Trama:
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figli.
Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati?
L'autore:
Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971. Dopo un'infanzia trascorsa tra Israele e gli Stati Uniti ha completato gli studi a Tel Aviv e intrapreso una carriera di pubblicitario, abbandonata in seguito per dedicarsi alla letteratura. Oggi insegna scrittura creativa in numerose istituzioni. Oltre a Nostalgia (Mondadori 2007), in classifica per oltre sessanta settimane e vincitore nel 2005 del premio della Book Publishers' Association e nel 2008 a Parigi del FFI-Raymond Wallier Prize, ha pubblicato una raccolta di racconti intitolata Bed & Breakfast e il saggio The Breaking Up Manual.
Recensione:
Evidentemente non è un caso se la maggior parte delle amicizie nasce al liceo o durante un viaggio. Ci vuole un generosa porzione di tempo libero per avvicinarsi.
Cosa porta il lettore ad avvicinarsi a questo romanzo? Cosa lo trascina verso quelle pagine come se fosse attratto da un magnete? Più volte, durante la lettura, me lo sono chiesto. E' stata un'attrazione immotivata. (Non che ogni romanzo abbia bisogno di chissà quali motivazioni per essere letto: noi lettori siamo i migliori fabbricanti di scuse quando vogliamo spiegare il perché del nostro attaccamento a un libro.) Ma devo ammettere che da Eshkol Nevo mi ero sempre tenuta lontana dopo una unica esperienza non troppo positiva con un altro autore israeliano, Grossman. (Non me ne vogliano gli estimatori: ho letto solo Che tu sia per me il coltello e non sono riuscita ad apprezzarlo nel modo giusto, probabilmente). Il mio cervello perciò aveva dimenticato autori come Yehoshua o Amos Oz, che pure avevo amato, gettando tutti gli scrittori israeliani in un solo calderone associabile a Grossman. Quanto sono prevenuta?
Perché allora mi sono avvicinata a La simmetria dei desideri? Perché i romanzi pubblicati dalla Neri Pozza non mi hanno mai delusa finora. E visto che Nevo è presente anche nella versione economica Beat Edizioni, potevo decisamente mettere da parte i miei paraocchi e provare a comprendere quali fossero quei desideri del titolo.
Meraviglia.
Non immaginavo assolutamente di trovarmi di fronte un romanzo così moderno e così vicino alla nostra quotidianità, un romanzo che, se fosse ambientato in Inghilterra o forse anche in America, probabilmente si sarebbe svolto nello stesso identico modo. Tel Aviv e Haifa sono gli scenari della storia, ma non i protagonisti. Gli unici, indimenticabili, protagonisti di questo romanzo sono quattro amici, i loro desideri, e i mondiali di calcio.
Yuval, Churchill, Ofir e Amichai sono amici fin dai tempi del liceo. Ora trentenni o giù di lì, non rinunciano mai al rito di assistere ai campionati di calcio del mondo tutti insieme. Ed è lì che uno di loro ha un'idea: ognuno di loro esprimerà due desideri che vorrebbe vedere realizzati entro i prossimi mondiali di calcio. I desideri verranno poi scritti e conservati per essere letti quattro anni dopo.
Per fortuna che ci sono i Mondiali, così il tempo non diventa un blocco unico, e ogni quattro anni ci si può fermare a vedere cos'è cambiato.
Mi stupisce come un'idea banale, adolescenziale, forse un tantino sdolcinata come questa possa aver fatto da filo conduttore per un romanzo intenso, forte, indimenticabile. Le premesse per una storiella un po' superficiale c'erano tutte, ma Nevo ha saputo costruirci su una storia che parla di amicizia, di scelte, di amore. Una storia che attraverso l'amicizia trasporta i protagonisti alla ricerca del senso della vita, della giustizia, del cambiamento e della necessaria crescita. Una narrazione che attraversa la solitudine, l'amarezza, l'abbandono per poi sfociare nella riscoperta di ciò che si era perso e nella felicità. Nevo riesce a coinvolgere il lettore e renderlo uno dei quattro amici, riesce a darci pensieri, delusioni, gioie e desideri di ognuno dei quattro, facendoci vivere intensamente quel legame che li unisce, come se ci appartenesse. Da qualche parte in anobii hanno definito La simmetria dei desideri un romanzo tridimensionale. Non posso che ritrovarmi nella definizione ed essere completamente d'accordo: la storia non resta sulla carta, ne esce fuori, sembra materializzarsi davanti ai nostri occhi e un po' sembra la storia delle nostre amicizie, presenti o passate. Le pagine scorrono e ci si rende conto come quei desideri espressi si stiano poco alla volta realizzando, anche se in maniera inaspettata. Il lettore, grazie a quel titolo che svela ciò che accadrà, sente di essere il depositario di un segreto prezioso che verrà svelato al momento giusto. Un segreto che, nel momento in cui verrà comunicato a voce, non potrà che strappare qualche lacrima ai più sensibili, o forse anche ai meno. La simmetria dei desideri sembra un grande progetto destinato a fallire, a crollare come un castello di carte: gli amici si allontanano, si deludono a vicenda, si chiudono in se stessi. Eppure, contro ogni aspettativa, l'architettura progettata da Nevo non crolla, anzi. Quei mondiali di calcio di quattro anni dopo ne saranno la dimostrazione. E quei desideri, espressi quattro anni prima in maniera veloce e forse superficiale, si riveleranno molto più profondi e più veri di quando sono stati pronunciati.
Titolo: La simmetria dei desideri
Titolo originale: Mishalà ahat yemina
Titolo originale: Mishalà ahat yemina
Autore: Eshkol Nevo
Traduttore: Ofra Bannet e Raffaella Scardi
Traduttore: Ofra Bannet e Raffaella Scardi
Editore: Beat Edizioni
Pagine: 384
Isbn: 9788865590980
Prezzo: €9,00
Valutazione: 4 stelline
Valutazione: 4 stelline
Data di pubblicazione: 5 Settembre 2012
Splendida recensione! Anch'io, come te, inizialmente non l'avevo preso in considerazione, ma mi devo positivamente ricredere :)
RispondiEliminaGrazie, Mik! E' bellissimo!
EliminaHo rivalutato questo titolo di recente e ora lo voglio proprio leggere! Le storie che parlano di desideri di solito mi piacciono perchè anche io ne ho tanti e mi piace leggere storie che diano la speranza che poi, forse, un giorno, si realizzeranno...
RispondiEliminace l'ho ma ancora nn lo leggo!! lo farò al più presto!!
RispondiEliminaHo appena finito di leggerlo, e tale è la nostalgia della storia e dei personaggi che sono alla ricerca di recensioni che mi rivelino eventuali sfaccettature che mi possano essere sfuggite.
RispondiEliminaUn libro coinvolgente e commovente, in cui il finale è davvero inaspettato, e lascia aperta l'immaginazione del lettore al protrarsi della storia. Assolutamente consigliato!
Ucciderò blogger che mi ha nascosto questi commenti fino a oggi. anch'io quando finisco un libro faccio come te: vado alla ricerca di persone che ne parlino, che mi facciano scoprire altri aspetti da me ignorati. E mi fa piacere trovare lettori che amino ciò che ho amato anche io!
Elimina