venerdì 28 settembre 2012

Un settembre con poco inchiostro

Un giorno di libraria follia
Questo sarà un post un po' diverso dai miei soliti. (Ok, non ci vuole poi tanto a scrivere qualcosa che non sia una recensione o un'anteprima, no?)
Sarà un post (giusto un po') più personale. 
Cuore d'inchiostro vive ormai da due anni o quasi. Ma la sua nascita fu così improvvisa da non essere mai stata notata. Un giorno decisi che volevo cimentarmi nell'avventura del blog "letterario", e iniziai a sbattere la testa tra codici html e impostazioni varie. Lo feci nascere all'improvviso, lo mandai nel web senza prepararlo, senza avvisare il mondo che anche lui sarebbe stato qui, in mezzo a milioni di altri blog. 
E poi lo abbandonai, subito dopo. Triste storia - o forse no? Mi sentivo incapace e impotente. Non in grado di saperlo vivere nella maniera giusta. Trascorsero cinque mesi, più o meno, il blog esisteva ancora (figuriamoci se sapevo come fare a cancellarlo) e decisi di riprenderlo con più grinta e fiducia. 
Ho sempre saputo che il mio atteggiamento come creatrice del blog sarebbe stato una sorta di anonimato: nessuna presentazione, nessuna dichiarazione di intenti, nessun post del tipo "Sono io e son qui perché...". Niente di tutto ciò. 
Il mio motto era (è): la parola ai libri. Vera motivazione o alibi? 
Modalità Vera motivazione: Cuore d'inchiostro è nato come prolungamento della mia libreria anobiana: le recensioni che lì forse avevano altra struttura, altro carattere, qui potevano acquistare maggiore consapevolezza e personalità. Mi piaceva l'idea di costruire un posto esclusivamente per loro, per i miei libri.
Modalità Alibi: Ma mi piaceva anche potermi nascondere dietro di essi: non dover parlare di me, di chi sono o cosa faccio, ma semplicemente farmi conoscere attraverso ciò che ho amato o meno leggere. 
Lista d'attesa per le recensioni :)
Perché allora adesso spunta questo post più personale?
Perché forse, dopo - quasi - due anni, il blog sta crescendo e io inizio a far capolino da dietro i miei libri. E inizio con una spiegazione riguardo a questo settembre sottotono.
So che nell'ultimo mese non sono riuscita a mantenere i miei ritmi. Pochissime recensioni, qualche anteprima ogni tanto. Non ho avuto tempo, non ho avuto neanche troppa voglia di recensire. Le recensioni pretendono una buona predisposizione d'animo che non si riesce certo ad avere ogni giorno (e il blog lo sa!). In questi momenti, nei momenti in cui la vita mi prende e mi trascina lontana dal pc e dal blog, mi son spesso chiesta se non fosse il caso di cercare collaboratori, come molte mie amiche blogger hanno fatto. Ci ho pensato spessissimo ma la risposta è sempre stata negativa. Cuore d'inchiostro, almeno per ora, continua a essere un pezzo di me, delle mie letture, delle mie sensazioni, dei miei desideri: non voglio farlo diventare un compito da portare avanti. Voglio che sia espressione della mia vita (di lettrice): a volte intensissima, a volte meno.
Ok questo post sta per terminare. I libri stanno per tornare, e io ritorno a nascondermi dietro di loro, magari non per sempre come è accaduto in questi due anni. Magari qualcosa cambierà, e mi serviva solo un post per iniziare una minuscola rivoluzione. Chissà.




giovedì 27 settembre 2012

Avvistamento: Il padre della sposa di Edward Streeter

Quando ero piccola, c'era un attore che adoravo. Quando c'era lui sullo schermo, io ero contenta. Non ero ancora in grado di cercare la filmografia di un attore per poterlo rivedere ovunque, e soprattutto all'epoca (parliamo quasi di 30 anni fa), non c'erano i mezzi veloci e precisi di oggi. Mi accontentavo perciò di vederlo, quasi sempre per caso, apparire sullo schermo della tv. Si trattava di Spencer Tracy e, solo col senno di poi, mi son resa conto che quell'attore aveva una terribile somiglianza con mio nonno, il che me lo rendeva adorabile. 
Vi racconto questi particolari, perché per me Il padre della sposa non può che essere lui, Spencer Tracy. (Non riuscirò mai a identificarlo con uno Steve Martin, che pure ci ha provato ad esserlo con quarant'anni di ritardo, ma senza eguagliare il suo predecessore.) E perché se posso avere tra le mani il libro che racconta quella storia, sono sicura che lo leggerò per poter ritrovare lui all'azione. 
Non è la prima volta che il romanzo in questione viene pubblicato, ma l'ultima (e forse anche l'unica) volta fu nel 1963 dalle edizioni La Sorgente. Quei romanzi sono ormai praticamente scomparsi. 
La Donzelli regala al libro una nuova veste, completando la storia con le illustrazioni del famoso cartoonist statunitense Williams, illustrazioni già presenti nella prima edizione, e mettendo in copertina i due fantastici attori della versione cinematografica del 1950. Un gioiellino: da leggere, da sfogliare, da ammirare. 


Il padre della sposa
di Edward Streeter

Trama:
Povero Mr. Banks! 
Non ha ancora fatto in tempo a capire che la sua amata Kay è in età da marito, che si ritrova per casa il promesso sposo. Ma che tipo sarà mai? Da dove viene? E soprattutto, sarà all’altezza della sua Kay? Una temperie di sentimenti sconquassa il suo animo – orgoglio, gelosie, timori, nostalgie – quand’ecco che l’inesorabile turbine dei preparativi della cerimonia si abbatte impietoso sulla sua tranquilla routine. A tappe forzate, Mr. Banks si vedrà trascinato dall’entusiastica moglie nella trafila del tipico matrimonio medio-borghese – la conoscenza dei consuoceri, le liste d’invitati da sforbiciare, le partecipazioni da mandare, i conti da saldare, il diluvio dei regali per casa, e poi l’abito della sposa, le prove in chiesa… Un vero incubo, a cui Mr. Banks proverà fino all’ultimo a sottrarsi ricorrendo a un disperato sotterfugio: alla vigilia delle nozze, offre di nascosto ai promessi sposi 1500 dollari purché scappino e vadano a sposarsi da soli e lontano da casa. Niente da fare, neppure così riuscirà a sfuggire alle peripezie che lo attendono in quanto padre della sposa. 
Un romanzo esilarante che dosa sapientemente ironia e tenerezza, e mette a nudo i tic e le manie della tipica famiglia media americana (e non solo) alle prese con un rito senza tempo né confini. Ecco perché, tra il 1949 e il 1951, Il padre della sposa divenne per ben due volte un caso: dapprima letterario, scalando in poche settimane la classifica dei best seller, e subito dopo ai botteghini del cinema, grazie a Vincent Minnelli che ne fece una delle sue più brillanti commedie, affidandosi all’interpretazione di uno Spencer Tracy da Oscar e di una giovanissima Liz Taylor. Motivo in più per riscoprirlo oggi, intatto nel suo smalto e nella sua verve e arricchito da un imperdibile contrappunto: le illustrazioni di Gluyas Williams, uno dei maggiori talenti del «New Yorker», che firmò la prima edizione del romanzo di Streeter contribuendo al suo clamoroso successo.

L'autore:
Edward Streeter (1891-1976) cominciò la sua carriera come reporter del «Buffalo Express», sulle cui colonne conobbe il suo primo successo con una serie di finte lettere dal fronte della prima guerra mondiale di un soldato semi-analfabeta. Ma la sua fama esplose nel 1949 col clamoroso successo de Il padre della sposa, cui seguirono altri sei romanzi, alcuni dei quali passati anch’essi sul grande schermo. 

L'illustratore:
Gluyas Williams (1888-1982) è stato uno dei più popolari cartoonist americani del Novecento. Nato a San Francisco, nel 1911 si laureò a Harvard e in pochi anni cominciò a collaborare con le più popolari riviste dell’epoca, da «Life Magazine» a «Century» e soprattutto al «New Yorker», di cui divenne una delle firme più prestigiose.
Sito sull'illustratore: http://www.gluyaswilliams.com/


Titolo: Il padre della sposa
Titolo originale: Father of the Bride
Autore: Edward Streeter
Traduttore: Marianna Matullo
Illustratore: Gluyas Williams
Editore: Donzelli
Pagine: 224
Isbn: 9788860367518
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione:  Ottobre 2012

mercoledì 26 settembre 2012

Avvistamento: La ragazza che cadde dal cielo di Simon Mawer

Simon Mawer si presenta ai miei occhi di lettrice come un autore straordinario. 
L'ho già incontrato in altre storie? No. 
Ne ho già sentito parlare? Neanche. 
Ho scoperto da poco che la Neri Pozza ha pubblicato ben tre anni fa un altro romanzo di questo scrittore, La casa di vetro, di cui già esiste anche l'edizione economica, ma prima di notare questo nuovo titolo ero del tutto ignorante riguardo a lui e alle sue opere. Allora perché straordinario?
Ecco, non c'è una risposta che potrei definire accettabile. Mi è bastato dare uno sguardo alla trama e  cercare notizie dell'autore in giro per appassionarmi a lui e alle sue storie. Da domani nelle nostre librerie troveremo La ragazza che cadde dal cielo. Prenotato!

La ragazza che cadde dal cielo
di Simon Mawer

Trama:
Londra, anni Quaranta. Il mondo è in guerra e può capitare che una bella ragazza diciannovenne si ritrovi a colloquio, in un appartamento squallido e quasi vuoto di un ex albergo di Northum¬berland Avenue, con un fantomatico signor Potter appartenente all’altrettanto fantomatico Inter Services Research Bu¬reau. La ragazza, tailleur grigio e camicetta bianca, si chiama Marian Sutro, di padre inglese e madre francese. Fino a qualche tempo fa viveva sulle dolci sponde del lago di Ginevra, città dove il padre era un diplomatico della Società delle Nazioni, l’organizzazione sovranazionale travolta dalla guerra. Il signor Potter è un uomo dall’aspetto comune, con giacca di tweed e panciotto, come si conviene a un membro dell’intelligence britannica. Il suo compito è reclutare agenti da spedire nel sud della Francia occupata dalle truppe tedesche, agenti naturalmente capaci di parlare francese senza inflessione straniera. Giovane donna che non è mai stata in un albergo e neppure in un bar da sola, Marian crede di essere arruolata per la sua perfetta padronanza del francese e per la missione illustrata dalla voce querula e i modi garbati di Potter: fare da corriere, nella vasta area che va da Limoges a Tolosa, per conto di un certo César, che avrebbe il compito di istruire i partigiani sull’uso delle armi e le tecniche di sa¬botaggio. In realtà la sua vera missione, ignota allo stesso Potter, è un’altra e riguarda un fisico del Collège de France: Clément Pelletier. Laureato all’École Normale Supérieu¬re, dove già sembrava un allievo predi¬letto dal Cielo, destinato a diventare un secondo Louis de Broglie, Clément Pelletier non ha mai lasciato la Francia dopo l’occupazione nazista, come invece hanno fatto molti suoi illustri colleghi. Amico fraterno di Ned Sutro, fratello di Marian, fisico che, prima dello scoppio del conflitto, era anche lui al Collège del France, Clément non è stato invaghito soltanto del suo paese, al punto da non poterlo abbandonare nemmeno quando Hitler ha fatto la sua comparsa all’Arc de Triomphe, ma anche di Marian. Venticinquenne, ha spedito alla sedicenne sorella di Ned numerose, infuocate lettere d’amore che hanno fatto sobbalzare il cuore a più di una suora nel collegio svizzero dove provvedevano all’educazione della ragazza. L’intelligence britannica ha deciso di utilizzare i servigi di Marian al solo scopo di mettere le mani sul progetto a cui Clément Pelletier sta lavorando al Collège de France: la costruzione di un ordigno capace di capovolgere le sorti della guerra.

L'autore:
Simon Mawer è nato in Inghilterra. Ha vissuto a lungo a Cipro e a Malta. Ora vive in Italia con la moglie e i due figli. È autore di altri sei romanzi, tra i quali Mendel’s Dwarf, che ha concorso per il Booker Prize e The Fall, che ha vinto il Boardman Tasker Prize.
Sito dell'autore: http://www.simonmawer.com./


Titolo: La ragazza che cadde dal cielo
Titolo originale: The Girl Who Fell From The Sky
Autore: Simon Mawer
Traduttore: M. Ortelio
Editore: Neri Pozza
Pagine: 320
Isbn: 9788854505995
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: 27 Settembre 2012

lunedì 24 settembre 2012

Avvistamento: Colpa delle stelle di John Green

Una miscela di malinconia e dolcezza, 
un romanzo al tempo stesso filosofico e divertente. 
Green mette in scena il vero amore…
ed è più romantico di un tramonto sulla
spiaggia.” 
 New York Times

Quanti sono i lettori stregati dalla penna di John Green?
Quanti i lettori che si sono sentiti diversi, più consapevoli, più maturi dopo aver letto uno dei suoi romanzi?
Quanti i lettori andati in crisi d'astinenza tra la pubblicazione di una storia e l'altra?
John Green riesce a mettere d'accordo un po' tutti, regalandoci storie di vita intensa, bella, a volte dolorosa ma sempre emozionante. Io credo che l'autore non solo sia innamorato del suo essere scrittore ma ami i suoi lettori al punto da elaborare per loro storie che risultano doni inaspettati. Tra pochi giorni finalmente uscirà uno dei suoi romanzi più attesi, The Fault in our stars (titolo preso in prestito dal Julius Caesar di Shakespeare: The fault, dear Brutus, is not in our stars but in ourselves), che ha già riscosso un gran successo di pubblica e di critica. Dal 10 ottobre potremo dire anche la nostra. 

Colpa delle stelle
di John Green

Cover definitiva o provvisoria?
Mistero! Nel dubbio, chiedo la cortesia di
non prelevarla. Grazie!
Trama:
Il nuovo bestseller dell’autore di Cercando Alaska: l’incontro, l’amore e l’addio di due ragazzi toccati da un destino amarissimo.

L'amore è una malattia dalla quale non vuoi guarire.
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi i cui pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

L'autore:
JOHN GREEN è nato nel 1977 a Indianapolis, dove è tornato a vivere dopo anni trascorsi tra la Florida, l’Alabama e l’Illinois. Rizzoli ha pubblicato tutti i suoi romanzi: Cercando Alaska, vincitore del Michael Printz Award, Teorema Katherine e Città di carta.
Sito dell'autorehttp://johngreenbooks.com/

Colpa delle stelle,
che ha debuttato direttamente al primo posto della classifica del New York Times,
dove è rimasto per nove settimane consecutive, 
è stato venduto in 30 Paesi. 
I diritti cinematografici del libro sono stati acquisiti da Fox.


Titolo: Colpa delle stelle
Titolo originale: The Fault in Our Stars
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Isbn: 9788817060578
Prezzo: €16,00
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2012

venerdì 14 settembre 2012

Recensione: Affari d'amore di Patrizia Violi


Trama:
Tre generazioni di donne disposte a tutto per vivere nel lusso.
La nonna, Beatrice, reginetta di bellezza d’antan, è la matriarca e con il suo carattere volitivo e cinico detta legge. Ha addomesticato figlia e nipoti al credo di famiglia: meglio non lavorare ma cercare uomini da compiacere e sfruttare. Relazioni senza emozioni e sentimenti per non rischiare di perdere il controllo e di conseguenza anche le entrate.
Isabella, la figlia, ex modella, è mantenuta da un ricco e vecchio fidanzato.
Mentre Angelica, la primogenita, facendo la ragazza immagine, si è accasata con un uomo che ha il doppio della sua età ma un bel conto in banca.
Poi c’è Viola, la sorellina di sedici anni che arrotonda mettendo foto hard sul web.
Le protagoniste di questa storia non si dolgono della loro condizione perchè si considerano emancipate: strumentalizzare gli uomini è un esempio di parità o forse anche di superiorità. Infatti entrambi i soggetti sono consapevoli dell’accordo su cui si basa la relazione: donne trofeo in cambio di un reddito sicuro.
Ma un giorno irrompe un elemento destabilizzante: una delle ragazze si innamora. Il suo cuore congelato dal cinismo delle regole di famiglia comincia a sciogliersi per un bel barista, giovane e spiantato. Uno scandalo per mamma e nonna, che non tollerano questo sciagurato cambiamento di rotta e tentano in ogni modo di riportarla sulla «retta» via. La ragazza abdicherà nel nome dell’interesse famigliare o si toglierà gli anelli di Pomellato per preparare insalate nel bar del suo amore?

L'autrice:
Patrizia Violi vive a Milano, dove fa la giornalista, occupandosi di attualità, psicologia e costume. E' sposata e ha due figlie: dalla sua esperienza è nato il blog extramma.net che le ha procurato un grandissimo successo in rete. Ha pubblicato i romanzi Una mamma da URL e Love.com.



Recensione:
Affari d'amore è un romanzo che aveva fatto emergere un po' del mio odioso scetticismo, prima ancora di dedicarmi alla lettura. A primo impatto mi ero fatta prendere dalla trama, ma rileggendola e osservando la cover avevo temuto si trattasse di un fastidioso miscuglio di realismo italiano e chick-lit americano.
Insomma, mi sono accostata alla lettura in maniera un po' prevenuta, lo so. Ma se la storia che mi viene raccontata riesce a distruggere pagina dopo pagina i miei iniziali pregiudizi, sono ovviamente pronta a ricredermi e ad ammettere i miei errori: complimenti all'autrice Patrizia Violi, una favolosa extramamma, che ha saputo scrivere pagine originali e pungenti, condite da un pizzico d'amore che fortunatamente non la fa da padrone ma serve al lettore per non sentirsi intrappolato in una storia troppo cinica.
In Affari d'amore, romanzo ambientato ai nostri giorni, regna prepotentemente il matriarcato. Da non confondere con una riconosciuta superiorità femminile o - almeno? - una tanto desiderata parità dei sessi: siamo ben lontani da questo tipo di situazioni. Il matriarcato proposto dal romanzo, e incarnato dalle quattro donne che regnano tra le pagine, è un potere derivante dallo sfruttamento del proprio corpo (e non solo) in cambio di soldi e posizione. Queste quattro donne (e chissà quante come loro) mettono a frutto ciò che hanno per vivere una vita ricca di agi e potere. Sfruttano intelligenza e astuzia per raggiungere successo e denaro: non cercano né rivendicano indipendenza o diritti. Sono pronte a mentire, piegarsi, a rinunciare alla felicità interiore pur di avere il benessere esteriore, quello prodotto dal possesso di beni materiali di lusso (case, auto, gioielli e abiti). Sono donne alla ricerca del superfluo, donne che credono ciecamente che sia il denaro a fare la felicità. E trasmettono questo messaggio da madre in figlia. A partire dalla nonna Beatrice, guai a chiamarla nonna, che ha così educato la figlia Isabella e le nipoti Angelica e Viola. Ognuna di loro ha imparato astuzie e sotterfugi per tenersi strette l'uomo ricco, anche se vecchio, magari brutto, addirittura odioso. L'importante è che possa soddisfare ogni capriccio.
Protagonista principale di questi Affari d'amore è Angelica, una giovane poco più che ventenne, accasata con un uomo che ha il doppio della sua età e nulla di attraente se non il denaro. Angelica è stata educata a seguire le orme della mamma e della nonna: non conosce l'amore ma pensa di esserne immune. Per lei si tratta solo di affari: l'obiettivo è stringere l'accordo col miglior offerente. Cosa accade in questo perfetto sistema se si lascia lo spiraglio a dei veri sentimenti? Nella lotta tra cinismo e amore, chi riuscirà a prevalere?
La Violi non ci dà una vera risposta: nonostante il romanzo lasci spazio ad una parvenza di lieto fine, quel che il lettore prova non è una vera felicità.
Questo non è un romanzo di formazione e redenzione, i personaggi non vanno in cerca di risposte o di se stessi, qui non trionfano i buoni sentimenti. In queste pagine l'autrice ci fa respirare un'aria viziata, ci fa ascoltare storie che una ventina d'anni fa avrebbero potuto scandalizzarci ma che oggi - grazie all'ultima classe politica - siamo abituati a considerarle normale quotidianità. Affari d'amore ci fa schierare, fa uscire la parte migliore di noi, ci fa storcere il naso di fronte ai comportamenti di certe donne, ci fa capire che bisogna reagire. E che a volte il modo migliore per farlo è proprio attraverso i sentimenti: detta così può sembrare banale, ma in realtà nasconde un senso profondo.
Una storia nuova, raccontata con uno stile pungente e preciso; personaggi ben descritti, vivi, reali; un'ambientazione che ognuno di noi potrebbe riconoscere guardandosi intorno. Affari d'amore parla del nostro paese e di noi. Merita la sua occasione.

Clicca il banner qui sotto per leggere le prime 26 pagine del libro
messi on line da 10 righe dai libri
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Titolo: Affari d'amore
Autore: Patrizia Violi
Editore: Baldini & Castoldi Editore
Pagine: 224
Isbn: 9788866205760
Prezzo: €14,90
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 22 Maggio 2012

mercoledì 12 settembre 2012

Avvistamento: Il cacciatore di occhi di Sebastian Fitzek

Mi scuso per la mia assenza dal blog negli ultimi tempi: ho in corso un piccolo progetto (non letterario) che mi sta togliendo il tempo necessario a leggere e recensire. Dalla settimana prossima tornerò attiva come sempre!
Stamattina vi voglio presentare un romanzo che uscirà il 25 settembre e che non vedo l'ora di avere tra le mie mani. Non sono per niente un'amante del thriller: lo evito con cura da sempre. Ma adoro Sebastian Fitzek e i suoi psico-thriller: dopo averne letto uno, non sono più riuscita a farne a meno. Tutti i suoi romanzi finora son stati pubblicati dalla casa editrice Elliot, mentre con quest'ultimo l'autore ha cambiato passando all'Einaudi. 
Se avete già avuto l'occasione di leggere Il gioco degli occhi, l'ultimo romanzo di Fitzek pubblicato in Italia, sarete contenti di sapere che questo volume non è altro che il seguito. Il gioco degli occhi mi aveva tenuta col fiato sospeso, portandomi ad un finale scioccante e inaccettabile. Un finale che non poteva restare tale. Scoprire questo seguito mi ha regalato un sospiro di sollievo... ma so che le sorprese che la storia rivelerà forse mi toglieranno questo sollievo e mi metteranno ancora più ansia e claustrofobia. L'attesa è quasi terminata: un paio di settimane e sapremo cosa accadrà alla vita del giornalista Zorbach. 

Il cacciatore di occhi
di Sebastian Fitzek

Trama:
Il caso del «collezionista di occhi», un uomo che uccideva madri di famiglia e ne rapiva i figli piccoli, costringendo i padri a una disperata corsa contro il tempo nel tentativo di salvare i loro bambini, sembra risolto, anche grazie al contributo del giornalista di nera Alexander Zorbach. Il colpevole, Frank Lahmann, anche lui giornalista, ha confessato i crimini, ma è sparito nel nulla. E prima di rendersi irreperibile ha ucciso la moglie e rapito il figlio dello stesso Zorbach, con cui si diverte a giocare al gatto con il topo. Il dottor Zarin Suker, chirurgo oftalmico di chiara fama, è in carcere con l’accusa di aver brutalizzato molte delle sue pazienti. Ma la principale testimone del processo è scomparsa, ed esiste il rischio concreto che, in assenza di prove, il magistrato responsabile dell’inchiesta sia costretto a liberare Suker. L’ultima arma cui fare ricorso è Alina Grigoriev, la fisioterapista cieca che aveva aiutato Zorbach nelle sue indagini sul collezionista di occhi, e che ha il dono di «vedere» dentro le anime dei clienti, durante il massaggio. Alina accetta di incontrare Suker e prestargli le sue cure; scopre ben presto che il dottore è forse l’unico tramite per arrivare al collezionista di occhi e salvare il figlio di Zorbach, ma che la sua collaborazione avrà un costo, e molto caro...

L'autore:
Sebastian Fitzek è nato a Berlino nel 1971 ed è autore di numerosi thriller di grandissimo successo tradotti in tutto il mondo, tra cui Il ladro di anime, Il bambino, Schegge e La terapia, Il gioco degli occhi, tutti usciti in Italia per Elliot Edizioni.
Sito dell'autore: http://www.sebastianfitzek.de/en



Titolo: Il cacciatore di occhi
Titolo originale: Der Augenjäger
Autore: Sebastian Fitzek
Editore: Einaudi
Pagine: 450
Isbn: 9788806212858
Prezzo: €19,00
Data di pubblicazione: 
25 Settembre 2012 (ebook)
9 ottobre (cartaceo)

sabato 8 settembre 2012

Avvistamento: La corsa delle onde di Maggie Stiefvater

Un’isola ai confini del sogno, 
una ragazza decisa a sfidare antiche regole, 
un orfano solitario e tormentato che per amore rinuncia a tutto:
l’autrice di Shiver ritorna con una storia che
oltreoceano ha già conquistato pubblico e critica.

Probabilmente molti tra voi avranno già avuto l'occasione di incontrare l'autrice nei suoi precedenti lavori. Personalmente mi ero innamorata - qualche anno fa -  di Shiver, il primo volume della trilogia dei Lupi di Mercy Falls, a cui erano seguiti due volumi meno intensi e coinvolgenti - Deeper e Forever -  ma comunque piacevoli; mi ero invece annoiata con Destiny e Whisper: due romanzi che mi avevano totalmente estraniata e portata a detestare l'autrice.
Ecco che la Rizzoli porta in Italia l'ultimo romanzo, La corsa delle onde
Aspettative? Non troppo alte, per il momento, sia per la delusione ricevuta con i volumi incentrati sulle fate, sia per la trama di quest'ultimo che non ci ha colpiti immediatamente. Ma la curiosità è alta, e tenendo conto che dovrebbe essere un volume autoconclusivo... bé si può sicuramente dargli un'occasione!

La corsa delle onde
di Maggie Stiefvater

Trama:
“Oggi è il primo giorno di novembre, e quindi oggi qualcuno morirà.” All’inizio di novembre, la spuma del mare regala alla spiaggia dell’isola di Thisby i cavalli d’acqua, creature leggendarie e selvagge che gli abitanti montano nelle Corse dello Scorpione, le gare senza esclusione di colpi capaci di regalare ai vincitori fama e denaro, ma anche la morte. Così è successo al padre di Sean, che a diciannove anni è ora il più abile domatore di cavalli dell’isola, ma anche a Kate, a cui i cavalli d’acqua hanno strappato entrambi i genitori, e che nella Corsa dello Scorpione vede l’occasione per garantire ai fratellini un futuro migliore. Tutti e due nella Corsa cercano qualcosa, e qualcosa troveranno: l’amore, la vera forza che spingerà Kate alla vittoria.

L'autrice:
MAGGIE STIEFVATER ha trent’anni e vive in Virginia insieme al marito e ai due figli. È l’autrice della fortunata trilogia dei Lupi di Mercy Falls, iniziata con Shiver, e proseguita con gli altrettanto fortunati Deeper e Forever.
Sito dell'autrice: http://maggiestiefvater.com/
Sito del libro: http://maggiestiefvater.com/the-scorpio-races/


Titolo: La corsa delle onde
Titolo originale: The Scorpio Races
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Pagine: 450
Isbn: 9788817058735
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: 19 Settembre 2012

venerdì 7 settembre 2012

Avvistamento: L'ostacolo di Rosamund di Margaret Drabble

Torna la casa editrice Astoria con le sue proposte di qualità. 
Questa è la volta di Margaret Drabble, scrittrice, biografa e critica letteraria tuttora in vita. Appartenente ad una famiglia di letterati (il padre romanziere, una sorella è A.S. Byatt (!!!), l'altra è la critica d'arte Helen Langdon) non può che risentire dell'atmosfera che si respira in quella casa. 
Affascinata da queste brevi note biografiche, e dalla trama forte e attuale, questo romanzo mi ha già colpita e affondata. Sullo sfondo di una Londra degli anni '60, vedremo come la protagonista se la caverà in una situazione universale. Buona lettura!

L'ostacolo di Rosamund
di Margaret Drabble

Trama:
Rosamund, figlia di una famiglia di intellettuali di sinistra dell’alta borghesia, a sua volta studiosa di letteratura elisabettiana, non si trova a suo agio nell’atmosfera di libertà sessuale che si comincia a respirare a Londra. Di ritorno da Cambridge e in possesso del bell’appartamento di famiglia in una zona residenziale della città (i genitori sono andati per un paio d’anni in Africa a “fare del bene”), cerca di trovare un modo per vivere in questa società mutevole cui non sente di appartenere. Sta con due ragazzi contemporaneamente, a ciascuno dicendo di avere rapporti sessuali con l’altro, in tal modo riuscendo a non andare a letto con nessuno e a non fare la figura della retrograda.
Uscendo una sera per caso con George, un ragazzo che forse le piace davvero, ci finisce a letto e rimane incinta. Cosa fare? Tenere il bambino? Da sola? Come donna non sposata? Il libro è una sorta di auto-confessione; raccontato in prima persona, è il percorso di una ragazza attraverso le sue incapacità di lasciarsi coinvolgere, o forse la sua volontà di sottrarsi a quanto si pensa sia obbligatorio per una donna. Ma non è solo questo. Educata a considerarsi privilegiata (e lo è non solo in senso economico-sociale, ma anche per la sua intelligenza e la sua bellezza) e quindi a sentirsi in colpa verso tutti coloro che hanno meno, lotta sempre con se stessa per essere giusta e buona, secondo principi rigidissimi. Con la nascita di Octavia, gran parte di queste convinzioni salteranno o saranno messe in discussione. Perché improvvisamente la realtà entra con prepotenza nella sua vita, obbligandola a fare i conti con riserve limitate di forze e illimitate di emozioni, con un mondo, come quello medico, a cui deve affidare la figlia e che risponde a regole proprie, insomma, a fare i conti con un’esistenza non più autosufficiente.

Pubblicato per la prima volta nel 1965, il romanzo di Margaret Drabble racconta la storia di una ragazza single che rimane incinta e decide di tenere il bambino e crescerlo da sola. Ma non è un libro sulla rivoluzione sessuale, l’illegittimità o la Londra degli anni ’60. Si tratta piuttosto di una storia senza tempo che rivela la straordinaria potenza della maternità, che riesce a cambiare le donne ben oltre ogni loro immaginazione.

L'autrice:
Margaret Drabble (1939) è una delle maggiori autrici britanniche. Dopo essersi laureata a Cambridge in Letteratura inglese, si unì alla Royal Shakespeare Company con la quale recitò per alcuni anni. Abbandonò le scene e si diede alla vita letteraria, proseguendo nella ricerca (ha tra l’altro curato il Dizionario Oxford della letteratura inglese, Gremese 1998) e scrivendo romanzi (in Italia sono usciti La via radiosa, La cascata e La regina rossa). Sorella della storica dell’arte Helen Langdon e della scrittrice A.S. Byatt (con la quale c’è un rapporto molto complicato: non si parlano, non si leggono), Drabble ha ricevuto molte onorificenze e vinto diversi premi. Uno dei suoi temi principali è la relazione tra la società inglese e gli individui, e spesso mette in luce le restrizioni che subisce il singolo in una struttura in prevalenza conservatrice. Alcuni critici sostengono che per capire cosa significa vivere in Gran Bretagna bisogna leggere Drabble.

Un estratto:
Quando Hamish e io ci amammo per un anno intero senza fare l’amore, non compresi di aver modellato definitivamente la mia esistenza. Si potrebbero trovare infinite ragioni della nostra astinenza – paura, virtù, ignoranza, perversione – ma resta il fatto che lo schema Hamish sarebbe stato ripetuto all’infinito, e con velocità crescente e mancanza di profondità crescente, così che l’idea dell’amore in me finì praticamente lo stesso giorno in cui cominciò. Niente ha successo quanto il successo, dicono, e certamente niente fallisce quanto il fallimento. Io ho avuto successo nel mio lavoro, quindi presumo che fosse troppo sperare in altri successi. (…) I miei tentativi in ogni campo, al di fuori del lavoro, sono invariabilmente abortiti. Il mio tentativo di aborto, per esempio, deve essere una rappresentazione abbastanza classica di qualcosa di me, se non di altro. 
Quando, qualche anno dopo l’episodio con Hamish, io scoprii di essere incinta, passai attraverso stadi di incredulità e shock appena più profondi del solito, per ragioni che senza dubbio non potrò trattenermi dal riferire: non c’era nessuno a cui dirlo, nessuno a cui chiedere, così ancora una volta mi trovavo costretta a fare riferimento alle esperienze vagamente riportate dagli amici e alle informazioni raggranellate durante gli anni dei romanzetti. (…) Così mi tenni tutto per me, e pensai che almeno avrei cercato di cavarmela da sola. Mi ci volle un po’ di tempo per chiamare a raccolta il coraggio: rimasi seduta per un giorno intero dentro al British Museum, sgomenta per la paura, a fissare con sguardo vacuo le pagine aperte di Samuel Daniel, pensando al gin. Avevo vaghe informazioni sul gin, sapevo che doveva avere un qualche effetto sull’utero, per via del chinino o cose simili, e che abbinato a un bagno caldo a volte funzionava, così decisi che se l’avevano fatto altre ragazze potevo farlo anche io. Magari avrei avuto fortuna. Non avevo idea della dose di gin necessaria, ma temevo che si trattasse di una bottiglia intera: questa prospettiva mi turbava e da un punto di vista fisico e da un punto di vista finanziario. Mi scocciava dover spendere due sterline per una bottiglia di gin, solo per sentirmi male. (…) 
All’epoca vivevo in un appartamento dei miei genitori, che rappresentava in modo pericolosamente distorto il mio status. I miei genitori erano andati in Africa per un paio di anni; mio padre era entrato in una nuova università come professore di economia, per metterli sulla giusta strada. Lui dal canto suo era sulla giusta strada, altrimenti non lo avrebbero invitato. I miei genitori avevano preso quell’appartamento in affitto per quindici anni, e avevano detto che intanto che erano via avrei potuto tenerlo io, il che era gentile da parte loro visto che avrebbero potuto subaffittarlo cavandoci un bel po’ di soldi. Però erano fortemente contrari alla proprietà, e non volevano esserne coinvolti se non con sofferenza e sacrificio: quindi il loro atteggiamento non era dettato da pura gentilezza, ma almeno in parte dal desiderio egoistico di non sentirsi in colpa. (…) I miei genitori non mi aiutavano affatto, a parte il concedermi la casa a titolo gratuito, anche se avrebbero potuto permettersi di farlo: ma erano fautori dell’indipendenza. Mi avevano inculcato l’idea dell’autosufficienza con tanta forza che la dipendenza mi appariva come un peccato mortale. Una donna emancipata, ecco cos’ero: con una bottiglia di gin in mano aprivo la porta di casa mia con la mia chiave.

Titolo: L'ostacolo di Rosamund
Titolo originale: The Millstone
Autore: Margaret Drabble
Traduttore: Marina Morpurgo
Editore: Astoria
Pagine: 248
Isbn: 9788896919415
Prezzo: €16,00
Data di pubblicazione: 19 Settembre 2012

giovedì 6 settembre 2012

Avvistamento: Effie. Storia di uno scandalo di Suzanne Fagence Cooper

Il racconto di
una donna che divenne l’eroina di una grande storia d’amore, 
di un genio malato 
e di un pittore affascinante e ribelle.

Avete mai avuto la fortuna di incrociare nella vostra vita la storia della scandalosa Effie?
Forse avrete sentito parlare del suo primo marito, John Ruskin - poeta, scrittore, critico d'arte britannico. O del suo secondo marito, John Millais, pittore preraffaelita (la cover del romanzo qui sotto è una sua opera). 
Non sono stati semplicemente i suoi matrimoni a renderla famosa ai più, quanto le circostanze che la portarono da un uomo all'altro, e l'ambiente e l'epoca in cui tali circostanze si svolsero, una affascinante e pettegola Londra vittoriana. 
Se la storia vi appassionerà, avrete la possibilità di approfondirla con le trasposizioni cinematografiche in produzione: una - Effie - basata su un copione di Emma Thompson, in cui sarà la giovane ma talentuosa Dakota Fanning a rivestire il ruolo di Effie; l'altra - Untouched - diretta dal regista brasiliano Andrucha Waddington con la stupenda Winona Ryder nei panni della protagonista. 
Buona lettura e buone visioni!

Effie. Storia di uno scandalo
di Suzanne Fagence Cooper

Trama:
È una fredda giornata di aprile del 1854 alla stazione King’s Cross di Londra. Effie Gray ha appena salutato il marito John Ruskin, il celebre critico d’arte, e ha preso posto sul treno diretto in Scozia, a Bowerswell, la casa dei suoi. Non appena il treno abbandona la stazione di King’s Cross, davanti agli occhi sgranati di Sophy, la sorellina di dieci anni, Effie si toglie i guanti, si sfila la fede nuziale e la mette in una busta indirizzata alla suocera, insieme con le chiavi di casa e il libretto contabile. Dieci minuti più tardi, alla stazione di Hitchin, porge la busta al padre in attesa sulla banchina. Dentro la busta non vi è soltanto la fede, ma anche alcuni biglietti indirizzati agli amici, brevi righe che annunciano la decisione che desterà scandalo e scalpore nella buona società londinese: la separazione di Effie Gray da John Ruskin, un gesto rovinoso per la reputazione di un uomo al culmine della sua fama.
John Ruskin non è, infatti, un critico d’arte qualsiasi. Dall’estate del 1843, quando è uscito il suo tributo a Turner in Pittori moderni, è diventato il critico d’arte per eccellenza, un uomo amato e ammirato nei salotti letterari londinesi. Dopo averlo letto, Charlotte Brontë ha esclamato: «È come se finora avessi camminato bendata: questo libro mi ha restituito la vista!» Ispirato, brillante, Ruskin è invitato ai ricevimenti più esclusivi, dove è corteggiato dalle donne più avvenenti e adulato dagli uomini più in vista.
La sola idea che qualcuno possa scappare da lui sgomenta. Figuriamoci il doloroso segreto che Effie Gray si appresta a svelare al mondo: che John Ruskin, cioè, l’astro nascente della Londra vittoriana, non ha mai consumato il suo matrimonio!
Effie, così elegante, brillante e aggraziata, così giovane ancora coi suoi venticinque anni, avrebbe probabilmente tenuta nascosta a lungo la sua vergogna, se non si fosse innamorata del talento più precoce degli artisti ribelli della Confraternita dei preraffaelliti protetti da Ruskin: John Everett Millais, pittore giovane e bello che l’ha ritratta numerose volte quando è andato a vivere con lei e John nel cottage nei pressi di Glenfinlas.
Racconto di una donna che divenne l’eroina di una grande storia d’amore, di un genio malato e di un pittore affascinante e ribelle, Effie narra di uno dei più grandi scandali e triangoli d’amore del mondo dell’arte, oltre a illuminare impeccabilmente pregiudizi, segreti e passioni della Londra vittoriana.

L'autrice:
Suzanne Fagence Cooper ha trascorso 12 anni come curatrice e ricercatrice presso il Victoria & Albert Museum di Londra, studiando le collezioni vittoriane e l’arte pre-raffaellita e scrivendo diversi libri e saggi sull’argomento. Grazie all’ottima conoscenza dell’arte vittoriana è apparsa in numerosi programmi televisivi anglosassoni. Vive nello Yorkshire con il marito e le due figlie.

Hanno detto del libro:
- «La vicenda di Effie Gray è straordinaria e Cooper la narra con entusiasmo. Consiglio caldamente la biografia di Effie scritta da Suzanne Fagence Cooper a chiunque abbia un cuore, una passione per le buone letture e un interesse per l’epoca vittoriana».
Henrietta Garnett, The Literary Review
- «È un libro eccezionale su un trio eccezionale e le loro famiglie eccezionali».
The Scotsman
- «Effie Millais ha finalmente una voce, ed è meravigliosa. L’ho letto d’un fiato».
Linda Lear
«Un ritratto affascinante della vita come doveva essere alla metà del XIX secolo».
Adam Hart-Davis

Titolo: Effie. Storia di uno scandalo.
Titolo originale: Effie: The Passionate Lives 
of Effie Gray, 
John Ruskin and John Everett Millais
Autore: Suzanne Fagence Cooper
Traduttore: D. Restani
Editore: Neri Pozza - I narratori delle tavole
Pagine: 368
Isbn: 9788854506220
Prezzo: €17,50
Data di pubblicazione: 27 Settembre 2012

Avvistamento: Un amore di angelo di Federica Bosco

I sogni non sono solo desideri...

Lo aspettavano in tante, e tra queste anche io. Non pensavo di potermi affezionare ad una trilogia dal forte sapore young adult, non credevo di potermi appassionare ad una storia raccontata dalla Bosco, che in passato non aveva saputo coinvolgermi con gli altri suoi romanzi, e non ero sicura che avrei avuto voglia di aspettare l'ultimo volume di questa serie. Pensavo che l'avrei abbandonata, facendola cadere nel dimenticatoio. 
E invece eccomi qui. Felice di annunciare l'uscita di Un amore di angelo tra sole due settimane, felice di poter finalmente assistere alla conclusione della travagliata storia di Mia. Tornerà a danzare come una volta? A vivere e sorridere? E soprattutto: si innamorerà di nuovo?
Con questi romanzi la Bosco mi ha fatto tornare ragazzina, mi ha fatto emozionare e commuovere, sperare e sognare. Mi sarei accontentata del finale tragico del primo volume, mi sarei accontentata di quella conclusione inaspettata, per me perfetta anche se priva di un lieto fine. Ma l'autrice ha voluto regalare alle sue lettrici di più. Non possiamo che ringraziarla e darci appuntamento al 20 settembre per scoprire il magico finale!
(Trovate qui le mie recensioni ai primi due volumi)


Un Amore di Angelo
di Federica Bosco


Trama:
Da quando avevo cominciato a camminare non avevo desiderato altro che danzare.
«Libera di danzare senza schemi e regole ferree, libera di studiare con chi volevo senza più obbedire ai canoni rigidissimi delle scuole prestigiose o ai capricci di insegnanti frustrati, libera di esprimere me stessa». Mia ha avuto l’occasione che attendeva da sempre: un’audizione alla Royal Ballet School. Ma quando si è trovata su quel palco, quando ha capito che la possibilità di entrare in quella scuola era a portata di mano, ha sentito di non voler rinunciare alla libertà di danzare senza regole, vincoli, costrizioni. Accanto a lei, anche nelle decisioni più difficili, c’è sempre stata la voce di Patrick, eterea presenza che non la lascia mai. Dopo il suo “no” alla Royal, per Mia può iniziare una nuova vita: lei e Nina, superate finalmente tutte le incomprensioni che le avevano divise, decidono di trasferirsi a Londra. Mia trova una scuola d’arte che la entusiasma, la Brit, mentre Nina prova a frequentare un corso di giornalismo. Ma Londra non è solo divertimento e cambiamenti: le due amiche dovranno anche affrontare la difficile gravidanza di Nina. A sostenerle, come sempre, ci sarà l’incorporea figura di Patrick. Finché un giorno…

L'autrice:
Federica Bosco è scrittrice e sceneggiatrice. Dopo il successo ottenuto con la trilogia dedicata a Monica (Mi piaci da morire, L’amore non fa per me, L’amore mi perseguita), ha pubblicato anche Cercasi amore disperatamente, S.O.S. amore (Premio Selezione Bancarella) e l’appassionante trilogia dedicata a Mia (Innamorata di un angelo, Il mio angelo segreto, Un amore di angelo). È anche autrice di 101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi) e di 101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro. I suoi libri sono stati tradotti in 10 Paesi. Potete leggere di lei sul suo seguitissimo blog all’indirizzo www.federicabosco.com


Titolo: Un Amore di Angelo
(volo. III)
Autore: Federica Bosco
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Isbn: 9788854140912
Prezzo: €9,90
Data di pubblicazione: 20 Settembre 2012