Eccoci giunti all'appuntamento consueto, in questo periodo, col Premio Strega.
Appena vengono pubblicati i candidati al Premio, la mia curiosità schizza alle stelle, vorrei poter essere anch'io a poter decidere chi lo meriterà, vorrei poter aver letto tutti i candidati e pronunciarmi al riguardo.
Perciò, quest'anno, ho pensato di dedicare i prossimi post del blog ai libri candidati. Un posto per ogni libro.
I romanzi che ho avuto la possibilità di leggere verranno anche recensiti (e ringrazio le case editrici che hanno aderito con entusiasmo al progetto!), mentre per gli altri cercherò di redigere una scheda di presentazione.
Ma ora, per iniziare, qualche cenno alle origini del Premio Strega:
Il Premio Strega è un riconoscimento che viene assegnato annualmente a un libro edito in Italia tra il 1° maggio dell'anno precedente e il 30 aprile dell'anno in corso. Dal 1983 è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci.
Il Premio è stato creato nel 1947 all'interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci, con il contributo di Guido Alberti, proprietario dell'omonima casa produttrice del Liquore Strega al quale il premio è intitolato e che ancora sponsorizza la manifestazione.
Inizialmente erano i suoi frequentatori, chiamati Amici della Domenica ad eleggere il vincitore del Premio.
Nel dopoguerra, il salotto Bellonci e il Premio rappresentavano il primo tentativo culturale di tornare ad una normalità comunitaria di persone e di idee.
Il primo scrittore a ricevere il primo Premio Strega, nel 1947, è stato Ennio Flaiano con il libro Tempo di uccidere.
Dopo la morte dei coniugi Bellonci, la scelta del vincitore viene affidata ad un gruppo di 400 persone (coloro che compongono la giuria vengono ancora chiamati Amici della Domenica) che fanno parte del mondo culturale (nonché della società sponsorizzatrice e sicuramente alcuni ex vincitori) e che in due tornate definiscono i finalisti del Premio (scegliendo fra i titoli proposti dagli stessi 400 giurati, ogni titolo deve avere almeno il supporto di 2 giurati) e successivamente il vincitore.
(Fonte: Wikipedia)
I 19 finalisti al momento sono:
1. L’energia del vuoto (Guanda) di Bruno Arpaia
2. Malabar (Guida) di Gino Battaglia
3. Nina dei lupi (Marsilio) di Alessandro Bertante
4. La scoperta del mondo (nottetempo) di Luciana Castellina
5. Ternitti (Mondadori) di Mario Desiati
6. Settanta acrilico trenta lana (e/o) di Viola Di Grado
7. Mia madre è un fiume (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio
8. Nel mare ci sono i coccodrilli (B.C.Dalai editore) di Fabio Geda
9. Il confessore di Cavour (Manni) di Lorenzo Greco
10. Lo show della farfalla (Newton Compton) di Franco Matteucci
11. Storia della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi
12. La città di Adamo (Fazi) di Giorgio Nisini
13. Francesco è pronto (e sposerà Tina Turner) (Il Papavero) di Gerardo Pepe
14. Aspetta primavera, Lucky (Socrates) di Flavio Santi
15. A cosa servono gli amori infelici (Playground) di Gilberto Severini
16. Emily e le altre (Cooper) di Gabriella Sica
17. La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa) di Andrea Tarabbia
18. La vita accanto (Einaudi) di Mariapia Veladiano
19. Mangia la zuppa, amore (Il Foglio) di Boris Virani
Nessun commento:
Posta un commento