venerdì 20 aprile 2012

Recensione: Un uso qualunque di te di Sara Rattaro


Trama:
È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola, madre e moglie inquieta e distratta, riceve una telefonata. È il marito che le dice di correre subito in ospedale. Ma Viola non è nel suo letto. Comincia a rivestirsi in fretta e, tra un reggicalze che non si chiude e le décolleté lasciate chissà dove, cerca di richiamare Carlo per sapere in quale ospedale andare e che cosa sia successo. E così sullo scolorare della notte, mentre i semafori si fanno sempre meno luminosi e i contorni delle strade diventano più netti, Viola arriva dove avrebbe dovuto essere da ore. Quella che ci racconta senza prendere mai fiato è una vita fatta di menzogne, passione, tradimenti, amore, sensi di colpa e rimpianti. Ma adesso non è possibile mentire, il terrore e la verità la aspettano in quella stanza d’ospedale dove le sue bugie non la potranno più aiutare.

L'autrice:
Sara Rattaro è nata nel 1975 a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.

Recensione:
Come si fa a parlare di una storia che ci è entrata dentro, ci ha scossi, ci ha investiti come una macchina in corsa?
Ho letto Un uso qualunque di te più o meno un mese fa e fino ad ora non sono riuscita a trovare le giuste parole per raccontarvi le mie sensazioni, le mie considerazioni, la mia esperienza con questo romanzo. 
E' stato un incontro travolgente, uno di quei casi in cui non si ha tanta voglia di parlarne per descriverlo o analizzarlo: semplicemente si ha voglia di ricordarlo e consigliarlo, possibilmente a lettori non troppo sensibili, perché rischierebbero di finire inesorabilmente in un mare di lacrime. 
Ma non preoccupatevi: non è una di quelle storie furbe che fa leva sui buoni sentimenti per commuovere i lettori dalla lacrima facile, in cerca di buonismo e sentimentalismo, né è una storia in cui si arriva a leggere un lieto con gli occhi ormai appannati.
Niente di tutto ciò. Un uso qualunque di te è un romanzo duro, difficile da digerire, poetico. 
Si tratta di una di quelle storie che non ci fa piacere sentire, ma nel momento in cui ce ne ritroviamo coinvolti non possiamo fare a meno di pensare che meriti non solo di essere raccontata, ma di essere ascoltata, letta e vissuta da quante più persone possibili. 
Perché ciò che rappresenta Viola, la protagonista, racchiude tutte le debolezze, gli errori, le scelte sbagliate di un essere umano. Carlo diventa per noi la soluzione a quegli sbagli, il modo giusto per affrontare la vita, la possibilità di riscatto e Luce - nome stupendo - diventa la strada per arrivare a vivere grazie all'amore. O forse a morire per amore. 
Sara Rattaro riesce a trasformare in poesia una storia di tradimenti, presentandoci una protagonista per cui fin dall'inizio non riusciamo a provare nessuna simpatia né empatia, ma verso la quale, alla fine, saremo riconoscenti per la sua scelta coraggiosa. 
Non riesco a trovare altre parole. Ci sono dei romanzi che non ce ne lasciano tante, perché le hanno già dette tutte loro e quelle dei recensori diventano in qualche modo superflue. Lascio direttamente alla Rattaro la possibilità di convincervi attraverso le sue stupende pagine. 

Su 10 righe dai libri i primi capitoli:
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Titolo: Un Uso Qualunque di Te
Autore: Sara Rattaro
Editore: Giunti A
Pagine: 208
Isbn: 9788809771338
Prezzo: €12,00
Valutazione: 3 e1/2 stelline
Data di pubblicazione: 14 Marzo 2012

7 commenti:

  1. non posso fare altro che concordare con questa recensione! E' un libro che ti investe come un treno in corsa.. meraviglioso e drammatico al tempo stesso! Pensa che di solito anche io per i libri che mi lasciano senza parole ci metto un po' per fare la recensione, invece la mattina dopo averlo finito l'ho scritta di getto, senza pensare.. una mia amica dopo averla letta mi ha detto "Più che una recensione è un espianto d'organo senza anestesia".. poi lo ha comprato .. letto e alla fine mi ha mandato un sms con scritto "Letto in 4 ore di cui l'ultima passata a piangere! "

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    1. Ero così scossa che proprio non mi uscivano le parole... e mi rendo conto che neanche ora mi escono. Meglio far parlare direttamente lei!

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  2. Questo libro l'ho comprato qualche giorno fa, convinta dalla copertina e dalle parole bellissime di Monica, ora con la tua recensione posso solo dire che non vedo l'ora di tuffarmi fra quelle pagine e farmi una nuotata indimenticabile. Grazie mille Sonia :*

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  3. Mi piace, mi piace tanto...

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  4. Bello davvero! Peccato solo, nella lettera scritta a Luce, di avere preso troppo spunto dal monologo The big Kahuna... Lo avete notato? Cri

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