lunedì 9 gennaio 2012

L'apprendista vampiro di Heather Brewer (Recensione)

Ninth Grade Slays

Trama:
Essere un mezzosangue – figlio di un’umana e di un vampiro – non ha certo reso la vita facile a Vladimir Tod: a causa delle sue strane abitudini, del colorito pallido e degli immancabili occhiali da sole, Vlad è sempre stato il bersaglio preferito dei bulli e poco più di un fantasma per le ragazze. Ora però a proteggerlo c’è Jess, il suo nuovo compagno di banco, e pure in amore la fortuna è girata: Meredith Brookstone, la ragazza più carina della scuola, ha accettato di andare al ballo con lui. Insomma è proprio il momento peggiore per scoprire che un misterioso cacciatore di vampiri è giunto a Bathory per ucciderlo. Purtroppo Vlad non ha scelta: deve rifugiarsi in Siberia, da Vikas, un maestro vampiro che gli insegnerà a sviluppare le abilità di creatura della notte. E, in effetti, l’addestramento aiuta Vlad a diventare subito molto potente… forse addirittura troppo. Al punto che Vikas comincia a nutrire un atroce sospetto. Perché lui conosce bene la leggenda del Pravus: un giorno, arriverà un vampiro forte oltre ogni immaginazione, che non potrà essere ucciso con nessuna arma conosciuta e che sarà destinato a soggiogare la razza umana… E se la profezia si riferisse a Vlad?

L'autrice:
Heather Brewer è nata a Lapeer, nel Michigan, ma è cresciuta nella cittadina di Columbiaville. Le creature della notte l’hanno affascinata sin da quando era una ragazzina: al liceo si vestiva sempre di nero ed era una gran divoratrice di libri sui vampiri. Ed è stata questa passione, insieme all’amore per la narrativa, a spingerla a scrivere i romanzi dedicati a Vladimir Tod, che, dopo aver venduto milioni di copie negli Stati Uniti, hanno dato origine a un vero e proprio fenomeno di culto, come dimostra anche il grande successo del merchandising legato alla serie. Per saperne di più, visita il sito www.vladtod.com.

Recensione:
Secondo capitolo della saga dedicata al ragazzino vampiro, Vlad Tod.
Il primo volume mi aveva attirata perché si discostava dai soliti Young Adult (questa serie è più per ragazzini che per ragazze in cerca del mix magia-amore): un romanzo di crescita e di scoperta. Il primo romanzo aveva saputo dosare tutti quegli ingredienti necessari a creare nel lettore curiosità, interesse e una certa attesa verso la pubblicazione dei volumi successivi. Non potevo rinunciare a leggere il secondo, anche solo per capire dove l'autrice volesse portare noi lettori.
L'apprendista vampiro si legge davvero velocemente: la scrittura è semplice, così come la trama.
Vlad stavolta si trova alle prese con un migliore amico, nonché servitore, impegnato esclusivamente a uscire con una ragazza dopo l'altra, una ragazza di cui è totalmente innamorato ma incapace di farle capire ciò che prova, con un nuovo amico che si rivelerà però un vero e proprio pericolo.
Qualche colpo di scena, qualche mistero, qualche momento divertente: si arriva alla fine che neanche ce ne siamo accorti!
Non è un bene e non è un male, questa velocità: ci fa capire che questo romanzo è un trait d'union tra quello che è venuto prima e quelli che verranno dopo, senza introdurre particolari cambiamenti o stupire con rivelazioni incredibili.
Ho avuto l'impressione di non aver ancora colto l'obiettivo dell'autrice: la lotta (perenne) tra il bene e il male? La crescita come umano nonostante una natura che non è del tutto tale? Chi è davvero, o meglio chi sarà Vlad Tod?
Questo secondo capitolo ci ha lasciati insoddisfatti: abbiamo bisogno di risposte, rivelazioni, verità.
Non possiamo dare un voto altissimo al romanzo, ma non possiamo certo abbandonarlo: vogliamo sapere come andrà a finire. Solo allora potremo dirvi se la saga merita davvero o no!
Ci risentiamo tra qualche mese!


Titolo: L'apprendista Vampiro
Titolo originale: Ninth Grade Slays
Autore: Heather Brewer
Editore: Casa Editrice Nord
Traduttore: Enrica Budetta
Pagine: 296
Isbn: 9788842918394
Prezzo: €13,90
Valutazione: 3 stelline

1 commento:

  1. Sembra carino come libro, forse molto molto young ma non mi dispiacciano, anzi spesso li trovo più interessanti e curati di certi autori più blasonati!

    RispondiElimina