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L'auberge
Trama:
Fogas, un piccolo paese nei Pirenei. Chloé, una bambina di nove anni, si lancia in spericolati salti mortali, svettando sull'erba alta. La sua compagna di giochi è una gatta, Tomate, che la accompagna nelle forsennate piroette. Sullo sfondo, un'antica locanda di pietra grigia, accoccolata in una valle baciata dal sole sulle sponde placide di un fiume. Lorna e Paul si guardano intorno e non potrebbero essere più felici. Questo angolo di paradiso è finalmente tutto loro. Il sogno di andarsene dall'Inghilterra e aprire un ristorante in Francia si è avverato. Un luogo dove cucinare gustose torte e fumanti stufati, accompagnati da un corposo calice di vino rosso e dalle chiacchiere degli amici, mentre il vento accarezza le fronde degli alberi. Ad aiutarli Stéphanie, la cameriera gitana, e sua figlia Chloé, che da grande vuole fare l'acrobata. Ma il sogno è ben diverso dalla realtà. Perché Lorna e Paul hanno un nemico nel paese di Fogas: Serge Papon, il sindaco. Un nemico potente che voleva la locanda per sé, e che adesso è deciso a riprendersi quello che ritiene suo di diritto. Le sue armi sono astute: cavilli burocratici, ispezioni continue, ma soprattutto maldicenze, perché gli inglesi, si sa, non sono capaci di cucinare. Il loro ristorante manderebbe in rovina l'industria turistica dell'intera regione. La locanda è in pericolo, ma Lorna e Paul non sono soli, perché la piccola Chloé, insieme alla fida gattina Tomate, è pronta anche a fare i salti mortali, pur di aiutarli.
L'autrice:
Julia Stagg, inglese, ha vissuto in Giappone, Australia e Stati Uniti, facendo i mestieri più vari, prima di stabilirsi con il marito nella regione francese dell'Ariège, che ha ispirato i suoi romanzi.
Sito dell'autrice: http://www.jstagg.com/
La risposta immediata è NO. Dimentichiamoci il realismo magico tipico dell'autrice britannica (anche se un tentativo di introdurre anche questo elemento c'è, con la presenza del fantasma Jacques), dimentichiamoci i sapori che solo Vianne Rocher sapeva proporci, e ignoriamo tranquillamente l'accenno alla bimba Chloé e al gatto: non sono che fugaci comparse senza alcun ruolo particolare. La locanda dei sogni ritrovati sembra una nuova versione di Chocolat, senza la stessa forza e intensità. Soffermandosi sulla storia in sé, sganciata da ogni paragone, essa si presenta sicuramente piacevole e di compagnia. I personaggi ispirano simpatia ed empatia, e si arriva alla fine in brevissimo tempo. L'evoluzione è abbastanza prevedibile, così come il buonismo diffuso per tutte le pagine: alla fine sembra di aver letto una favoletta per adulti, una di quelle che hanno il solo scopo di rasserenare gli animi e mettere il buonumore. Il romanzo della Stagg non si contraddistinguerà per originalità né per uno stile particolare o particolarmente buono, ma sicuramente per il suo essere una lettura spensierata. Ci chiediamo come se la caverà con The Parisian's Return, secondo volume di queste Fogas Chronicles. Non abbiamo ancora notizie riguardo al se e quando arriverà in Italia, ma ci chiediamo se sia davvero necessario dare addirittura un seguito ad una storia ormai conclusa felicemente.
Fogas, un piccolo paese nei Pirenei. Chloé, una bambina di nove anni, si lancia in spericolati salti mortali, svettando sull'erba alta. La sua compagna di giochi è una gatta, Tomate, che la accompagna nelle forsennate piroette. Sullo sfondo, un'antica locanda di pietra grigia, accoccolata in una valle baciata dal sole sulle sponde placide di un fiume. Lorna e Paul si guardano intorno e non potrebbero essere più felici. Questo angolo di paradiso è finalmente tutto loro. Il sogno di andarsene dall'Inghilterra e aprire un ristorante in Francia si è avverato. Un luogo dove cucinare gustose torte e fumanti stufati, accompagnati da un corposo calice di vino rosso e dalle chiacchiere degli amici, mentre il vento accarezza le fronde degli alberi. Ad aiutarli Stéphanie, la cameriera gitana, e sua figlia Chloé, che da grande vuole fare l'acrobata. Ma il sogno è ben diverso dalla realtà. Perché Lorna e Paul hanno un nemico nel paese di Fogas: Serge Papon, il sindaco. Un nemico potente che voleva la locanda per sé, e che adesso è deciso a riprendersi quello che ritiene suo di diritto. Le sue armi sono astute: cavilli burocratici, ispezioni continue, ma soprattutto maldicenze, perché gli inglesi, si sa, non sono capaci di cucinare. Il loro ristorante manderebbe in rovina l'industria turistica dell'intera regione. La locanda è in pericolo, ma Lorna e Paul non sono soli, perché la piccola Chloé, insieme alla fida gattina Tomate, è pronta anche a fare i salti mortali, pur di aiutarli.
L'autrice:
Julia Stagg, inglese, ha vissuto in Giappone, Australia e Stati Uniti, facendo i mestieri più vari, prima di stabilirsi con il marito nella regione francese dell'Ariège, che ha ispirato i suoi romanzi.
Sito dell'autrice: http://www.jstagg.com/
Inchiostro Estivo
Ho presentato questo libro qui nel blog qualche mese fa, attirata da una trama che sembrava richiamare Chocolat della Harris. Un paesino francese, una coppia di stranieri che arriva per aprire una locanda, andando a scuotere la tranquillità del luogo, un sindaco ostile e una cittadinanza che da scettica si fa conquistare poco alla volta. Aggiungiamo poi il riferimento alla bimba e alla sua gatta Tomate (come non vedere in essi Anouk e Pantoufle?) e il gioco era fatto: un nuovo Chocolat stava approdando nelle nostre librerie. Avrebbe emanato gli stessi profumi e la stessa magia contenuta nel romanzo della Harris?La risposta immediata è NO. Dimentichiamoci il realismo magico tipico dell'autrice britannica (anche se un tentativo di introdurre anche questo elemento c'è, con la presenza del fantasma Jacques), dimentichiamoci i sapori che solo Vianne Rocher sapeva proporci, e ignoriamo tranquillamente l'accenno alla bimba Chloé e al gatto: non sono che fugaci comparse senza alcun ruolo particolare. La locanda dei sogni ritrovati sembra una nuova versione di Chocolat, senza la stessa forza e intensità. Soffermandosi sulla storia in sé, sganciata da ogni paragone, essa si presenta sicuramente piacevole e di compagnia. I personaggi ispirano simpatia ed empatia, e si arriva alla fine in brevissimo tempo. L'evoluzione è abbastanza prevedibile, così come il buonismo diffuso per tutte le pagine: alla fine sembra di aver letto una favoletta per adulti, una di quelle che hanno il solo scopo di rasserenare gli animi e mettere il buonumore. Il romanzo della Stagg non si contraddistinguerà per originalità né per uno stile particolare o particolarmente buono, ma sicuramente per il suo essere una lettura spensierata. Ci chiediamo come se la caverà con The Parisian's Return, secondo volume di queste Fogas Chronicles. Non abbiamo ancora notizie riguardo al se e quando arriverà in Italia, ma ci chiediamo se sia davvero necessario dare addirittura un seguito ad una storia ormai conclusa felicemente.
Titolo: La locanda dei sogni ritrovati
(Fogas Chronicles #1)
Titolo originale: L'Auberge
(Fogas Chronicles #1)
Titolo originale: L'Auberge
Autore: Julia Stagg
Traduttore: Sara Caraffini
Traduttore: Sara Caraffini
Editore: Garzanti
Pagine: 280
Isbn: 9788811684077
Prezzo: €15,00
Valutazione: 3 stelline
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 7 Giugno 2012
Ciao Sonia! L'ho sul comodino anche io. In effetti è stato automatico e spontaneo il paragone con Chocolat... Pazienza, se non reggerà il confronto, almeno sarà una lettura spensierata...
RispondiEliminasì, tanto se vogliamo Chocolat, possiamo sempre andare a rileggercelo o rivederlo. Questo però è comunque carino :)
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