sabato 4 febbraio 2012

Recensione: La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick


Trama:
La luna, le luci di una città, una stazione affollata, due occhi spaventati. Le immagini a carboncino scorrono come in un cinema di carta fino a inquadrare il volto di Hugo Cabret, l'orfano che vive nella stazione di Parigi. Nel suo nascondiglio segreto, Hugo coltiva il sogno di diventare un grande illusionista e di portare a termine una missione: riparare l'automa prodigioso che il padre gli ha lasciato prima di morire. Ma, sorpreso a rubare nella bottega di un giocattolaio, Hugo si imbatterà in Isabelle, una ragazza che lo aiuterà a risolvere un affascinante mistero in cui identità segrete verranno svelate e un grande, dimenticato maestro del cinema tornerà in vita...

L'autore:
Brian Selznick, nato nel New Jersey nel 1966, si è diplomato alla Rhode Island School of Design e ha pubblicato il primo libro nel 1991. Celebre illustratore per ragazzi, ha meritato più volte premi e segnalazioni, tra cui un Caldecott Honor.
Visita il sito dell'autore: http://www.theinventionofhugocabret.com/home_flash.htm




Emozioni
...MAGIA...
Ci sono dei libri che non hanno bisogno di parole, di spiegazioni o recensioni. 
Dei libri che non vogliono nessun riassunto in quarta di copertina, che non hanno bisogno del parere degli esperti. 
Delle storie che chiedono solo di essere lette guardate ascoltate vissute (sì, senza nessuna virgola, tutto d'un fiato) perché sanno che solo così si riveleranno per quello che sono: pura magia. 
Ho chiuso La straordinaria invenzione di Hugo Cabret e guardandomi intorno mi sono ritrovata spaesata. 
Ero nella cucina di mia mamma da ore, ma non mi ero accorta di trovarmi lì. Mi è sembrato di risvegliarmi da uno di quei sogni da cui non ci si vorrebbe mai separare: il ritorno alla realtà è stato traumatico. 
Lo so, sto farneticando senza dirvi nulla di quello che forse vorreste sapere. 
Lo so benissimo. Il problema è che non voglio, per ora. 
Vorrei poter tenere per me le sensazioni provate, perché sono mie e non le saprei tradurre in semplici parole. 
Come fare?
Immagina una storia che inizia con dei disegni, che continua con le parole, che si trasforma poi in scene cinematografiche. Immagina di immergerti così tanto in quei disegni e in quelle parole da ritrovarti parte di essa. Immagina di dover arrivare alla fine della storia il prima possibile, prima di venire scoperto da qualcuno che possa interrompere la tua avventura, il tuo sogno, l'incantesimo che stai vivendo...
Immagina di viverla tutta, di comprenderla, di amarla... Lo so, non puoi immaginare qualcosa che non hai mai vissuto. Dovresti chiedere a Selznick come ci sia riuscito. Dovresti affidarti a lui e alle sue pagine. 
Io l'ho fatto e ne sono uscita meravigliosamente stupita. 
Se accetti un consiglio, fallo anche tu! Poi dopo corri al cinema, che l'invenzione di Hugo non si ferma qui!

(Quello che avrei dovuto scrivere nella Recensione:
So di non aver detto molto. Avrei dovuto raccontare di come Hugo si ritrovi improvvisamente del tutto solo a vivere nella stazione di Parigi, continuando il lavoro dello zio misteriosamente scomparso, ossia sistemare tutti gli orologi ogni mattina. Dovrei parlarvi di come la presenza dell'automa trovato anni prima dal padre spinga il ragazzo a volerlo aggiustare per comprendere il mistero nascosto in esso. Come la vita lo porti a incrociare la strada di papa Georges e della sua figlioccia, e come tutto questo sembra far parte di un progetto più ampio. Dovrei ancora dire che attraverso le scene disegnate Selznick ci racconta più di quanto non faccia attraverso le parole, colpendoci e facendoci pensare che ci troviamo di fronte ad un artista, o ancora di più a un poeta. E avrei dovuto aggiungere che il personaggio di Hugo, per quanto giri per una Parigi d'inizio secolo, assuma le sfumature tipiche di un personaggio Dickensiano, un personaggio che parte da una condizione di miseria e sfortuna per poi trovare il suo lieto fine. Avrei sottolineato come la storia rappresenti un piccolo capolavoro per i più giovani, e come invece i meno giovani possano riconoscervi del vero talento e una stupenda immaginazione legate a delle doti narrative invidiabili.
Avrei dovuto scrivere questo e ancor di più nella recensione. Ma perdonatemi: mi son fatta trasportare dall'emozione).


Titolo: La straordinaria invenzione
 di Hugo Cabret
Titolo originale: The Invention of 
Hugo Cabret
Autore: Brian Selznick
Editore: Mondadori - Collana I Grandi
Traduttore: Fabio Paracchini
Pagine: 544
Isbn: 9788804614159
Prezzo: €16,00
Valutazione: 4 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2011

16 commenti:

  1. Bellissima recensione per un bellissimo libro!!
    Ci ho provato anche io a scrivere una recensione di Hugo Cabret, ma mi uscivano solo frasi senza senso, e alla fine ci ho rinunciato!
    Ancora una volta siamo in sintonia ^^

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    1. Lo dico sempre: quando un libro mi piace tanto, perdo le parole.
      Infatti non credo di averne trovate abbastanza per questo stupendo libro... spero solo che venga letto e amato, come è accaduto a noi ;)

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  2. È da molto che lo vorrei.. e adesso sono ancora più curiosa! ^^

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    1. Assolutamente da inserire nei tuoi prossimi acquisti ;)

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  3. Okay, un altro libro da leggere!!! =) E il film secondo me è da vedereeeeeeee!!!!! ^^

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    1. Spero di andare stasera a vedere il film, o in settimana... dopo essere stata incantata dalle parole di selznick, ora lascio il comando a Scorsese!

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  4. Vorrei tanto leggerlo anche io!!! Mi piacerebbe riuscire a farlo prima di vedere il film ma ho così tanto da studiare che mi sarebbe impossibile e poi nella mia libreria non l'ho neanche trovato :( temo di doverlo ordinare online.
    Già mi affascinava questo libro, la tua recensione non ha fatto altro che buttare benzina sul fuoco :)
    Da un lato vorrei leggere prima il libro, ma poi perderei lo spettacolo in 3d e io adooooro il 3d. Uff!

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    1. Io l'ho ordinato in tempo per farmelo arrivare prima che il film entrasse in programmazione, e ce l'ho fatta ma il film ancora non l'ho visto... però ti posso assicurare al 100% che si legge in un paio d'ore, nonostante la mole. ci sono pagine e pagine di immagini, mentre le pagine scritte volano via velocemente...
      Insomma una lettura velocissima, purtroppo, ma incantevolissima...

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    2. Se mi dici che si legge in un paio di ore potrei fare un tentativo notturno. Mi dispiace solo ordinarlo perché con tutta questa neve ci metterà un po' ad arrivare, strano solo che non l'abbia trovato in libreria perché Mondadori ne ha fatto una stampa di recente, boh :)
      Grazie ^_^ del consiglio!

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    3. Se vuoi tentare la fortuna, in questi giorni è in arrivo il giveaway del libro... però a questo punto ti conviene andare prima al cinema ;)

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  5. che bella recensione, mi hai fatto venire i brividi perchè chiunque ami leggere credo che sappia cosa significhi farsi trasportare tanto da un libro da.. dimenticare tutto il resto!
    non solo, ma è vero: appena lo termini e sei ancora avvolta dall'atmosfera magica di ciò che "vissuto" leggendo, hai bisogno di un pò di tempo "per riprenderti" e riuscire a comunicare "lucidamente" ciò che hai letto e sentito...
    Mi hai molto incuriosita!!!

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    1. Grazie Angela!
      Certe sensazioni possiamo riuscire a capirle solo tra noi lettori! ;)

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  6. lo regalerò alla prima occasione a mia figlia e subito alla sua amichetta Gaia che domani compie 10 anni!!!Grazie.

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  7. Sono stupita (piacevolmente stupita) di aver trovato qualcuno capace di provare emozioni tanto profonde su di un romanzo che a me invece non ha detto quasi niente. Infatti ne ho fatto una recensione grigia e poco entusiasmante.
    Ma come dicevo, è bello verificare che i libri parlano alle persone in mille modi differenti.

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    1. Lady mi dispiace che non ti abbia fatto lo stesso effetto che ha fatto a me. A me sembra di aver vissuto un sogno, ma chissà, forse ero anche predisposta a viverlo in quel preciso momento. E mi sono immersa nella stessa atmosfera anche al cinema, che ha delle scene incantevoli, anche se la storia sfogliata mi ha emozionata di più. E ora vengo a cercare la tua recensione "grigia e poco entusiasmante": probabilmente riuscirai a farmi cogliere quei difetti che non sono riuscita a vedere, presa dall'incanto!

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  8. Senz'altro è vero che il gradimento (o meno) di un libro dipende molto anche dal momento in cui lo si legge: l'umore, le esperienze, gli stessi sentimenti che ci hanno indotto a prenderlo in mano, oppure il caso che ce lo ha fatto scegliere.
    Per me però "Hugo Cabret" è stato un incontro un po' infelice soprattutto a causa del fatto che si tratta di un libro molto disegnato e poco scritto, fantastico certo, ma privo di quelle carattersistiche su cui di solito si fissa la mia attenzione. E il film non rientrava decisamente nei miei gusti.
    In ogni caso, se ti va di leggere la recensione (sempre ammesso che nel frattempo tu non lo abbia già fatto), la trovi qui: http://paperlife3.blogspot.it/2011/12/la-straordinaria-invenzione-di-hugo.html

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