Un’isola ai confini del sogno,
una ragazza decisa a sfidare antiche regole,
un orfano solitario e tormentato che per amore rinuncia a tutto:
l’autrice di Shiver ritorna con una storia che
oltreoceano ha già conquistato pubblico e critica.
Probabilmente molti tra voi avranno già avuto l'occasione di incontrare l'autrice nei suoi precedenti lavori. Personalmente mi ero innamorata - qualche anno fa - di Shiver, il primo volume della trilogia dei Lupi di Mercy Falls, a cui erano seguiti due volumi meno intensi e coinvolgenti - Deeper e Forever - ma comunque piacevoli; mi ero invece annoiata con Destiny e Whisper: due romanzi che mi avevano totalmente estraniata e portata a detestare l'autrice.
Ecco che la Rizzoli porta in Italia l'ultimo romanzo, La corsa delle onde.
Aspettative? Non troppo alte, per il momento, sia per la delusione ricevuta con i volumi incentrati sulle fate, sia per la trama di quest'ultimo che non ci ha colpiti immediatamente. Ma la curiosità è alta, e tenendo conto che dovrebbe essere un volume autoconclusivo... bé si può sicuramente dargli un'occasione!
La corsa delle onde
di Maggie Stiefvater
Trama:
“Oggi è il primo giorno di novembre, e quindi oggi qualcuno morirà.” All’inizio di novembre, la spuma del mare regala alla spiaggia dell’isola di Thisby i cavalli d’acqua, creature leggendarie e selvagge che gli abitanti montano nelle Corse dello Scorpione, le gare senza esclusione di colpi capaci di regalare ai vincitori fama e denaro, ma anche la morte. Così è successo al padre di Sean, che a diciannove anni è ora il più abile domatore di cavalli dell’isola, ma anche a Kate, a cui i cavalli d’acqua hanno strappato entrambi i genitori, e che nella Corsa dello Scorpione vede l’occasione per garantire ai fratellini un futuro migliore. Tutti e due nella Corsa cercano qualcosa, e qualcosa troveranno: l’amore, la vera forza che spingerà Kate alla vittoria.
MAGGIE STIEFVATER ha trent’anni e vive in Virginia insieme al marito e ai due figli. È l’autrice della fortunata trilogia dei Lupi di Mercy Falls, iniziata con Shiver, e proseguita con gli altrettanto fortunati Deeper e Forever.
Sito dell'autrice: http://maggiestiefvater.com/
Sito del libro: http://maggiestiefvater.com/the-scorpio-races/
Sito dell'autrice: http://maggiestiefvater.com/
Sito del libro: http://maggiestiefvater.com/the-scorpio-races/
Titolo: La corsa delle onde
Titolo originale: The Scorpio Races
Titolo originale: The Scorpio Races
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Pagine: 450
Isbn: 9788817058735
Prezzo: €17,00
Data di pubblicazione: 19 Settembre 2012
Adoro quest'autrice!!Non vedo l'ora di leggerlo =)
RispondiEliminaIo ho letto solo Shiver della Stiefvater e mi ero innamorata non solo di Grace e Sam e della loro bellissima, dolce e sensuale storia d'amore ma anche della sua prosa. Dalla sua penna sembrava uscissero solamente parole calde, sentite e poetiche.
RispondiEliminaNon vedo l'ora quindi di leggere questo romanzo e ripongo molta fiducia sulla nostra Maggie! :)
Ciao Girasonia,
RispondiEliminati seguo da un pò perché il tuo blog, ma soprattutto le tue recensioni, mi piacciono molto! Ho prelevato il tuo banner.. Se volessi fare altrettanto passa a farmi visita! :)
A presto...
"Detestare" l'autrice... addirittura?
RispondiEliminaAlla faccia del rispetto per il lavoro degli altri... avrà dato l'anima per quei libri...
Quando leggi un libro e hai voglia di scaraventarlo giù dalla finestra, si arriva a pensare il peggio di chi l'ha scritto. Non sto mancando di rispetto a nessuno: ho detto che l'ho amata in una trilogia e detestata nell'altra, non penso ci sia nulla di male ^_^
EliminaNo, figurati, questo è il tuo blog e puoi fare/dire/scrivere quello che ti pare. A volte però sembra che tu ci prenda gusto a demolire gli autori, in generale e soprattutto nel settore ya... ma... cambiare genere? forse non è il tuo. Però, ripeto, questo è il tuo spazio e puoi farci quello che ti pare.
EliminaHo già risposto a questa domanda a tanti che me la pongono: non leggo solo YA, se sfogli il mio blog. Ma tra i tanti ya che comunque leggo, ce ne sono di quelli che mi son piaciuti, come ho detto in questo caso per la trilogia dei Lupi di Mercy falls (e mi è piaciuta la Bosco con Innamorata di un angelo e seguiti, Maurizio Temporin con la trilogia di cenere, Kerstin Gier con Red, Blue e Green, la De Spirito con Dream, Tera L. Child col Bacio della sirena, Ally Condie con Matched, la Cashore con Graceling, Tahere Mafi con Schegge di me, la Collins con Hunger Games, Marissa Meyer con Cinder, la Roth con Divergent, Patrignani con Multiversum, la Young con Dark Eden... e sto citando solo alcuni.)
EliminaPosso continuare, se vuoi, e ho fatto questo elenco giusto per far capire che a me gli ya piacciono, ma non possono certo piacermi tutti!
Anzi, se si vanno a contare forse son più quelli che mi son piaciuti che quelli che ho mal digerito, però appena parlo male di uno di questi, ecco che vengo bersagliata, che mi si chiede perché li leggo...
insomma il motivo c'è: quando ne trovo di belli, mi piacciono e lo dico e ci spendo tempo, parole e emozioni.
Non ci trovo gusto a demolire nessuno: credimi, se giudico negativamente un libro mi sembra corretto dirlo così come quando ne giudico uno positivamente. Non posso parlare solo dei libri belli: il blog perderebbe di credibilità e io stessa mi sentirei lettrice a metà.
Forse vieni "bersagliata" quando parli mali dei libri perché lo fai in modo molto forte quasi prendendo in giro gli autori e i libri stessi. O almeno questa è la percezione che si ha, se non è la prima volta che ti viene fatto notare. Come dice mia nonna: c'è modo e modo.
RispondiEliminaEsempio: "....Possibile che per ogni cosa che accada, le lacrime sono pronte a venir fuori? E' un romanzo o una telenovela?? .../ Perché allora ho letto questo romanzo che mi avrebbe dovuto allontanare al solo leggerne il titolo?... Per potermi lamentare un po' qui con voi?? Probabile./ Al confronto, il romanzo di Kendare Blake è una barzelletta." Anche io posso continuare se vuoi.
Comunque, è una discussione sterile, perché tanto tu continuerai a scrivere quello che - giustamente - ti pare. Per fortuna ci sono così tanti blog - alcuni li vedo proprio qui accanto - tenuti da persone un po' più positive!
Io non scrivo "quello che mi pare", io scrivo quello che i libri mi hanno comunicato. Non penso di essere offensiva e non mi sembra neanche di prendere in giro gli autori. Ma se mi ritieni così, ci sono appunti blog più positivi che preferiscono dire sempre bene dei libri (e fortunatamente non è il caso dei miei amici blogger qui a fianco, che hanno spirito critico e lo esprimono come conviene.)
EliminaC'è modo e modo, hai ragione, e io per prima cerco di non offendere né ridicolizzare nessuno. Ma se un libro è particolarmente brutto o banale, non dirò che non lo è solo per rispetto del lavoro di quella persona, perché altrimenti nessuno dovrebbe più dire nulla.
I miei commenti sono personali e non troppo forti, mai, ma se tu li vedi così... bé, pazienza
Va be', dai, ognuno si esprime come vuole... basta non essere offensivi, no? :D
RispondiEliminaLuci
Cara, io ti seguo da quando sono entrata in questo giro e il modo in cui parli dei libri che hai letto, mi è sempre piaciuto. Certo, non sempre concordiamo ma non è certo un problema. In tutto questo tempo però non ti ho mai sentito Cattiva, hai sempre detto quello che pensavi senza però denigrare l'impegno di uno scrittore. Forse qualcuno potrebbe storcere il naso per colpa della tua sincerità ma il mondo è "bello" perchè è vario.
RispondiEliminaIl fatto di essere presa di mira ogni volta che parli male di un libro? Io cosa dovrei dire? In questi mesi non sto facendo altro! Alla fine però è questo quello che noi facciamo, essere sincere e parlare anche di quello che non ci piace. Daltronde, come hai detto tu, saremmo lettrici a metà.
Fatti forza, noi del gruppo (e non solo!) ti capiamo. Ci piaci così come sei! Oltretutto, apprezzo il tuo modo di parlare, perchè ci sono persone che tendono ad esagerare con le belle parole per un libro normale o pessimo...
Grazie, Kedi!
Eliminavivo il mio rapporto con i libri in maniera piena e perciò così come quando un libro mi piace vorrei urlarlo al mondo intero, raccontarlo, disegnarlo, condividerne le emozioni con chiunque, allo stesso modo quando non mi piace mi faccio prendere dall'enfasi.
E, come dico sempre, la mia (la nostra di blogger) opinione è solo mia e non vuole essere legge per nessuno. Io la penso e la racconto coi miei occhi e con la mia esperienza, ma capisco che per chiunque altro non sia così.
Partendo dal fatto che le recensioni di Sonia sono semplicemente "sentite" e non sterili (specie se le aspettative per un determinato libro erano alte e poi ti ritrovi con una ciofeca per le mani xD), non capisco il motivo per cui se un/una blogger "stronca" un libro si debba scatenare il finimondo. Quante volte i critici letterari distruggono un autore? E vengono pagati per farlo!
RispondiEliminaNoi (io in primis) non ci consideriamo critici e non siamo pagati, per cui ci sentiamo liberi di esternare le vere sensazioni che ci ha lasciato un libro. Mi spiace per l'autore in questione, ma se il libro non mi è piaciuto perchè dovrei raccontare balle? Per rafforzare la sua autostima? Se un autore non si sente pronto a ricevere delle critiche (costruttive ovviamente) non dovrebbe mettersi in gioco..
Ma gli autori saranno anche pronti a ricevere le critiche, altrimenti non pubblicherebbero libri, mi sembra ovvio! Io, da lettore, rimango solo un po' perplesso quando mi sembra che vengano presi per il culo, tutto qui.
RispondiEliminaIo sono di parte. Io adoro il blog di Sonia, l'ho preso come punto di riferimento e come modello da seguire. Si capisce che dà l'anima in ogni sua lettura. Si capisce al primo sguardo cosa le è piaciuto e cosa no. Ho trovato diverse recensioni in cui, nonostante il libro non le piacesse, poi alla fine scriveva comunque cose positive sull'autrice.
RispondiEliminaOdio chi recensisce sempre dicendo il "bello", senza mai arrischiarsi di scrivere i propri veri pensieri.
Ci sono tanti, tantissimi blog che danno "5 stelline" ad ogni libro che leggono, quando certe volte è palese (al di là dei gusti) che alcuni libri sono più scarsi di altri.
Il mondo è bello perché è vario e credo che Sonia sia una delle blogger più capaci, gentili e rispettose.
Ma nel proprio spazio uno sarà padrone di scrivere quello che gli pare e come gli pare?
RispondiEliminaComunque ero passata per lasciarti il link a questo piccolo premio che ti ho donato (alla faccia di chi non apprezza ;))
http://sentierodiluna.blogspot.it/2012/09/premio-simplicity-e-premio-cutie-pie.html
Baci
Grazie, Claudia, ho aggiunto il tuo banner tra i blog amici ;)
EliminaLa trama è pazzesca ma quest'autrice proprio non mi piace...Mi sa che lo cercherò in scambio su aNobii, che ormai è la mia seconda libreria di fiducia XD
RispondiEliminaEh, Pam, io sono indecisa ma voglio darle una possibilità, chissà che poi non si riveli una bella lettura come (almeno per me) è stato Shiver...
Eliminama quasi quasi aspetto, non lo leggo subito. Vedrò prima i pareri in giro!