Tra le centinaia di recensioni negative e di disprezzo verso questo romanzo, mi sento un po' fuori luogo.
Perchè a me Acciaio è piaciuto. e lo dico subito: è una di quelle storie che io solitamente avrei odiato, da cui avrei preferito stare alla larga.
Non mi piacciono le descrizioni di un'italia triste, disperata, senza via di fuga. Nè quando quelle descrizioni vengono appiccicate agli adolescenti: non è così, non ci credo.
Ma questa storia, oltre tutto questo, mi è sembrata viva.
Viva nella sua disperazione, nella sua crudeltà, nll'incapacità di trovare una bella soluzione al futuro.
Ci ho letto la difficoltà dell'essere adolescenti, la confusione, la convinzione che solo UNA e UNA SOLA amica ci salverà dal nostro triste presente... La certezza che quell'amicizia non potrà nè dovrà mai finire, che la migliore amica sarà sempre lei per tutta la vita.
E' la loro storia che mi ha colpito, che mi ha riscaldato, al di là di ciò che accadeva intorno a loro. quello era lo sfondo, Anna e Francesca il primo piano.
E il loro tornare insieme non può che dare una speranza a quella storia così piena di lacrime non versate.
E tra tante letture che presto dimenticherò, sento che Acciaio non svanirà.
l'ho letto in un gruppo di lettura della mia città. purtroppo non c'erano adolescenti (tanto per capire che ne pensavano loro e se ci si trovavano in quella disperazione), ma solo noi "signore".
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