Come ho anticipato nel post precedente i 19 finalisti sono rimasti in 12:
-L'energia del vuoto (Guanda) di Bruno Arpaia
-Malabar (Guida) di Gino Battaglia
-Nina dei lupi (Marsilio) di Alessandro Bertante
-La scoperta del mondo (Nottetempo) di Luciana Castellina
-Ternitti (Mondadori) di Mario Desiati
-Settanta acrilico trenta lana (e/o) di Viola Di Grado
-Nel mare ci sono i coccodrilli (B.C.Dalai editore) di Fabio Geda
-Il confessore di Cavour (Manni) di Lorenzo Greco
-Storia della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi,
-La città di Adamo (Fazi) di Giorgio Nisini
-A cosa servono gli amori infelici (Playground) di Gilberto Severini
-La vita accanto (Einaudi) di Mariapia Veladiano
Questi i sette esclusi, cui verrà dedicato comunque uno spazio qui nel blog (alcuni di questi romanzi meritano davvero):
-Mia madre è un fiume (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio
-Lo show della farfalla (Newton Compton) di Franco Matteucci
-Francesco è pronto (e sposerà Tina Turner) (Il Papavero) di Gerardo Pepe
-Aspetta primavera, Lucky (Socrates) di Flavio Santi
-Emily e le altre (Cooper) di Gabriella Sica
-La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa) di Andrea Tarabbia
-Mangia la zuppa amore (Il Foglio) di Boris Virani
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