The Buddha in the Attic
Una voce forte, corale e ipnotica racconta dunque la vita straordinaria di queste donne, partite dal Giappone per andare in sposa agli immigrati giapponesi in America, a cominciare da quel primo, arduo viaggio collettivo attraverso l’oceano. È su quella nave affollata che le giovani, ignare e piene di speranza, si scambiano le fotografie dei mariti sconosciuti, immaginano insieme il futuro incerto in una terra straniera. A quei giorni pieni di trepidazione, seguirà l’arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, l’esperienza del parto e della maternità, il devastante arrivo della guerra, con l’attacco di Pearl Harbour e la decisione di Franklin D. Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici.
Fin dalle prime righe, la voce collettiva inventata dall’autrice attira il lettore dentro un vortice di storie fatte di speranza, rimpianto, nostalgia, paura, dolore, fatica, orrore, incertezza, senza mai dargli tregua. Un altro scrittore avrebbe impiegato centinaia di pagine per raccontare le peripezie di un intero popolo di immigrati, avrebbe sprecato torrenti di parole per dire cos’è il razzismo. Julie Otsuka ci riesce con queste essenziali, preziose pagine.
L'autrice:
Julie Otsuka è nata in California. Si è laureata in Belle Arti alla Yale University e ha conseguito un Master of Fine Arts alla Columbia University. È anche pittrice. Oggi vive e lavora a New York. Il suo primo romanzo, When the Emperor Was Divine (2002), dopo aver scalato le classifiche con duecentosessantamila copie vendute negli Stati Uniti, è considerato un classico contemporaneo: con questo libro, unanimamente giudicato dalla critica un capolavoro, Julie Otsuka ha vinto l’Asian American Literary Award, l’American Library Association Alex Award e una Guggenheim Fellowship.
Sito dell'autrice: http://www.julieotsuka.com/
Recensione
Non è semplice immergersi nella lettura di questo libro.
Ciò che ci accoglie fin dalla prima pagina è una voce inaspettata. Non c'è un io narrante, né la consueta terza persona, né il più raro tu: c'è un noi che ci viene incontro e che ci accompagnerà per tutta la lettura.
Un noi in cui noi lettori stentiamo a riconoscerci, un noi lontano, sconosciuto, che ci è stato per troppo tempo nascosto o taciuto. Un noi che ha fatto parte della storia, ma che non è mai stato menzionato, un noi che ha segnato la storia di un popolo.
Julie Otsuka, scrittrice statunitense, riesce a dar voce alle donne giapponesi che agli inizi del Novecento arrivarono in America poco più che bambine per andare in spose a loro connazionali precedentemente immigrati in quella terra. Si trattò di matrimoni combinati attraverso semplici foto, matrimoni che si rivelarono del tutto diversi dalle loro aspettative e dai loro, seppur modesti, sogni. Una storia che sembra avere inizialmente il sapore della vendita delle donne ai migliori offerenti per terminare poi col racconto della scomparsa di un intero popolo all'alba della seconda guerra mondiale.
Quel che scorre in mezzo tra l'arrivo in America e la loro scomparsa è un coro di voci che parlano, ridono, soffrono, sognano, sperano, lavorano, vivono o sopravvivono. Un coro femminile che rende l'esperienza individuale un'esperienza universale, mostrandone tutte le possibili sfumature. Non esistono due storie uguali, eppure quel noi le unisce e le rappresenta tutte.
Una storia raccontata attraverso continui elenchi e ripetizioni. Metodo che alla lunga potrebbe annoiare, se ci si accosta a Venivamo tutte per mare con la speranza di leggere un semplice romanzo. Ma definirlo romanzo non rende l'idea. La prosa diventa poesia, gli elenchi conferiscono un ritmo diverso alla narrazione, che sembra quasi cullarci, spaventarci, rassicurarci.
Avviciniamoci, noi lettori, a questo libro col desiderio di conoscere qualcosa che ci è stato da sempre taciuto. Avviciniamoci senza pregiudizi. Apriamo la mente, accogliamo quel che ci viene raccontato. Ascoltiamo la voce di queste donne. E non dimentichiamole.
Titolo: Venivamo tutte per mare
Titolo originale: The Buddha in the Attic
Titolo originale: The Buddha in the Attic
Autore: Julie Otsuka
Traduttore: Silvia Pareschi
Traduttore: Silvia Pareschi
Editore: Bollati Boringhieri
Pagine: 142
Isbn: 9788833922751
Prezzo: €13,00
Valutazione: 3 stelline
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 12 Gennaio 2012
Che recensione meravigliosa Sonia. Non conoscevo questo libro, ma indubbiamente mi hai fatto venire voglia di leggerlo.
RispondiEliminaGrazie anche dalla traduttrice :-)
RispondiEliminaSono incuriosita da questo libro, ma non l'ho ancora mai comprato perché sono anche un po' diffidente: temo sia un po' un mattoncino...
RispondiEliminaMattoncino di dimensioni sicuramente no:è proprio piccolino. Mattoncino nei contenuti... bé, un po' sì.
EliminaSì, intendevo nei contenuti :P
EliminaVolevo proprio comprare questo libro...
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