13, rue Thérèse
C'è uno scrigno che aspetta soltanto di essere aperto.
C'è una storia che aspetta soltanto di essere raccontata.
C'è una vita che aspetta soltanto di essere rivissuta.
Il suo matrimonio le ha permesso di conoscere sé stessa.
Se è la faccia di un dirupo che dà sull'oceano,
allora il matrimonio è l'acqua che la lambisce e che negli anni l'ha plasmata.
Questa erosione scopre cose nascoste nella roccia:
una vena di quarzo che scintilla sotto il sole.
Una crepa inattesa che minaccia ancora di più la sua integrità strutturale
proprio perché è stata scoperta.
L'acqua l'ha consumata e una parte di lei e una parte di lei si è dissolta nell'oceano,
destinata a non essere più vista.
Trama:
Parigi. La scatola è nascosta in un cassetto. Per anni ha custodito frammenti di una vita lontana e ora aspetta solo di essere scoperta. Trevor Stratton, professore americano, la trova per puro caso.
Al suo interno lettere, vecchie foto, pagine di diari, vari oggetti, tra cui spiccano un paio di guanti a rete. I guanti di una santa o di una peccatrice?
Trevor non lo sa. Per ora sa solo che la donna che li indossava si chiamava Louise Brunet e viveva a Parigi tra le due guerre. La risposta alle altre domande è in quei frammenti, tra i loro profumi e segreti, tra le parole nascoste e quei ritratti seppia.
Pezzo dopo pezzo, parola dopo parola, Trevor cerca di ricostruire la vita della donna sconosciuta. Dall'amore tenero e tragico per il cugino allo strano rapporto con il padre, da un matrimonio scandito dalla noia fino alla passione, impossibile e proibita, per l'affascinante professore di francese, suo vicino di casa al numero 13 di Rue Thérèse.
Ma più Trevor si immerge negli oggetti del passato e ripercorre i luoghi di Louise, più qualcosa di strano e misterioso inizia ad accadere nella vita del presente.
Chi è veramente Josianne, la ragazza dai capelli rossi che sembra prevedere qualunque movimento di Stratton?
Perché il professore si sente così attratto da lei?
Che cosa sa veramente quella ragazza su Louise Brunet?
Solo la scatola possiede la verità. Solo gli oggetti custodiscono una promessa e una speranza. E spetta a Trevor discernere tra realtà e finzione per far sì che il destino segua il suo corso.
Al suo interno lettere, vecchie foto, pagine di diari, vari oggetti, tra cui spiccano un paio di guanti a rete. I guanti di una santa o di una peccatrice?
Trevor non lo sa. Per ora sa solo che la donna che li indossava si chiamava Louise Brunet e viveva a Parigi tra le due guerre. La risposta alle altre domande è in quei frammenti, tra i loro profumi e segreti, tra le parole nascoste e quei ritratti seppia.
Pezzo dopo pezzo, parola dopo parola, Trevor cerca di ricostruire la vita della donna sconosciuta. Dall'amore tenero e tragico per il cugino allo strano rapporto con il padre, da un matrimonio scandito dalla noia fino alla passione, impossibile e proibita, per l'affascinante professore di francese, suo vicino di casa al numero 13 di Rue Thérèse.
Ma più Trevor si immerge negli oggetti del passato e ripercorre i luoghi di Louise, più qualcosa di strano e misterioso inizia ad accadere nella vita del presente.
Chi è veramente Josianne, la ragazza dai capelli rossi che sembra prevedere qualunque movimento di Stratton?
Perché il professore si sente così attratto da lei?
Che cosa sa veramente quella ragazza su Louise Brunet?
Solo la scatola possiede la verità. Solo gli oggetti custodiscono una promessa e una speranza. E spetta a Trevor discernere tra realtà e finzione per far sì che il destino segua il suo corso.
L'autrice: Elena Mauli Shapiro è nata e cresciuta a Parigi, ma a tredici anni si è trasferita con la famiglia negli Stati Uniti. Attualmente vive in California con il marito. Si è laureata in letteratura inglese e francese alla Stanford University, ha un master in scrittura creativa e un dottorato in letteratura comparata alla University of California, Davis.
Vita privata di una sconosciuta è il suo primo romanzo.
Vita privata di una sconosciuta è il suo primo romanzo.
Per saperne di più:
Recensione:
Non si può restare indifferenti di fronte a questo romanzo.
Il primo impatto, di fronte a quella donna in copertina che, da quanto ci annuncia il titolo, è una sconosciuta, causa al lettore una fortissima curiosità. Quella donna ci sta guardando negli occhi, eppure molto probabilmente non siamo destinati a sapere chi sia, dove sia (anche se la Tour Eiffel sullo sfondo ci da un suggerimento), quale sia la sua vita.
Ha l'atteggiamento di chi sta per andarsene, ma vuole essere seguita e aspetta solo che anche noi ci mettiamo in movimento per andarle dietro...
Dopo aver capito che è proprio questa la sua intenzione, non ci resta che aprire il libro e dedicarci alla lettura, non prima di soffermarci sul titolo originale, com'è da sempre nostra abitudine, sperando ci possa dare qualche altro indizio al riguardo.
Scopriamo che quel titolo altro non è che l'indirizzo della donna: 13, rue Thérèse... e capiamo che forse non ci è dato sapere di più.
Il primo impatto, di fronte a quella donna in copertina che, da quanto ci annuncia il titolo, è una sconosciuta, causa al lettore una fortissima curiosità. Quella donna ci sta guardando negli occhi, eppure molto probabilmente non siamo destinati a sapere chi sia, dove sia (anche se la Tour Eiffel sullo sfondo ci da un suggerimento), quale sia la sua vita.
Ha l'atteggiamento di chi sta per andarsene, ma vuole essere seguita e aspetta solo che anche noi ci mettiamo in movimento per andarle dietro...
Dopo aver capito che è proprio questa la sua intenzione, non ci resta che aprire il libro e dedicarci alla lettura, non prima di soffermarci sul titolo originale, com'è da sempre nostra abitudine, sperando ci possa dare qualche altro indizio al riguardo.
Scopriamo che quel titolo altro non è che l'indirizzo della donna: 13, rue Thérèse... e capiamo che forse non ci è dato sapere di più.
Tutto ciò che lei ci vorrà dire accadrà, se accadrà, direttamente nelle pagine che stiamo per sfogliare.
Ed ecco che noi lettori ci ritroviamo semplicemente trasformati in Trevor Stretton, un professore americano che, durante un soggiorno a Parigi per lavoro, trova una scatola a quadrettini rossi e bianchi in fondo a un cassetto della sua scrivania; una scatola che contiene foto, ritagli, lettere ... momenti di vita privata di una sconosciuta. La sconosciuta in questione è Louise Brunet, e suo malgrado il professor Stratton si trova completamente attratto dalla sua storia (e noi con lui, ovvio!), da quei pezzi sparsi. Ccerca di ricostruirla per quanto gli sia possibile, attraverso la realtà che riesce a recuperare e l'immaginazione che accorre in suo aiuto là dove la prima manca.
Ed ecco che noi lettori ci ritroviamo semplicemente trasformati in Trevor Stretton, un professore americano che, durante un soggiorno a Parigi per lavoro, trova una scatola a quadrettini rossi e bianchi in fondo a un cassetto della sua scrivania; una scatola che contiene foto, ritagli, lettere ... momenti di vita privata di una sconosciuta. La sconosciuta in questione è Louise Brunet, e suo malgrado il professor Stratton si trova completamente attratto dalla sua storia (e noi con lui, ovvio!), da quei pezzi sparsi. Ccerca di ricostruirla per quanto gli sia possibile, attraverso la realtà che riesce a recuperare e l'immaginazione che accorre in suo aiuto là dove la prima manca.
Nasce così una storia nella storia: il passato di Louise Brunet acquista vita propria e inizia a raccontarsi al di là dei ricordi lasciati, inizia ad accadere e a farsi osservare dallo sguardo del professore americano, e di ognuno di noi lettori.
E' una storia che a tratti manda in confusione, quando non si è sicuri di capire se ciò che è raccontato è il vero passato di Louise o la ricostruzione del professore; manda in confusione perché a volte sembra di assistere a scene surreali che non hanno spiegazione; manda in confusione quando la segretaria del professore, Josianne, sembra agire come una "che tutto sa" ma che nulla dice, come se fosse l'artefice di ogni cosa.
E' una storia che a tratti manda in confusione, quando non si è sicuri di capire se ciò che è raccontato è il vero passato di Louise o la ricostruzione del professore; manda in confusione perché a volte sembra di assistere a scene surreali che non hanno spiegazione; manda in confusione quando la segretaria del professore, Josianne, sembra agire come una "che tutto sa" ma che nulla dice, come se fosse l'artefice di ogni cosa.
E quando presente e passato si incontrano per caso, e poi di nuovo per volere, allora restiamo tutti spiazzati: cosa sta accadendo? Eppure è proprio lì che c'è forse una risposta a tutto ciò che è successo, una risposta data dal destino, dalla storia, da un pizzico di magia.
Come dicevo all'inizio, questa è una storia che non vi lascerà indifferenti: Josianne vi incuriosirà con quella scatola che cerca di regalare a chiunque, per studiarne gli effetti e i risvolti; i pezzi in essa contenuti vi emozioneranno ma talvolta potranno anche annoiarvi se non ne capirete la natura; la storia di Louise vi coinvolgerà al punto da fare il tifo per lei, qualunque sia la sua scelta di vita: perché lei stessa è una donna piena di vita.
E alla fine ci sembrerà di possedere un segreto in più, di portarci via il passato di una donna che fino a quel momento ci era sconosciuta ma che ora ha un nome e un volto: Louise Brunet.
Bel romanzo, non ci resta che aspettare il secondo tentativo della scrittrice, perché ormai ci ha conquistati!
Titolo: Vita privata di una sconosciuta
Autore: Elena Mauli Shapiro
Editore: Garzanti
Prezzo: €16,50
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