martedì 24 aprile 2012

Recensione: Balla, sogna, ama di Sophie Flack

Bunheads

Trama:
Sul palco la sua vita è un sogno. Dietro le quinte, un incubo. È da quando ha nove anni che Hannah Ward si dedica anima e corpo alla danza. E ora, che ne ha solo diciannove, è una delle ballerine più talentuose della prestigiosa Manhattan Ballet di New York. È perfetta, la sua tecnica è impeccabile e quando balla, con le sue flessuose braccia sembra dipingere l’aria. Danzare è la sua vita, il teatro è il suo mondo, diventare prima ballerina il suo sogno. Per realizzarlo ha sacrificato tutto: famiglia, vita privata, tempo libero. Ma quando incontra Jacob, un musicista affascinante e sicuro di sé, che le mostra che esiste una vita diversa e coinvolgente anche lontano dalle luci della ribalta, tutta la sua esistenza crolla. Vuole davvero continuare a combattere e a sopportare sacrifici, diete e competizione? O forse è arrivato il momento di scoprire cosa si nasconde oltre l’elegante sipario rosso? Hannah non sa se sarà capace di rompere la sua gabbia dorata e conquistare una vita normale. Lasciarsi andare infatti è molto difficile. Per riuscirci dovrà aprire il suo cuore e riscoprire quella parte di sé che aveva dimenticato durante la sua ostinata ricerca della perfezione. Anche a costo di perdere tutto.

L'autrice:
Sophie Flack ha cominciato a danzare in tenera età. A 7 anni è entrata a far parte della Boston Ballet School. A 17 è diventata una delle ballerine più importanti del New York City Ballet. Nel 2009 ha lasciato la scuola per raccontare la sua storia in Balla, sogna, ama, il suo primo romanzo: un libro intimo e commovente che rivela cosa vuol dire crescere nella più prestigiosa compagnia del mondo. Sophie Flack è anche una nota pittrice e molti dei suoi lavori sono stati esposti al Lincoln Center. 
Il suo sito internet è www.sophieflack.com

Recensione:
Premetto che non sono una ballerina, non amo ballare, balli e balletti mi annoiano tremendamente, se passano in tv mi affretto a cambiare canale. Non ho nessuna passione per tutù e chignon, per scarpette rosa con la punta, per digiuni e ore di allenamento per poter essere in forma per spettacoli e esibizioni. Insomma, non ho scelto questo libro per una voglia di immedesimazione o per ritrovare un sogno mai realizzato. Ma, a dirla tutta, non l'ho scelto neanche per il titolo, che trovo profondamente imbarazzante. (Ma sì, un tentativo di richiamare il più famoso Mangia, prega, ama: una scelta furba ma non del tutto adatta a questo romanzo).
Mi ha attirata la copertina? Decisamente affascinante, ma non abbastanza da convincermi alla lettura.
E neanche la trama, se devo proprio essere sincera.
L'ho scelto per un motivo ben diverso: mi piace leggere di persone che seguono il loro sogno, qualunque esso sia. Adoro ascoltare storie di chi si sacrifica, si impegna, si mette in gioco per raggiungere il suo obiettivo. Mi fa star bene il pensiero che ci siano persone che sudano e lottano per raggiungere quel sogno, senza arrendersi, continuando a crederci nonostante le difficoltà. Storie del genere, che siano reali o immaginarie, sulla carta o in video, mi rendono ottimista, aumentano la mia fiducia nel mondo e nella vita.
Ecco perché l'ho scelto: avevo bisogno che qualcuno mi raccontasse il suo percorso verso la felicità.
Sophie Flack ci prova nel più semplice dei modi: prende un anno della sua vita, quello dei diciannove anni, e lo trasforma in romanzo, raccontandoci le ansie, le rinunce, gli sforzi, il dolore fisico per perseguire la perfezione sul palco. Ci descrive i sacrifici e gli impegni che una ragazza di quell'età, normalmente, non dovrebbe avere, perché dovrebbe essere troppo impegnata a uscire con gli amici, a studiare, a innamorarsi.
Per Hanna Ward la normalità è fuori questione: il suo obiettivo è uscire dall'anonimato e diventare una ballerina solista (tradotto per noi terrestri: prima ballerina). Conciliare il suo sogno con una vita da adolescente è praticamente impossibile: è necessaria una scelta. O si vive per la danza o per tutto il resto. Non c'è via di mezzo.
Non vi racconterò i tentativi della protagonista di trovare una soluzione a quel dilemma: sono forse la parte migliore, anche se abbastanza prevedibile, di tutto il romanzo.

Ho trovato ciò che cercavo?
Direi di sì, anche se l'autrice ha una scrittura ancora acerba. Tenta di decollare ma non ce la fa e la storia non riesce a prendere quota.
Balla, sogna, ama è una via di mezzo tra un'autobiografia e un romanzo. Vorrebbe acquistare la dignità di romanzo vero e proprio, ma l'autrice non è riuscita a pieno nel suo intento. Situazioni e personaggi avrebbero meritato un maggiore sviluppo e approfondimento, maggiore spazio e spiegazioni adeguate mentre invece sono stati spesso solo abbozzati o descritti superficialmente, o del tutto messi da parte.
Azioni, reazioni, intenzioni e scelte dei personaggi non ricevono la giusta motivazione, ma ci sembrano a tratti vuoti e freddi. Come se l'autrice non fosse riuscita a guardare in maniera obiettiva quell'esperienza di vita, ma stesse cercando ancora oggi di trovare le giuste risposte. C'è qualcosa che manca, e sono sicura che questa indefinibile mancanza sia dovuta al fatto che questo sia il primo romanzo della Flack, una donna che hadedicato la sua vita non certo allo studio e alla scrittura, ma alla danza. Eppure il romanzo mi è piaciuto: nel suo essere incompleto e mancante l'ho trovato vivo, l'ho trovato vero. 

Titolo: Balla, sogna, ama
Titolo originale: Bunheads
Autore: Sophie Flack
Editore: Newton Compton - 
Collana Anagramma
Traduttore: Elena De Giorgi
Pagine: 288
Isbn: 9788854135161
Prezzo: €9,90
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 29 Marzo 2012

4 commenti:

  1. interessante, proprio per questo desiderio forte di perseguire i propri sogni, che non è poco.

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  2. Neanche io sono una ballerina e non amo in particlare i balletti, dopende da che genere. Eppure i film come Save the last dance, step up... mi attirano, così come questo libro. Ciao

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  3. Mi piacciono i libri in cui vengono descritti i propri sogni più profondi (realizzati o meno) quindi penso proprio che lo leggerò appena avrò un attimo di tempo. Grazie del bel consiglio! :) A presto

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  4. molto interessante questo libro.
    aveva colpito anche me

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