giovedì 25 ottobre 2012

Recensione: Vango. Un principe senza regno di Timothée de Fombelle

Vango. Un Prince sans Royaume


Trama:
Inseguito dai fantasmi del suo passato, Vango riparte all’avventura. Nella New York del 1936, sospeso sulla cima dei grattacieli, affronta i suoi nemici con il monaco Zefiro e ritrova la pista di colui che ha distrutto la sua famiglia. Ma chi è il cacciatore e chi la preda? Una caccia mozzafiato tra gli Stati Uniti e l’Europa, tra le foreste del Caucaso, i cieli di Parigi e della Scozia, mentre il mondo si infiamma per una nuova guerra. Un romanzo avvincente, in cui i lettori ritroveranno i protagonisti del primo volume, Vango. Tra cielo e terra: la bella Ethel, l’inafferrabile Talpa, il commissario Boulard, lo spietato Voloï Victor, l’enigmatico Cafarello e tanti altri. Vango. Un principe senza regno prosegue e conclude la saga di questo eroe indimenticabile e romantico.



L'autore:
Timothée de Fombelle è nato nel 1973. Dopo essere stato insegnante di lettere, presto si è dedicato al teatro. Nel 1990 ha creato una compagnia, per la quale scrive testi di cui poi cura personalmente la regia. Da allora, non ha mai smesso di scrivere per il teatro. Un suo lavoro teatrale, Le Phare, scritto a soli diciotto anni, è stato messo in scena in Francia e poi tradotto e recitato in Russia, Lituania, Polonia e Canada. Il suo testo Je danse toujours (Actes Sud) è stato letto anni fa all’inaugurazione del festival di Avignone. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato i romanzi per ragazzi Tobia. Un millimetro e mezzo di coraggio (Premio Andersen 2008), Tobia. Gli occhi di Elisha, secondo e ultimo volume della storia, il racconto ecologista Tu sei il mio mondo e Vango. Tra cielo e terra, primo volume della saga.
Sito del libro: http://www.leavventuredivango.it/
Clicca qui per leggere il primo capitolo: Vango. Un principe senza regno

Recensione:
Radunare impressioni e emozioni scaturite dalla lettura di questo secondo volume è un'impresa difficile. Più di quanto sia stata riuscire a mettere insieme delle frasi di senso compiuto che formassero la recensione di Vango - Tra cielo e terra. L'impatto con quel primo volume era di attesa e sorpresa: non conoscevo l'autore, non conoscevo la storia, perciò il mio stato d'animo al momento dell'approccio era ancora quello di una lettrice tranquilla. Con Vango - Un principe senza regno l'esperienza è stata del tutto diversa. Ero consapevole di ciò che avevo tra le mani, la conclusione di uno dei migliori romanzi letti l'anno precedente, e le mie aspettative erano al top. Neanche per un attimo ho temuto che de Fombelle potesse in qualche modo deludermi con questo secondo romanzo: ero sicura che l'avrei amato quanto o più del primo.
L'impatto iniziale (e forse anche la sensazione finale) è l'immersione in un frullatore insieme a tutte le emozioni che avrei mai potuto provare. Sollievo, per aver ritrovato tutti quei personaggi di cui avevo avvertito una tremenda nostalgia; speranza, per il presente e futuro di Vango e per l'incolumità delle persone che mi stavano a cuore come se fossi io stessa la protagonista (Zefiro, Mademoiselle, Heckner, Ethel, la Talpa); sorpresa, nello scoprire finalmente la verità; coraggio, per le nuove e difficili scelte; paura, a causa di quel nemico sempre presente, nei panni di una persona o di un'idea; tristezza, nel rendermi conto di come le cose non possano andare sempre nel migliore dei modi; rimpianto, nel pensare a come sarebbe stata la vita se determinate scelte fossero state diverse; sconforto, quando la morte mi ha fatto temere che tutto ormai fosse perduto; accettazione, nel capire che si poteva ricostruire qualcosa di buono abbandonando la rabbia, e poi ancora disperazione, fiducia, vendetta, fedeltà, amore. Rimbalzata da una sensazione all'altra, da un'emozione forte a una indistruttibile, mi sono ritrovata nel pieno della storia come se l'esito di tutto dipendesse da me, dalle mie scelte, dal mio modo di affrontare la lettura di quelle pagine. Assistere come una spettatrice esterna e quindi estranea a ciò che accade davanti ai miei occhi, o partecipare attivamente, facendomi - mio malgrado - prendere dalle palpitazioni e trasportare in prima linea su un pallone aerostatico, o in Russia al cospetto di Stalin, nella Francia occupata, passando per qualche piccola isola siciliana per arrivare poi nella magnifica New York degli anni '30? Per una lettrice come me la domanda è ovviamente retorica, contiene già la sua risposta: non avrei mai potuto abbandonare Vango, il mio posto era accanto a lui fin dalla sua prima comparsa in scena. Quando la situazione si fa insostenibile, quando non riesco a reggere le emozioni, il mio cuore fa ciò che lui mi ha insegnato: si arrampica in alto, scivolando silenziosamente sui tetti, cerca una vetta tranquilla in cui poter prendere fiato, riflettere, osservare il mondo da lontano. Ogni tanto perciò mi arrampico tra quelle pagine per risalire verso la me stessa lettrice, non protagonista, verso la girasonia che dall'alto assiste alla storia fatta di carta e inchiostro. Ma il riposo ha breve durata. Questo romanzo ha un ritmo serratissimo, in gioco ci sono delle vite, o forse un intero mondo da mettere in salvo, e non c'è mai abbastanza tempo per prendere fiato. La storia appare a noi come una meravigliosa e velocissima corsa verso un gran finale. Attimi ricchi di avventura, suspence, colpi di scena. E' l'intensità della vita che l'autore mette in scena e il lettore se ne accorge, la riconosce, la vive. Non è un romanzo per ragazzi, è anche per ragazzi. Non fatevi ingannare dalla veste editoriale, dalla cover che sembra voler attirare un pubblico decisamente giovane. Vango è una storia che sa di universale, raccontata per essere letta, amata ma soprattutto vissuta a qualsiasi età. E magari per essere riletta e amata ancora una volta in futuro. Un romanzo da leggere, rileggere, rivivere.


Titolo: Vango. Un principe senza regno.
(Vango #2)
Titolo originale: Vango. Un prince sans royaume.
Autore: Timothée de Fombelle
Traduttore: Maria Bastanzetti
Editore: San Paolo
Pagine: 466
Isbn: 9788821574009
Prezzo: €19,50
Valutazione: 5 stelline
Data di pubblicazione: 22 Ottobre 2012

4 commenti:

  1. Grazie mille per questa bella recensione. Grazie a te, ho scoperto un bel libro. Come te, non potevo lasciarlo! Non vedo l'ora di comminciare il secondo libro della serie. Sono francese, allora ho finalmente deciso di leggere il primo libro in francese ma forse lo rileggerò in italiano. Merci beaucoup!

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    1. Merci à toi, Catherine! C'est genial qu'une lectrice française arrive dans mon blog et lit les livres que je conseille! vive Vango! :)

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  2. Je lis ton blog avec énormément de plaisir. Cela me permet de rester au courant des publications en italien. Les librairies italiennes sont rares à Paris mais Internet est magique pour se procurer tout ce que l'on souhaite. J'ai lu récemment "Le confident" (Il confidente)d'Hélène Grémillon. Un livre magnifique que je te recommande en italien... ou en français puisque je vois que tu parles parfaitement la langue de Molière. Encore merci pour tout! A bientôt.

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    1. Je parle français (pas parafaitement) parce-que c'est la langue etrangère que je préfère, je l'ai étudié pour 15 ans plus au moins :) et j'adore la France et les écrivaines françaises (surtout les femmes + De Fombelle). Je n'ai pas encore lu la Gremillon mais je vais m'informer. J'éspère qu'on se retrouvera encore dans le blog.
      A bientot!

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