An Invisibile Sign of My Own
Trama:
Mona Gray, vent'anni, è innamorata dei numeri fino all'ossessione: l'ordine e la precisione dell'aritmetica le servono a difendersi dall'instabilità del mondo. Da quando il padre ha contratto una misteriosa malattia, infatti, Mona ha bloccato ogni propria aspirazione, ha paura di innamorarsi e si rifugia in una serie di piccoli gesti e oggetti scaramantici. Ma quando viene assunta come insegnante di matematica alle elementari, la sua vita - grazie a un'allieva fuori dal comune e a un collega capace di fare breccia nella sua timidezza - comincia a cambiare irreversibilmente. Tenero, spassoso, commovente, acclamato dal Los Angeles Times come uno dei libri dell'anno, questo romanzo ha lanciato Aimee Bender come una delle migliori voci della nuova narrativa americana. Ne è stato tratto un omonimo film con Jessica Alba, uscito negli Stati Uniti nel 2011.
L'autrice:
Aimée Bender è autrice del romanzo L'inconfondibile tristezza della torta al limone (minimum fax 2011) e di due raccolte di racconti, Creature Ostinate (minimum fax 2006) e Grida il mio nome (Einaudi 2002 di prossima riedizione per minimum fax). I suoi libri sono stati tradotti in più di dieci lingue.
Sito dell'autrice: http://www.flammableskirt.com/home.html
L'autrice:
Aimée Bender è autrice del romanzo L'inconfondibile tristezza della torta al limone (minimum fax 2011) e di due raccolte di racconti, Creature Ostinate (minimum fax 2006) e Grida il mio nome (Einaudi 2002 di prossima riedizione per minimum fax). I suoi libri sono stati tradotti in più di dieci lingue.
Sito dell'autrice: http://www.flammableskirt.com/home.html
Recensione:
Ho inaugurato il 2012 con un romanzo che merita davvero.
Buon segno per me, per le mie letture, per i miei libri.
Un romanzo che fin dalle prime pagine mi aveva già convinta ad attribuirgli le 4 stelline anobiane.
Aimée Bender sa scrivere, sa raccontare, sa spiazzare, sa confondere, deludere, rallegrare, inorridire... tiene costantemente il nostro bagaglio di emozioni in movimento.
Inizia la sua storia con una fiaba dal retrogusto amaro ma dal lieto fine, ed è a quella fiaba che tutto ritorna.
Protagonista è un'adolescente di vent'anni (non me ne vogliano le ventenni, ma a quell'età si ancora del tutto immersi nel pieno dell'adolescenza!) che si ritrova con un padre improvvisamente vittima di un male senza nome (depressione), messa fuori casa dalla madre non per cattiveria ma per ricevere la possibilità di iniziare a vivere la sua vita.
A vent'anni Mona ha già rinunciato ai suoi sogni, all'amore, a un futuro. Le resta un'ossessione per i numeri e un rassicurante tamburellare con le dita su ogni superficie a portata di nocche. Senza averlo cercato si ritrova insegnante di matematica in una scuola elementare, i cui studenti sembrano essere tutti normalmente problematici, quanto o più di lei.
Non continuo nella narrazione: la Bender ha saputo immergere un racconto originale e difficile in una storia quotidiana.
Non avremo a che fare con una giovane adolescente (la tipica americana dei romanzi contemporanei) ma un personaggio nuovo, diverso, unico. Una ragazza che deve affrontare un mondo adulto senza averne apparentemente la voglia, ma che in realtà ha a disposizione tutti i mezzi possibili per poterlo vivere al meglio.
Tutte le persone che incontrerà sarebbero sembrate fuori dagli schemi in qualsiasi altro romanzo: il vicino di casa che si appende ogni giorno al collo un numero diverso a seconda del suo umore, l'insegnante di scienze che fa impersonare ai bambini le malattie più terribili, i bambini stessi che ci appaiono come dei piccoli terroristi... siamo capitati in un mondo dove la parola "normale" non rispecchia assolutamente il nostro criterio di normalità (e questo dovrebbe farci porre dei dubbi su cosa possa essere davvero normale...).
Personaggi usciti da un manicomio? Certamente no, ma dalla sapiente penna della Bender che non vuole assolutamente seguire la scia dei suoi colleghi. Spiazza e soddisfa allo stesso tempo.
E' un piacere leggere queste pagine, da qualcuno definite una fiaba per adulti.
Come ogni fiaba che si rispetti, anche questa ha il suo lieto fine ce l'ha, anche se non come ce lo si aspetterebbe.
Titolo: Un segno invisibile e mio
Titolo originale: An Invisibile Sign of My Own
Titolo originale: An Invisibile Sign of My Own
Autore: Aimée Bender
Editore: Beat Edizioni
Traduttore: Damiano Abeni e Martina Testa
Pagine: 300
Isbn: 9788865590669
Prezzo: €9,00
Valutazione: 4 stelline
Valutazione: 4 stelline
Bellissima trama e bellissimo prezzo! La recensione non l'ho letta perchè non voglio rovinarmi la sorpresa quindi va dritto nella mia wishlist
RispondiElimina@Claudia: bravissima! Anch'io faccio sempre così: non leggo mai le recensioni degli altri se non ho letto prima il libro. Mi piace avere la totale sorpresa di quel che succederà (in alcuni casi cerco di evitare persino la trama, se il libro già m'ispira dal titolo, ma da quando ho il blog questo è un po' difficile!!)
RispondiEliminaVeramente interessante! Mi appunto anche questo titolo :)
RispondiEliminabello, sembra un romanzo ricco di sentimenti e coinvolgente... *_*
RispondiEliminadavvero davvero bello!
RispondiEliminaLeggetelo!!!
Ho appena finito di leggere questo meraviglioso libro. Mi ha fatto stare male, mi ha fatto volare. In certi punti mi ha provocato disgusto. In altri, pura poesia. Sono d'accordo con te, un libro che vale la pena...Ciao!
RispondiEliminaE' vero, fa star male e fa volare. Una scrittrice che sa usare le parole.
Eliminacondivido!!
RispondiEliminabella lettura :)
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