Trama:
A Riccione, la perla verde dell’Adriatico, si snoda la vicenda toccante e drammatica riportata dall’autrice. È la madre stessa a raccontare, quasi in presa diretta, ventidue anni di vita insieme al figlio Andrea, affetto da autismo. Idroterapia, musicoterapia, logopedia, psicoterapia, ippoterapia, delfinoterapia: sono altrettante stazioni di una sorta di via crucis che la donna percorre con lo scopo di risvegliare il figlio dal «fatale incantesimo» che lo tiene rinchiuso in un mondo tutto suo. Ma non è soltanto la narrazione intima di un dolore.
Nello scenario spensierato della riviera romagnola la storia privata e familiare diventa l’emblema di un percorso umano universale. Il lettore non avrà difficoltà a ritrovarsi nelle stesse obiezioni, a sentire come propri i momenti di scoramento o di esaltazione della protagonista. In una parola, a riconoscere il valore di una testimonianza, caratteristica genuina del libro.
Lungo il suo cammino, Gina Codovilli riscoprirà la fede cristiana e, con essa, il senso di un compito misterioso assegnato da «Chi dirige le vite di noi tutti». La presenza di Andrea, da fardello e fonte di imbarazzo, si trasformerà in occasione di cambiamento radicale. Di più: sarà l’irruzione di una misericordia inaspettata, tanto da farle scrivere: «La tenerezza di Dio si rivela quando il mio bambino mi accarezza il lobo dell’orecchio».
Nata a Castelnuovo di Auditore, in provincia di Pesaro-Urbino, Gina Codovilli abita a Riccione dall’età di dieci anni. Dopo gli studi in Scienze dell’Educazione ha intrapreso la professione di insegnante elementare che ha svolto con soddisfazione fino al 1987, anno in cui è nato il suo terzo figlio. Amante dei viaggi e del cinema d’autore, della letteratura e della vita associativa della sua città, partecipa con entusiasmo ad ogni iniziativa benefica o culturale che le permetta di coltivare ed approfondire i suoi molteplici interessi. Sposata con Walter, ha avuto tre figli: Simone, Giacomo e Andrea, protagonista del libro. Col libro Il mio Principe ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria del Premio Letterario Internazionale Mondolibri 2011.
Recensione:
I libri ci parlano, prima di ancora di essere aperti e letti.
Ci parlano attraverso le loro copertine, attraverso quelle immagini così significative, ci parlano attraverso i titoli, attraverso il semplice nome dell'autore. E non sempre noi lettori siamo pronti ad ascoltare ciò che vogliono dirci. Per ogni cosa c'è un tempo, e anche per ogni libro.
Perché questa premessa?
Perché il libro di cui vi voglio parlare mi chiamava e mi spaventava.
Non avevo ancora provato a leggerlo, ma già sentivo che ci sarebbe voluta una bella forza per riuscire a portare a termine la lettura, una forza sicuramente minore rispetto a quella richiesta all'autrice per portare a compimento la stesura.
Mi son detta: se la Codovilli ha voluto e saputo raccontarci la sua esperienza personale alle prese con l'autismo del figlio, anche noi lettori possiamo farcela e affrontare quelle pagine.
Avevo già letto prima romanzi che avevano per protagonisti bambini o ragazzini autistici (Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di M. Haddon, Le case degli altri di J. Picoult) ma si trattava di espedienti letterari, per dimostrare le straordinarie capacità intuitive di persone spesso non considerate dal resto del mondo all'altezza della semplice vita quotidiana. Per quanto veritieri e credibili, si trattava di finzione.
Qui invece c'è la storia vera di una donna.
Un essere umano inizialmente fragile, deluso, colpito dalla verità. Una verità diversa da quella che avrebbe voluto. Una donna che dopo la prima confusione, i primi perché?, i primi abbattimenti, diventa quella supereroina che ognuno di noi ha conosciuto nella propria vita: una MAMMA.
Una Mamma che si mette in gioco e tenta di tutto per vedere il proprio figlio crescere e vivere col sorriso sulle labbra, per vederlo attivo e reattivo, per vederlo circondato d'affetto. Una Mamma che non crede alle parole scoraggianti di qualche medico superficiale e poco sensibile, una Mamma che inizia una nuova vita intorno al figlio, per potergliene dare una tutta sua.
Ad ogni fase della crescita troverà degli angeli che accompagneranno lei e il piccolo grande Andrea in questo difficile cammino, degli angeli che l'aiuteranno a non ricadere più nello stato di confusione e terrore iniziale.
Un libro che si legge in un paio d'ore, o anche meno, le pagine sembrano volare via leggere ma ti restano dentro in maniera persistente. Colpiscono, emozionano, commuovono.
Ogni tanto ci si ritrova con le lacrime agli occhi, ed era quello che temevo.
Ma sono lacrime di gioia, lacrime per tutto ciò che di bello questa Mamma ha saputo creare per il figlio.
Ci si sente parte di quella storia, ci si sente vicini a quella famiglia.
Lo so, in una recensione che si rispetti avrei dovuto quanto meno parlarvi un po' dello stile dell'autrice, della forma... di tutti quegli aspetti tecnici che rendono apprezzabile un romanzo.
La Codovilli ci ha raccontato la storia sotto forma di diario personale. Pagine brevi, scorrevoli, velocissime che si fanno leggere con piacere. Un diario scritto con delicatezza e sapienza, un diario che non sfocia mai nel sentimentalismo. Pagine difficili da scrivere, difficili da affrontare, ma al contempo piacevoli da leggere.
Pagine che ci lasciano in bocca il sapore dolce amaro della vita.
Titolo: Il mio Principe
Autore: Gina Codovilli
Editore: Itaca Libri
Pagine: 160
Isbn: 9788852602498
Prezzo: €12,00
Valutazione: 3 stelline
Valutazione: 3 stelline
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