, età che avrebbe potuto essere sicuramente innalzata se il racconto non avesse preso fin troppo presto una svolta semplicistica e a tratti superficiale. L'impressione generale che si ricava dalla lettura del romanzo della Singleton è innanzitutto positiva: duecento pagine perfette per trascorrere qualche ora totalmente assorbiti dalla storia, presi dal destino di Macy, la protagonista costretta a vivere nel suo castello e a ripetere continuamente la stessa giornata per anni, forse secoli. Quel che potrebbe apparirci come un incubo si presenta come una realtà non percepita: solo quando un elemento estraneo cerca di infiltrarsi e di incrinare una perfezione che altrimenti sarebbe stata eterna, la situazione inizia a precipitare. La ragazzina comincia a indagare, a seguire i fantasmi che vede correre per i corridoi, capisce che qualcosa di terribile è accaduto e che il suo intervento è necessario per porre fine a quell'incubo. L'ambientazione è perfetta, l'atmosfera riesce a instillare nel lettore stati di ansia e  di paura, ma il tutto dura troppo poco e la soluzione arriva in maniera semplice e affrettata. Non avremmo disprezzato qualche centinaio di pagine in più. Nonostante qualche piccola delusione, La casa prigioniera nel tempo si becca una valutazione positiva e il consiglio di lettura a chiunque se lo ritrovi tra le mani.
Titolo: La casa prigioniera del tempo
Titolo originale: Century
Autore: Sarah Singleton
Traduttore: Simona Mambrini
Editore: Piemme - Collana Battello a vapore
Pagine: 224
Isbn: 9788856621136
Prezzo: €10,00
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: settembre 2011