giovedì 18 agosto 2011

Facciamo finta che non sia successo niente di Maddie Dawson

The stuff that never happened


Trama:
"Se pensate di esservi imbattuti nella storia di una donna annoiata e spaesata, con un marito distante e la cui unica speranza è di tirare avanti cercando il senso della vita attraverso l'autoanalisi eccetera eccetera eccetera, state tranquilli. Non è così. Credetemi, non vi sottoporrei a una simile tortura con tutte le cose che avete da fare..." 
In una normalissima mattina di febbraio, mentre si aggira con il carrello al supermercato, Annabelle McKay sente la vita crollarle addosso e scoppia a piangere in modo incontrollabile. Apparentemente non c'è nessun problema per cui valga la pena sentirsi così: ha un matrimonio invidiabile, due splendidi figli, una bella casa fuori città e un gruppo di amici fidati da invitare a cena. Ma in un solo momento si rende conto che sono ventotto anni che finge di ignorare quello che è successo all'inizio del suo matrimonio, quando si è innamorata di un amico di suo marito e l'ha tradito. E così a cinquant'anni, ora che i figli vivono fuori casa e quello che resta è il silenzio assordante e le distanze quotidiane, Annabelle si accorge che la forza di quell'amore è ancora terribilmente viva.

L'autrice:
Maddie Dawson è cresciuta in Florida. Prima di diventare scrittrice ha svolto i lavori più disparati tra cui la supplente d'inglese, la commessa, la domestica, la cameriera, la giornalista freelance e la dattilografa di uno psichiatra, tutti fonte d'ispirazione per le sue storie future. Vive in Connecticut con il marito e i tre figli. Facciamo finta che non sia successo niente è il suo primo romanzo.
Sito dell'autrice: http://www.maddiedawson.com/


Recensione:
Credo che a volte, tra le centinaia di letture in cui siamo immersi durante l'anno, sia un bene trovare una storia che non appartiene al nostro genere, che non avremmo preferito se qualcuno ce ne avesse parlato, di fronte a cui forse avremmo storto il naso.
La trama di Facciamo finta che non sia successo niente mi aveva attratta a suo modo, ma ritrovarmi in quella storia mi aveva fatta sentire un'intrusa: non voglio leggere di storie quotidiane di amori che si trascinano, che forse sfociano in tradimenti, o ancora peggio in tentativi di recupero di un matrimonio ormai agli sgoccioli.
Non ci vedevo nessuna necessità in una storia del genere, nessuna originalità, dato che non sarebbe stata né la prima né l'ultima a raccontare di matrimoni andati a male e delle loro conseguenze, nessuna particolare gioia nell'assistere a questi racconti.
E allora perché mi è così piaciuto? Perché mi sono affezionata a Annabelle e alla sua pazienza, perché ho detestato Grant e la sua indifferenza e ho tremato di fronte alla possibilità della rinascita dell'amore tra Annabelle e Jeremiah?
Perché a pochi passi da quel che si intuiva sarebbe stato un lieto fine mi sono ritrovata felice, serena, emozionata e quasi commossa per il miracolo che stava accadendo?
Ho provato a darmi varie risposte ma mi sa che solo una è quella giusta.  Maddie Dawson ha aggredito la mia di indifferenza ricordandomi, mio malgrado, che la lettrice che è in me ha bisogno anche di romanticismo, di amore, di credere nella felicità della vita, di un amore che può durare per sempre. La Dawson ha risvegliato il mio spirito romantico ormai assuefatto a quelle storie d'amore sensazionali, paranormali, fantastiche ai limiti della realtà, dove lui è bello misterioso tenebroso gentile ironico furbetto affascinante tenero e chi più ne ha più ne metta e lei non può che innamorarsi di uno così: perfetto sotto ogni punto di vista.
Amori finti, costruiti a tavolino, banali e scontati.
Provate ad innamorarvi di uno che dopo anni e anni di matrimonio sembra non guardarvi più negli occhi, annoiarsi delle vostre chiacchiere, evitare le discussioni perché sarebbero solo una distrazione dal proprio lavoro, uno che alla passione improvvisa preferisce programmare il sesso una volta alla settimana, sempre lo stesso giorno alla stessa ora.
Si può provare amore di fronte ad un uomo così? O forse ad un certo punto si deve accettare l'idea che il matrimonio sia un prodotto con una data di scadenza, sapendo che dopo quella data niente sarà mai più come una volta?
Non posso dire che la Dawson si sia distinta per uno stile particolare o una trama originale, ma mi ha tenuta sveglia e attenta per il corso delle 395 pagine perché mi ha messo di fronte a una storia matura, vera e probabilmente simile a quella di tante donne sposate ormai da più di vent'anni. Una storia che non farei mai leggere a nessuno al di sotto dei 25, perchè sono sicura che non capirebbe né accetterebbe la scelta di Annabelle.
Eppure, anche se dall'alto dei miei 35 anni sono ben lontana dall'esperienza della protagonista, mi sono ritrovata a comprenderne difficoltà e scelte, e ad apprezzare ogni pagina e ogni decisione.
In questa estate dedicata alle letture più di ogni altra in passato, questa era davvero necessaria: perché mi ha fatto di nuovo credere, e, soprattutto, amare.



Se volete leggere un estratto del libro, 
10righe dai libri ci regala le prime pagine QUI

Autore: Maddie Dawson
Editore: Giunti - Collana A
Pagine: 400
Prezzo: €16,00

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