mercoledì 30 maggio 2012

Recensione: La luce sugli oceani di M.L. Stedman

The Light Between Oceans




Trama:
Isabel ama la luce del faro tra gli oceani, che rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con l'alba che spunta prima lì che altrove, quasi quel faro fosse il centro del mondo. Per questo ogni giorno scende verso la scogliera e si concede un momento per perdersi con lo sguardo tra il blu, nel punto in cui i due oceani, quello australe e quello indiano, si stendono come un tappeto senza confini. Lì, sull'isola remota e aspra abitata solo da lei e suo marito Tom, il guardiano del faro, Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come un volo di gabbiani rompe d'improvviso la quiete dell'alba. Quel grido, destinato a cambiare per sempre la loro vita, è il tenue vagito di una bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata sugli scogli, insieme al cadavere di uno sconosciuto.
Per Isabel la bambina senza nome è il regalo più grande che l'oceano le abbia mai fatto. È la figlia che ha sempre voluto. E sarà sua. Nessuno lo verrà a sapere, basterà solo infrangere una piccola regola. Basterà che Tom non segnali il naufragio alle autorità, così nessuno verrà mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella creatura vivace e sempre bisognosa d'attenzione diventa la luce della loro vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell'ombra nasconde un segreto pesante come un macigno, più indomabile di qualunque corrente e tempesta Tom abbia mai dovuto illuminare con la luce del suo faro. Perché sulla terraferma, tra la civiltà, c'è una donna che spera ancora. Una donna infelice, ma determinata.
Questa è una storia che esplora ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e come spesso sembrino la stessa cosa. Questo è il romanzo di una madre e di un padre e della loro figlia segreta. Questo è il punto in cui amore e colpa si incontrano, e non vi lasceranno più.

L'autrice:
M.L. Stedman è nata e cresciuta in Australia Occidentale e ora vive a Londra. La luce sugli oceani è il suo primo romanzo.
Pagina FB del romanzo: LaLuceSugliOceani
Sito del romanzo: lalucesuglioceani.com/

Recensione:
Dopo essere capitata sul sito del romanzo (qui), avevo deciso che avrei voluto leggere questa storia. 
Un test sul nostro "essere mare", il libro con le regole del guardiano del faro, stralci del romanzo, i commenti degli editor di tutto il mondo... quel sito mi ha conquistata e incuriosita. Avevo poi letto le prime pagine, e mi sono definitivamente convinta. La luce sugli oceani mi sembrava un romanzo davvero interessante. 
E così è stato. Mi ha affascinata inizialmente tutta la prima parte, quella in cui la bambina ancora non ha fatto la sua comparsa. La vita solitaria del guardiano del faro e quella ragazza, così giovane e così intraprendente, che lo fa innamorare e che è disposta a vivere la sua vita con lui, da soli, su quell'isola senza nessun altro essere umano a far loro compagnia. Sono conquistata dalla solidità del loro amore, dalla decisione di Isabel che non ha il sapore del sacrificio ma semplicemente quello di una donna innamorata. 
Una coppia perfetta, dalla vita perfetta. 
Finché Isabel non abortisce, più volte. 
Finché una bimba non viene ritrovata in una piccola imbarcazione con dentro un uomo ormai morto.
Da quel momento le cose cambiano. Per Tom e Isabel, che si pongono in maniera opposta nei confronti della neonata ritrovata. Per noi lettori, che non assistiamo più ad un amore forte e duraturo, ma ai primi scossoni di cui è vittima. Le cose cambiano per l'intero romanzo, che se fino a questo momento ci aveva tenuti allegri e sereni, ora inizia a scuoterci e a farci sentire costantemente in balia delle onde. 

La luce sugli oceani è un romanzo che costringe a schierarsi. A riflettere bene prima di scegliere, e poi a prendere posizione. Con chi decidiamo di stare? Con la madre che si è impossessata della neonata, ne ha avuto cura e l'ha cresciuta e amata come se fosse davvero la figlia, o con la madre disperata che si è ritrovata senza marito e figlia, senza saper nulla della loro sorte? Quanto è sbagliato l'atto di chi ha cresciuto una bambina con amore? Quanto è giusto il volersi riprendere quella figlia che non riconosce la madre ma la vede come un'estranea di cui aver paura? Quanto è doloroso dover staccare una bambina dalla donna che ha sempre erroneamente ma inconsapevolmente considerato sua mamma per farla ritornare tra le braccia delle vera madre, rifiutata perché sconosciuta?
Non è un romanzo che ci lascerà indifferenti. 
E' una storia che ci terrà in ansia, che ci farà sentire sempre in bilico, come se stessimo tentando di restare in equilibrio su di un filo sottile. E se ad un certo punto è spontaneo chiedersi: in chi ci immedesimiamo? Nel dolore di quale delle due madri? La risposta più giusta probabilmente sarà Tom: eternamente in colpa perché incapace di fare la cosa giusta per non far soffrire la donna che ama, eppure disposto a perdere per sempre la donna che ama, pur di restituire la figlia alla vera madre. Tom è il personaggio più vero, più coraggioso. Per colpa sua e grazie a lui tutto si sistema, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. 
Da un inizio tranquillo e sereno la storia si agita come un mare in tempesta e non trova più quiete. Una tempesta difficile da superare, anche per noi lettori che ne restiamo colpiti e provati. 
Una storia che non consiglio a chiunque: le madri più sensibili - e non - potrebbero restarne terrorizzate... 
Una storia sulla maternità negata, rubata, sottratta. 


Titolo: La luce sugli oceani
Titolo originaleThe Light Between Oceans
Autore: M.L. Stedman
Editore: Garzanti
Traduttore: Alba Mantovani
Pagine: 368
Isbn: 9788811670629
Prezzo: €17,60
Valutazione: 3 stelline
Data di pubblicazione: 3 Maggio 2012

7 commenti:

  1. Ero curiosa di conoscere la tua opinione al riguardo! Credo proprio che lo aggiungerò in wishlist! :)

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    1. A dire il vero a maggio ho letto un po' di libri belli che questo era caduto nel dimenticatoio... sarà anche per questo che non sono riuscita a dargli più di tre stelline, perché non ha retto il confronto con altri, ma resta comunque una bella lettura!

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    2. Non mi è piaciuto per nulla, storia banale e troppo inventata

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  2. Io mi ero ripromessa di smettere di aggiungere libri alla mia lista dei desideri... Poi vengo a leggere questa recensione e i miei buoni proposito vanno a farsi benedire :) Non puoi essere un po' meno brava a presentare le storie? ;)

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    1. Dai, Camilla, finché restano in wish list sono innocui ;)

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  3. "La luce sugli oceani" è un libro che ho ricevuto come regalo dopo la maturità (per me ricevere come regalo un libro è sempre bello). Il mio primo pensiero è stato quello di giudicare questo libro come uno dei tanti romanzi drammatici e strappalacrime con una trama letta e riletta con tutte le possibili sfaccettature in altri libri..Tuttavia, come al solito, quando si cade nel pregiudizio si è sempre in errore. Cìò che mi ha colpito maggiormnete è stata la grande capacità della scrittrice di collocare la storia d'amore tra Tom e Isabel all'interno di un'epoca molto travagliata e difficile come quella del dopoguerra. E' come se da un'osservazione globale della realtà di quell'epoca travagliata lo sguardo sensibile e attento dello scrittrice si spostasse con la sua videocamera sulle intime e apparentemente insignificanti tragedie umane. In questo casoil dilemma morale che si presenta davanti al lettore è talmente forte da far scivolare in secondo piano l'orrore della guerra. lo stesso protagonista maschile Tom (soppravvissuto alla dura vita da soldato di trincea)sembra essere più vulnerabile e spaventato davanti alla scelta di restituire la bambina alla sua vera madre o lasciarla a quella adottiva che non davanti alla nuda e crudele morte in guerra..
    La verità sconvolgente di questo libro è che la maternità non è solo di sangue e che, spesso, l'affetto di una madre adottiva può essere vincolante per sempre fino a diventare un legame di diritto tanto quanto quello della vera madre..Tuttavia ciò che non sarò mai in grado di fare è decidere da che parte schierarmi poichè da entrambe le parti non c'è dolore maggiore per una madre adottiva e non, ke separarsi dalla creatura che si è cresciuta e amata più di stessi e con tanta devozione.
    Lo consiglio questoromanzo a tutti coloro che sono in grado di comprendere questo piccolo e, allo stesso tempo, grande dramma umano; un piccolo inferno personale nel quale nessuna madre vorrebbe trovarsi.

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    1. Caro anonimo,
      grazie per il tuo approfondito commento :)

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