mercoledì 4 maggio 2011

Break - Ossa rotte, di Hannah Moskovitz


"Collisione.
La prima sensazione è un dolore che conosco, un dolore sordo, il rumore del mio corpo che incontra il cemento. Mi preparo mentalmente al dolore vero - sarà tremendo, ma almeno ci sono abituato.
E invece no.
A questo dolore non sono affatto abituato."


Trama:
Jonah ha una famiglia a dir poco difficile. Ha due genitori quasi assenti, che non ricordano più perchè stanno insieme e a malapena riescono a tenere le fila di un matrimonio che sta rovinando la loro vita e quella dei figli. E ha due fratelli: Will, di pochi mesi, che piange incessantemente e Jesse, di 16 anni. Il rapporto tra Jonah e Jesse va ben al di là dell'amore fraterno. Si, perchè Jonah è l'angelo custode di Jesse, colui che ogni giorno lo salva da morte sicura per soffocamento. Jesse soffre infatti di gravi allergie alimentari, soprattutto al latte e, dato che Will è ancora un poppante, Jesse non è mai al sicuro, nemmeno in casa. I suoi attacchi sono violenti, terribili, devastanti, tanto da spedirlo in ospedale. Jonah non può permettersi di perderlo mai di vista: controlla tutto ciò che mangia, tocca, respira. Si assicura che anche quella sbadata di sua madre non allatti Will e poi tocchi il fratello. Ogni volta che il cellulare squilla, il cuore di Jonah parte al galoppo per la paura che Jesse sia in fin di vita. Jonah vuole essere più forte, ha bisogno di essere più forte, per sorreggere una famiglia sull'orlo del baratro, per sostenere un fratello che rischia di morire ogni giorno, per non cedere al raptus omicida nei confronti di un bebè che riduce a brandelli i nervi di tutti. Rompersi le ossa e guarire è l'unico modo che Jonah conosce per rinforzarsi. Perchè chiunque sa che un osso fratturato ha il solo potere di curarsi da solo e di ricrescere più forte, rinvigorito. E il primo pensiero di Jonah ogni mattina è quello di escogitare nuovi metodi per raggiungere lo scopo nella maniera più veloce ed efficace possibile. La sua è una storia di autodistruzione per amore. Dita, gomiti, femori, costole: il conto è minuziosamente riportato. E' un'impresa metodica. Una scarica di adrenalina, poi il dolore, intenso, nauseante. Un libro crudo e provocatorio, che descrive con realismo una forma estrema di autolesionismo. La storia di un ragazzo raccontata da una sedicenne: è sorprendente come la giovane scrittrice sia stata in grado di ricostruire le dinamiche psicologiche di un adolescente. 


L'autrice: Hannah Moskovitz ha ora diciannove anni. Vive a Silver Spring, Maryland, con moltissimi gatti.  I suoi libri parlano di fratelli, ambiguità sessuale, bambini. Hannah studia presso l'Università del Maryland. Le piace il latte più dell'acqua, l'estate più dell'inverno, l'amore più dell'odio. Break, il suo romanzo d'esordio ha ricevuto il plauso della critica USA. In America è pubblicata da Simone&Schuster. Break è uscito il 13 aprile 2011 in Italia. Hannah ha pubblicato tre libri: Zombie Tag, Break, Invincible Summer. Un quarto è in fase di stampa Gone, Gone, Gone e uscirà nel 2012. Altre notizie sull'autrice potete trovarle nel suo blog: http://hannahmosk.blogspot.com/ 



Recensione: 
E la Giunti Y colpisce ancora.
Per anni ho cercato di evitare in ogni modo storie che fossero incentrate su determinati problemi, perché mi fanno paura, mi spaventano, mi mettono tristezza, angoscia e ne esco quasi distrutta. Sono riuscita nel mio intento per così tanto tempo, per incappare poi nelle pubblicazioni così fascinose della Giunti Y da non volerle perdere, e cadere nella trappola.
Una trappola che si è rivelata una scelta giusta, importante, necessaria.
Questo romanzo fa parte di quelle storie di cui non vorresti mai sentir parlare, ma se per caso ne vieni a conoscenza, capisci che hai il dovere morale di ascoltare, di cercare di comprendere, di affrontare ciò che accade da inizio a fine.
Cos'è che accade? Che Jonah si rompe le ossa. Non è maldestro, non è sfortunato: è un'azione che compie spontaneamente. La mia prima reazione di lettrice è stata di iniziale rigetto: non ce l'avrei mai fatta ad assistere a tali scene fino alla fine. Però poi Jonah inizia a farsi conoscere come persona e non possiamo più abbandonarlo lì, sull'asfalto mentre conta quante ossa gli rimangano ancora da spezzare.
Mentre siamo lì a chiederci perché si riduca così, perché si faccia questo, ci arriva immediatamente la sua, troppo semplicistica, spiegazione: perché dopo averle rotte, cresceranno più forti.
Jonah ha bisogno di essere forte: con una famiglia i cui genitori litigano in continuazione e non sanno prendersi cura dei figli, un fratellino piccolo che piange ininterrottamente da otto mesi e un fratello sedicenne che è allergico a tutto e rischia in ogni momento la morte, Jonah sente di essere l'unico a doversi far carico dei problemi dei suoi familiari.
La storia oscilla tra le sue ossa rotte e le crisi del fratello allergico, e noi lettori dondoliamo tra un ospedale e una famiglia disastrata così velocemente da perdere l'equilibrio.
E' una storia di autolesionismo, di fragilità, di mancate responsabilità, di delicati equilibri. E' una storia che è un dovere leggere per prendere coscienza di quanto siano fragili gli individui, di quanto bisogno ci sia di affetto profondo e continuo in una famiglia, eppure è una storia che si srotola troppo velocemente, senza soffermarsi troppo sulle vere motivazioni che ci sono dietro le azioni, sulle scelte e sui cambiamenti repentini che avvengono.
Un romanzo con un potenziale molto alto, non totalmente sfruttato, ma forse dipende dalla giovanissima età dell'autrice, 19 anni. E se a questa età ha già saputo affrontare un tema così delicato, rendendolo semplice alla lettura e vicino a noi, non possiamo che ammirarla e augurarle di continuare per questa strada. 


Ho pensato di concludere con questa citazione, perché tra tante scene così difficili da affrontare, mi è sembrata davvero delicata e dolce:

"Credo di non aver ancora mai detto cosa provo davvero per Charlotte:
diciamo che lei mi strappa il cuore e lo infilia
in un forno a microonde, poi lo guarda mentre diventa
bollente ed esplode. 
Quando sto con lei sento il sangue scorrere caldo e denso nelle vene.
E' una cosa bellissima. 
Molti potrebbero pensare che non abbia nulla di speciale. 
E avrebbero ragione.
Ma lei è davvero speciale, perché nessuna prima era riuscita a farmi 
quel giochetto del forno a microonde." 



Autore: Hannah Moskowitz
Edizione: Giunti Y
Prezzo: €14,50

3 commenti:

  1. insomma il tuo blog è resuscitato XD
    allora visto che come te non leggo le recensioni prima di leggere un libro...
    che voto dai a Breack???

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  2. mmm (in effetti devo introdurre la votazione) per la scorrevolezza e il contenuto si prende 3 stelline e mezzo, per l'approfondimento del tema... mi mantengo un po' più bassa.

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  3. ok, grazie.. :)
    allora mi sa che lo lascio in libreria XD

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