domenica 22 aprile 2012

Recensione: Patricia Brent, zitella di Herbert G. Jenkins

Patricia Brent, Spinster

Trama:
Una giovane sola e indipendente, un Lord che vuole sposarsi a ogni costo, un gruppo di zitelle ficcanaso per una divertente, romantica commedia divenuta ormai un classico della narrativa inglese. Siamo a Londra, durante la Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un personaggio politico dalle scarse capacità e alloggia alla pensione Galvin, presso la quale risiede una variegata comunità che si ritrova ogni sera a cena attorno allo stesso tavolo. Un giorno, per caso, la ragazza ascolta una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza “non abbia nessuno che la inviti fuori”. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia annuncia di aver ricevuto per l’indomani un invito al ristorante dal suo fidanzato. Nulla di strano, se non fosse che il fidanzato non esiste né si intravede all’orizzonte. Pensando di essersela cavata con una piccola bugia e un pranzetto solitario, il giorno dopo, giunta al ristorante, si rende conto invece di essersi cacciata in un bel pasticcio, quando nota alcuni ospiti della pensione seduti a un tavolo con l’evidente scopo di spiarla. Per paura di essere scoperta, Patricia si avvicina a un giovane ufficiale chiedendogli di aiutarla a tenere il gioco. È così che fa la conoscenza di Lord Peter Bowen, ed è da lì che prende il via una divertente, raffinata e modernissima commedia degli equivoci: il giovane, infatti, non si limita a sostenerla nella messinscena al ristorante ma, con il passare dei giorni, si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti, spassosi malintesi. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo ebbe un tale successo commerciale da essere trasposto in una versione cinematografica, e ha conosciuto una duratura fortuna editoriale che lo vede tuttora ristampato.

L'autore:
Herbert G. Jenkins nacque in Inghilterra nel 1876 e fondò l’omonima casa editrice Herbert Jenkins Ltd. Scrisse numerosi romanzi e saggi. Due suoi romanzi (tra cui Patricia Brent, zitella) e molti suoi racconti sono diventati film. Morì all’età di quarantasette anni a Londra.

Recensione:
Alcuni romanzi appartengono alla specie dei sempreverde: riescono a far fiorire assensi e entusiasmo nei lettori di qualsiasi epoca. E' quanto capita con il romanzo di Herbert Jenkins, pubblicato nel 1918 ma leggibile ad un secolo di distanza provando lo stesso gusto che avranno provato lettori e lettrici dell'epoca e riuscendo a vivere la spensieratezza con cui fu scritto, nonostante il periodo storico non fosse certo dei più allegri e felici. 
Se date uno sguardo alla trama, non vi sarà alcun bisogno da parte mia di riassumere alcunché: dice tutto quello che serve per attirarvi alla lettura o, chissà, magari allontanarvene. Forse la trama rivela fin troppo: scoprire quel che accade senza aver letto nessuna anticipazione riesce a soddisfare maggiormente le nostre attese. Bastano pochissime pagine, cinque o sei, per comprendere l'atmosfera che si respira e la freschezza della storia. E bastano quelle stesse pochissime pagine per rendersi conto che quel romanzo ci regalerà qualche ora di svago e di divertimento nella maniera più genuina. 
Patricia Brent è una ragazza di 24 anni, ormai troppo vecchia - secondo l'opinione degli ospiti del pensionato presso cui anche lei vive - per riuscire a trovare un uomo da sposare. A 24 anni se non si è fidanzati si ha il destino - da zitella - segnato. La ragazza non ci sta: non le interessano l'amore o il matrimonio, non è alla ricerca dell'uomo della sua vita. Ma desidera comunque che gli altri non la considerino ormai fuori dai giochi. Non le sta bene essere al centro dei pettegolezzi - seppur forse fondati - su di lei, non è d'accordo sul fatto che a 24 anni si è ormai zitelle. 
A tali chiacchiere si potrebbe reagire in diversi modi: 
- ignorarle, se si ha abbastanza fiducia in se stesse;
- decidere di dare una svolta alla propria vita, iniziando a uscire maggiormente, dandosi la possibilità di frequentare degli uomini; 
- affrontare i pettegolezzi direttamente, invitando educatamente le persone coinvolte a smetterla. 
Ecco, Patricia sceglie la strada meno immaginabile e più difficile: inventare l'esistenza di un fidanzato, simulando appuntamenti, cene, magari regali. La sua soluzione è la più complicata da realizzare e da portare avanti, ma sarà l'unica soluzione che la porterà a dare una svolta alla sua vita. 
Si tratta di una commedia brillante che vedrei con piacere sullo schermo, se riuscissi a trovare la versione cinematografica che è stata realizzata. Personaggi simpatici, ficcanaso, genuini: il romanzo si regge benissimo sulla spontaneità degli attori, ...ops! dei personaggi, in scena. Jenkins ha regalato delle ore davvero piacevoli in un periodo abbastanza difficile - siamo nella prima Guerra mondiale - descrivendo una quotidianità in maniera fresca e leggera. Romanzi del genere son sempre ben accetti. 


Titolo: Patricia Brent, Zitella
Titolo originale: Patricia Brent, Spinster
Autore: Herbert G. Jenkins
Editore: Elliot  - Collana Raggi Rosa
Traduttore: Federica Alessandri
Pagine: 256
Isbn: 9788861922686
Prezzo: €15,00
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 28 Marzo 2012

8 commenti:

  1. Di solito non leggo commedia però questa mi ispira particolarmente.

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  2. Un libro che promette molto ben, non solo dalla cover.

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  3. Ciao! Sono passata per invitarti al mio contest, se ti va!
    http://locandalibri.blogspot.it/2012/04/contest-la-tua-ricetta-segreta.html
    Baci...Claudia

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  4. Bello, proprio il mio genere. Ho letto le prime pagine sul web e le ho trovate spassose...

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  5. Un libro godibilissimo ed assai attuale, con vari personaggi tratteggiati egregiamente. Decisamente consigliato a tutti...

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    1. E ora che c'è anche la versione economica, bisogna approfittarne per forza!

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  6. l'ho apprezzato molto anche io :-)
    stavo cercando il film che ne è stato tratto ma non lo trovo!!

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